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finalmente il lavoro mi ha consentito di preparare delle foto del campionato italiano di arzachena del 1994.

La qualita' e' pessima.... sorry :-)

 

oltre al mio carniere sono riuscito a trovare solo i carniere di renzo mazzari, fabio antonini e marco bardi.

 

ciao

 

Luca

 

Posta posta ke siamo impaizenti!!!! :bye:

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mi da questo errore...

 

Luca

 

 

Boo????? :wacko:

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Ciao.

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Il campionato di Arzachena , il mio primo Campionato Italiano di Prima categoria. Sono passati 11 anni e l’alzheimer galoppante mi impedisce di ricordare perfettamente le dinamiche di ogni singola cattura nel dettaglio.

 

Mi recai ad Arzachena con Sandro Fragiacomo per barcaiolo 10 giorni prima per preparare il campo gara. Era la prima volta che mi immergevo nelle splendide acque dell’arcipelago e anche una delle ultime in quanto da li a poco la zona sarebbe diventata un parco.

L’intero campo gara, da dividere nelle due giornate , da portisco arrivava sino a porto cervo.

La zona era fantastica, granito bianchissimo e tantissimo pesce, acqua calda e cristallina.

Iniziai la preparazione dalla parte piu’ a nord (porto cervo) e ricordo i sommi con i massi spaccati alla base dove saraghi e corvine presenti in abbondanza.

Preparare il campo gara con il paperino era stato un incubo, la stagione turistica non era ancora finita e tutti i giorni dalle 11.00 sino al tardo pomeriggio quel tratto di mare si trasformava in un autostrada. Barche di dimensioni enormi sfrecciavano a tutta velocita’ e spesso, nonostante il pallone di segnalazione, e il gommone con barcaiolo con tanto di bandiera ho visto le scie sopra la testa e spesso ho dovuto rallentare la risalita.

Durante la preparazione della parte sud del campo gara (quella della seconda giornata) trovai un posto magico: una risalita di roccia che da un fondale di circa 28 mt risaliva sino a 17-18 mt . Era un “panettone” di granito completamente spaccato con tagli verticali e orizzontali. Ci arrivai con il paperino e gia da lontano vedevo delle sagome di pesci che si spostavano, erano saraghi, dozzine di saraghi che entravano e uscivano dagli spacchi. Dopo avere preso le mire velocemente mi allontanai e non ci tornai piu’ per tutto il periodo della preparazione .

In 10 giorni scrissi nel libro dei segnali almeno 20 mire per giornata, tutte buone! L’unica pecca era di avere una sola cernia segnata vicino allo scoglio di mortoriotto ma praticamente imprendibile se non fuori dalla tana. In relata’ il campionato alla fine si rivelo’ avido di cernie.

 

La prima giornata di gara ricordo l’emozione di gareggiare fianco a fianco con Mazzarri, Bellani, Bardi, Ramaciotti, Paggini, Agostini, Antonini, Zito, Capucciati, ecc ecc… era il mio primo campionato Italiano avevo 24 anni e me stavo a caga’ sotto!

Alla partenza decisi di portarmi su un segnale fuori da porto cervo, avevo un segnale di una lastra poggiata su una schiena di granito piuttosto fonda dove in preparazione ad ogni visita era zeppa di saraghi enormi, nelle vicinanze cerano diversi gommoni (cottu, casini e de silvestri) concentrati su un unico punto. Prima di scendere provai a rilassarmi e a scaricare la tensione con una planata sul segnale e con sorpresa notai che i saraghi c’erano ma erano in numero nettamente inferiore rispetto ai giorni precedenti . Al primo tuffo puntai un sarago immobili sull’imbocatura della tana sparai , lo colpii basso e il pesce si strappo’ fuggendo subito a razzo lontano dalla tana. Non potete immaginare cosa si possa provare a strappare il primo pesce in una gara cosi’ “sentita” e non potete immaginare cosa si prova nel vedere la lastra vuota al tuffo successivo.

La gara prosegui’ nei vari segnali dove, tra elimina-code per accederci e padellate varie riuscii comunque razzolando a fare un carniere di contenimento con capponi saraghi e tordi.

 

Il secondo giorno di gara prima della partenza ricordo tensione bassa, mire buone, stanchezza tanta dovuta alla giornata di gara precedente e alle notti insonni. Volevo provare a fare una bella gara. Decisi di non partire sul “panettone magico” in quanto non ci avevo mai visto nessuno mentre ero sicuro di avere dei segnali in comune con altri altri atleti. Partimmo fianco a fianco con Bellani, sulla stessa tana in poca acqua, un granito spaccato sempre zeppo di saraghi, pochi minuti di gommoni a manetta maschera e pinne indossate…. Indovinate chi entro’ per primo in acqua? Chiaramente Stefano!  Allora valeva ancora la regola della distanza dal pedagno e deluso andai sulla mira seguente. Avevo una “stradina” molto bella vicino alla mira “bellani” fuori da cala ruja ad una profondita’ media, mi ritrovai a pescare solo e presi qualche sarago un cappone e un grongo. Decisi a questo punto di spostarmi nel punto magico. Mentre mi avvicinavo vedevo in lontananza un gommone rosso, tra me dicevo ripetevo: “dimmi che non e’ vero, dimmi che non sono un pirla dimmi che non sono un rincoglionito….”. ero tutte queste cose insieme J arrivai sulla mira e trovai Fabio Antonini e un altro concorrente (non ricordo chi) che tiravano fuori dei saraghi a ripetizione. Il barcaiolo di Antonini mi disse che nel paiolo Fabio aveva una quantita’ di saraghi da far paura. Entrai in acqua anche io e presi qualche pesce …… ma la festa era ormai finita. Razzolai ancora qualche pesce su qualche altro segnale e mi spostai sulla tana della cernia, la trovai dentro la tana, imprendibile con solo un pezzo di coda visibile. Le 5 ore erano terminate.

All’arrivo dei concorrenti rimasi allibito dalla ricchezza dei carnieri e mi rassegnai per una probabile retrocessione che fortunatamente non arrivo’ per pochi etti.

:clover::clover:

 

:P:subg:

 

Ciao a tutti

 

Luca

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