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Piccola riflessione sulle gare e gli spostamenti


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Ospite Gianfranco Ciavarella

Pensa che se oggi mi considerano un rompiglione fagocitatore, domani, una volta libero cosa diventerò?

:laughing::laughing::laughing::oops:

Ci divertiremo, te lo garantisco.....

:thumbup:;):oops:

Intanto scusami per i danni che ti arreco..

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Miglior contributo in questa discussione

X Daniele,

scusa se non ti ho risposto prima, non è stato per evadere alle tue domande ma solo perchè ero impegnato altrove (pesca) e sono sicuro che tu mi capirai.

 

Tu dici che sarebbe giusto che in gara si partisse tutti con pari opportunità.

Certamente, ma è impossibile pensare di annullare completamente il fattore campo per i locali (lo stesso dicasi per coloro che, nonostante i divieti del regolamento, vanno a prepare molto prima o si "affittano" il barcaiolo del posto; nelle competizioni maggiori non sono pochi).

Anche se poi le cose non vanno sempre come si pensa, un esempio su tutti:

Riolo nell'ultimo campionato a Marzamemi (dove aveva vinto i tre campionati precedenti) non solo non ha vinto ma è addirittura scivolato in seconda categoria.

 

Allora, non potendo eliminare tale vantaggio si cerca almeno di contenerlo.

Già nel 1993, nel Campionato di I cat. svoltosi a S.Margherita di Pula, noi atleti firmammo una richiesta, rivolta alla Federazione, al fine di ridurre i tempi di preparazione (che allora non avevano un limite) ed eliminare la possibiltà di utilizzare scooter subacquei o bombolari della zona. La Federazione ascoltò.

 

Tutti siamo daccordo che l'ideale sarebbe quello di disputare più prove in giro per l'Italia, su campi con differenti caratteristiche, sorteggiati qualche giorno prima per consentire un minimo di preparazione.

Ma venendo ai costi non pensi che sarebbe molto più cara questa formula e che "i soliti ignoti" non si tirerebbero indietro a preparle tutte?

Sarebbe già tanto riuscire a fare due prove da due manche.

 

Bisogna fare attenzione a che, per ridurre i vantaggi a qualcuno, non si aumentino gli svantaggi agli altri.

 

Circa gli spostamenti in gommone, perchè non consentirne qualcuno, dato che non comporta costi aggiuntivi, nel momento in cui, comunque, serve per l'assistenza.

Chi conosce bene il posto (quel gruppetto di cui sopra) sfrutterà il fattore campo con ogni formula, mentre chi viene da fuori, con scarsa preparazione, con a disposizione solo la scelta della partenza, che lo vincolerà per tutta la gara, la cosa che è portato a fare per non sbagliare è di incollarsi dietro a qualcuno del posto (trasformando la competizione in una "caccia all'uomo" invece che una caccia al pesce).

Io non credo che il tentativo, da molti auspicato, di consentire qualche spostamento, metta in imbarazzo la Federazione e possa sollevare la protesta degli ambientalisti per l'impatto ambientale conseguente.

 

E' logico che nessun regolamento sarà giusto se poi noi atleti non acquisiamo quella coscienza sportiva garante di una sana e corretta competizione.

 

Un'abbraccio, Sandro.

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Vorrei anch'io avanzare una mia proposta, basandomi su quella che è la mia esperienza di gare, solo a titolo di spunto di riflessione:

 

1) La gara si svolge completamente a nuoto o partendo da terra (tipo il recente e ben riuscito esperimento del giro d’Italia) oppure (e meglio) con l’ausilio di una o più imbarcazioni appoggio eventualmente affitate sul posto con costo a carico dei partecipanti. Il regolamento dovrebbe permettere entrambe le soluzioni a seconda delle caratteristiche della costa e delle necessità organizzative. (esempio 30 partecipanti per 50 euro a testa per ogni prova da’ un budget di 1500 euro con cui noleggiare ad es. due grossi gommoni di un diving. Per 3 prove ciò comporta un costo totale per partecipante di 150 euro sicuramente inferiore al costo di trasporto di un gommone).

 

2) La sicurezza in acqua viene garantita da un assistente a nuoto che segue in acqua il concorrente : in pratica un barcaiolo senza gommone. Per evitare che sia poi in effetti il barcaiolo a pescare al posto del vero concorrente si può stabilire che, se scoperto, sia il barcaiolo che il concorrente sono squalificati per 5 anni dalle competizioni. Il barcaiolo non può ovviamente immergersi ma può prestare la stessa assistenza che prestava quando era a bordo del gommone (passaggio di fucili, conservazione del pescato, ecc.). Al barcaiolo-assistente in acqua viene data una casacca bianca (tipo ciclista o corsa podistica) da indossare sopra la muta in modo da essere sempre ben visibile e distinguibile rispetto al concorrente.

