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Provati per Te: Arbalete Saragos, Semplicità e Affidabilità Innanzitutto

Prosegue con questo articolo l’impegno di Apnea Magazine sul fronte delle recensioni delle attrezzature per la pesca in apnea. Trattandosi di un argomento tanto gettonato quanto “sensibile”, in un mercato spesso invaso di comunicazioni di cui è spesso difficile comprendere la reale natura, abbiamo pensato che fosse opportuno creare una pagina ad hoc (clicca per visualizzarla) per spiegarTi in che modo abbiamo scelto di fare le nostre prove, con quali limitazioni e obiettivi, ma soprattutto con quali tutele nei Tuoi confronti. Ti auguriamo buona lettura.

Arbalete Saragos, Semplicità e Affidabilità Innanzitutto

L’arbalete è il prolungamento della mano del pescatore subacqueo, il componente dell’attrezzatura probabilmente scelto con maggiore cura e su cui si riversano tante aspettative e talvolta delusioni. Nella ampia gamma di fucili offerti dal catalogo di Pathos Pro Spearfishing, il Saragos, grazie ai molteplici allestimenti che supporta, rappresenta un compromesso in grado di soddisfare tanto il neofita quanto il veterano più esigente che cerca un’arbalete semplice, robusto, preciso e affidabile.

SaragosAR1

Per la nostra recensione abbiamo avuto da provare il modello da 82 centimetri, una misura polifunzionale che abbiamo sfruttato durante diverse uscite tardo invernali, ma soprattutto primaverili, tra la fine di marzo e la metà di giugno: eccovi le nostre impressioni.

A prima vista

Estraendo il fucile dall’imballo ci confrontiamo subito con l’impugnatura, una D’Angelo 2 con meccanismo di sgancio arretrato interamente in acciaio inox, equipaggiata nel nostro caso con manico destrorso in plastica rossa. L’aspetto è solido, le plastiche satinate nere appaiono robuste, con qualche trascurabile bava di stampaggio e di colore non omogeneo quella rossa del manico.

Saragos dettaglio impugnatura ARI leveraggi del grilletto sono estremamente precisi e dai movimenti fluidi. Piuttosto scomoda da inserire la sicura, già senza guanti, ma che ha l’indiscutibile pregio di trovarsi in una posizione tale da impedire qualsiasi inserimento accidentale. In basso trova posto una slitta con incastro a coda di rondine per il montaggio di un mulinello a scelta tra i 4 a catalogo dell’azienda greca, mentre lateralmente spiccano due sporgenti alette studiate per far passare il nylon in modo da non intralciare in fase di caricamento. Nella parte posteriore dell’impugnatura trova posto un robusto appoggio sternale, rivestito da una protezione in gomma per dare il giusto grip e impedire lo scivolamento sulla muta.

Il fusto è cilindrico, in alluminio dello spessore di 1,25 mm, dotato di guida asta co-estruso, il tutto completamente anodizzato. La testata è di tipo open, con un’ampia asola tale da permettere l’alloggiamento anche di una seconda gomma, dotata di passa sagola inox nella parte inferiore, perno a L per il bloccaggio dell’asta, e di una profonda scanalatura nella parte inferiore per l’alloggiamento del monofilo. Gli accoppiamenti tra fusto, impugnatura e testata sono saldi e ben fatti anche se non perfetti, creando uno scalino di circa 1 millimetro in entrambi i casi.

Saragos tricuspide AR

Il “motore” di questo arbalete è costituito da un elastico circolare nero da 17,5 mm, con ogiva articolata modello “long Laser”, fermata con delle legature che generano dei coni di dimensione ridottissima. Completa la dotazione un’asta da 6,25 mm in acciaio sandvik, monoaletta con punta tricuspide e tacche. Una particolare caratteristica di questa asta è quella di avere due differenti finiture superficiali: lucida a specchio in corrispondenza della punta e della parte delle tacche e del codolo, satinata su tutto il resto. Un dettaglio che ci ha piacevolmente colpito è stato quello di trovare i fori per l’impiombatura perfettamente smussati e lucidati.

