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e lo sò...ci proverò....ma non sò quando :fish:

 

qua al posto delle spigole ci sono i dentici a gennaio,ora con la prossima settimana di freddo dovrebbero farsi vive dinuovo le spigole e quindi niente tana....poi in prmavera tornano i primi denticioni eh.......cavolo sono perso! :laughing:

 

comunque ora vi lascio che tra poco passa dani,vado a fare qualche agguato....tanto per cambiare! :frustry:

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E' difficile individuare un modo univoco ed universale per affrontare una tana. Per il grotto ad esempio la tecnia per me più efficace è quella di percorrerlo per il lungo, molto lentamente e con la torcia accesa ad illuminare lo spacco durante il nostro spostamento, sempre pronti con l'altra mano a sparare all'interno dello spacco: l'arma ideale è un corto pneumatico (da 45 a 60 cm) con il 5 punte, oppure arbalete corti con gomme spesse e fiocina, come il grotto della seatec.

Quando invece si tratta di tane buie e profonde esistono tendenzialmente 2 correnti di pensiero:

1. Afrontarla a testa in giù, in modo da ridurre le probabilità di spaventare il pesce prima di cominciare a guardare all'interno della tana. Per effettuare tale gesto tecnico occorrono molta eleganza ed acquaticità. Io la uso raramente, perchè (non essendo Carbonell) spesso finisco per fare movimenti inconsulti causando sospensione e acqua torbida. A tal proposito, propio il fuoriclasse spagnolo Pedro Carbonell, in uno dei suoi filmati ("La pesca de invierno") mostra ai telespettatori proprio tale approccio, sparando all'interno di tali tane tramite l'utilizzo di arbalete di lunghezza medio-lunga. Micidiale specialmente per il pesce bianco.

2. Affrontarla frontalmente. Anche qui occorrono movimenti lenti ed aggraziati, anche se è senza dubbio meno raffinata come tecnica. Spesso infatti può causare la fuga delle prede o il loro intanarsi ancor più nei meandri della loro tana. Questa tecnica è l'ideale per i serpentoni e le mostelle, anche se può funzionare bene anche con il pesce bianco (specialmente cefali e saraghi). E' inoltre l'approccio tendenzialmente più usato dal pescatore amatoriale.

 

Quando la tana è veramente profonda ci si può infilare con il corpo all'interno di essa. Ti consiglio però di lasciare tale gesto tecnico ai campioni.

 

:bye:

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Personalmente non ho problemi anche con l'arbalete da 75, pero e' chiaro che un conto e' pescare in tana in Gallura, un altro a Santa Marinella, nel grotto. E' anche vero che per anni ho usato un Omer 56 con tridente. Con il passare del tempo ho notato sempre maggiori difetti di mira e di gittata, per cui, alla fine, devo dire che con il cambio ci ho guadagnato.

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va beh.... per ora la pesca in tana può aspettare....oggi pomeriggio mi sono fatto una pescata all'aspetto a spigole troppo divertente....come si direbbe dalle mie parti...m'arricriai! :laughing:

 

vado a ct al prossimo fine sett,grazie a tutti per gli interventi comunque,cercherò di farne tesoro in più possibile,qualche volta :oops::fish:

 

:bye:

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Ospite ciccio@formaggio
Mi ritrovo anch'io nella stessa identica situazione!! :frustry:  :frustry:

 

ciao marco ...io sono tutto al contrario

in questo periodo con sto mare calmo sto facendo solo pesca in tana

e poi io in tana ci pesco con il 90 quindi non mi creo problemi di cambiare tecnica

 

qualche giorno dobbiamo andare insieme..

Vengo anche io se non vi scoccia...conoscete qualche bucco che fa marvizzi? :laughing:

 

ce l'hai con questi benedetti marvizzi!!!!!eh basta!!!

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Ospite Gianfranco Ciavarella

La pesca in tana e i fucili lunghi sono incompatibili!

Leggo che qualcuno dice di pescare in tana con il 90...

 

Beh , figliolo mio, tutto può accadere, anche di sparare con un supersten caricato a palla dentro un buco ma certo non stiamo parlando delle condizioni "normali".

La pesca in tana non si pratica solo in buchi comodi per noi e grotte larghe facili, tutt'altro!

 

La pesca in tana è per il 95% pesca nei buchetti piccoli e piccolissimi o dai pertugi storti ed irraggiungibili anche SENZA il fucile...

