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Provati per Te: Pathos Sniper Roller 85, un “Medio” Molto Esuberante

| 18 Dicembre 2017 | 0 Comments

Prosegue con questo nuovo articolo l’impegno di Apnea Magazine sul fronte delle recensioni delle attrezzature per la pesca in apnea. Trattandosi di un argomento tanto gettonato quanto “sensibile”, in un mercato spesso invaso di comunicazioni di cui è spesso difficile comprendere la reale natura, abbiamo pensato che fosse opportuno creare una pagina ad hoc (clicca per visualizzarla) per spiegarTi in che modo abbiamo scelto di fare le nostre prove, con quali limitazioni e obiettivi, ma soprattutto con quali tutele nei Tuoi confronti. Ti auguriamo buona lettura.

Pathos Sniper Roller 85, un “medio” molto Esuberante

Da ormai alcuni anni, sono sempre di più le aziende che hanno messo a catalogo uno o più fucili di tipologia rollergun. Tra queste non fa eccezione Pathos Pro Spearfishing, che propone al mercato una versione “a rotelle” dell’arbalete Sniper. Abbiamo ricevuto in prova la versione da 85 centimetri, e l’abbiamo testata durante tutta l’estate, dalla fine di giugno fino a settembre inoltrato, sia sul pesce bianco che su cernie e ricciole, ed eccovi le nostre impressioni.

prova sniper_R

A prima vista

Appena estratto dall’imballo lo Sniper Roller 85 si presenta molto compatto ma di aspetto massiccio, tra la lunga gomma principale e l’elastico aggiuntivo, entrambi da 16 mm e con archetti in dyneema, si ha l’impressione che ci sia veramente tanta potenza da gestire.

d'angelo3 sniper-RAd impugnarlo si apprezza subito il maggior confort offerto dall’impugnatura D’Angelo 3 che, riducendo la distanza tra sella e grilletto, diventa comoda anche per chi ha la mano piccola. L’impugnatura è stavolta ambidestra, mentre i leveraggi del meccanismo di sgancio sono come di consueto interamente in acciaio inox, se possibile ancora più fluidi delle versioni precedenti. Restano invariati sia il sistema di sicura a bottone che lo sganciasagola a perno alloggiato nella parte superiore sinistra del castello. In basso trova posto una slitta con incastro a coda di rondine per il montaggio di un mulinello, lateralmente spiccano due sporgenti alette studiate per far passare il nylon in modo da non intralciare in fase di caricamento. Nella parte posteriore dell’impugnatura trova posto un robusto appoggio sternale, rivestito da una protezione in gomma per dare il giusto grip e impedire lo scivolamento sulla muta.

Il fusto è realizzato in alluminio estruso con profilo ad osso di seppia e dotato di un “enclosed track” studiato in modo tale da “fermare” l’asta anche senza la passata di sagola, mantenendola in posizione anche in caso di ribaltamento. Al di sotto del fusto trova posto il galleggiante “Sephia” che contribuisce a bilanciamento e stabilizzazione in fase di tiro, oltre ad integrare i 3 speroni necessari al pretensionamento della gomma principale. Per contro, essendo incollato, rende piuttosto scomodo il montaggio del mulinello.

enclosed track Sniper-R

La testata ha una linea molto pulita, filante e “semplice” per quanto permetta un arbalete di questa tipologia. Accoppiata perfettamente al fusto, senza fastidiosi scalini, ha delle rotelle con supeficie concava che foma una gola in cui l’elastico si muove rimanendo più facilmente in posizione. Poco dietro le rotelle trova posto il foro passante per l’alloggiamento del circolare aggiuntivo. La testata è completa di diverse scanalature studiate per far passare con ordine le varie passate di sagola necessarie all’impiombatura, ed è provvista anche di una piccola “mensola” su cui va direttamente a poggiare l’aletta, rivolta verso il basso, dell’asta corta in dotazione. Questa, da 7 mm di diametro, dotata di punta tricuspide e pronunciati speroni a pinna di squalo, sporge dalla testata per meno di un palmo e rende superfluo l’utilizzo di un o-ring.

