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Scheda: Cosa E' La Sicurezza ?


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

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1>SICUREZZA?

 

Coraggiosi SI.....pazzi NO

 

 

La sicurezza può essere definita come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema che non produrrà stati indesiderati".

 

LA SICUREZZA E’:

SAPERE CHE QUELLO CHE FAREMO NON PROVOCHERA' DANNI.

 

 

 

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2>CORAGGIO

Il coraggio (dal latino coraticum, aggettivo derivante da cor, cordis cuore) è la virtù umana che fa' si che chi ne è dotato eviti i pericoli, affronti con serenità i rischi, non si abbatta e, più in generale, affronti a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l'incertezza .

 

 

 

 

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3> L'ATTACCO DI PANICO?

 

Pericolo e Angoscia

L’essenza dell’angoscia è generata da una condizione di reale pericolo.

 

L’attacco di panico è creato da una condizione di pericolo che non appartiene alla realtà esterna, ma alla nostra realtà psicologica interna.

 

In questi casi il pericolo riguarda la nostra stessa esistenza fisica; e l’angoscia proviene dalla sproporzione tra le nostre capacità di reazione e l’evento atteso/inatteso.

 

L’attacco di panico si produce quando la persona, ripetutamente, si mette in una condizione rischiosa ; quando cerchiamo di fare qualcosa che oltrepassa ciò che riteniamo sicuro e stabile.

 

 

 

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4>PAZZIA > Perchè’ il termine … pazzi “NO” :

 

sono gli atti insensati o sconsiderati che portano inevitabilmente alla parola “pazzia”.

 

(Come descritto nel forum)

Uno che si lega con 5 metri di catena pur di non perdere la pescata, perché ha dimenticato a casa la cintura, “non può essere classificato tra gli eroi della pescasub” ma semplicemente rappresenta qualcosa che oltrepassa ciò che si ritiene “sicuro e stabile”.

 

 

 

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5> CONSAPEVOLEZZA:

con il termine consapevolezza si intende la percezione e la reazione cognitiva al verificarsi di una certa condizione o di un evento.

 

La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione.

 

Il concetto di consapevolezza è relativo.

 

Un pescasub può essere

a>parzialmente consapevole,

b>oppure può essere consapevole a livello subconscio

c> o anche profondamente consapevole di qualcosa.

 

La consapevolezza può essere individuata in uno stato interno: quale ad esempio una sensazione o la percezione sensoriale di eventi esterni.

 

La consapevolezza fornisce il materiale "grezzo" a partire dal quale si possono sviluppare delle idee soggettive circa la loro esperienza,

 

L'uomo è l'unico in natura che può raggiungere questo stato.

 

 

 

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6> L’ESPERIENZA:

L'esperienza comprende la conoscenza di una cosa o di un evento.

 

La maggior parte dell'esperienza viene accumulata con l'avanzare del tempo.

 

 

A voi la discussione................

 

Ciao

Modificato da Mariano Satta
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Miglior contributo in questa discussione

Credo che questo post potrà avere due sviluppi: o continuare all'infinito perchè ognuno di noi ha una PROPRIA sicurezza, oppure portebbe morire quasi subito per il semplice fatto che potremmo non aver voglia di parlare liberamente della sicurezza reale.

Io cerco di esporre quello che per me è sicurezza, riferito all'andar per mare:

L'allenamento in piscina aumenta indubbiamente le nostre prestazioni e di conseguenza la nostra conoscenza di noi stessi, ed è proprio in piscina, seguiti a vista da istruttori o da semplici "colleghi" di allenamento, che dovremmo riuscire a capire i limiti del nostro corpo e della nostra mente.

In mare, la sicurezza si abbassa di molto: ci sono molte più variabili e spesso, anche quando siamo in coppia, ognuno fa la sua pesca. Quando sò di non essere seguito, fermo le mie apnee molto prima del limite, quando c'è qualcuno che mi segue, provo qualche tuffo più impegnativo.

