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Sicurezza E Certificato Medico


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Ospite Gianfranco Ciavarella

Gli standars sono cambiati prima ancora che fosse istituito il 5° settore...

 

Ora non conosco tutte le cose previste e se hanno previsto che un istruttore di apnea possa non avere il certificato medico agonistico hanno fatto BENE!

Se volete apriamo la discussione ma le visite che accertino lo stato di salute di un AGONISTA, devono essere una cosa e quelle per espletare una mansione come quella di istruttore, devono essere altre. Ora possiamo discutere su quali visite occorrerebbe fare ma sarebbe tutta un'altra discussione.

Spero di essere stato chiaro.

Saluti.

ps: non rischi proprio nulla, Mauro, nulla se ti attieni a quanto stabilito.

Stanne certo!

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.

ps: non rischi proprio nulla, Mauro, nulla se ti attieni a quanto stabilito.

Stanne certo!

 

 

Mi è stato insegnato il rispetto letterale e assoluto delle regole sempre ed in particolare in materia di sicurezza durante l'esercizio dei corsi, e a questo mi attengo scrupolosamente.

 

Ma occorre la certezza delle procedure innanzi tutto formali, ma Malpieri ha presentato un bel dubbio, che sarebbe utile approfondire fino a trovare tutte le le leggi e decreti relativi.

 

Mauro

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quello che segue è il testo della Legge sulla tutela delle attività sportive, dove si fà una netta distinzione tra attività agonistiche e non agonistiche e come potete leggere le attività subacquee di ogni ordine e grado sono considerate agonistiche (a meno che non sia stata modificata questa notte).

 

Le norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica (Decreto 18 febbraio 1982 del Ministero della Sanità, integrato e rettificato a mezzo del Decreto 28 febbraio 1983 dello stesso Ministero), individuano i criteri tecnici generali che regolano i controlli sanitari di idoneità alle diverse attività sportive considerate "agonistiche ". In base all ’art.1 del DM 18 febbraio 1982, la qualificazione agonistica è demandata alle Federazioni sportive nazionali e/o agli Enti sportivi riconosciuti dal CONI, mentre, con l’art.2, l’espletamento dei controlli sanitari relativi all’idoneità viene affidato ai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) nonché al personale delle strutture pubbliche e private convenzionate indicati dalle Regioni d’intesa con il CONI. Per "medici della FMSI " bisogna intendere coloro che lo statuto della Federazione stessa definisce "soci ordinari " e cioé medici in possesso della specializzazione in medicina dello sport o dell’attestato di medico sportivo rilasciato dal Ministero della Sanità, ovvero della libera docenza in medicina dello sport.

Art. 1.

Ai fini della tutela della salute, coloro che praticano attività sportiva agonistica devono sottoporsi previamente e periodicamente al controllo dell'idoneità specifica allo sport che intendono svolgere o svolgono.

La qualificazione agonistica a chi svolge attività sportiva è demandata alle federazioni sportive nazionali; o agli enti sportivi riconosciuti.

Devono sottoporsi altresì al controlli di cui sopra i partecipanti ai giochi della gioventù per accedere alle fasi nazionali.

Art. 2.

L'accertamento di idoneità, relativamente all'età ed al sesso, per l'accesso alle singole attività sportive agonistiche viene determinato dai medici di cui all'art. 5, ultimo comma, del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge n. 33/80, sulla base della, valutazione della maturità e della capacità morfofunzionale e psichica individuale, tenuto conto delle norme stabilite dalle federazioni sportive nazionali e, per quanto riguarda i giochi della gioventù a livello nazionale, dal Ministero della pubblica istruzione.

Art. 3.

Ai fini del riconoscimento dell'idoneità specifica ai singoli sport i soggetti interessati devono sottoporsi agli accertamenti sanitari previsti, in rapporto allo sport praticato, nelle tabelle A e B di cui all'allegato 1 del presente decreto, con la periodicità indicata nelle stesse tabelle.

