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Sicurezza E Certificato Medico


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Francamente non vedo dove dovrebbe fare chiarezza la FIPSAS.

Spiegatemi voi dove?

L'articolo 2 è chiarissimo e non dice mica che occorre che la Fed Medico sportiva approvi le cose.

Ribadisco il concetto che la norma lascia assolutamente chiaro, a stabilire cosa sia attività agonistica e cosa non lo sia, è SOLO la Federazione.

Ora è chiaro che fra le attività agonistiche venga indicata la attività subacquea in genere ma per leggere cosa sia agonistica e cosa NON lo sia, occorre leggere le norme della Federazione.

D'altra parte, per legge, NON ESISTE AGONISMO FUORI DELLE FEDERAZIONI.

Se non si intende con chiarezza ciò non si va da nessuna parte.

Poi, ma solo dopo, possiamo discutere della congruità delle visite agonistiche e non agoniustiche ma sarebbe altro discorso.

RIPETO, CHI STABILISCE COSA SIA L'AGONISMO E' SOLO LA FEDERAZIONE, nessun altro.....

Tenete conto che il NP è una attività che è compresa fra quelle subacquee eppure non tutto il Nuoto Pinnato è agonistico....

Ciao da :jrgian:

 

 

ps: solo a titolo d'esempio, il nuoto è fra le attività sopra indicate...

La verità è che non tutto il nuoto è agonistico e per sapere cosa sia agonistico e cosa non lo sia occorre leggere le norme della FIN, di nessun altro che non sia la Federazione Italiana Nuoto e non le trovate lì sù.....

 

Va bene Gianfranco, credo anch'io che sia così, è nei fatti, ma dov'è il passaggio che ci manca ?

 

Ci sarà pur scritto da qualche parte che sono le federazioni a definire ciò che è o non è sport agonistico, qui sfugge una legge o un decreto, un qualcosa che definisca espressamente che questo è un potere esclusivo delle singole federazioni.

Dici che è sufficente ciò che è enunciato nell'articolo 2?

Ma l'articolo 2 non definisce la differenziazione tra le attività, dov'è fisicamente scritta questa separazione? Va bene accontentarsi di ciò che c'è scritto sui requisiti didattici, ma esisterà pur un supporto di legge che non sia il regolamento Fipsas a cui far riferimento, è questo non lo abbiamo trovato (a meno che non sia sempre l'art. 2 ma allora è soggetto ad interpretazioni).

 

Mauro

Modificato da blu3
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Mauro caro,

LO STATO ha stabilito che CHI decide cosa sia agonismo e cosa non lo sia sono le FEDERAZIONI, punto e basta!

Una volta capito ciò che è scritto CHIARAMENTE basta per i tesserati (solo quelli possono fare agonismo) rispettare le regole che all'atto dell'iscrizione hanno dichiarato di conoscere e che DEVONO conoscere.

Il resto non capisco cosa sia...

Ciao

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Ricordo chiaramente di aver letto un documento federale in cui si individuavano le attività agonistiche della FIPSAS.

 

Non ho modo di recuperarlo al volo, ma era pubblicato sul sito FIPSAS e sicuramente è il documento che rileva ai fini della qualificazione ufficiale di una disciplina. E' la FIPSAS a dire cosa è agonismo e cosa no.

 

Giorgio

 

PS Tra l'altro, lo dice il doc postato dal Conte Vlad:

 

Gli atleti che debbono ottenere il CERTIFICATO DI IDONEITà SPORTIVA AGONISTICA sono coloro che praticano attività sportive qualificate AGONISTICHE dalle Federazioni sportive nazionali, dal CONI, dagli Enti di propaganda sportiva riconosciuti (A.C.L.I., U.I.S.P. ecc.)
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Massimo non cerco assolutamente polemiche, non è nella mia natura e nel mio stile, cerco solo chiarezza, specie in cose così importanti. Purtroppo non c'è modo di intervenire senza contestare le tue affermazioni, quanto segue l'ho riletto più volte per cercare di rimuovere o modificare ogni affermazione che potesse sembrare polemica, se non ci fossi riuscito ti prego di credermi sulla parola: non voglio fomentare nessuna polemica, piuttosto alimentare una discussione interessantissima e che, per la sua importanza, deve necessariamente portare ad una soluzione.

