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Qualificazione 2015, le interviste ai primi 5: Giacomo Brunettini e Roberto Praiola

Giacomo Brunettini, 3° classificato

In primo luogo sento di dover ringraziare pubblicamente Nicola Riolo e Concetto Felice, due campioni che tutto il mondo ci invidia e che mi hanno insegnato come preparare una gara ed affrontare al meglio la competizione. Inoltre devo tantissimo al mio secondo Toni Savino che mi ha suggerito la tattica giusta da seguire in gara.

La prima giornata ho pescato su un agglomerato di grotto non più lungo di 50 metri, a 17 metri di profondità, prendendovi tutti i pesci (8 in totale: due corvine e sei saraghi) e purtroppo non riuscendo a sparare una corvina di oltre 2 kg al terzo tuffo in quanto non impugnavo il fucile adatto in quel momento. Ci sono tornato tre volte nel corso della gara ma non sono riuscito a ritrovarla!

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La seconda giornata il campo gara era diverso, presentando, oltre al solito grotto, tane vere e proprie isolate nell’alga e zone di lastroni. Ho fatto la partenza prendendo subito un sarago grosso su due bei lastroni dove in preparazione vi erano diversi pesci, ma in gara erano scomparsi e mi sono dovuto “accontentare”. Ho pescato le prime due ore entro i 14 metri su altre tane isolate, prendendo altri due begli sparidi. In seguito mi sono spostato su una secca a largo con cappello a 20 metri, dove, nell’unica tana presente, ho preso gli altri saraghi e, a dieci minuti circa dalla fine, la corvina più grossa (1700 grammi).

Racconto un aneddoto simpatico: giunto sul cappello della secca a largo ho trovato una razza in superficie in difficoltà con la coda impigliata in un sacco di iuta; il pesce non riusciva ad immergersi, così con Toni l’abbiamo imbarcata sul gommone, liberata e rimessa in acqua, vedendo con piacere che andava via. Mi avrà portato fortuna?!

Ho utilizzato solo tre fucili: 100 con tahitiana, 60 e 45 con fiocinella

Roberto Praiola, 5° classificato

La preparazione è stata abbastanza complicata: pesce se n’è visto parecchio ma, a seconda della corrente (maestrale o scirocco) o si spostava o rimaneva. Ho dovuto, dunque fare delle scelte che, alla fine, mi hanno premiato parzialmente.

praiolaLa prima giornata, quella che ho preparato meglio, sono riuscito a fare una buona frazione. Scorrendo su interessanti porzioni di grotto a profondità variabili tra 12 e 19 metri ho messo insieme un carniere composto da 4 belle corvine e 5 saraghi di buon peso. Contavo di fare tra gli 8 ed i 12 pesci e ho raggiunto l’obiettivo. Peccato che non sono riuscito a trovare la quinta corvina valida che mi avrebbe garantito il bonus di 1000 punti. Al termine della manche sono arrivato comunque secondo dietro Strambelli. È stata una frazione comunque impegnativa per la forte corrente e la visibilità che, specie nell’ultima ora, era veramente ridotta al minimo.

La seconda giornata era quella che avevo preparato meno e con poca fortuna. Al via non sapevo bene dove andare, i posti che avevo non mi garantivano certezze. Allora mi sono mi sono buttato nella mischia cercando di trovare un punto interessante. Dopo circa due ore infruttuose di ricerca a tappeto tra alga e piccoli spacchi mi sono spostato su una cigliata in circa 20 metri d’acqua e lì, con calma e un estenuante lavoro di ricerca nelle mille fessure del grotto ed agguati, ho preso 2 saraghi e una salpa terminando quindicesimo di giornata ed agguantando il quinto posto finale che mi consente di tornare in prima categoria centrando ciò che mi ero prefissato.

Per quanto riguarda le attrezzature ho usato mute Sax da 5mm, arbalete da 60 cm con fiocina a 4 punte e pinne Cetma Edge che considero le migliori tra quelle in carbonio. Un ultimo ringraziamento lo devo al mio amico, e secondo, Vincenzo Selvi il quale mi ha spronato durante tutta la gara. Ottimi infine i ragazzi dell’organizzazione, davvero bravi!

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Category: Agonismo, Interviste, Pesca in Apnea

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