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Bene a tutti gli iscritti al Fan Club oggi è pronto il concorso.

Per il miglior racconto in acqua bassa sarà disponibile asta ed fiocina k4.

I racconti vanno ripotati in questo post e successivamente li leggerò con calma ed a mia discrezione eleggerò il vincitore.

FORZA RAGAZZIIIIIIII !!! :siiiii::band::toot::toot:

 

1 are you ready?

2 Get set !

3 Goooooooooooooooooooooooooo!! :laughing:

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Miglior contributo in questa discussione

Ok Questa storia Pero' e' Vera!!!!!!!!!!

 

Voglio Premettere che da quando due stagioni fa ho iniziato ad andare a Pescare con una certa continuita', tutti i pesci che ho catturato Me li son davvero sudati Tutti passando ore ed ore in acqua col caldo e col freddo

Figuratevi un po cosa deve essere stato riuscire a catturare un Orata "Con la OOOO" !!!!!!!!!!!!!!!

 

Praticamente L'orata e' il Pesce del sottocosta Piu' difficile in Assoluto da catturare.

Dalle Mie Parti " ALGHERO" ne girano sempre tante e anche alcune Veramente grosse!!!!!!!, ma riuscire a Catturarle significa davvero esser bravi Agguatisti.

Non si avvicina all'aspetto.

Non si intana Mai

Al minimo rumore Scappa come un fulmine.

 

Le uniche possibilita che si hanno con questo Bellissimo sparide e quando sta mangiando, Perche' in questi frangenti L'orata si distrae tantissimo mettendo in evidenza la sua coda come una bandiera,

La si insidia di solito con mare calmissimo all'interno di cale con poca acqua, all'alba oppure al Tramonto.

 

Nonostante questo suo deficit del perdere Attenzione quando mangia La cattura risulta Cmq molto difficile Perche' L'orata non la vedi come il sarago e non si e' mai in grado di stabilire dei Punti precisi Per essere sicuri di trovarla in quel esatto punto!!!!!!

A volte capita di vederla Si mangiando Ma la si puo' soltanto ammirare Perche' magari davanti a noi non abbiamo degli ostacoli da contraporre per avvicinarci senza essere visti.

 

Da quando ho iniziato a praticare l'agguato di Orate ne ho viste veramente tante di fatti il posto dove vado di solito e' alquanto speciale per il suo incontro "Ne avvisto almeno una a Pescata"

Ho tentato tantissime volte di sorprenderla in tutti i modi ma sono state di piu' le volte che lei ha "SORPRESO ME!!!!!"

 

Gli incontri piu' ravvicinati li ho avuri la scorsa stagione.

Un Pomeriggio a Porto ferro Mentre facevo l'agguato ad un sarago da un Canalone e' sbucata un Orata Prossima ai 3kg che mi aveva sentito mentre mi avvicinavo al sarago.

Il tempo di ammirarla un po!!!!! Poi il Puntamento dell'arma ed un secondo dopo La scodata impressinante dell'animale che scappa via come un fulmine.

 

E Dal giorno Rimasi folgorato :sub::sub::sub:

L'altro incontro ravvicinato "Che in seguito mi ha portato all'ossesione per questo pesce lo avuto l'estate scorsa All' ARGENTIERA "Porto Palmas".

Una giornata davvero brutta nella quale non ho visto una coda ma soltanto bagnanti e gommoni a destra e a manca.

4 ore in acqua Per non vedere nulla.

Ma a Volte la Sorpresa arriva proprio quando meno te la aspetti.

Stavo per rientrare alla Base Stanco morto e mi accingevo a Rientrare a Terra attraversando una cala.

Poco Prima di entrare all'interno della Cala avevo fatto un immersione Senza senso al Riparo di un grosso Roccione L'ho aggirato per poi ritrovarmi davanti ad una distesa di Posidonia che sembrava rasata come un prato inglese

MI APPOGGIO EEEEEEEEEEEEEEE :eek: LA BESTIA E' A QUATTRO METRI DA ME A TESTA IN GIU CHE MANGIA!!!!!!! "Profondita 3 metri" Rimango di stucco e subito dopo mi appiatisco letteralemente sui radi ciuffi di Posidonia.

 

L'orata distratta dalla ricerca di cibo non mi vede e non mi sente "Nonostante che sia completamente allo scoperto"

Il Pesce fa mangiando e spostandosi senza accorgersene verso la mia postazione Fino ad rrivare a Distanza utile.

Ce L'ho di Muso e Potrei gia tirare e Spiedinarla "Minimo e' 3kg e mezzo"

 

Ma Penso!!!!!!!! Chi me l'ho fa fare a rischiare??????

La tiro non appena si gira di fianco!!!!!!!

STRONZATA grandissima!!!!!

Il Pesce si gira e mi vede Si alza un attimo dal fondo si mette di coda Punto il Fucile e viaaaaaaaaaaa Scoda come una pazza e sparisce!!!!

