Campionato Italiano X Società

[giankihuntfish]

Dico la mia riguardo le gare purtroppo ben sapendo che restera' solo un discussione fatta fra di noi e chissa' se qualcuno alla fipsas mai la leggera'.

Allora x le selettive ormai la f.a.n. si e' dimostrata essere la migliore soluzione,

x i seconda cat. e camp x societa', ci metterei il secondo spostamento ma facoltativo, per i prima cat. ritornerei agli spostamenti liberi con gommoni (cosi' da allinearci ai regolamenti cmas e favorire la nazionale).

X i pesi minimi tornerei ai 250 x le selettive fatto salvo alcune specie come i pelagici,dentici,spigole e orate che porterei ad un peso minimo pari al doppio del peso minimo previsto per quella gara

(ad esempio x i 2 e I cat sarebbero 800 gr., visto che li il peso minimo e' di 400

gr. e per le selettive 500 gr.), abbasserei il peso minimo della murena a 1500 gr.

e ripristinerei la cattura di un solo esemplare di cernia peso min. 5 kg.

Per quanto riguarda il coefficiente x specie lo lascerei stare e lo stesso dicasi

per il numero di catture consentito x specie.

Che dite si puo' fare?

[Ospite Saragotto]

ciò che davvero non capisco del nuovo agonismo:

1) perchè è stata eliminata la cernia?

2) perchè la limitazione a 10pezzi delle varie specie (5addirittura nel caso delle corvine )

 

bho...io davvero con tutta la buona volontà non lo capisco il motivo....

[Ospite Saragotto]

ecco come rimodellerei fondamentalmente il regolamento gare:

Non ritenendo, dati alla mano, che una competizione di pesca in apnea arrecchi danni ingenti alla fauna marina, aumenterei il numero massimo di pezzi per specie a 20, corvine incluse. La cernia, caso apparte, verrebbe reintrodotta nel numero massimo di 2esemplari a giornata e con un peso minimo di 3Kg. Mi sembra invece corretto diversificare il peso minimo da specie a specie come segue:

 

-SARAGO MAGGIORE 300 gr

-SARAGO PIZZUTTO 400gr

-SARAGO FASCIATO 250gr

-SARAGO FARAONE 500gr

-SARAGO SPARAGLIONE 200gr

 

-CORVINA 300gr

-MUSDEA 300gr

-SCORFANO 300gr

-CEFALO 300gr

-SALPA 400gr

-SPIGOLA 400gr

-ORATA 400gr

-DENTICE 500gr

-RICCIOLA 500gr

-LECCIA 500gr

-PALAMITA 800gr

-TORDI 400gr

-TANUTA 300gr

-BARRACUDA 500gr

 

-TUTTI gli altri pesci validi e occasionalmente portati alla pesatura (pesci re, vacchette, ecc...) con peso minimo fissato in 250gr

 

Per il discorso cernia ecco come modificherei. 2 pezzi al giorno, qualunque sia la specie, purchè 2. (CERNIA BRUNA-ephinophelus marginatus-CERNIA DORATA-ephinophelus alexandrinus- CERNIA ROSSA- mycteroperca rubra-CERNIA DI FONDALE). Il peso minimo varierebbe da specie a specie come segue:

-CERNIA BRUNA 3,000Kg

-CERNIA DORATA o DOTTO 1,500Kg

-CERNIA ROSSA 1,500Kg

-CERNIA DI FONDALE 2,000Kg

 

le prede a coefficente e loro peso minimo:

-MURENA 2,000Kg

-GRONGO 2,000Kg

 

N.B. Questa è la mia personalissima visione del regoalmento gare "ideale". E' ben lungi da me l'idea di criticare l'attuale regolamento gare o gli altri modelli prima esposti. Qualunque critica è ben accetta purchè giustificata punto per punto.

un abbraccio a tutti

[alessandro congedo]

A parte quanto già detto sui regolamenti, che condivido in larga parte, ma sono ovvviamente perfettibili, volevo soffermarmi un pò sulle selettive a nuoto ed in particolare per la parte relativa al rientro a fine gara.

 

A mio avviso non ritengo opportuno il rientro, a ora predeterminata, al punto di partenza.

 

Ciò comporta per l'atleta una notevole perdita di tempo riducendo di molto le possibilità di cattura (si passa più tempo a pinneggiare in superficie che nella ricerca del pesce).

Inoltre implica spesso delle notevoli faticate per contrastare la corrente pregiudicando la sicurezza.

 

Dato che per regolamento, giustamente, è d'obbligo almeno un'imbarcazione ogni cinque atleti, perchè non raccoglierli a fine gara semplicemente dove stanno (considerato anche che non si tratta mai di estesissimi campi gara).

Nelle giornate con un pò di corrente ciò porta a dei grossi assembramenti di atleti in piccole porzioni di campo (allontanarsi comprometterebbe di molto il rientro).

 

Almeno in quelle gare con partenza dal centro campo gara come accade in Puglia.

 

Sarei grato per un vostro parere.

[Ospite Saragotto]

A parte quanto già detto sui regolamenti, che condivido in larga parte, ma sono ovvviamente perfettibili, volevo soffermarmi un pò sulle selettive a nuoto ed in particolare per la parte relativa al rientro a fine gara.

 

A mio avviso non ritengo opportuno il rientro, a ora predeterminata, al punto di partenza.

 

Ciò comporta per l'atleta una notevole perdita di tempo riducendo di molto le possibilità di cattura (si passa più tempo a pinneggiare in superficie che nella ricerca del pesce).