testata sniper_R

Impressioni in mare

Lo Sniper-R si presenta compatto, con una massa adeguata (pesa poco meno di 1,5 kg completo di mulinello con 50 mt di dyneema da 2 mm) ma ben equilibrato in acqua. Il brandeggio, anche a causa della gran quantità di gomma, non è istantaneo ma comunque più rapido di quanto ci saremmo aspettati. Il già collaudato sistema di alette laterali dell’impugnatura organizza le numerose volute di nylon. Il caricamento nei roller, soprattutto nella parte iniziale, non è molto agevole perchè afferrare l’ogiva tessile crea qualche complicazione, nel caso dello Sniper-R si può però usare una particolare procedura studiata in casa Pathos. In pratica si posiziona l’archetto tessile sulla pinnetta presente a mezz’asta, poi si ruota il fucile e si procede a pretensionare la gomma inferiore, posizionandola sull’aggangio desiderato, poi lo si ribalta nuovamente per completare il caricamento in maniera tradizionale. Non tutti i nostri tester hanno trovato questa modalità di caricamento così vantaggiosa, alcuni hanno preferito aiutarsi realizzando una semplice asola con uno spezzone aggiuntivo di dyneema, magari perchè già abituati a questo sistema.

dettaglio testata sniper-RIl passaggio della sagola richiede un minimo di abitudine, ci sono delle scanalature apposite a lato della testata ma le volute da gestire sono diverse e vanno posizionate con cura. Le gomme si caricano agevolmente anche se un appoggio sternale un po’ più lungo non sarebbe dispiaciuto.

L’impugnatura D’Angelo 3 garantisce un controllo perfetto anche a chi ha una mano piuttosto piccola, un’impugnatura egonomica sagomata, in aggiunta a quella ambidestra, potrebbe essere un optional da non trascurare.

L’asta corta, obbligata se si vuole sfruttare il sistema “a mensola” della testata che permette di non utilizzare l’o-ring di tenuta, sporge dalla testata per 15 cm, è robusta e con delle pinnette molto accentuate e saldate con grande cura. Chi è solito allineare lungo la freccia ed è abituato alla sporgenza standard (circa 30 cm), potrebbe avere qualche problema, soprattutto nei tiri d’imbracciata o in quelli in caduta.

Il tiro dipende molto dal settaggio di caricamento che si decide di utilizzare. Pathos consiglia di usare l’attacco centrale sul galleggiante “Sephia” sotto il fusto e la seconda pinnetta delle quattro presenti sull’asta, usando poi la penultima per posizionare il circolare aggiuntivo. Con questo settaggio il fucile spara veramente bene, potenza esuberante ma precisione assoluta e rinculo facilmente gestibile. Se si vuole incrementare la potenza è consigliabile prima agire sul pretensionamento (quindi sugli agganci inferiori) e solo dopo procedere a usare le altre pinnette disponibili.

dettaglio agganci sniper-R

Più si esagera con la potenza e più la capacità di controllo del tiratore diventa determinante, se il fucile inizia a sparare basso è il segno che si è esagerato. Abbiamo provato anche a tirare con un’asta di lunghezza normale (circa 15 cm più lunga per avere i canonici 28/30 di sporgenza dalla testata), il settaggio ha richiesto qualche prova in più, ma anche con questa soluzione si riesce a far sparare perfettamente lo Sniper-R. Con qualche acrobazia si riesce anche a tentare qualche occasionale tiro in tana senza distruggere l’asta.

Giudizio Complessivo

A dispetto delle dimensioni contenute (130 cm fuori tutto), lo Sniper Roller 85 si è dimostrato all’occorrenza un vero e proprio cannone adatto alla caccia di cernie e ricciole, ma con un versatilità che gli permette di essere usato con profitto anche sul pesce bianco. La qualità dei materiali e dell’assemblaggio non si discute, la verniciatura si dimostra piuttosto facile alla rigatura, soprattutto nella zona interna dell’enclosed-track dove inevitabilmente si generano delle frizioni tra asta e fusto. Il rapporto qualità-prezzo è più che buono, si trova nei negozi ad un prezzo intorno ai 300 euro, a cui però va tassativamente aggiunto un buon mulinello. È poi possibile scegliere tra numerose misure essendo disponibile nelle lunghezze dal 55 al 125, con incrementi di 10 cm. Un fucile adatto a chi ha già buona tecnica, pesca prevalentemente all’aspetto e all’agguato, e cerca qualcosa di più senza andare a spendere una fortuna.

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