Questa la mia faccia: :blink: .

 

Terzo incontro e Finalmente Cattura!!!!!!

Il 1 Di Maggio di questa estate me ne Vado a Pesca vicino casa in un posto a Prima vista insulso ma che in diverse occasioni mi aveva sorpreso!!!!

E' La festa del Lavoro e sulla scogliera c'e' una intera comitiva di ragazzi di cui tre entrano anche in acqua a far baccano :angry::angry: .

nonostante tutto entro lo stesso ed inizio i miei Aspetti e i miei agguati fino a quando al limite della visibilita' intravedo la Classica coda dell'orata che grufola sopra una roccia!!!!!!!

Mi accuatto sul fondo dietro una roccia Ma il Pesce mi sente al volo Ma stavolta non fugge via come un treno MA SI INTANA!!!!!!!!!!!!

 

Non ci Posso credere :eek:

Vado velocissimo a vedere infilo la Testa sotto il Buco e trovo l'orata con la Testa Coperta da uno sperone e il resto del corpo completamente immobile attacato ad una Parete.

Niente di piu' Semplice:

Sparo e la Fulmino!!!!!!!

L'orata di Platamona Fara' Registrare 1,200kg di Peso.

MIzziga Ragazzi!!!!!!!

L'orata che si intana fa esattamente come lo Struzzo!!!!!!

Testa sotto la Sabbia e resto del Corpo fuori.

Ma questa cattura alla fin fine non mi esalta piu' di tanto anche se sono ugualmente felice.

 

Quarto Incontro con Cattura e Stavolta E' MIAAAAAAAAA

9 Agosto di questa Estate mi Avvio in macchina di pomeriggio e Percorro velocemente quei 40 km che mi separano da Porto Ferro "ALGHERO"

Appena Arrivo e Tutto un casino di roulotte Tende Ombrelloni E gente in acqua.

 

Penso: Oggi non vedo un tubo!!!!!!! <_<<_<

E di Fatti e' Stato cosi!!!!!!!! Fino alla Sorpresa Pero!!!!!!!! :D:D

Le solite 4 ore Spese a girovagare nel deserto piu' Assoluto tanto che alla Fine a Spezzare L'incantesimo ci ha pensato un discreto Polpo che almeno mi ha rianimato dal torpore in cui ero caduto!!!!!.

Effetuata questa Cattura Decido di Mettercela Tutta!!!!

E allora supero una Cala e decido di Percorrere tutta la Scogliera Fino Alla Torre Di Porto Ferro.

Tutto Inutile e non vedo niente di interessante a Parte qualche sparuto Sarago che schizza via non Appena mi vede.

Ormai Arrivo alla Torre Stanco e con il sole che sta gia iniziando ad abbassarsi inesorabilemente!!!!!.

Decido di rientrare consolandomi con il fatto che almeno mi sono allenato Le gambe.

Nel frattempo non desisto e continuo seppur a fatica a Fare qualche aspetto nisto ad agguato.

durante una di questa azioni vedo dalla Superfice delle Belle Rocce e mi immagino di farci un Agguato con la Speranza di trovare qualche pesce dietro alle asperita.

Mi ventilo Per bene e Faccio La Capovolta silenziosissima ed arrivo sul fondo " Che qua e' di 13 Metri"

Faccio un piccolo percorso all'agguato Quando da lontano intravedo a fatica un Muso che si sta avvicinando!!!!!!

Immediatamente mi immobilizzo e per fortuna lo faccio prorio al riparo di due bei massoni.

inizialmente talmente e' lontana che Penso sia un sarago molto grosso!!!!

 

Ed invece no E' LEIIIIIIIIIIIIII :sub:

Non si e' accorta di niente e praticamente gli ho azzecato il senso di Marcia.

di fatt il Pesciozzo continua ad Avvicinarsi Mentre io sono fermo come una Statua, alla fine la vedo bene ed e' bellissima con la sua Fascia dorata nella testa.

E qui Panico!!!!!!! :(

Per un attimo il Pesce si abbassa di colpo e si infila in mezzo a due massi,

A Questo punto sono indeciso se andargli incontro velocemente e spararla non appena la vedo Faccio Per muovermi Ma l'orata Riappare di nuovo muovendosi Piano e Masticando Qualcosa fra le Mascelle, e' sempre piu' vicina si defila Piano a Destra ed io non faccio altro che spostare leggermente il fucile dalla Sua Parte.

Praticamente ho tutto il braccio disteso e tengo con forza L'impugnatura in quanto gli elastici da 18 che ho in questo momento mi hanno fatto padellare un po di Pesce, SPARO E ZACCCCCCCCCCCCCCC Presa in Pieno Sopra la Fascia nera che ha vicino alle Branchie.

Il Pesce colpito non ha una grossa reazione perche' L'ho centrata in un punto ben Preciso Fulminandola Quasi del tutto.