Il medico visitatore ha facoltà di richiedere ulteriori esami specialistici e strumentali su motivato sospetto clinico.

Gli sport non contemplati nelle sopracitate tabelle sono assimilati, ai fini degli accentramenti sanitari da compiersi, a quello che, tra i previsti presenta maggiore affinità con il prescelto dall'interessato.

Nel caso in cui l'atleta praticati più sport, deve sottoporsi ad una sola visita di idoneità con periodicità annuale.

La visita sarà, nel caso predetto, comprensiva di tutte le indagini contemplate per i singoli sport.

Art. 4.

In occasione degli accertamenti sanitari di cui all'art. 3 si procede alla compilazione di una scheda di medico-sportiva conforme ai modelli A e B di cui all'allegato 2.

Art. 5.

Ai soggetti riconosciuti idonei viene rilasciato il relativo certificato di idoneità secondo il modello di cui all'allegato 3, la cui validità permane fino alla successiva visita periodica.

La presentazione, da parte dell'interessato, dei predetto certificato di idoneità è condizione indispensabile per la partecipazione ad attività agonistiche.

Detto certificato deve essere conservato presso la sportiva di appartenenza.

La documentazione inerente agli accertamenti effettuati nel corso delle visite deve essere conservata a cura del medico visitatore per almeno cinque anni.

 

Sono ritenute attività a impegno lieve-moderato (tabella A ):automobilismo, karting; bocce, bowling; scherma; tennis tavolo; tiro a segno, tiro con l ’arco; vela.

Le attività a impegno elevato (tabella B ) comprendono invece: atletica leggera; attività subacquee; basket …….eccetera.

Recependo direttamente nel testo del DM le indicazioni dettate con la citata Circolare n.7 del Ministero della Sanità in data 31 gennaio 1983, a integrazione delle suddette elencazioni il 3 ° co. dell ’art.3 prevede che,"nel caso che l’attività sportiva prescelta dall’interessato non sia contemplata nel sopracitato allegato 1, essa deve essere assimilata, ai fini degli accertamenti sanitari da compiersi, a quella che, tra le previste, presenti maggiore affinità ".Così pure il 4 ° e 5 ° co. dell’art. 3 rispettivamente prescrivono che "nel caso in cui l’atleta pratichi più sport, questi deve sottoporsi a una sola visita d’idoneità " e che "la visita sarà, nel caso predetto, comprensiva di tutte le indagini contemplate per i singoli sport ".

 

Per maggior completezza vi rimando a questa pagina internet in cui sono chiaramente elencati gli sport da considerarsi agonistici con tutti i riferimenti legislativi aggiornati a maggio 2005:

 

http://www.sportmedicina.com/idoneita_agonistica.htm

 

massimo malpieri

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Benissimo!

Ora la FIPSAS ha modificato (già da anni e prima che ci fosse il 5° settore), le sue categorie e le persone che DEVONO sottoporsi alle visite medico sportive, così come da ART. 2 ....... ( tenuto conto delle norme stabilite dalle federazioni sportive nazionali).

La subacquea non è più da considerarsi, tutta agonistica!

Era ora che accadesse!

Altro è dire che la visita del medico di famiglia non basti e su questo posso essere concorde....

 

Per quanto attiene agli istruttori ditemi voi cosa ha da spartire la visita medico sportiva agonistica....

Se intendete dire che occorre che siano sottoposti a visite specialistiche adeguate, sono daccordo ma la visita medico sportiva con una figura tecnica non ha nulla da spartire.

Ciao

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Benissimo!

Ora la FIPSAS ha modificato (già da anni e prima che ci fosse il 5° settore), le sue categorie e le persone che DEVONO sottoporsi alle visite medico sportive, così come da ART. 2 ....... ( tenuto conto delle norme stabilite dalle federazioni sportive nazionali).

La subacquea non è più da considerarsi, tutta agonistica!

Era ora che accadesse!

Altro è dire che la visita del medico di famiglia non basti e su questo posso essere concorde....

 

Per quanto attiene agli istruttori ditemi voi cosa ha da spartire la visita medico sportiva agonistica....

