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MarioB

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  1. Il tubo, nel modo in cui ho presentato l'idea, si riempie d'acqua col movimento del pistone. In effetti bisognerebbe vedere l'influenza di questo fenomeno sul rendimento globale. E' proprio questo il punto: bisognerebbe studiare un modo per evitare che il tubo si riempia d'acqua come conseguenza della contrazione. E' come quando riempi una siringa con dell'acqua: tutte le perdite sono lì. Tanto da vanificare tutta l'idea... Quindi non si tratta di evitare che il sagolino "si bagni", ma che entri acqua nel tubo! Potendo relizzare un sistema del genere (in cui minimizzare anche gli attriti
  2. Ma il tubo si riempirebbe d'acqua allo spostamento del pistoncino? O si deve garantire la tenuta attorno al sagolino (mi pare tecnicamente molto difficile)? Buon anno e ciao. M
  3. Comprare l'articolo costa in effetti circa 40 dollar. Ma se ci hai fatto caso c'e' anche l'opzione di affittarlo solo per lettura per 24 ore a 3,99 dollari. Io ci avevo pensato ma 24 ore non mi basterebbero nemmeno a capire di cosa parla perchè è un articolo troppo tecnico per me e richiede conoscenze di fondo che non ho, Magari potrebbe interessarti invece te per una lettura distensiva
  4. GRazie Stefano. Sembra molto interessante... ma costa tanto...
  5. Eccolo: http://www.polymerphysics.net/pdf/RubberChemTech_74_79_01.pdf I test che hai fatto sono carini. L'altro parametro importante, oltre la T è lo "strain rate" che tu riporti. Comunque, non mi sono soffermato, ma i risultati sembrano sensati e confacenti con quanto prevede la fisica. Buon proseguimento!
  6. Grazie Itio per aver chiarito. Io ricordavo che tu tempo fa mi avevi raccontato del fatto che gli elastici, li usavi, e poi li dovevi tagliare nuovamente. Questo è un tipo di fenomeno ben determinato, ma diverso da quello che hai riportato adesso. Ciao Steafano, non ricordo i dettagli dei fenomeni di ageing. Ricordo solo che non sono del tutto positivi. Se da un lato aumenta il modulo elastico (diventano più tosti), dall'altro aumenta anche la possibilità di fratture. Ora mi incuriosice molto il grafico che hai riportato. Non conosco l'articolo quindi non sono in grado di commentarlo,
  7. Questa cosa della stagionatura onestamente ancora non l'ho capita, nel senso che non capito il fenomeno fisico per cui una gomma lasciata a stagionare debba mogliorare le sue caratteristiche. Per verificarsi una cosa del genere la gomma dovrebbe ( in teoria ) cambiare la sua configurazione molecolare. Il chè mi sembra strano. Che vuoi dire, Itio? Che non tocchi la gomma e la lasci stagionare e lei migliora o che la usi, la ritagli ancora e migliora? Ciao
  8. MarioB

    Cos'é?