 

Riemergo col Pesce fra le Mani e faccio una spece di esultanza alla PIPPO INZAGHI Leggermente Scomposta E faccio tutto il traggito di ritorno e poi anche a casa con un sorrisetto s*****o che non riuscivo ad Eliminare.

 

di fatti nella Foto che ho fatto "Che non Postero' seno' Belloni Mi Rompe"

Mi sono sforzato di non ridere e Sembra che mi Abbiano Picchiato!!!!!

 

Posto La Foto che ho fatto appena uscito dall'acqua Con l'orata sopra La boa.

E si Ragazzi a volte sembra che il mare sia Quanto di Piu' Avaro ci sia!!!!

Ma quando decide di regalarti qualcosa Quel qualcosa ti rimarra Impresso Per sempre nella Memoria COME LA MIA ORATA DEL PESO DI: 2,100kg

 

Spero che vi sia Piaciuta.

Un saluto a Tutti

 

ECCO LA MIA ORATA :bye::bye:

 

http://apnea.modronebo.net/apnea/Sergio.jpg

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Tris d'assi.

 

Sabato mattina finalmente dopo tanto rimandare riesco ad indossare la muta per un albata nell'"oratorio". Non stavo granchè bene per cui decido di battere un sottocosta interessante e al tempo stesso rilassante, con batimentrica 0-4 m. Trovo una strana ed imprevista onda lunga che diffonde uno strano odore di spigola nell'aria ;o). Alle 6.30 sono in acqua e comincio a fare degli aspetti dove frange l'onda ma di spigole nisba, ma neppure di cefali e la cosa mi mette in crisi ... insomma pare ci sia poco movimento!

 

Dopo una buona mezz'ora finalmente sparo ad un bel sarago ma dopo pochi secondi riesce a strapparsi - non è proprio giornata - penso, poi ne sparo un altro che liscio alla grande e finalmente scorgo un'orata sul fondo al limite della visibilità (6-8 m): riesco ad anticiparla dall'altra parte dello scoglio ma le decide di tornare indietro ed uscire dall'altra parte - non è giornata!

 

Finalmente risco a centrare un'oratella di 5-6 etti per rompere il ghiaccio! Poi il nulla per un bel tratto, finchè non giungo in un altro tratto ben frequentato da saraghi ma con molta risacca e foglie di posidonia in sospensione: anche qui colpisco un altro sarago, ma molto alto e riesce a strapparsi, porc&****. Arrivo quindi in una zona con delle schiene di roccia che giungono fino al bagnasciuga e mi ricordo che in passato ho visto delle belle orate mangiare in un palmo d'acqua, così provo ad avvicinarmi e ... eccola là una schiena che si muove lentamente, centrarla da breve distanza è un gioco da ragazzi: è una bella orata di circa 1 kg!! Sono a metà percorso e la cosa sembra volgere al bello! Giungo in una zona spesso frequentata da cefaloni, provo alcuni aspetti in 2 metri d'acqua ma non si vede un pesce. Al 3-4° aspetto disteso al riparo di una dorsale perpendicolare alla costa e col fucile diretto verso il largo, mi arriva dal sottocosta uno spigolone incazzatissimo, sarà almeno 4-5 kg! Ruoto il fucile, ma per la risacca non riesco ad allineare il musone ormai ad un metro e mezzo dalla punta dell'asta e dopo un secondo dà una scodata e mi lascia inebetito!

 

Dopo una ventina di metri riprovo un aspetto lungo un'altra dorsalina stavolta rivolto parallelamente alla costa: non arriva neanche un avannotto, ma ad un tratto, al limite della visibilità scorgo una grossa orata quasi ferma a mezz'acqua, sui 3 m, a bocca spalancata che molto lentamente guadagna il largo. Il punto è completamente scoperto, però provo a ridurre le distanze strisciando verso il largo lungo il canalone. Mi riaffaccio e la vedo sempre fuori tiro, quasi ferma. Allora provo a richiamarla battendo leggermente i denti, ma nisba! L'apnea sta terminando e provo a richiamarla con metodi non proprio specifici: libero un paio di bollicine. Come per incanto il pesce si gira scende verso il fondo e mi punta lentamente: trascorro 3-4 secondi in uno stato di libidine totale, schiacciandomi il più possibile finchè non giunge ad 1 m dalla punta del fucile e si gira lentamente di fianco! Doppia libidine coi fiocchi: il tiro è senza storia e dopo una reazione violenta riesco a metterla in carniere. La stimo superiore ai 3 kg.

 

Più avanti un paio di saragoni scappati da sotto il naso, finchè non giungo ad una punta che scende sui 3 metri. Mi sporgo ma non arriva nulla, ruoto lo sguardo e vedo che mi si avvicina dal lato scoperto un sarago del giurassico spesso 3 dita e subito dietro due orate da kg. Sono completamente visibile perciò resto immobile confidando sul mimetismo. Mi rendo conto che le orate in cintura rappresentano un richiamo irresistibile per le due orate, mentre il saragosauro è più diffidente e benchè sia a portata d'arpione resta indietro. Giro il fucile sull'orata più vicina: è un poker servito! Insomma ... sarà la deconcentrazione, l'appagamento e non so cos'altro che di fatto non riesco nemmeno a sfiorarla! Comunque sia dopo 5 minuti sono fuori ad ammirare il carniere dorato. Insomma valeva la pena aspettare tanto.