 

Ah, non ho un magistrato amico ma diversi avvocati si, ma ce ne sono anche sul forum, perchè non intevengono?

 

Per favore sottolinea le parti in cui si parla di idoneità non agonistica ( se le trovi) al fine di rimarcarlo ai colleghi che curano il foglio!

 

Scusa Massimo ma penso che a rileggere attentamente non debba essere io :D

 

D.M.18/2/1982 con norme integrative del D.M.28/2/1983 "Norme per la tutela della attività sportiva agonistica e non agonistica" (è la normativa tuttora vigente)

 

Quelli per cui è sufficiente il CERTIFICATO DI IDONEITà SPORTIVA NON AGONISTICA (BUONA SALUTE). sono i praticanti attività sportive qualificate NON AGONISTICHE .dalle Federazioni sportive nazionali, dal CONI, dagli Enti di propaganda sportiva riconosciuti e i partecipanti alle attività scolastiche in orari extra-curricolari ed alle fasi precedenti quelle nazionali dei Giochi della Gioventù.

 

Sempre in relazione alle varie normative regionali, le strutture preposte al rilascio del certificato di idoneità non agonistica possono essere le strutture già elencate più il proprio MEDICO di base o il proprio PEDIATRA di base.

Il certificato di buona salute, ovvero di IDONEITà SPORTIVA NON AGONISTICA è GENERICO, cioè non vi è indicazione dello sport praticato. Un unico certificato permette quindi la pratica di diversi sport non agonistici.

 

 

Ora credo che il concetto sia chiaro e la FIPSAS deve fare chiarezza non soltanto al suo interno ma in sede legislativa, altrimenti tutte queste chiacchiere sono aria fritta e TUTTI I SUB,ARA E APNEA, SONO AGONISTI!!!!!!!!!

Massimo Malpieri

 

Come Gianfranco ritengo che la FIPSAS, almeno in questo caso, non debba far chiarezza in nulla visto che la legge è già abbastanza chiara, riporto dalle norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva non agonistica (che solo l'anello mancante, Mauro):

 

Art1 - Ai fini della tutela della salute devono essere sottoposti a controllo sanitario per la pratica di attività sportive non agonistiche:

a) gli alunni che svolgono attività fisico-sportiva organizzata dagli organi scolastici nelll'ambito delle attività parascolastiche;

b.) coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali o agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982;

c) coloro che partecipano ai Giochi della gioventù, nelle fasi precedenti quella nazionale.

 

Dunque cosa dice iil decreto ministeriale 18 febbraio 1982...

 

Art 1 - La qualificazione agonistica a chi svolge attività sportive è demandata alle federazioni sportive nazionali o agli enti sportivi riconosciuti.

 

Più chiaro di così.... comunque andiamo avanti.

 

Negli allegati di quest'ultimo documento troviamo le famose tabella A e B, titolo delle tabelle è "Controlli sanitari e loro periodicità in relazione ai vari sport", dunque dette tabelle, in quanto inserite nel documento sulla certificazione agonistica, vogliono solo stabilire quali controlli debbano essere fatti per i diversi sport indicati qualora si tratti di visita sportiva agonistica; assolutamente non sono un elenco delle attività sportive da considerarsi agonistiche (nel qual caso sarebbero state inserite nella legge generale "Tutela sanitaria per le attività sportive" e sarebbero state titolate con qualcosa come "Definizione delle attività agonistiche"). Piuttosto le Federazioni devono decidere per ogni atività da loro controllata quando si debba parlare di agonismo, e in tal caso le vissite devo seguire le indicazioni di dette tabelle, è quando no, e in tal caso le visite ricadono nel documento della tutela per le attività aportive non agonistiche.

