Training Mentale E Squilibri Prestazionali

[Carlito Brigante]

Buonasera a tutti,

innanzitutto mi presento perché sono nuovo del forum, mi chiamo Carlo e ho due brevetti padi ARA e due brevetti apnea: Discovery Apnea con Apnea Academy e Primo Livello PSS.

E' da poco meno di un anno che mi dedico all'apnea ed ho scoperto di avere un grosso squilibrio di prestazioni: in dinamica sono arrivato fino a 100mt, direi senza contrazioni, mentre in statica mi fermo, senza avere contrazioni, a 2'40'' al massimo, mentre a secco sono arrivato a 3'.

Una dinamica di 100mt dovrebbe garantirmi una prestazione in statica ben maggiore.

Avete qualche consiglio riguardo al rilassamento ? Mi piacerebbe fare anche un corso specifico di rilassamento orientato (non necessariamente) all'apnea.

Esistono corsi di Yoga espressamente indicati per gli apneisti puri (nel senso di non pescatori) ?

Il testo del Dott. Manfredini "Apnea Consapevole" è utile ? Premesso che sono abbastanza esperto di Tranining Autogeno (T.A.), che pratico con regolarità da una quindicina di anni, esistono esercizi di T.A. specifici ?

Ultima domanda: l'apnea statica "a secco", anche se non induce il riflesso di immersione con relativo abbassamento della frequenza cadiaca e della pressione arteriosa è da ritenersi allenante ?

Grazie.

Carlo

[bblood]

Buonasera a tutti,

innanzitutto mi presento perché sono nuovo del forum, mi chiamo Carlo e ho due brevetti padi ARA e due brevetti apnea: Discovery Apnea con Apnea Academy e Primo Livello PSS.

E' da poco meno di un anno che mi dedico all'apnea ed ho scoperto di avere un grosso squilibrio di prestazioni: in dinamica sono arrivato fino a 100mt, direi senza contrazioni, mentre in statica mi fermo, senza avere contrazioni, a 2'40'' al massimo, mentre a secco sono arrivato a 3'.

Una dinamica di 100mt dovrebbe garantirmi una prestazione in statica ben maggiore.

Avete qualche consiglio riguardo al rilassamento ? Mi piacerebbe fare anche un corso specifico di rilassamento orientato (non necessariamente) all'apnea.

Esistono corsi di Yoga espressamente indicati per gli apneisti puri (nel senso di non pescatori) ?

Il testo del Dott. Manfredini "Apnea Consapevole" è utile ? Premesso che sono abbastanza esperto di Tranining Autogeno (T.A.), che pratico con regolarità da una quindicina di anni, esistono esercizi di T.A. specifici ?

Ultima domanda: l'apnea statica "a secco", anche se non induce il riflesso di immersione con relativo abbassamento della frequenza cadiaca e della pressione arteriosa è da ritenersi allenante ?

Grazie.

Carlo

sei esperto di t.a.?? cosa vuoi di più....un lucano???

poi che te ne fai della statica,???

yoga +ta.+apnea consapevole non ti sembra un bel polpettone???

Tu dirai e da maleducati rispondere facendo altre domande ,lo so sono un gran maleducato ,ma mi sembra che tu stia attraversando quella fase di euforia mista a delirio di onnipotenza che attraversano tutti gli apneisti freschi di corso (lo dico perchè l'ho vissuta anch'io) tu dici che le tue prestazioni sono squilibrate..secondo quali parametri....(c@**o altra domanda).

Solo un consiglio gratuito...vai in acqua divertendoti e senza per forza avere in testa la prestazione vedrai che sarà tutto più facile

[gabricel]

Ultima domanda: l'apnea statica "a secco", anche se non induce il riflesso di immersione con relativo abbassamento della frequenza cadiaca e della pressione arteriosa è da ritenersi allenante ?

Io non sono un dottore, perciò aspetta un loro parere, ma ti posso dire che non fa bene fare apnea a secco, anzi è leggermente dannoso.

Gabriele

[Carlito Brigante]

Solo un consiglio gratuito...vai in acqua divertendoti e senza per forza avere in testa la prestazione  vedrai che sarà tutto più facile ...

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.... e ti pare poco come consiglio ?

Ciao grazie.

Carlo

[Mauro Sanvito]

Solo un consiglio gratuito...vai in acqua divertendoti e senza per forza avere in testa la prestazione  vedrai che sarà tutto più facile ...