 

 

Ciao

Michele

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Adesso si vede??????? :D:D:D ù

Il Problema e' che ho un casino di foto nel pc!!!

Praticamente ho postato le foto del mio fucile nel post sulla leccia persa, e mi son dimenticato di cambiargli l nome , quindi non ha fatto altro che sovraporre la Stessa foto anche in questo post eliminando quella di prima con l'orata che aveva lo stesso nome.

 

Mi sa che devo mettere un po di ordine nel PC :oops::oops::bye::bye:

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Racconto cattura 29/05/04

 

 

Ragà qsto è il racconto della mia prima cattura importante avvenuta lo scorso mese di maggio…..

 

PREMESSA:

Dopo un inverno tribolato da lezioni ed esami all’uni la mia voglia di pescare si era ridotta quasi all’osso…..ero triste e nn fantasticavo + grandi pescate come facevo prima….poi un giorno credo verso Marzo sono capitato sul sito di Nicola Riolo…..e lì dando 1 okkiata ho letto ke si tenevano corsi di apnea e pesca subacquea….Subito il mio entusiasmo era risalito ai valori normali…..così presi il numero di tel , l’indirizzo e l’indomani ci andai….Lì trovai con mio stupore una persona disponibilissima e gentilissima……Beh mi convinsi del tutto e m’iscrissi al corso…….Quei giorni trascorsi assieme a lui rafforzarono la mia passione x il mare e mi fecero acquisire + sicurezza dei miei mezzi…..

Cambiai la mia attrezzatura in maniera radicale e cominciai ad andare a mare anke con l’acqua gelida,cosa mai neanke pensata da me prima…..

 

Pescata 29/05/04

 

Ed eccocci al fatidico giorno……

 

Mi reco nella porzione di mare da me + conosciuta in assoluto,Scopello(Tp)……

Con la scusa di prendere 1 boccata di aria di mare sono venuti con me anke i miei familiari……

Arrivo sulla spiaggia e noto con mio stupore 3 ragazzi ke avevano già indossato le loro mute ed erano in procinto di entrare in acqua……

Poi sono venuto a sapere ke uno di loro era il MASSI82……

Cmq…esco tutto il necessario dal borsone e comincio anke io a vestirmi…

Nn ci crederete ma mi sono tuffato prima io ke loro 3…….

Dopo aver salutato i miei comincio a concentrarmi…..

Calcolo una ipotetica rotta e nel frattempo controllo ke tutto sia al proprio posto….

Tutto ok…

Il mare è un po mosso ma la visibilità è ancora buonissima……Mi dirigo lungo una zona a circa 200m dalla riva dove il fondale è misto tra roccia,posidonia e sabbia……Girano solo pascetti……Dopo circa 2 ore di primi e rudimentalissimi agguati infruttuosi decido di spostarmi verso destra lungo una zona in prevalenza rocciosa…Lì già adokkio qlk bel pesce soprattutto saraghi e pesco una bella triglia….

Ma x mia sfortuna i saraghi sono nervosissimi ma nonostante ciò tento lo stesso qlk agguato e qlk brevissimo aspetto…Nulla! Sono troppo nervosi…….Proseguo verso destra e mi viene in mente di dirigermi verso tre grandi scogli sommersi dove l’anno precedente avevo visto + di una cernia intanarsi e qlk bel corvo…