Impressioni in mare

Il Saragos 82 si è mostrato fin da subito molto ben equilibrato e molto agile nel brandeggio. Le alette laterali dell’impugnatura liberano completamente area delle tacche dal nylon e quindi da qualsiasi appiglio, permettendo caricamenti agevoli, rapidi, persino senza guardare. A seconda del fucile a cui si è abituati potrebbe essere meno intuitivo è il passaggio della sagola in quanto lo sganciasagola (a sx) e il perno di bloccaggio in testata (a dx) sono disposti all’inverso di quanto fanno altri produttori (sganciasagola a sx e perno a dx). In questo caso potrebbe essere necessario un breve periodo di adattamento. Le gomme si caricano agevolmente alla prima tacca mentre sono decisamente più impegnative per arrivare alla seconda e un appoggio sternale un po’ più lungo non sarebbe dispiaciuto; ma restituiscono un tiro preciso, progressivo e potente, con un rinculo appena percettibile.

saragos pesca ARL’impugnatura ha dato l’impressione di una “calzata” perfetta a chi aveva una mano grande, chi invece l’aveva di dimensione medio-piccola ha avuto una sensazione di non perfetto controllo ma che, inaspettatamente, non ha influito sulla precisione del tiro e la capacità di allineare bersagli anche esigui come i saraghi e corvine disposti di taglio.

La tricuspide buca con grande facilità e non si è rivelata così delicata come temevamo nella pesca tra le rocce. Nonostante l’esigua massa dell’asta (6,25 di diametro) qualche urto sulle rocce, per quanto attutito dalla preda, lo ha rimediato e non uscendone completamente indenne, ma è parsa comunque più robusta di tahitiane normali che ci è capitato di usare in passato. Su tiri eccessivamente ravvicinati, e su roccia dura come il granito, è però vivamente consigliato limitarsi alla prima tacca. Non abbiamo fatto incontri tali da poter saggiare la robustezza delle tacche che sono comunque realizzate in modo tale da indebolire l’asta molto meno delle tradizionali fresature.

Le plastiche, e soprattutto la verniciatura del fusto, si sono dimostrare piuttosto facili alla rigatura, anche se superficiale, non solo per sfregamento con l’ogiva metallica in fase di sparo ma anche con le normali botte rimediate durante la navigazione tra i fucili disposti sul paiolato o nel trasporto all’interno delle sacche. Dopo circa 10 uscite gli adesivi delle grafiche hanno iniziato a scollarsi per circa mezzo millimetro lungo i bordi, rimanendo però così, senza ulteriori distacchi, per le successive 15. Nonostante il fucile non sia mai stato sciacquato in acqua dolce, sono apparsi solo 3 aloni di ruggine sulla superficie satinata dell’asta, su tutto il resto del dardo e su tutta la componentistica inox è rimasta perfetta come quando lo avevamo ricevuto.

La curiosità

Il Saragos, proprio nella misura da 82 centimetri, può anche vantare il record del mondo per la cattura del sarago pizzuto (diplodus puntazzo) più grande del mondo. L’esemplare da primato è stato catturato dall’atleta del team Pathos Spagna Ezequiel Orosa e ha fatto segnare alla bilancia ben 7 kg e 445 grammi. Leggi qui i dettagli della cattura e l’intervista ad Ezequiel.

sarago76a

Giudizio Complessivo

Pathos Saragos 82

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Per quanto i monogomma sembrino quasi passati di moda, il Saragos si è dimostrato un compagno affidabile soprattutto nella pesca al pesce bianco, dal razzolo all’aspetto nella risacca, passando per le tane ampie. Fino a 3 metri di distanza non ci ha fatto rimpiangere nessun fucile con cui avessimo pescato in passato.

Saragos impugnatira posteriore ARÈ un arbalete con un rapporto qualità prezzo veramente interessante, su internet si trova ad un prezzo variabile tra i 125 e i 150 euro (misura 82 cm), è disponibile in un ampio ventaglio di misure (50/60/75/82/90/100) e, per i più esigenti, anche nella versione con il fusto in carbonio (60/75/90/100/110/120), con allestimenti dedicati, anche se a prezzi decisamente superiori. In tutti i casi si tratta però di un fucile pronto-pesca che non necessita di altro che di essere impiombato con il monofilo che più piace, ed eventualmente dotato di un mulinello.

Secondo noi si potrebbe migliorare la testata, aprendola il tanto che basta per far passare un archetto in dyneema in modo da rendere immediata la sostituzione di una gomma o il passaggio da un singolo circolare di diametro generoso ad un doppio di diametro minimo. Il tutto renderebbe questo arbalete ancora più funzionale e poliedrico.

Ad ogni modo il robusto e collaudato meccanismo di sgancio permetterà a chiunque di equipaggiarlo come meglio vorrà, creando un arbalete da razzolo leggero o un doppia gomma dedicato all’agguato e all’aspetto, pronto anche per incontri importanti, semplicemente variando asta ed elastici. Un fucile di qualità, adatto a tutti ma in particolare a chi inizia, perché potrà cambiare radicalmente e seguire il pescasub nel suo percorso di crescita venatoria.

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