Se intendete dire che occorre che siano sottoposti a visite specialistiche adeguate, sono daccordo ma la visita medico sportiva con una figura tecnica non ha nulla da spartire.

Ciao

 

 

concordo in pieno; però la distinzione tra i vari tipi di attività subacquee in agonistiche e non agonistiche non risulta da nessuna parte, cioè a dire che non c'è mai stato un comunicato ufficiale della FMSI ai medici su tale distinzione e di fatto a tutt'oggi le visite sono tutte di tipo agonistico perchè come si legge su quel sito gli sport subacquei sono considerati tutti agonistici.

 

CONTE VLAD

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<_ ho letto con attenzione tutto compreso il sito citato da malpieri per io vedo solo che l subacquea elencata come ad impegno elevato nessuna parte si definisce questo evenienza sufficente a determinare grado agonistico e la distinzione tra non demandata alle federazioni.>

 

In sintesi quello che si rileva da tutta la documentazione è quanto corrisponde a quello che io sapevo:

 

1) il tipo di attività sportiva determina il protocollo di visita, i tipi di controlli da effettuare;

 

2) l'agonistico o non agonistico viene definito da ogni singola Federazione.

 

Per altro, cosa che non si evince dalla detta documentazione, mi risulta (e logica vuole) che agonistico sia qualcosa di legato alle competizioni e non agonistico qualcosa di praticato a livello ludico. Una data attività sportiva può quindi essere sia agonistica che non agonistica. Ad esempio nello sci viene richiesto un certificato medico non agonistico (buona salute) per iscriversi ai corsi, mentre per fare le gare è necessario un certificato agonistico.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

E' la solita Italia Massimo...

La mano destra che sa cosa faccia quella sinistra....

Probabilmente al centro si saranno pure passati le informazioni ma alla periferia non sono state assicurate le notizie con delle modalità adeguate.

Ciao da :jrgian:

 

ps: sapessi quanti non sanno che la certificazione agonistica non è più necessaria per accedere ad un normale corso sub con ARA....

Meglio così... he he he

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<_ ho letto con attenzione tutto compreso il sito citato da malpieri per io vedo solo che l subacquea elencata come ad impegno elevato nessuna parte si definisce questo evenienza sufficente a determinare grado agonistico e la distinzione tra non demandata alle federazioni.>

 

In sintesi quello che si rileva da tutta la documentazione è quanto corrisponde a quello che io sapevo:

 

1) il tipo di attività sportiva determina il protocollo di visita, i tipi di controlli da effettuare;

 

2) l'agonistico o non agonistico viene definito da ogni singola Federazione.

 

Per altro, cosa che non si evince dalla detta documentazione, mi risulta (e logica vuole) che agonistico sia qualcosa di legato alle competizioni e non agonistico qualcosa di praticato a livello ludico. Una data attività sportiva può quindi essere sia agonistica che non agonistica. Ad esempio nello sci viene richiesto un certificato medico non agonistico (buona salute) per iscriversi ai corsi, mentre per fare le gare è necessario un certificato agonistico.

 

sul sito che ho citato è scritto ben chiaro ad inizio pagina IDONEITA' AGONISTICA e la tabella A e la tabella B riguardano solo gli sport agonistici (come ben specificato nella normativa) ed esiste questa differenziazione perchè gli accertamenti medici da eseguire sono diversi e più approfonditi per la tabella B rispetto alla A.

 

Nel caso di sport non agonistici è sufficiente il certificato di stato di buona salute rilasciato dal medico di famiglia.

 

Ripeto se la FIPSAS ha apportato delle modifiche a tale situazione a noi medici non è arrivata alcuna comunicazione e neanche ai centri di Medicina dello Sport delle ASL e Universitari dove per le attività subacquee si continua a fare una visita d'idoneità agonistica.