 

Se l'Italiano e la sintassi non sono un'opinione le cose mi sembrano alquanto chiare. Altrimenti quasi tutte le attività sportive dovbrebbero essere agonistiche, cosa che palesemente non è.

 

Il fatto poi che un giudice abbia condannato degli Istruttori ARA non fa assolutamente testo perchè:

 

0) in quale anno sono stati condannati? è cosa abbastanza recente l'accettazione del solo certificato del proprio medico, fino a qualche anno fa era necessario il certificato del medico sportivo (attività non agonistiche);

 

1) bisogna veder bene per quale motivo sono stati condannati e leggersi tutti gli atti di processo; ma ammettiamo che siano stati condannati proprio per la questione del certificato non agonistico;

 

2) è sempre possibile un errore giudiziario, non sarebbe la prima volta; e proprio per questo...

 

3) in Italia la sentenza di un giudice non crea precedente, solo le sentenze della Corte Costituzionale sono assimilabili a legge, tutte le altre sono opinioni di un giudice e li restano.

Modificato da emanuelcin
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Ho trovato qualcosa di interessante Legge Regionale Toscana dove si definiscono chiaramente le attività agonistiche, non agonistiche e ricreative. Ora non vorrei che ci fossero altre leggi regionali che danno definizioni diverse e che giustificherebbero la posizione di Massimo.

 

Altra pagina interessante, anche se non risulta più risolutiva dei documenti già evidenziati da Massimo (anche se ho cercato di dimostrare il contrario e se nonostante un intero pomeriggio di ricerche non mi è riuscito di trovare nulla che certificasse senza ombra di dubbio quello che dice Massimo, vista la sua posizione netta io qualche riserva la mantengo aperta)

Modificato da emanuelcin
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mi capita proprio in questi giorni di essere contattato da un istruttore perchè ha ricevuto una richiesta d'iscrizione ad un corso di apnea da parte di un soggetto che ha avuto un trapianto cardiaco e già abilitato all'immersione con ARA (seppure con alcune limitazioni).

IL soggetto si è presentato con un certificato del medico curante in cui veniva dato il nulla osta alla pratica non agonistica dell'apnea (in linea con le disposizioni normative federali).

Fortunatamente l'istruttore Toscano (quindi a conoscenza della normativa regionale) mi contatta e mi fà contattare dal signore già dichiarato idoneo( ?!?!??? )all'apnea non agonistica dal proprio medico curante e con la massima discrezione ho spiegato che non poteva assolutamente fare apnea a rischio della sua vita, per motivi fisiologici legati all'intervento di trapianto cardiaco.

Ora immaginate cosa sarebbe accaduto se l'Istruttore si fosse attenuto a questa normativa, che alla prima uscita in mare superati i 3 metri l'allievo andava incontro ad arresto cardio-circolatorio per il mancato adattamento al Blood-Shift, poi vallo a spiegare al medico di famiglia cosè il Blood Shift.

L'attività subacquea, sia essa in apnea o con mezzi autonomi di respirazione, non può essere classificata come non agonistica per le profonde modificazioni fisiologiche che avvengono nell'organismo, per l'esposizione ad ambiente iperbarico umido, per il grande impegno dell'apparato cardiovascolare e polmonare e per l'accumulo nell'organismo di gas inerte quale l'Azoto e di gas tossico quale l'Anidride Carbonica.

Mi chiedo e vi chiedo su quali basi si può accettare il certificato di stato di buona salute (cioè senza Elettrocardiogramma, spirometria e visita otorino) per un corso di apnea che abilita ad attività fisica con sospensione del respiro e modificazioni importanti sull'apparato cardiovascolare non appena il viso viene a contatto con l'acqua?

non sono d'accordo su questa semplificazione che consente l'accesso ai corsi sia di apnea che ARA solo con una certificazione rilasciata senza visita e comunque a pagamento (minimo 20 Euro).