Inoltre implica spesso delle notevoli faticate per contrastare la corrente pregiudicando la sicurezza.

 

Dato che per regolamento, giustamente, è d'obbligo almeno un'imbarcazione ogni cinque atleti, perchè non raccoglierli a fine gara semplicemente dove stanno (considerato anche che non si tratta mai di estesissimi campi gara).

Nelle giornate con un pò di corrente ciò porta a dei grossi assembramenti di atleti in piccole porzioni di campo (allontanarsi comprometterebbe di molto il rientro).

 

Almeno in quelle gare con partenza dal centro campo gara come accade in Puglia. 

 

Sarei grato per un vostro parere.

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Bhe in effetti non sarebbe una cattiva idea. Effettivamente il tempo per tornare aterra pregiudica diverse catture in extremis che spesso e volentieri fanno la differenza. Credo che se le imbarcazioni siano sufficenti a raccogliere gli atleti..non sarebbe niente male come idea. Certo che c'è ancora tanto da lavorare

[gnomo]

Anche questo, tutto sommato, fa parte della strategia di gara; scegliere di partire

contro corrente per poi tornare a favore di corrente dopo che si è dato tutto

è la regola. Purtroppo però come tu dici ci sono campi di gara ( esempio in puglia) dove per trovare la prima roccia utile bisogna percorrere diverse centinaia

di metri,facendo diventare la competizione non più di pescasub ma di nuoto.

In questo caso sicuramente una soluzione andrebbe cercata, mentre per

quanto riguarda le nostre parti ( lazio ) la maggior parte delle gare cominciano da quando metti la testa in acqua, quindi scegliere di pescare più a terra rispetto ad altri vuol dire anche

rientrare più velocemente a terra.

 

 

lo gnomo

[Ospite Gianfranco Ciavarella]

Credo che quanto scritto da Alessandro sia giusto ed abbia particolare rilievo per la sicurezza.

Due i punti in favore:

1- la fine della gara è anche il momento nel quale gli atleti sono più stanchi. Chiedere uno sforzo grande per il solo motivo di arrivare a terra mi pare un manicheismo inutile e nocivo che non ha alcuna rilevanza sportiva. La prova, è di fatto già terminata e consiste nel prendere i pesci e non nel nuotare....

Va bene atleticizzare il nostro sport ma non va certo bene snaturarlo con fatiche di ercole INUTILI. E' come chiedere ad un maratoneta, dopo le sue ore di gara di raggingere i giudici ad alcuni chilometri di distanza.... Tutto ciò con l'atleta sfinito ed i giudici con il caffè in mano.... ;

 

2- Il gommone che si occupa degli atleti è costretto durante tutta la gara a seguire gli atleti e si accorgerebbe di ogni cosa ben prima che qualcuno faccia la conta a terra......

 

Piccole cose che dovrebbero far riflettere, come sempre non sono attacchi ad una formula che ha mostrato cose buone ma la semplice speranza di migliorare ciò che può essere migliorato.

Ciao da

[Angelo Cardella]

Sono d'accordo con te Gianfranco.

Se alle selettive ci fossero sufficienti gommoni d'assistenza sarebbe bello se facessero il giro per recuperare gli atleti o, al limite, per ritirare i cavetti e lasciare ognuno libero di rientrare.

 

Ciao.

[alessandro congedo]

I gommoni d'assistenza "ci devono essere" per regolamento.

 

Con tali mezzi, nei nostri campi gara, accompagniamo gli atleti al centro campo gara, che spesso si trova qualche miglio lontano dalla base logistica della manifestazione, e con gli stessi li riportiamo indietro, a fine gara, dopo che hanno raggiunto la boa di partenza.

 

Spesso ho visto gente (ed io fra loro) rientrare con il viso cadaverico per lo sforzo finale nel timore di non riuscire a fare in tempo a consegnare le prede, che ostacolano non poco la pinneggiata.

 

Mi pare uno spreco inutile di energie.

 

Rinunciare a raggiungere un luogo lontano dal punto di partenza per il problema del ritorno contro corrente ed essere costretti a girare intorno alla boa di partenza per tutta la gara, che senso ha...

 

Del resto nei campionati maggiori (compreso quello a squadre) ciò non accade.

[Daniele Petrollini]

Sono d'accordo con te Gianfranco.

Se alle selettive ci fossero sufficienti gommoni d'assistenza sarebbe bello se facessero il giro per recuperare gli atleti o, al limite, per ritirare i cavetti e lasciare ognuno libero di rientrare.

 

Ciao.

<{POST_SNAPBACK}>

 

 

Quoto in pieno, quel se è l'unico problema che vedo, sarebbe bello non ci fosse.

[giankihuntfish]

Concordo pienamente con quanto ha detto Alessandro, effetivamente gli ultimi

60 minuti di gara sono i piu' stressanti in quanto l'atleta deve fare i conti anche

con il rientro a terra e cio' comporta una accellerazione delle sommozzate (molto

pericolosa) e soprattutto mentre si rientra si prova lo stesso a pescare e questo

riduce ancora di piu' la sicurezza perche' si fa' in affanno.

Molto meglio sarebbe se i gommoni dell'assistenza (e intendo tutti i gommoni presenti), passassero a ritirare i carnieri.

Per quanto riguarda la limitazione delle catture delle specie, ritengo che la FIPSAS

(con la quale mi trovo in questo caso daccordo), lo abbia fatto solo per un problema di immagine e per far risaltare la selettivita' del nostro tipo di pesca.

Ripristinerei solo l'inserimento di almeno una cernia con il peso minimo a 5kg.