Detto questo, credo che la sicurezza totale non esista, esiste un maggiore o minore livello di sicurezza.

Potrei sintetizzare che la sicurezza è la consapevolezza di ciò che stiamo facendo e dei pericoli che corriamo: ma quando Nettuno chiama.... :clover:

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Credo sia bene, fin da subito, capire dove vogliamo andare a parare........

 

Il quesito verte su cosa sia la sicurezza per noi ?? oppure sul metodo per diffondere la sicurezza stessa attraverso uno strumento come il Forum ???

 

perchè su quella che possa essere la definizione di sicurezza mi pare che la tua apertura non abbia pecche e non ho alcuna intenzione di polemizzare o metterla in dubbio in tutto o in parte.

Modificato da Andrea Zani
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Ospite Mariano Satta
Credo sia bene, fin da subito, capire dove vogliamo andare a parare........

 

Il quesito verte su cosa sia la sicurezza per noi ?? oppure sul metodo per diffondere la sicurezza stessa attraverso uno strumento come il Forum ???

 

perchè su quella che possa essere la definizione di sicurezza mi pare che la tua apertura non abbia pecche.

 

Risposta x Andrea Zani:

 

 

Quale sia il mio pensiero penso sia chiaro a tutti...si tratta di una scheda da leggere e interpretare liberamente secondo la propria coscienza:

 

Ti ricordo qual'è l'obiettivo delle mie schede col commento dell'amministratore di A.M.

(che non smetterò mai di ringraziare per lo spazio messo a disposizione):

Mariano Satta è un pescatore in apnea di lungo corso che vive e pesca in Sardegna, per la precisione ad Olbia, con grande costanza e profitto. Membro del Team Omer e Tester dell'azienda di Carate Brianza, Mariano gode della stima di campioni e addetti ai lavori, e da sempre mette a disposizione di tutti la propria esperienza. Attento in particolar modo alla sicurezza, Mariano promuove una pesca in apnea sicura e consapevole e non si risparmia quando si tratta di dare consigli ai meno esperti.

 

Rendiamo omaggio riassumendo in questo post le sue ultime perle, che altrimenti rischierebbero di perdersi nel mare magnum del Forum, ringraziandolo per il suo contributo.

 

Se vuoi verificare "clicca qui"

 

Se padronissimo d'interpretare la scheda come meglio preferisci consigliandoti di lasciar perdere quale sia l'obiettivo che mi sono prefissato di raggiungere con questo mio nuovo intervento...

 

Ciao

Modificato da Mariano Satta
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Parlare di sicurezza non è mai troppo, anzi se ne parla sempre molto poco!

La scheda la trovo ben fatta, ovviamente i consigli dati da persone più esperte sono sempre di grande aiuto!!! :thumbup:

 

Tutti noi non dobbiamo, mai e poi mai, dimenticare quei poveri subacquei esperti e non, che hanno incontrato la morte nel 2006 e negli anni precedenti, mentre affrontavano una battuta di pesca!!!! :clover:

 

La sicurezza del pescatore subacqueo dovrebbe essere un pensiero costante che deve accompagnare il sub per tutta la battuta di pesca, in ogni immersione e in qualsiasi momento. ;)

 

:bye:

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sono pienamente d'accordo con il tuo primo post :clapping:

 

per me la sicurezza in mare comunque và sotto questa definizione:"fare tutto rimanendo(possibilmente un bel pò)nei limiti delle proprie capacità,considerate non in generale,ma in quel dato giorno,in quella data situazione fisica personale,in quella data condizione meteomarina"

 

quindi secondo me bisogna saper valutare molto bene i vari aspetti che portano a restare fermamente nei limiti della sicurezza,fermo restando che secondo me in mare la sicurezza assoluta non esiste.

 

:bye:

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L'unica sicurezza che mi interessa, personalmente, è quella di tornare a casa, possibilmente con un bel pesce.