Arrivo in prossimità del primo……controllo bene se c’è qlk pinnuto alla base di esso in procinto di intanarsi ma nulla…Proseguo verso il secondo…Qsto è 1 po + fondo e decido di fare 1 sommozzata a mezz’acqua x esplorarlo…Mi concentro x benino e scendo…Solo qlk saraghetto e qlk tordo di piccole dimensioni…Così decido di dirigermi verso il + grosso dei tre ke è anke il + a largo. Finalmente lo avvisto e comincio a potenziare l’atto respiratorio con movimenti lenti e profondi…Nel frattempo decido il percorso ke devo fare x sorprendere qlk eventuale pinnuto al di la dello scoglio…Il mio piano è qll di scendere 2 metri circa prima e di effettuare un lungo agguato tutt’intorno…ecco è arrivato il momento…sono concentratissimo ma anke 1 po stanco ma me ne frego…gli ultimi atti respirativi e plufff....eccomi dopo la capovolta a nuotare verso il fondo…lo raggiungo…e mi apposto proprio a contatto con la parete dello scoglio…una breve okkiata in giro e parto molto lentamente x effettuare l’agguato…X mia fortuna la pesata è un pelino + negativa ke positiva e ciò mi consente di stare appiattito col fondale evitandomi di tirarmi giù con la mano sinistra…comincio l’agguato concentrandomi al massimo…ho già percorso + della metà della circonferenza quando ad un 4 metri da me noto delle sagome argentee…Porca miseria sono dei bei cefalotti tra cui ve ne è 1 + grosso ke nuota staccato dal gruppo…Immediatamente un po x lo stupore ed un po x esigenza m’immobilizzo e cerco lentissimamente di alzare la punta del fucile in direzione del pescione…Tra me e me pensavo: “Non verrà mai e poi mai”…ed invece improvvisamente il cefalone si gira e mi punta…si avvicina molto lentamente il bastandone ma io rimango immobile e finalmente riesco a collimarlo con la mia tahitiana…La fame d’aria incomincia a farsi sentire ma io cerco di non pensarci e mi concentro solo sul pesce…Si avvicina molto curioso ma sempre con movimenti lentissimi…Non c’è la faccio proprio più…sono in riserva…un ultima aggiustatina alla mira…miro proprio in testa…e ZAAACCKK !!!! In una frazione di secondo vedo l’asta da 6,5 mm del mio fido Excalibur carbon 75 partire e trafiggere proprio come uno spiedino il cefalo ke cade sul fondo…Non ci posso credere !!!!Subito m’avvento su di lui ed insieme cominciamo la risalita verso la superficie…è nelle mie mani…l’osservo a lungo x quegli istanti ke mi separano dalla superficie…è bellissimo!!!!Mai visti di così grossi…Una volta in superficie emetto un urlo disumano dalla felicità…sono al settimo cielo…verifico subito la qualità del tiro…preso proprio sotto l’occhio destro e trapassato sino a quasi la coda del lato opposto…x prima cosa lo assicuro al cavetto posto sulla mia boa e dopo comincio la difficile operazione di estrazione dell’asta…purtroppo l’aletta mi da qlk fastidio nell’operazione ma alla fine ci riesco e stanco morto ma appagatissimo mi dirigo verso la spiaggia dove i miei familiari mi aspettano speranzosi…Ragazzi ero gasatissimo!!!Ogni 10 metri ke facevo mi voltavo ad osservare il pescione ke penzolava…e vederlo era una sensazione straordinaria…finalmente arrivo nei pressi della spiaggia dove già mio padre si preparava x il mio recupero…allora mi venne un’idea in mente: lasciare solo la triglia nel cavetto della boa e passare il cefalone in cintura…lo faccio subito pensando alla faccia dei miei…arrivo così a 2 metri circa dai piedi di mio padre ke mi kiede: Hai preso niente oggi???Ed io: Mah solo una triglia…non girava nulla oggi…e nel frattempo un sorrisetto diabolico mi si incominciava a delineare in viso…Dò tutta l’attrezzatura a mio padre ke incomincia a sistemarla nel borsone con la sua cura maniacale…Appena noto ke l’attenzione dei miei non è + rivolta verso di me mia alzo di scatto !!!

Subito i miei si girano e spalancano gli okki…ed io come se nulla fosse…hihihihi…Poi soggiungo…ah di qll mi ero dimenticato…hihihihihihihi…

Accanto a i miei vi erano due giovani sposi ke vedendomi con in mano qll pescione si sono subito precipitati a farmi le congratulazioni…Foto di rito e poi in viaggio verso casa…Durante la notte ho ripercorso istante x istante tutte le immagini della cattura e mi sono veramente reso conto di aver condotto una straordinaria azione di pesca…Bravo mi sono detto…continua così…

 

Ah x la cronaca il cefalo pesava quasi 700g...

 

Spero vi sia piaciuto

Fateme sapè :bye::subh:

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... ok... visto che mi avete fatto un fan club che mi calza a pennello posto qualche cosa pure io... :siiiii:

 

Rispolvero dalla memoria questa pescatella di un anno fa’ per per la particolarità del comportamento della preda.