 

3) Il campionato si svolge in tre prove in regioni diverse e in epoche diverse.

In tal modo si riduce di parecchio il fattore conoscenza campo gara in quanto si dimostrerebbe come migliore pescatore colui che sa ben performare in campi, climi e pesci diversi

 

4) Ogni prova si svolge in un’unica giornata di 5 ore, con arrivo dei partecipanti il sabato sera e estrazione di un campo gara tra quelli più interessanti della zona. In caso di maltempo e utilizzo di campi di riserva si dovranno spostare solo i gommoni di assistenza e tutto sarà più semplice. In questo modo i costi da sostenere per i partecipanti e l’impegno in termini di giorni di ferie o di permesso sarebbe estremamente ridotto. Non dovendo avere imbarcazione al seguito gli spostamenti lungo la penisola sarebbero inoltre molto più comodi, veloci, economici (atleti diversi potrebbero salire su un unico mezzo e dividere le spese).

 

5) L’eliminazione dei giorni di preparazione non impedisce ai locali di visitare il campo gara se scorretti (ma anche in questo caso una sospensione di qualche anno dalle gare sarebbe un buon deterrente) ma disputando il campionato su più prove il vantaggio della gara di casa si ridurrebbe molto. In compenso riduce i costi di soggiorno di chi viene da lontano.

 

6) Una sola giornata per prova riduce la necessità di prevedere 6 campi gara portando magari a 3 quelli possibili su cui effettuare l’estrazione il giorno prima.

 

7) Può essere prevista la possibilità di due punti di partenza e di ritrovo in modo da sfruttare meglio le caratteristiche della costa ed evitare di accalcare i concorrenti tutti sugli stessi punti di pesca.

 

8) Per evitare che chi prende tre saraghi sia battuto da chi prende 1 scorfano, 1 tordo e 1 mostella di peso analogo, si potrebbe raggruppare le specie facili in un’unica categoria (ad esempio: tordi, labridi, scorfani, gronghi, murene e simili) senza attribuzione di premio per specie.

 

 

Scusate se mi sono dilungato.

 

Termino ribadendo che comunque io mi divertivo di più col gommone.

 

stefano gentile

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Caro Stefano ,

vuoi proprio male al tuo barcaiolo per pensare a fargli fare il "nuotaiolo" (?!). Sai che freddo !

Il regolamento delle gare a nuoto prevede una barca di assistenza ogni 5 o 6 concorrenti . per cui ce ne vorrebbero ben piu' di due o tre . Mi sembra comunque che negli orientamenti della federazione ci sia di far disputare i campionati interamente a nuoto .

Anch'io riterrei piu' valida l'effettuazione del campionato su piu' prove e su fondali differenti ; rispecchierebbe forse di piu' la completezza di un pescatore . A vincere sarebbero comunque probabilmente gli stessi ( sono comunque i migliori ) , ma ci sarebbe piu' suspance .

Noi "lacustri" , nel ns. piccolo , per l'anno prossimo , abbiamo adottato la formula di un campionato su piu' prove ( anziche' qualificazioni + finale ) . Sicuramente siamo avvantaggiati dalle distanze .

 

Ciao

 

Stefano Marenco :bye:

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Anche se poi le cose non vanno sempre come si pensa, un esempio su tutti:

Riolo nell'ultimo campionato a Marzamemi (dove aveva vinto i tre campionati precedenti) non solo non ha vinto ma è addirittura scivolato in seconda categoria.

 

Un'abbraccio, Sandro.

ti sfido a farglielo capire!!!! :lol::lol::devil:

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Ciao Gardalaker,

 

intanto ti saluto con piacere,

 

per quanto riguarda il barcaiolo in ammollo: se uno dei motivi per cui si disputano le gare a nuoto è quello di avvicinare i giovani a questo sport e quello di ridurre i costi, il sistema dell'assistente a nuoto mi sembra l'unica possibile soluzione. Tra l'altro un giovane che seguisse in acqua un atleta più esperto si farebbe a sua volta un'esperienza non da poco, molto più che stando "spaparanzato" in gommone.

 

Ottima la vs. idea di disputare un campionato su più prove.

 

ciao

 

stefano gentile

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Ciao Stefani!

Innanzitutto per quanto ne so la Federazione non ha nessuna intenzione di fare i Campionati interamente a nuoto con partenza da terra, giuatamente aggiungo io, se no la sicurezza andrebbe totalmente a farsi benedire.