 

.... e ti pare poco come consiglio ?

Ciao grazie.

Carlo

 

 

In tutti noi quando facciamo un corso scatta un meccanismo che ci porta a ricercare continuamente la prestazione apneistica.

 

Non è colpa dei corsi, quando ci inscriviamo ad un corso lo facciamo sempre per cercare di migliorare qualcosa. Culturalmente per tutti noi il termine "migliorare" equivale cercare un qualcosa che ci permetta di essere più efficenti ed efficaci.

Questo "migliorare" ha bisogno di verifiche continue, ed il mezzo più facile che abbiamo a disposizione per misurare il miglioramento sono i metri e i secondi, da farsi all'interno di una prestazione (e non è neppure colpa nostra, ci impongono corsi con secondi e metri come punto di riferimento ed arrivo).

 

Peccato che prestazione non faccia rima ne con sicurezza ne con divertimento, al massimo può far rima con soddisfazione.

 

Vale la pena abbandonare la sicurezza e il divertimento per ottenere la soddisfazione nella prestazione?

Nella pesca certamente ed assolutamente NO (per questo che la pesca un è assimilabile in nessun modo all'apnea), nell'apnea vuol dire rischiare di più per non ottenere nulla di meglio se non metri e secondi.

 

Spero che tu faccia tesoro del consiglio di Bblood.

Poni il termine sicurezza davanti a tutto, in fin dei conti sei sulla buona strada, hai scelto il forum di Sicurezza & Medicina per porre questi quesiti.

E fermati quando finisce il divertimento.

[Carlito Brigante]

Ciao a tutti,

grazie innanzitutto per le risposte.

Sono d'accordissimo, io ho avuto la grande fortuna di avere iniziato con Riccardo Mazzi, primo al campionato del mondo a squadre del 2001 e di continuare con una scuola di Ostia, Security Apnea, che mette innanzi a tutto la sicurezza.

Infatti nel post ho citato espressamente il fatto di uscire senza contrazioni o con minime contrazioni. Questo è il primo presupposto della sicurezza.

Nei corsi che ho fatto non mi è stato mai insegnato a contrastare le contrazioni ma ad ascoltarle come segnale del corpo che dice "basta, adesso non stai più bene".

Lo scopo dell'apnea, quella vera, è il benessere.

Ho postato in queste pagine, infatti, per avere un parere infatti sulle tecniche di rilassamento, le uniche che possono portare ad un reale benessere in apnea.

Uno dei fattori "indicatori" di un disagio è lo squilibrio: una dinamica di 100mt ed una statica sui 2'30'' indicano una situazione di squilibrio.

Anche l'istruttore mi ha detto proprio di continuare serenamente l'attività, senza tirare e sempre nel benessere.

Volevo sapere però quali tecniche usano gli amici del forum, per confrontarle e per imparare dall'esperienza degli altri, sicuramente importante.

Carlo

[Vito Semeraro]

Infatti nel post ho citato espressamente il fatto di uscire senza contrazioni o con minime contrazioni. Questo è il primo presupposto della sicurezza.

 

 

 

io sono un pescatore. come molti, ma con la paura come compagna di pesca, spesso vado da solo in mare.

 

Proprio la paura mi ha portato ad un modo infallibile per essere tranquillo e pescare in sicurezza:

 

risalire quando ho fame d'aria. Altro che contrazioni. Fin quando mi sento bene, fin quando provo piacere (perchè è piacevole non respirare e avere un altro mondo davanti a sè) sto giù. Poi fine. Ciao saraghi, ciao orate, ciao tutti.

 

Le contrazioni non stanno mica ai nostri comodi.

 

Una samba o una sincope vengono anche senza contrazioni. Sbagliare una ventilazione o avere i presupposti perchè questa non sia efficace può capitare.

 

Io mi regolo così.

 

[Massimo Malpieri]

ciao Carlito,

vedo che navighi in zona Ostia, bene se vuoi fatti una passeggiata sino a Nettuno che parliamo di apnea, da apneisti e da medico specialista ad amatore della disciplina.

Ti aspetto.

[Carlito Brigante]

Grazie Prof. Malpieri,

mi farebbe davvero molto piacere incontrarci.

Il 21 Maggio sarò al foro italico per la gara Fipsas, la mia prima gara in assoluto, sono davvero emozionato ...

Carlo