Vedersi addentare la preda sull’asta è un’esperienza che eravamo abituati a sentir raccontare ai pescatori oceanici, per questo l’avventura di Giampiero Montinaro, pescatore subacqueo pugliese, avvenuta nel Canale di Otranto, è senza dubbio piuttosto inquietante.
Quando il pesce è staccato di alcuni metri dal fondo, si materializza una grande sagoma blu che in un attimo di avventa sul pesce, la addenta ripetutamente senza però riuscire a strapparla all’arpione. Il subacqueo pensa bene di guadagnare il paiolato del gommone alla velocità della luce e da là recuperare quello che resta della sua cattura. Le carni del pesce sono completamente dilaniate, probabile opera di un qualche esemplare di squalo.
Quale è un po’ più difficile dirlo, ma nel Canale di Otranto non è la prima volta che si avvistano squali Grigi, pesci di solito non aggressivi per l’uomo se non colti da frenesia alimentare, ma che possono raggiungere i 2 metri e mezzo di lunghezza e che sono diffusi sulle secche e nelle acque costiere.