Bisogna fare bene attenzione perchè quì si entra nel campo della responsabilità legale dell'istruttore qualora un allievo incorra in un incidente: per il Magistrato fà fede la legislazione e la legislazione allo stato attuale definisce gli sport subacquei come agonistici SENZA ALCUNA DISTINZIONE ed è pertanto perseguibile quell'istruttore che abbia accettato un certificato d'idoneità non agonistico; ne sanno qualcosa 2 istruttori ARA di Milano che sono stati condannati per omicidio colposo in seguito ad una morte in piscina di un'allieva con una Cardiopatia congenita misconosciuta e che aveva presentato un certificato non agonistico.

 

IL CONTE

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sul sito che ho citato è scritto ben chiaro ad inizio pagina IDONEITA' AGONISTICA e la tabella A e la tabella B riguardano solo gli sport agonistici (come ben specificato nella normativa) ed esiste questa differenziazione perchè  gli accertamenti medici da eseguire sono diversi e più approfonditi per la tabella B rispetto alla A.

IL CONTE

 

Bene prendo atto di questo però... o il titolo della pagina è un esempio di cattiva titolazione o il contenuto della pagina esula in parte dal contesto del titolo, dal momento che almeno il 25% del testo parla di Idoneità alle Atttività Sportive non Agonistiche. Per abitudine non prendo mai in considerazione il titolo, spesso è fuorviante e ogni logica, specie in caso di cose così importanti, impone di non basarsi solo su quello per determinare il contesto di un discorso.

 

Sto cercando la legge in questione ma pare che su Internet si riesca a trovare solo riferimenti, per altro mai completi e spesso rielaborati, alla stessa :frustry:

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Sto cercando la legge in questione ma pare che su Internet si riesca a trovare solo riferimenti, per altro mai completi e spesso rielaborati, alla stessa :frustry:

 

il testo di legge l'ho citato integralmente in uno dei miei post precedenti (il più lungo) dove sono elencati gli articoli uno ad uno.

 

non ci sono state variazioni o modifiche su quanto enunciato.

 

Poi scusatemi ma questa è la mia professione, dove se sbagli una virgola finisci davanti a un magistrato, e posso garantirvi che le normative medico-legali le conosco in maniera più che approfondita altrimenti non potrei tutelare i tanti infortuni subacquei sia in sede civile che penale (se ne è parlato già in passato).

 

credo che questi interrogativi li debba risolvere la Federazione e spero che lo faccia, io sono a loro disposizione come già comunicato, se vogliono possono contattarmi.

 

massimo malpieri

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Bisogna fare bene attenzione perchè quì si entra nel campo della responsabilità legale dell'istruttore qualora un allievo incorra in un incidente: per il Magistrato fà fede la legislazione e la legislazione allo stato attuale definisce gli sport subacquei come agonistici SENZA ALCUNA DISTINZIONE ed è pertanto perseguibile quell'istruttore che abbia accettato un certificato d'idoneità non agonistico; ne sanno qualcosa 2 istruttori ARA di Milano che sono stati condannati per omicidio colposo in seguito ad una morte in piscina di un'allieva con una Cardiopatia congenita misconosciuta e che aveva presentato un certificato non agonistico.

 

IL CONTE

 

Mi pare che ci sia una grossa contraddizione, forse sarebbe meglio interpellare Fipsas e chiedere una risposta ufficiale.

Chiaro che se un istruttore segue in modo letterale le disposizioni delle circolrari normative, e poi si ritrova fuori legge, non può far altro che fare rivalsa legale a Fipsas.

Malpieri ha ragione, Gianfranco ha ragione, la carta canta, ma poi la rogna è di chi ci casca dentro, e poi mi piacerebbe capire cosa farebbero le assicurazioni, scommetto che ci andrebbero a nozze con queste contraddizioni pur di non pagare.

 

Mauro

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sul sito che ho citato è scritto ben chiaro ad inizio pagina IDONEITA' AGONISTICA e la tabella A e la tabella B riguardano solo gli sport agonistici (come ben specificato nella normativa) ed esiste questa differenziazione perchè  gli accertamenti medici da eseguire sono diversi e più approfonditi per la tabella B rispetto alla A.