“25.10.03 Savona. Sono già due ore che sono in acqua con il mio socio e all’ennesimo agguato ho spiedinato un’orata che, svoltata una roccia, si è presentata di muso. L’ho mirata fra gli occhi e la bocca e l’asta è entrata proprio lì uscendo quasi dalla coda. Recupero il pesce mentre penso quanto è stata fortuna e quanto abilità e riemergo. Non è molto grossa e se fosse arrivata all’aspetto forse non avrei tirato ma così all’agguato all’improvviso non ho valutato correttamente. Si chiama inesperienza. Comunque è di taglia. Faccio un cenno al mio compagno e mi dirigo verso la boa per infilare il pesce al portapesci e recuperarla per poter avanzare. Il pallone è a una quarantina di mt. da me, verso terra, dove gli scoglietti fanno un’ansa. Zona tranquilla e mare calmo. Fondo 5 mt. L’operazione di sfilatura del pesce dall’asta risulta più complicata del previsto data la particolare posizione della stessa. Mentre armeggio, per caso, con la coda dell’occhio vedo un’ombra sfilare alla mia destra e sparire. Riflessi d’argento mi dico = spigola. E mi pare anche abbastanza grossa. Riesco ad assicurare il pesce pescato e penso a che fare. Sono al centro dell’ansa. Alla sx, davanti e dietro ho degli scoglietti e alla dx libero. Per non fare nulla decido di tentare l’aspetto in direzione di dove è sparito il pesce. Mi dico “lo sò che non torna indietro ma si sa mai che…”. Proprio in quella direzione gli scoglietti terminano offrendo un ottimo nascondiglio. Faccio tre/quattro aspetti con relativa bollicina. Non si vede nulla e decido di desistere. Riemergo, mi giro ad individuare la boa per recuperarla e alla sua sx ma più spostato di un paio di mt. e di altrettanto più lontano vedo un muso che mi guarda. Rimango di sasso. C’è un pesce sospeso a 1 o 2mt. dalla superficie che mi osserva. Fermo. Mi fa l’aspetto. Chiaro che mi sta’ a guardare da un po’ ed è ancora incuriosito da me. Penso di nuovo ad una spigola. Quella che credo di aver visto prima. Avrà fatto il giro della baietta ed è tornata a vedere che facevo. Il pesce inizia lentamente a muoversi e a sbattere destra/sinistra come a voler sentire meglio. Io sono fermo. Ora capisco chiaramente, e con un po’ di delusione, che non è una spigola ma un muggine e pure bello grosso. Sarò a 8 mt. da lui e non lo voglio perdere di certo data la mole. Sono completamente allo scoperto e ci stiamo guardando. Io sempre fermo e lui sempre sbattendo lentamente dx/sx. Decido di non tentare l’avvicinamento diretto. Faccio una capovolta il più lentamente che sono capace e punto il fondo fregandomene di lui. Penso “ o la và o la spacca”. Mi appiattisco sul fondo e guardando in su vedo con piacere che il cefalo è ancora lì che sbattendo mi guarda. Striscio lentamente verso la sua direzione, il più sotto che posso, intanto mi lascio salire piano aiutato anche dal bel po’ di zavorra che ho addosso che è stata calibrata per l’agguato in basso fondo. La tecnica per quanto improvvisata sembra dare i suoi frutti. Il muggine non si allarma particolarmente ma comunque smette di sbattere e cerca di defilarsi molto lentamente sulla sinistra. La presenza degli scoglietti dietro di lui lascia in quella direzione l’unica via di fuga ed io ho già allineato l’arbalete. Sono ormai quasi risalito alla sua altezza a 1 mt e mezzo forse due di distanza e un po’ in diagonale rispetto a lui. Non appena il cefalo aumenta l’andatura sparo mirando dietro la branchia sx. L’asta entra esattamente nell’apertura branchiale fuoriuscendo quasi completamente. Lo sbattere del muggine colpito lo fa insagolare automaticamente; nella reazione rimane sul posto e non tenta la fuga. Lo raggiungo finendolo con il coltello. Lo stò a guardare. Effettivamente è un bel bestione per essere un muggine. L’acqua in quella zona è pulita e penso subito che sarà pure apprezzabile dal punto di vista gastronomico. Esco soddisfatto non per la pregiatezza del pesce ma per la mole ragguardevole. A casa lo peso ed è 1,450 Kg. per 54 cm. di lunghezza. Un bel cefalone!

 

:bye: f.