Per il "nuotaiolo" concordo in pieno con Marencovic, come si dice da noi: ma chi te ce vene!!!

Inoltre non sarebbe comunque sicurezza perchè in caso di incidente o di malore il sub deve essere portato immediatamente a secco te lo immagini un soccorso in acqua?

Per quanto riguarda la preparazione, poca si ma niente no!

Sarebbe un suicidio totale.

Ho fatto gare del trofeo Spora buttandomi in acqua senza esserci mai entrato tipo Bari, completamente impensabile in un Campionato.

Carissimo Stefano anche io mi diverto di più in gommone, ma questo non può essere un parametro. Un abbraccio Dani

PS: ieri a Buggiascu non c'eri!!!??? :(:bye:

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Ciao Gardalaker,

 

intanto ti saluto con piacere,

 

per quanto riguarda il barcaiolo in ammollo: se uno dei motivi per cui si disputano le gare a nuoto è quello di avvicinare i giovani a questo sport e quello di ridurre i costi, il sistema dell'assistente a nuoto mi sembra l'unica possibile soluzione. Tra l'altro un giovane che seguisse in acqua un atleta più esperto si farebbe a sua volta un'esperienza non da poco, molto più che stando "spaparanzato" in gommone.

 

Ottima la vs. idea di disputare un campionato su più prove.

 

ciao

 

stefano gentile

In qualità di barcaiolo di Gardalaker all'ultimo Campionato Italiano di Acque Interne, dopo avere ragionato sulla questione da te esposta riguardo al Barcaiolo in Ammollo, dico che:

 

1) dal gommone, sia in preparazione sia in gara, ho imparato tantissime cose che mi torneranno utili per il futuro (pur essendo un novizio a 36 anni... :rolleyes:) anche perchè ho cercato di non perdere mai di vista il mio atleta in acqua (sul Garda può essere fatale in alcuni periodi) altro che spaparanzato... ; se fossi stato in acqua avrei soltanto patito freddo e mi sarei annoiato da morire, non dovendo disputare io la gara, figurati un ragazzo alle prime esperienze...

 

2) Se il Buon Marenco mi avesse detto, "vieni in acqua che c'è da preparare la gara e farmi assistenza anche in gara" gli avrei risposto con un bel ppppprrrrrrrr...... (non trovo l'emoticon della pernacchia).

 

Credo che questa soluzione sia proprio improponibile perchè non si troverebbero abbastanza barcaioli disponibili, soprattutto pensando ad alcuni che non hanno assolutamente feeling con la pesca in apnea (ma sono comunque ottimi barcaioli) o che possono avere problemi anche contingenti di salute, che invece sul gommone non ne precluderebbero la paretcipazione.

 

Il mio tono semi-serio è solo per sdrammatizzare, non per essere poco rispettoso dell'argomento. :P

 

Ciao. Pepu.

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Ciao a tutti, in particolare a Daniele, Stefano e Pepu.

 

Mi fa piacere comunque vedere che la mia proposta suscita un dibattito, io non ritengo di avere la soluzione per tutto nè di detenere la verità assoluta, ho solo detto che volevo offrire spunti di riflessione e mi sembra di esserci riuscito.

 

Detto ciò ribadisco che a me i campionati attuali, così come sono organizzati non piacciono per i seguenti motivi:

 

a) Salvo alcuni casi rari, il fattore fortuna incide troppo.

 

B) Se prendo 3 saraghi mi batte uno che prende tre pesci di specie differenti e magari più facili

 

c) Le capacità tattiche di un atleta vengono molto ridimensionate

 

d) L'impegno economico non cambia e non aiuta certo i giovani: il gommone ed il barcaiolo me li devo portare comunque e pagare comunque. Però in compenso il gommone non lo posso utilizzare a dovere.

 

e) Fare un campionato in una sola prova non risolve nè il fattore campo conosciuto dai locali, nè il fattore fortuna.

 

f) I carnieri sono spesso ridicoli per gare di questo livello e con un pesce in più o in meno si possono fare salti di dieci posizioni. (ma questo pare che sia un pregio così gli ambientalisti sono felici).

 

g) Fatto più eclatante di tutti: non vedo un consistente ricambio generazionale, alle selettive ci sono sempre meno persone e sono sempre quelle da VENT'ANNI.

 

E' una mia opinione, ma ne sento parecchie simili alla mia anche su questo forum.

 

Preciso infine che le gare a nuoto vanno bene per le selettive e che, a scanso di equivoci, ho vinto molte più gare a nuoto che col gommone. ciononostante per i campionati la formula a nuoto la ritengo uno svilimento.

 

vi abbraccio

 

stefano gentile

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