IL CONTE

 

Bene prendo atto di questo però... o il titolo della pagina è un esempio di cattiva titolazione o il contenuto della pagina esula in parte dal contesto del titolo, dal momento che almeno il 25% del testo parla di Idoneità alle Atttività Sportive non Agonistiche. Per abitudine non prendo mai in considerazione il titolo, spesso è fuorviante e ogni logica, specie in caso di cose così importanti, impone di non basarsi solo su quello per determinare il contesto di un discorso.

 

Sto cercando la legge in questione ma pare che su Internet si riesca a trovare solo riferimenti, per altro mai completi e spesso rielaborati, alla stessa :frustry:

 

senti Emanuele credo che tu debba leggere con molta attenzione la pagina che ho menzionato perchè si parla sempre e comunque di attività agonistica.

Ripeto: LEGGI CON MOLTA ATTENZIONE senza cercare polemiche, non è assolutamente il caso, visto che LA LEGGE NON AMMETTE IGNORANZA!

Poi se hai qualche amico magistrato sottoponigli l'argomento con tutti i riferimenti di legge e poi dicci cosa ne pensa.

 

Per favore sottolinea le parti in cui si parla di idoneità non agonistica ( se le trovi) al fine di rimarcarlo ai colleghi che curano il foglio!

 

Affinchè a tutti sia chiaro quanto riportato sul sito questo è quanto:

 

L'IDONEITà AGONISTICA

 

 

 

Danilo Gambarara

 

 

 

Facoltà Scienze Motorie - Università degli Studi di Urbino

 

Medicina dello Sport - A.U.S.L. RIMINI

 

 

 

 

 

Numerose sono le leggi emanate in Italia rivolte alla tutela sanitaria delle attività sportive a tutti i livelli:

 

Legge 28/12/1950 n. 1055 e Legge 26/10/1971 n.1099 "Tutela sanitaria delle attività sportive"

 

D.M. 5/7/1975 "Disciplina dell'accesso alle singole attività sportive"

 

D.M.18/2/1982 con norme integrative del D.M.28/2/1983 "Norme per la tutela della attività sportiva agonistica e non agonistica" (è la normativa tuttora vigente)

 

D.M. 22/10/1982 "Tutela sanitaria dei giocatori di calcio"

 

D.M. 15/9/1983 "Tutela sanitaria dei ciclisti professionisti"

 

D.M. 30/9/1983 "Tutela sanitaria dei pugili professionisti"

 

Raccolte ed integrate nella successiva legge: D.M. 13/3/1995 "Tutela sanitaria degli atleti professionisti" che riguarda i tesserati del settore professionistico delle seguenti Federazioni:

 

Federazione italiana gioco calcio (F.I.G.C.)

 

Federazione pugilistica italiana (F.P.I.)

 

Federazione ciclistica italiana (F.C.I.)

 

Federazione motociclistica italiana (F.M.I.)

 

Federazione italiana golf (F.I.G.)

 

Federazione italiana pallacanestro (F.I.P.)

 

 

 

Sono state promulgate leggi anche per la tutela di atleti in particolari situazioni di salute:

 

Legge 16/3/1987 n. 115 art. 8 comma 1 e 2 "Disposizioni per la prevenzione e cura del diabete mellito"

 

D.M. 4/3/1993 "Determinazione dei protocolli per la concessione dell’idoneità sportiva agonistica alle persone handicappate"

 

 

Affidato alla Medicina Sportiva è anche l'accertamento dell'idoneità al volo da diporto:

 

D.P.R. 05/08/1988 n. 404 "Regolamento di attuazione della legge 25/3/85 concernente la disciplina del volo da diporto o sportivo (articoli 12/13/14/15)"

 

 

Il Ministero della Sanità, per adottare un comportamento normativo comune a tutte le Regioni ha emesso la Circolare 18/03/1996 n. 500.4: "Linee guida per un’organizzazione omogenea della certificazione di idoneità alla attività sportiva agonistica".