 

Occorre che la smettiate di pensare da umani e pensiate da pesci, dovete cercare tane che vi appaiano sicure e vi possano far imaginare che siano un rifugio ideale.

 

La pesca in tana è un arte, chi non sa praticarla non può considerarsi un pescatore completo e neanche può sapere quanto perde in termini di conoscenza.

 

Sforzatevi, l'ho fatto io per la pesca all'agguato, una tecnica che ancora oggi pratico poco (non mi piace) ma necessaria per completare la propria formazione.

 

Delle volte vi devo dire faccio delle cose stranissime, una sorta di pesca in tana con agguato ed aspetto.... :laughing::laughing::laughing:

 

Voglio dire che cerco di adeguarmi a quanto trovo sotto, la pesca èbella per questo, non è prevedibile, anche quando pensiamo di aver previsto lo svolgimento di una immersione scendiamo e ci accorgiamo che quanto credevamo sulla formazione delle rocce non era giusto e dobbiamo all'istante cambiare tattica e pesca...

 

Esercitatevi, la pesca in tana vi fa portare la spesa a casa!

 

Ciao da :jrgian:

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Non ci si puo dire pescatori senza conoscere la pesca in tana.

A volte con la scusa "che è noiosa", molti non la praticano favorendo la pesca all'aspetto o all'agguato, peraltro tecniche nobilissime.

 

Se ci si vuole definire pescapneisti bisogna praticare la pesca in tana.

E' molto difficile, come tecnica, lo capisco, ma regala soddisfazioni enormi.

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mah!

 

sarà che sono nato tanaiolo, nei tempi che di pesce ce n'era più di adesso,

 

ma ho sempre considerato questa pesca la più redditizia.

 

Chiaramente per redditizia intendo alto rapporto tra uscite in mare e catture effettuate (a prescindere dalla mole, ovviamente).

 

La battuta di Gianfranco Ciavarella la "giro" a mò di imperativo dei giorni attuali:

 

la tana va vissuta non più come un sicuro deposito di pesci, da cui ricavarne due-tre-quattro pezzi per buco, ma come un elemento (tana) da abbinare alle altre due tecniche:

 

Capovolta,

discesa silenziosissima in diagonale lontano dallo spacco,

agguato con avvicinamento "a mano",

aspetto all'imbocco dello spacco,

esplerazione SENZA torcia iniziale dello spacco,

accensione della torcia per controllare bene e....

....pesce in asta!

 

:bye:

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Ci sono delle condizioni meteo che suggeriscono l'andar per tane anzichè l'aspetto o l'agguato? Ad esempio, in condizioni di mare calmo liscio mi par di capire che conviene scegliere batimetriche più fonde ed esplorare le tane, giusto? In quali altre condizioni meteomarine e su quali fondali conviene affrontare questa pesca?

Visto che ci siamo, sarebbe bello che qualche pescatore che usa abitualmente tutte le tecniche postasse qualcosa sull'accoppiamento preferenziale condizioni meteomarine e batimetrica di riferimento/ tecnica da usare.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Voglio farvi un esempio contingente...

In questi giorni in alcune zone delle mie parti se peschi all'agguato o all'aspetto non vedi una sola squama...

Se peschi in tana trovi pesci fermi immobili (l'acqua è fra i 7° ed i 9°) nei buchetti più neri.... TANTI PESCI!

 

Ora capite bene che non sapersi adattare significa restare increduli rispetto alle pescate di chi in tana sa metterci le mani....

 

Per capirci si passa dai cappotti quasi certi alle pescatone micidiali!

 

Questoè, poi fate voi come vi pare!

 

Ciao da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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mah!

 

 

La battuta di Gianfranco Ciavarella la "giro" a mò di imperativo dei giorni attuali:

 

la tana va vissuta non più come un sicuro deposito di pesci, da cui ricavarne due-tre-quattro pezzi per buco, ma come un elemento (tana) da abbinare alle altre due tecniche:

 

Capovolta,

discesa silenziosissima in diagonale lontano dallo spacco,

agguato con avvicinamento  "a mano",

aspetto all'imbocco dello spacco,

esplerazione SENZA torcia iniziale dello spacco,

accensione della torcia per controllare bene e....

....pesce in asta!

 

:bye:

 

Quoto tutto aggiungendo solo che le batimetriche sono relative. Da 30cm in giù.

Io amo le scogliere che vanno dai piccoli buchetti agli anfratti dove c'entro per intero.

:bye:

P.S. il gusto sta nella sorpresa.

Modificato da vyncenzo
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