Davide Serra Inviato Giugno 23, 2006 Segnala Condividi Inviato Giugno 23, 2006 Scusate, ma come si utilizza la bilancia per determinare le atm.in un pneumatico?, e quanto è attendibile questa manovra? Grazie Vabbinfaroo Prendi una tavoletta di legno e posizionala sulla bilancia elettronica, inserisci l'asta nella volata del fucile, punta l'asta sulla tavoletta e spingi il fucile fino a quando il dardo comincia a scivolare all'interno della canna (bastano un paio di cm, se scendi troppo la pressione aumenta e i dati sono sballati!). Leggi il peso e poi dividi il valore per 0,98 se ha una canna da 11mm o per 1,13 se ha una canna da 13mm, il risultato è la pressione di precarica della tua arma. Il valore è molto attendibile... Ciao Dave! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite dattero Inviato Giugno 23, 2006 Segnala Condividi Inviato Giugno 23, 2006 30 atm sono tante per fare pesca mista meglio 25 ti resta più tenero anche lo sgancio . Puoi usare gli arpioni zincati costano poco e assorbono meglio gli urti salvandoti il filetto dell asta A .... dimenticavo se prima dello scoglio prendi il pesce attutisce la botta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Homer j Inviato Giugno 23, 2006 Segnala Condividi Inviato Giugno 23, 2006 Purtroppo sugli acciai ci sono delle idee molto confuse... Gli acciai sono una lega costituita sempre da Ferro e Carbonio, la percentuale di quest'ultimo elemento migliora molto le caratteristiche meccaniche e solo marginalmente quelle di resustenza alla corrosione. A seconda del tenore di Carbonio si distinguono: Acciai Dolci (Carbonio tra 0,1% e 0,2%) Acciai Duri (Carbonio tra 0,35% e 0,5%) Acciai ExtraDuri (Carbonio tra 0,8% e 1%) tra le varie classificazioni esistono degli acciai ibridi (quelli a cavallo tra una categoria e l'altra, e quelli con tenore di Carbonio superiore all'1% che sono acciai speciali). Una lega di Ferro e Carbonio che contiene più del 2% di Carbonio prende il nome di Ghisa e può arrivare fino a concentrazioni (per uso industriale) intorno al 4,3% di Carbonio ma con l'aggiunta di una sensibile quantità di Silicio. Tenori troppo elevati di Carbonio aumentano eccessivamente la Temperatura di fusione della lega. La tempra è un procedimento di graduale ma rapido raffreddamento che ha lo scopo di portare alla formazione di un composto molto rigido che prende il nome di Martensite. La tempra non è applicabile ad acciai con basso tenore di Carbonio perchè non è possibile innescare la trasformazione sopra descritta, quindi la categoria degli Acciai Dolci non è sensibile al processo di tempra. La famiglia degli acciai inox comprende quelle leghe di Ferro e Carbonio che assumono particolari caratteristiche di resistenza alla corrosione e all'ossidazione grazie all'aggiunta di altri elementi leganti. Il Cromo, a seconda del tipo di acciaio, dà luogo a uno strato protettivo molto duro e aderente chiamato "strato passivante" che protegge la lega dalla corrosione. L'aggiunta del Molibdeno protegge dalla corrosione in ambiente salino (tipico l'acciaio Aisi 316 largamente adoperato nella nautica). Maggiore sarà la percentuale di Carbonio e maggiore sarà la resistenza dovuta alla formazione di Carburi di Cromo con conseguente diminuzione della protezione anticorrosione. Il Cromo non influisce sulla temprabilità della lega. Gli Acciai Armonici hanno una grande elasticità conferitagli dalla presenza di Silicio, proprio il fatto di avere un elevato campo elastico gli impedisce di averne uno plastico di entità apprezzabile. In altre parole un acciaio molto elastico è capace di assorbire urti senza subire deformazioni permanenti, ma qualora lo sforzo porti la lega a superare il limite di snervamento si osserverà una leggera deformazione plastica seguita da rottura di schianto! Quindi gli acciai armonici non si piegano ma si spezzano (sottolineo che il piegamento è una trasformazione plastica irreversibile, non può definirsi piegamento la deformazione che si verifica nel campo elastico del materiale). Raddrizzare un'asta significa riportarla esattamente alla condizione di rettilinea nella quale si trovava prima dell'urto e non in una condizione approssimativamente rettilinea; quindi la deformazione plastica che si induce per raddrizzarla è ad elevato rischio di rottura, e aumentando la durezza locale con questa pratica si rende fragile il dardo. L'instabilità è una caratteristica degli elementi snelli, cioè che hanno la dimensione della lunghezza molto superiore alla larghezza. Questo comporta che il materiale subisca delle deformazioni sia elastiche che plastiche nonostante il carico di esercizio sia molto lontano dai limiti caratteristici della lega. Un'asta (di qualsiasi acciaio) si flette con un dito proprio per questo motivo, un'asta o è elastica o è rigida, non può essere entrambe! L'elasticità migliora la resistenza agli urti ma peggiora lo sbandieramento in uscita dalla testata e viceversa, per cui è necessario un compromesso... Gli arpioni avvitabili hanno una sezione maggiore rispetto ad una tahitiana, per cui se realizzati di acciaio valido (e ce ne sono in commercio fatti così) sono più resistenti, l'unico motivo plausibile per la maggiore resistenza della tahitiana a parità di materiale è che la sua minore massa e la sua maggiore instabilità rispetto a quella di un fucile ad aria non le fanno raggiungere gli stessi livelli di energia cinetica residua... ...sarebbe a dire che il cyrano spacca l'arpione (sempre a parità di materiale) perchè colpisce molto più forte di quanto possa fare un pari misura ad elastico! Dave! <{POST_SNAPBACK}> Non mi piace entrare in polemica e soprattutto infastidire su un post altrui però ti consiglio, senza presunzione, di documentarti meglio. Ciaps Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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