 

 

 

Gli atleti che debbono ottenere il CERTIFICATO DI IDONEITà SPORTIVA AGONISTICA sono coloro che praticano attività sportive qualificate AGONISTICHE dalle Federazioni sportive nazionali, dal CONI, dagli Enti di propaganda sportiva riconosciuti (A.C.L.I., U.I.S.P. ecc.) e i partecipanti alle fasi nazionali dei Giochi della Gioventù.

Quelli per cui è sufficiente il CERTIFICATO DI IDONEITà SPORTIVA NON AGONISTICA (BUONA SALUTE) sono i praticanti attività sportive qualificate NON AGONISTICHE dalle Federazioni sportive nazionali, dal CONI, dagli Enti di propaganda sportiva riconosciuti e i partecipanti alle attività scolastiche in orari extra-curricolari ed alle fasi precedenti quelle nazionali dei Giochi della Gioventù.

 

Il criterio per determinare il tesseramento agonistico di un atleta è demandato ad ogni singola Federazione Sportiva Nazionale ed è quasi sempre un criterio anagrafico. Riportiamo alcuni esempi di età di ingresso all'attività agonistica:

 

7 anni : hockey pista, moto minicross, pattinaggio artistico, tennis tavolo;

8 anni : bocce, ginnastica, karting, nuoto, pattinaggio ghiaccio, scherma;

9 anni : baseball, canottaggio, sci (alpino e nordico), vela;

10 anni : hockey prato, pentathlon, tennis;

12 anni : calcio, judo-sport marziali, pallacanestro, pallavolo, rugby;

14 anni : moto enduro-cross trial e velocità, pugilato, tiro a volo;

16 anni : atletica leggera.

Ricordiamo che tali età sono suscettibili di modifiche da parte delle singole federazioni.

 

 

 

In relazione alle varie normative regionali le strutture preposte al rilascio del certificato di idoneità agonistica possono essere:

 

1- Centri A.U.S.L.

 

2- Centri pubblici non A.U.S.L.

 

3- Centri privati convenzionati o accreditati

 

4- Specialisti convenzionati o accreditati

 

 

 

Il rilascio della certificazione di idoneità alla pratica sportiva agonista è demandato ESCLUSIVAMENTE al medico specialista in Medicina dello Sport operante nelle strutture pubbliche o in quelle private autorizzate.

Sempre in relazione alle varie normative regionali, le strutture preposte al rilascio del certificato di idoneità non agonistica possono essere le strutture già elencate più il proprio MEDICO di base o il proprio PEDIATRA di base.

Il certificato di buona salute, ovvero di IDONEITà SPORTIVA NON AGONISTICA è GENERICO, cioè non vi è indicazione dello sport praticato. Un unico certificato permette quindi la pratica di diversi sport non agonistici.

Il certificato di IDONEITà SPORTIVA AGONISTICA è SPECIFICO, con indicato lo sport per cui è stata concessa l’idoneità e quindi può essere utilizzato solo per quello sport in particolare, anche se, in occasione della visita di idoneità, lo specialista può rilasciare tanti certificati quanti sono gli sport praticati.

L’obbiettivo primario della visita medico-sportiva è di escludere la presenza di patologie o malformazioni che CONTROINDICHINO l’attività agonistica.

 

Gli sport sono stati suddivisi in due tipologie, a seconda dell'impegno necessario: gli sport di Tabella A, con impegno muscolare e cardio-respiratorio lieve o moderato, gli sport di Tabella B con impegno elevato. In base alla tabella di appartenenza vengono effettuati diversi tipi di accertamenti.

 

 

SPORT di TABELLA "A"

 

Visita medica

 

Esame completo delle urine

 

Elettrocardiogramma a riposo

 

L'idoneità di tipo A può avere validità annuale o biennale

Validità annuale:

AUTOMOBILISMO VELOCITA’, MOTOCICLISMO (cross, enduro, trial, velocità), MOTONAUTICA, BOB-SLITTINO, TUFFI.