http://apnea.modronebo.net/apnea/cefalo%20011xam.JPG

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In questi ultimi giorni si sono sentiti tanti bei discorsi relativamente alla parte siciliana del forum, tanto che si è aperto un nuovo fun club che raccoglie gli appartenenti del forum che praticano la pesca in apnea in questa meravigliosa isola. Quello però che mi è rimasto maggiormente impresso è stato il parlare dei luoghi di pesca, alcuni dei quali hanno dei nomi che rievocano eventi rimasti impressi a fuoco nella mia memoria. Uno di questi in particolare vale la pena di raccontarlo, anche perché per me è valsa la cernia più grande mai catturata finora. Siamo nel mese più caldo dell’Estate, l’Agosto del 1980 e più esattamente una Domenica, vigilia del giorno vacanziero per eccellenza. Il Ferragosto. Il luogo è Catania, anzi il tratto di mare prospiciente Piazza Nettuno, uno dei classici per i pescatori in apnea di quel tempo, immediatamente fondo e comunque in grado di dare tante soddisfazioni un po’ a tutti, dagli esperti a quelli alle prime armi. All’epoca avevo 17 anni, un bella età, ed erano quasi due anni che mi arrangiavo a pescare con il fucile quasi da autodidatta. Mi dovevo adattare a visitare soltanto i posti più vicini a casa, perché ancora non avevo la patente e quindi il mezzo più comodo era… l’autobus. Eccomi quindi equipaggiato di tutto punto, in piedi alla fermata ed in attesa del bus che per me all’epoca era sempre in ritardo se paragonato alla voglia di andare in mare. Quel giorno però non era presto. Infatti la mia pescata era del tutto particolare ed anzi se non fosse stato che qualcuno aveva spinto parecchio per avere ricci e magari qualche polpo per il pranzo di Ferragosto, probabilmente quella giornata l’avrei passata in maniera diversa. Ecco così che per accontentare la mamma, si proprio lei che nel figlio che si spacciava provetto pescatore vedeva sopratutto di buon occhio il pesce portato a casa, quella mattina mi avviavo con il sole già bello alto verso uno dei posti nel quale era possibile trovare un buon numero di buoni ricci. Arrivato sul luogo mi guardai intorno e cominciai a preoccuparmi. Tutti gli scogli erano pieni di bagnanti chiassosi e d’altra parte cosa potevo aspettarmi in pieno Agosto. Rassegnato ad una monotona pescata, mi preparo e mentre esco l’equipaggiamento dalla sacca mi accorgo che dentro è rimasto il medisten armato con l’arpione. In un primo momento sono tentato a lasciarlo al suo posto, ma mi convinco a portarmelo dietro vista l’estrema presenza di facce sconosciute sugli scogli. Così mi immergo ed inizio il mio lavoro di certosina raccolta di ricci. Armato di coltello e retino mi porto un po’ al largo, sia per trovare ricci più grossi che per cercare di passare indenne attraverso la miriade di lenze che vedo brillare alla luce del sole, lanciate da cannisti poco attenti al fatto che li in mezzo oltre ai pesci c’ero anche io. Dopo due ore di questo lavoro ed una bella sacca piena di ricci che avrebbero fatto il giorno dopo la loro figura negli spaghetti al profumo di scoglio, ho anche la fortuna di imbattermi in un polpo solitario di più di un chilo, che assicura pure l’antipasto. Decisamente stanco per le ripetute immersioni, per la tensione nell’evitare lenze, barcaioli poco attenti e quant’altro si può trovare al mare in questo mese vacanziero, comincio a fare strada per tornare indietro, quando ad un tratto su un fondale di una decina di metri intravedo un’ombra sul fondo. Arresto di colpo il mio incedere e rimango a fissarla immobile. E’ uno grosso pescione che sta in parte all’ombra di uno scoglio e dalle forme sembra proprio una cernia. Ma cavolo! Che cosa caspita ci fa una cernia in un mare così incasinato. Tutto questo va assolutamente contro quello che fino a questo momento ho letto sulle riviste o mi è stato raccontato da altri. Per non ho visto in due ore altro pesce serio in giro. Prima avevo avuto modo di vedere e catturare soltanto un’altra cernia di 7 Kg circa, operazione che però era avvenuta in coppia con un compagno decisamente più esperto di me e che sapeva come muoversi e cosa fare. Adesso però sono solo e comincia a venirmi il dubbio proprio sul: “cosa devo fare?”. Mentre i minuti passano con la mia sagoma ancora immobile sulla superficie, la Cernia pensa bene di rompere il ghiaccio cominciando a muoversi molto lentamente ed uscendo allo scoperto. Ho modo di vederla così nella sua interezza e rimango a bocca aperta dalle dimensioni. Si, non avevo mai visto un animale del genere così grosso neppure sui banchi della pescheria. Ma come la posso catturare? Mi ricordo allora che ho l’oleo attaccato alla boa e provo a muovermi per andare a prenderlo, ma faccio evidentemente un po’ di rumore, in quanto con un guizzo la cernia si fionda tra alcuni massi. Bene, penso tra me e me, adesso vai a pescarla dentro quel dedalo di uscite ed entrate, per giunta senza la torcia che ho lasciato a casa perchè naturalmente ritenuta inutile per andare a ricci. Ad ogni modo raggiunto il fucile e caricatolo, comincio a girare intorno al punto in cui la cernia si era rifugiata sotto i massi, mi ventilo brevemente e mi immergo. Scandaglio lentamente la parte posteriore del dedalo di massi, anche perché mi balenano in mente le parole di qualcuno che affermava che le tane delle cernie hanno sempre una o più uscite secondarie. Non vedo nessun movimento e d’altronde l’aria comincia a mancare, per cui comincio a risalire. Da sopra