Per chiunque abbia la passione per le immersioni (apnea, pescasub o ara poco importa) la compensazione è un evento delicato e non sempre libero da intoppi. Spesso la maggior parte dei problemi cronici sono da imputare a cause di natura rino-otologica che necessitano obbligatoriamente di un approccio medico qualificato, oppure a problemi posturali (iper-estensione della testa) o di testardaggine, come quella che porta molti subacquei a sottovalutare anche un banale raffreddore.
È però possibile trarre giovamento dall’utilizzo di due particolari erbe officinali: l’Eufrasia e la Piantaggine, del cui utilizzo è però sempre bene parlare con il vostro medico che è l’unico in grado di stabilire quale sia il trattamento più appropriato per il vostro problema. Ad esempio trascurare o, peggio, sottovalutare un’infiammazione alle Tube di Eustachio può infatti esporre al concreto rischio di blocco inverso durante la risalita, con conseguente possibilità di perforazione del timpano o di danni, più o meno seri, a carico dell’orecchio medio e di quello interno.
L’Eufrasia è ricca di tannini, che hanno un’azione astringente sulle mucose infiammate. Viene usata come anti-infiammatorio in casi di febbre da fieno, sinusite e infezioni del tratto respiratorio superiore con presenza di catarro. Come astringente, viene utilizzato per la congestione secca. La piantaggine invece contiene un antistaminico che può ridurre le reazioni allergiche, viene inoltre utilizzata per trattare le mucose irritate nel tratto respiratorio superiore, dell’apparato digerente e della vescica. Diversi studi clinici hanno dimostrato l’utilità di questa pianta nell’alleviare la tosse e l’irritazione delle mucose associate alle infezioni del tratto respiratorio superiore. È in grado di alleviare la bronchite cronica e agisce come un emolliente formando una pellicola lenitiva sopra mucose interessate.
Il gusto dell’infuso è tutto sommaro blando, un po erboso e legnoso per la presenza dei tannini ma senza dubbio piacevole. Se lo si desidera un po’ più dolce si può aggiungere un po’ di miele, che ha l’ulteriore vantaggio di calmare il gola e di essere un potente anti-microbico.
Per i problemi ai seni paranasali o a carico della mucosa nasale, sono ottimi l’Elicriso e il Mirto. Il mare e la vegetazione spontanea tipica delle aree mediterranee hanno un un effetto benefico sulle vie respiratorie, e se siamo costretti a vivere in grige e inquinate città metropolitane, possiamo tuttavia replicare i loro benefici con quotidiani (talvolta anche più frequenti) lavaggi nasali a base di sali marini arricchiti di oli essenziali di Elicriso e Mirto.
L’azione purificante del lavaggio ed emolliente delle erbe aiuta a regolarizzare la produzione di secrezione nasale, attenua il gonfiore e l’inaridimento delle mucose interne del naso, a tutto vantaggio di una migliore respirazione e di una compensazione più fluida e regolare.
NB Si ringrazia Simone Zampa per averci inviato il materiale relativo a gemmoterapia e Ribes Nigrum.
Un commento su “Apnea: Le erbe che possono aiutare la Compensazione”