Validità biennale:

AUTOMOBILISMO REGOLARITA’, BOCCE, GOLF, KARTING, ARCO, TAMBURELLO, TENNIS TAVOLO.

 

SPORT di TABELLA "B"

 

Visita medica

 

Esame completo delle urine

 

Elettrocardiogramma a riposo

 

Elettrocardiogramma dopo step-test

 

Spirometria

 

L'idoneità di tipo B ha validità annuale:

ATLETICA LEGGERA, BASEBALL e SOFTBALL, BASKET, CALCIO, CALCIO A 5, CANOA e KAJAK, CANOTTAGGIO, CICLISMO, GINNASTICA, HOCKEY, JUDO, LOTTA, NUOTO, PALLAMANO, PALLANUOTO, PALLAVOLO, PESISTICA, RUGBY, SCHERMA, SCI, SPORT EQUESTRI, SPORT SUBACQUEI, TENNIS ...

 

 

 

Per alcuni sport, sia per escludere la presenza di patologie specifiche che potrebbero controindicarne l'avvio alla pratica, sia per escludere possibili danni che la pratica intensiva di tali sport può potenzialmente causare, la legge prevede poi ulteriori esami specialistici di protocollo. Ecco alcuni esempi:

.......................

 

è stata recentemente pubblicata l'ultima edizione dei

 

PROTOCOLLI CARDIOLOGICI PER IL GIUDIZIO DI IDONEITà ALLO SPORT AGONISTICO 2003

 

 

 

Nel caso lo specialista in Medicina dello Sport giudichi NON IDONEO l'atleta, questo ha diritto a ricorrere alla Commissione Regionale di Revisione delle Non Idoneità Agonistiche: una commissione, presente in ogni regione, formata da diversi specialisti che rappresenta quindi un giudizio "di appello" per eventuali non idoneità.

 

Vista la frequenza e l'importanza delle problematiche diagnostiche e valutative in cardiologia sportiva, varie associazioni e società scientifiche medico-sportive e cardiologiche hanno proposto una:

 

CLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT IN BASE ALL'IMPEGNO CARDIOVASCOLARE

 

(da: Protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico 1995 - Comitato Organizzativo Cardiologico per l'Idoneità allo Sport)

 

SPORT NON COMPETITIVI CON IMPEGNO MINIMO-MODERATO

SPORT CON IMPEGNO "NEUROGENO”

SPORT CON IMPEGNO DI "PRESSIONE”

SPORT CON IMPEGNO MEDIO-ELEVATO

SPORT CON IMPEGNO ELEVATO

 

 

 

 

ATTIVITà SPORTIVE NON COMPETITIVE CON IMPEGNO CARDIOVASCOLARE MINIMO MODERATO

Sono caratterizzate da attività di pompa a ritmo costante, frequenze sotto-massimali e caduta delle resistenze periferiche:

 

Podismo o marcia in pianura, Sci gran fondo, “Footing” e “Jogging”, Ciclismo in pianura, Nuoto, Canoa turistica, Trekking

 

ATTIVITà SPORTIVE CON IMPEGNO CARDIOVASCOLARE DI TIPO NEUROGENO

Sono caratterizzate da aumenti della frequenza e non della portata cardiaca, dovuti, soprattutto nelle competizioni, ad importante impatto emotivo:

 

1. con incrementi medi-elevati della FC

Paracadutismo, Motociclismo velocità, Automobilismo, Aviazione sportiva, Attività subacquee, Motonautica, Vela, Equitazione, Polo, Tuffi.

2. con incrementi minimi-moderati della FC

Golf, Bocce e Bowling, Pesca sportiva, Sport di tiro.

 

 

ATTIVITà SPORTIVE CON IMPEGNO CARDIOVASCOLARE DI PRESSIONE

Sono caratterizzate da portata cardiaca non massimale, frequenza cardiaca da elevata a massimale e resistenze vascolari periferiche da medie ad elevate:

 

Atletica velocità, Bob e Slittino, Ciclismo velocità, Pattinaggio velocità, Pesistica, Lanci e salti, Sci alpino (slalom, discesa, acrobatico), Sci nautico, Windsurf, Tennis Tavolo, Motocross, Alpinismo, Free climbing, Nuoto sincronizzato, Body building.