non vedo nulla e comincio a pensare che il pescione ormai sia lontano ed irrimediabilmente perso. Una vocina da dentro però mi dice di andare a guardare nel punto in cui si era intanata e d’altronde non le ho ancora sparato e lei si è potuta soltanto spaventare per un mio movimento a più di dieci metri di distanza, oppure era soltanto nervosa per la caciara intorno a lei. Forse magari torna indietro. Il ragionamento mi sembra sensato e mi riventilo per ritornare giù un’altra volta. La cernia si era intanata sotto un gruppo di sassi i primi due dei quali erano enormi e contrapposti l’uno, all’altro. Mi immergo dietro di essi e mi adagio al di sopra. Lentamente con il fucile puntato avanti comincio a muovermi sopra di essi verso la parte anteriore, ovvero da dove era sparita la cernia. Piano, piano avanzo sentendo i battiti del cuore arrivare fin dentro la testa. Devo essere sincero ma avevo scaricato tanta di quella adrenalina, che quasi, quasi mi veniva da tremare. Comincio a vedere la parte anteriore dei massi, quando si profila sotto di me un testone enorme. Vedere e premere il grilletto del fucile e un tutt’uno a cui ancora oggi non so dare una spiegazione razionale e la freccia parte velocissima verso il basso. Si alza un polverone incredibile ed io sono costretto a lasciare il fucile perché comincia a mancare l’aria. Ritorno in superficie, ma i miei occhi non si staccano dall’entrata della tana, dove la sospensione ha generato un incredibile nebbione. Arrivato in superficie sono talmente preso ed emozionato che non mi accorgo neppure di un motoscafo che mi evita di una decina di metri passandomi accanto. Mentre la tensione comincia a svanire e fa capolino una stanchezza psicologica non indifferente, maturo in mente che il lavoro ancora non è finito. Prendo il raffio attaccato al palloncino e mi reimmergo verso il fondo sperando che il pesce non si sia intanato profondamente, perché altrimenti senza torcia ti voglio a tirarlo fuori. Vedo il fucile galleggiare verso l’alto e noto con stupore che la sagola e quasi tutta fuori, segno che potrei avere mancato il bersaglio e mandato l’asta a conficcarsi nel terreno, oppure la cernia è rimasta incastrata per effetto diretto dell’asta. Mi avvicino lentamente e potete immaginare il mio stupore quando vedo la testa del cernione ben fuori l’entrata della tana, con l’enorme bocca spalancata. Rimango un po’ perplesso e poi noto con sorpresa che l’asta è penetrata sulla sommità della testa, senza però uscire dall’altra parte. Realizzo, con molta fatica, che la “bestia” è rimasta freddata sul colpo, che reputo assolutamente fortunato. La prendo per la bocca e la riporto in superficie. Durante il tragitto comincio a rimirarla in tutta la sua lunghezza. E’ un pesce bellissimo, stupendo e sicuramente chi ha provato per la prima volta una cattura del genere, fosse anche una leccia od una ricciola, può capire il mio stato d’animo. Ma una volta in superficie felice come una Pasqua, cominciano i problemi. Non ho una barca a cui appoggiarmi ne tantomeno lo spillone a cui agganciare la cernia (semprechè sia possibile), in più c’è sempre il sacco con i ricci al seguito e devo fare più di un chilometro per arrivare la dove sono entrato in mare. Comincio a pinneggiare agguantando il tutto e soprattutto la cernia ora dalla bocca, ora dalle cavità orbitali, ora per la coda, insomma una mezz’ora di calvario contro una corrente che monta prima di giungere stremato vicino gli scogli dove avevo lasciato borsa ed abiti. Alzo la testa e noto sui massi una paio di ragazzi che conosco. Il tempo di dare un’urlata e passargli stremato l’asta con agganciata ancora la cernia. Adesso è il momento del meritato riposo e devo dire che ci voleva. Ancora cento metri e lasciavo andare tutto. Mi crogiolo al caldo sole agostano, mentre già comincio a pregustarmi il profumo della cernia. Ma non è ancora finita. Devo portarla a casa e qui la commedia continua, diventando quasi surreale. Mi ricordo che devo prendere l’autobus e poiché non c’è niente di meglio della sacca da sub per infilare il pesce, provate ad immaginare un tizio di un metro e 90, fermo alla fermata del bus insieme ad altra gente con una sacca da sub sulle spalle da cui esce una coda alquanto sospetta e dall’odore di mare decisamente forte, mentre in quelle che intanto si sono tramutate in mille mani come la dea Kali, sacco con ricci e polpo, muta, fucile, palloncino, etc. Mi ricordo ancora le facce tra l’incuriosito e l’estremamente disgustato dei passeggeri del bus mentre mi portava a casa, assolutamente in antitesi con il barbecue del giorno dopo, con sopra le trance della cernia. Ancora oggi pensandoci su, mi viene da ridere ed ironizzo pensando di avere incontrato una cernia dai gravi problemi familiari e con la volontà di suicidarsi e d'altronde come non si potrebbe pensare altrimenti visto il giorno, la confusione ed il grande traffico in mare. Poi però la razionalità e gli anni mi fanno comprendere di come pur cercando di creare degli stereotipi per ogni tipo di pesce, noi non conosciamo che la punta dell’iceberg della vita sottomarina e delle abitudini dei suoi abitanti. Così comportamenti definibili fuori standard, invece chissà, magari hanno una motivazione ben precisa. Peccato solo che ad oggi dalla cantina dei miei genitori non sono uscite quelle due foto striminzite fatte a casa come ricordo. Ah! Dimenticavo. La cernia pesava quasi 13.8 Kg.

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