 

massimo malpieri

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Ospite Gianfranco Ciavarella

MASSIMO,

intendiamoci una volta per tutte.

Nessuno vuole mettere in dubbio le cose che dici dal punto di vista medico.

Se la pensi così opera perchè le norme cambino ma per ora le norme prevedono che la visita sia quella non agonistica ed a deciderlo, dice LO STATO (non tu e neanche io, purtroppo...) è la FIPSAS. Può non piacerci ma E' COSI'!

Tutto qui, non valutazioni mediche (le tue) o politiche (le mie) ma solo quelle tecnico legali e la Federazione rispetta la legge operando in questo modo.

Tu e se permetti anche io, pensiamo che non sia congruo ma sarebbe tutto un'altro discorso.

Ciao ed un abbraccio.

 

ps: il FOX è venuto ed ha pure pescato.... altro che i chiacchieroni "romani"... :frustry:

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Quoto al 100% quanto dice Gianfranco!

 

E sono anche d'accordo con il tuo ultimo messaggio Massimo, salvo per il fatto che non possiamo parlare di attività agonistica (agonismo vuol dire gare, non turismo), piuttosto è necessario sollecitare delle normative che rivedano le norme per la tutela delle attività sportive non agonistiche introducendo delle tabelle come fatto per le attività agonsitiche e una differenziazione tra sport e sport ai fini d'una più adeguata prevenzione degli incidenti.

 

Su questo siamo assolutamente d'accordo!

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quindi è giusto che si possa ottenere un certificato medico agonistico senza appartenere ad una federazione o circolo che sia.

Il certificato così come concepito costa 60 - 70 euro, se si essero fare gli esami singolarmente da altrettanti specialisti, costerebbe non meno di 300 euro.

A questo bisogna aggiungere che difficilmente in certe zone si trovano specialisti che capiscano di sub.

Ciao Gianpa

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Gianpaolo, spiegami a cosa serva un certificato agonistico se non devi fare agonismo..

Ti prego!

 

Gianfranco, te lo dico io... a ottenere una visita che non sia quello che fa il tuo medico generico quando ti rilascia il certifcato di idoneita alle attività sportive non agonistiche... beh magari il tuo è più serio, ma il mio manco apre la mia cartella, piglia la penna e scrive.

 

Poi ti dirò che nemmeno con la visita agonistica ho sempre gli esami suggeriti da Massimo al completo, l'ultima volta addirittura non mi hanno nemmeno fatto i controlli otorino.

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lo so che è un controsenso, ma almeno presso un centro di medicina sportiva, faccio una serie di esami (abbastanza accurati e a buon prezzo) che privatamente mi costerebbero una cifra e mi fanno stare tranquillo quando vado in acqua per fatti miei.

Ciao Gianpa

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Infatti,

vedi Gianpaolo che se vuoi farlo per sentirti davvero sotto controllo e visitato per bene, vai da Massimo che farà di tutto, di più, altro che la visita medica agonistica, e con maggiore competenza.

Spenderai poco più perchè dovrai metterci il viaggio ma se approfitterai ad andarci con qualche amico vedrai che ne sarà valsa la pena...

L'unico neo?

Massimo stesso.......... :devil::fish::laughing::king::laughing::laughing::laughing:

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Visto che in questo Forum ci sono più medici che utenti comuni mortali vi ripropongo la domanda che avevo invanamente già scritto in un altro post:

per l'ammissione al mio primo corso di pesca subacquea mi é richiesto il certificato medico per attività agonistica.

Secondo voi, potrebbe darmi problemi il fatto che 10 anni fa mi sono sottoposto ad un intervento di rinosettoplastica?

Ora ho 30 anni.

 

Un saluto a tutti e buona fortuna per il vostro "centro medico".

 

Luciano.

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