 

 

ATTIVITà SPORTIVE CON IMPEGNO CARDIOVASCOLARE DA MEDIO AD ELEVATO

Sono caratterizzate da numerosi e rapidi incrementi anche massimali della frequenza e portata cardiaca, con aumento delle resistenze periferiche particolarmente evidente nelle brusche interruzioni dell’attività muscolare degli arti:

 

Calcio, Calcio a 5, Football americano, Rugby, Basket, Pallavolo, Pallamano, Pallanuoto, Canoa, Arti marziali, Lotta, BeachVolley, Ginnastica, Scherma, Pugilato, Pattinaggio artistico, Baseball, Hockey, Tennis, Squash.

 

 

ATTIVITà SPORTIVE CON IMPEGNO CARDIOVASCOLARE ELEVATO

Sono caratterizzate da attività di pompa con frequenza cardiaca e portata centrale e periferica massimali (condizionate nella durata dai limiti degli adattamenti metabolici):

 

Atletica leggera (400 m - maratona)

Canoa (500 m - maratona)

Canottaggio tutte le imbarcazioni

Ciclismo (inseguimento, km fermo, MTB, ciclocross)

Nuoto (100 m - maratona)

Pattinaggio ghiaccio (500 m - 10000 m)

Pattinaggio rotelle (500 m - 20000 m)

Sci alpino (slalom gigante, super G)

Sci fondo (15 - 50 km)

Biathlon, Triathlon

 

Ora credo che il concetto sia chiaro e la FIPSAS deve fare chiarezza non soltanto al suo interno ma in sede legislativa, altrimenti tutte queste chiacchiere sono aria fritta e TUTTI I SUB,ARA E APNEA, SONO AGONISTI!!!!!!!!!

 

Massimo Malpieri

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Ora credo che il concetto sia chiaro e la FIPSAS deve fare chiarezza non soltanto al suo interno ma in sede legislativa, altrimenti tutte queste chiacchiere sono aria fritta e TUTTI I SUB,ARA E APNEA, SONO AGONISTI!!!!!!!!!

 

Massimo Malpieri

 

Messaggio chiarissimo e ben motivato, vista la complessità della materia occorre una RISPOSTA UFFICIALE con ampio chiarimento da chi di dovere.

 

 

Mauro

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Francamente non vedo dove dovrebbe fare chiarezza la FIPSAS.

Spiegatemi voi dove?

L'articolo 2 è chiarissimo e non dice mica che occorre che la Fed Medico sportiva approvi le cose.

Ribadisco il concetto che la norma lascia assolutamente chiaro, a stabilire cosa sia attività agonistica e cosa non lo sia, è SOLO la Federazione.

Ora è chiaro che fra le attività agonistiche venga indicata la attività subacquea in genere ma per leggere cosa sia agonistica e cosa NON lo sia, occorre leggere le norme della Federazione.

D'altra parte, per legge, NON ESISTE AGONISMO FUORI DELLE FEDERAZIONI.

Se non si intende con chiarezza ciò non si va da nessuna parte.

Poi, ma solo dopo, possiamo discutere della congruità delle visite agonistiche e non agoniustiche ma sarebbe altro discorso.

RIPETO, CHI STABILISCE COSA SIA L'AGONISMO E' SOLO LA FEDERAZIONE, nessun altro.....

Tenete conto che il NP è una attività che è compresa fra quelle subacquee eppure non tutto il Nuoto Pinnato è agonistico....

Ciao da :jrgian:

 

 

ps: solo a titolo d'esempio, il nuoto è fra le attività sopra indicate...

La verità è che non tutto il nuoto è agonistico e per sapere cosa sia agonistico e cosa non lo sia occorre leggere le norme della FIN, di nessun altro che non sia la Federazione Italiana Nuoto e non le trovate lì sù.....

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