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Pescasub: Agonista e Nazionale Spagnolo, Arrestato in Operazione Antidroga

Rayco García Habas, quotato agonista spagnolo e membro della squadra nazionale iberica al campionato del mondo 2016 di Syros, è stato fermato giovedì scorso, insieme al fratello e ad un’altra persona, durante un’operazione antidroga condotta dalla Guardia Civil. L’accusa formulata dal giudice, che ha confermato la custodia cautelare in carcere per i tre fermati, è di traffico di droga. Sull’imbarcazione dell’atleta spagnolo, di circa 8 metri, sono stati infatti rinvenuti numerosi pacchi contenenti hashish, per un quantitativo totale stimato di quasi 900 chilogrammi.

rayco garcia habasGarcía Habas, 32 anni, si è fatto conoscere vincendo diversi titoli, sia individuali che a squadre, di campione delle Isole Canarie, oltre a numerose altre competizioni nazionali di rilievo, fino alla conquista del 4° posto al campionato nazionale spagnolo del 2016.

Con le sue indiscusse doti di profondista è rapidamente diventato un riferimento per l’agonismo spagnolo tanto da essere uno degli atleti selezionati, anche se non come titolare, per l’abissale mondiale disputato a Syros. Era stato inizialmente scelto anche per far parte di una spedizione di avvicinamento all’euroafricano di Lussino del settembre scorso, trasferta a cui fu poi costretto a rinunciare per impegni personali.

La notizia del suo arresto si è rapidamente diffusa a macchia d’olio ed è stata accolta dapprima con incredulità, si era infatti pensato ad uno scherzo vista la concomitanza con una giornata tradizionalmente votata alle burle, e poi con sgomento quando si è capito che era l’amara realtà. García Habas infatti, negli ultimi anni, era stato definito senza tanti giri di parole come “uno dei più grandi profondisti al mondo”, tanto da essere  anche il protagonista di un documentario su un noto canale tematico iberico.

Ora bisognerà attendere la conclusione dell’indagine per conoscere più nel dettaglio i contorni della vicenda e sapere con quali prospettive i tre andranno a processo.

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