    E' la prova che, bene o male, si lavora tutti sulle stesse... fesserie. Bonariamente "fesserie" per dire che si tratta di cambiamenti assai trascurabili rispetto ai progetti portanti. Un paio di anni fa, con obiettivi diversi rispetto al realizzatore di questi modelli, ho messo a punto un sistema che avevo chiamato "per gioco" ARS (anti recoil system) che è basato su un principio simile (?)... analogo (?)... identico (?). Non scendo in dettagli, anche se non l'ho mai brevettato... perché non ci ho mai tenuto... a nessun brevetto! L'ARS nasceva per gli arbaletes... direttamente! E non per i
  9. Sei sicuro che l'asta del 75 sia una 120? Molti anni fa ho acquistato un comanche 75, ma l'asta è da 115 x 6.0 mm. In tal caso posso dirti di non cambiare una virgola. E' un fucile che mi ha sempre dato tantissime soddisfazioni per precisione e potenza sufficiente nell'ambito di pesca per il quale ha senso utilizzarlo.
  10. Senza calcoli da NASA, per cento prove differenti, per abitudine e per altre cento ragioni fisiche (anche se altre dieci vanno nella direzione opposta) sul 100 doppio elastico asta da 130 da 6,5 se tra una roccia e l'altra pesco qualche pesce, altrimenti direttamente la 7 se ho la certezza di pescare dove non passano rocce, ma solo pesci.
  11. Sono completamente concorde. Questo è uno dei limiti attuali del roller. ... da che pulpito viene la predica! Un simpatico abbraccio! Sei un eroe! Ho provato a rileggere anche io... e ho rinunciato! Bisogna trovare un materiale che allo stesso prezzo dia caratteristiche migliori di rigidità, quando serve, elasticità, quando serve, durezza, qaundo serve, massa...
  12. Trovo molto onesti i discorsi di Itio e Stefano perché con i pregi dei roller e degli arbaletes, stiamo anche affacciandoci sui limiti (senza chiamarli difetti) di roller e di arbaclassici. Il fatto che abbiamo di fronte sistemi diversi fa si che ognuno abbia dei punti di forza e dei punti deboli. Addirittura alcuni punti di forza sono, per altri aspetti, dei punti deboli. Guardare onestamente ai nostri giocattoli ci fa capire come e quando sfruttarli al meglio e come, eventualmente, cercare di migliorarli ulteriormente. Premetto che concordo totalmente con alcune affermazioni: 1) non so
  13. Ne sono convinto. Infatti come scrivevo nell'articolo, l'altra variabile fondamentale per poter ammettere gomme più spesse è avere aste migliori. In pratica ogni progetto, come scrivi tu, ha la sua gomma e la sua asta. Quindi la tua conclusione è che per i roller la scelta degli elastici sottili è una scelta vincolata perché altrimenti viene penalizzata la balistica a causa di una accelerazione troppo brusca che "manda in crisi" l'asta. In sostanza, i roller hanno bisogno di una accelerazione più graduale (quella che Stefano chiamava esplosione controllata) per avere una proiezione più equilib
  14. La tua considerazione sul k non è esatta (anche se penso di capire quel che vuoi dire e ritengo si tratti solo di una questione di linguaggio). Infatti k non è slegata né dalla sezione, S, (a riposo) né dalla lunghezza a riposo, L, ma vi è legata tramite il modulo di Young, E, secondo la relazione k = E S /L. Quindi il parametro su cui lavorare è, semmai, E. Sono stato anche io affascinato dagli elastici sottili e li ho usati abbondantemente. La ragione per aver fatto un passo indietro è proprio legata al fatto che durano di meno e che possono essere maggiormente soggetti a perdita di cari
  15. Hai fatto centro! A parte alcune correzioni che ti proporrò dopo è esattamente qui che volevo arrivare. Hai toccato tanti altri argomenti interessanti, ma li discuteremo in un secondo momento.
  16. Torniamo all'argomento centrale. Il discorso è che la pratica dimostra una cosa diversa dalla teoria. Faccio solo l'esempio di uno dei miei ultimi video : quello del barracuda sparato di coda a 3 metri di distanza. Roller 75 con elastici da 14. Ancora muta da 7 addosso ( basta guardare il video). Acqua intorno ai 19°C. Roller caricato da almeno un'ora e mezzo. Non girava granchè. Il barra è finito dritto dritto sulla brace. Quindi la teoria è bella, ma sono i dati a parlare. E purtroppo ( o per fortuna ) i fatti descrivono, a tratti, una realtà diversa rispetto alla pura teoria. Q
  17. Ok. Chiarissimo. Allora su questo siamo tutti d'accordo. Per quanto riguarda il "fenomeno" osservato, per il momento è inutile scervellarsi, anche perché buona parte delle cose dette (da tutti) sono impossibili. La tua tesi dell'intruso, in particolare, è totalmente errata per il semplice fatto che il picco di accelerazione anche sui mini nei quali l'urto non avviene e il calcio resta notevolmente distante dalla vasca. Quando avrò tempo cercherò di rilanciare le misure con un altro sw per vedere se si nota la stessa cosa... Il fatto poi che l'urto comporti una perturbazione della misura,
  18. Interessante! Rileggendo, non sono sicuro di quello che ho capito. Raimund, ritieni che la contrazione elastica residua dopo il primo sgancio non possa rendere conto del fenomeno osservato (in questo caso siamo perfettamente concordi in quanto la simulazione era basata su un errore nella formula excel in cui avevo lasciato una massa che non doveva starci), oppure che la contrazione residua non dia luogo ad una ulteriore spinta? Ossia una cosa del tipo: Nella quale, ovviamente, Stefano si riferisce solo al primo elastico, mentre il secondo continuerebbe a spingere... mi piacerebbe capir
  19. Secondo me ancora su questa storia ci sono molti punti interrogativi. Non ho tempo stasera di scrivere e pensare alcunché. Tutte le ipotesi mi lasciano perplesso. E' possibile che questa cosa sia un artefatto, ma di cosa ancora non l'ho compreso. E' interesantissimo quanto riporta Stefano circa i tempi di risposta fisiologici alla sollecitazione. Io ritengo, però, che nella fattispecie siano molto più grandi... @Alfonso: la differenza di massa fa buona parte della differenza. Il contributo idrodinamico varia da archetto ad archetto visto che ce ne sono di tutti i tipi. Ma l'archetto in ca
  20. si ho tolto dalla formuletta excel la massa degli elastici ma ho lasciato quella dell'archetto... è una bella botta! Beh: a conferma del fatto che togliere l'archetto metallico e sostituirlo con quello tessile ha portato un aumento di velocità di un paio di m/s. Non saprei. L'urto con la vasca non mi convince del tutto perché non è rilevabile in molte delle clip, ma a questo punto resta una ipotesi possibile. Adesso sono stanchino... notte!
  21. ... e infatti se ti dimentichi di togliere un fattore moltiplicativo per 2 (alla massa degli archetti) dalla formuletta in excel... tornano pure i conti!! Sorry
  22. E' quello che penso anch'io ... sempre se ho capito bene l'articolo di Mario. Avete ragione. E' definitivamente errata!
  23. Sono andato a mangiare un boccone e sono tornato... era meglio che non mangiavo! Mi volete fare andare tutto di traverso???? Ci rileggiamo domenica.
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