Visto che purtroppo troppo spesso dei pescasub, giovani e meno giovani, esperti e meno esperti, non tornano a casa, direi che il tema merita sempre di essere affrontato, possibilmente con serietà e senza il disturbo di chi approfitta di certi temi solo per sfogare vecchi rancori e fa di tutto per mandare la discussione in flame.

 

Giorgio

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Ospite Mariano Satta
L'unica sicurezza che mi interessa, personalmente, è quella di tornare a casa, possibilmente con un bel pesce.

Visto che purtroppo troppo spesso dei pescasub, giovani e meno giovani, esperti e meno esperti, non tornano a casa, direi che il tema merita sempre di essere affrontato, possibilmente con serietà e senza il disturbo di chi approfitta di certi temi solo per sfogare vecchi rancori e fa di tutto per mandare la discussione in flame.

 

Giorgio

 

 

Rimango a disposizione x varie ed eventuali

"evidenziando e sperando venga rispettata" la richiesta del buon Giorgio :

che il tema merita sempre di essere affrontato, possibilmente con serietà e senza il disturbo di chi approfitta di certi temi solo per sfogare vecchi rancori e fa di tutto per mandare la discussione in flame.

 

grazie

 

Sono i benvenuti eventuali nuovi commenti sulla scheda ....

Modificato da Mariano Satta
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Ospite Mariano Satta

Cartello 2

SICUREZZA? Coraggiosi SI.....pazzi NO

 

 

LA PESCA IN APNEA E' UN'ATTIVITA' SPORTIVA MOLTO COMPLESSA E DIFFICILE.

 

Per questo il pescasub:

1> "DEVE" conoscere la fisiologia dell' immersione in apnea finalizzata alla pesca per evitare di incorrere in incidenti.

 

 

2>Il pescapneista "DEVE" cercare di adattarsi ad un ambiente ostile.

 

continua.......

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Ospite Mariano Satta

Cartello 3

SICUREZZA? Coraggiosi SI.....pazzi NO

 

 

SPORTIVITA':

La sportività e il fascino della pescasub è determinato dal fatto che l'immersione si svolge in apnea, cioè trattenendo il fiato per pochi minuti (2 minuti i migliori atleti), cercando la preda libera nel suo habitat naturale.

 

 

SUCCESSO:

Il successo di un'azione di pesca è determinato dall'adattamento del pescatore all'ambiente marino, nel quale cerca di muoversi come se fosse anch'egli un pesce predatore.

 

 

continua.........

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Ospite Mariano Satta

Cartello 4

SICUREZZA? coraggiosi SI...pazzi NO

 

 

3>SODDISFAZIONE:

La soddisfazione nella pescasub non è determinata solo dalla cattura in sè, ma in generale dal piacere dell'immersione in apnea e della ricerca della preda.

 

4>CONOSCENZA E RISPETTO:

Tale ricerca richiede una conoscenza approfondita dell'ambiente marino acquisita con l'esperienza, e tale conoscenza si accompagna ad un profondo rispetto da parte del pescasub del mare e dei suoi abitanti.

 

5>CATTURA DI UN PESCE:

La cattura costituisce il traguardo della prestazione atletica.

 

Una caratteristica fondamentale della pesca in apnea consiste nell'essere altamente selettiva, oltre che difficile ed impegnativa, e ciò la rende pienamente compatibile con la salvaguardia dell'ambiente marino.

 

Il pescasub infatti vede la preda prima di scoccare il tiro e può valutarne in anticipo le dimensioni e la specie.

 

Ciò permette di catturare solo esemplari adulti che hanno già compiuto vari cicli di riproduzione.

 

continua......

Modificato da Mariano Satta
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Per me parlare di sicurezza in mare e' un po' come parlare di sicurezza andando in macchina.Puoi seguire tutte le precauzioni possibili ma l'incidente e' sempre dietro l'angolo ed e' quasi sempre non controllabile da parte di chi guida.Sono certo che la stragrande maggioranza dei pescasub sappia cio' che si puo' fare o meno, pero' si continua a morire. Come ho gia' detto la principale causa di decessi e' imputabile alla cattura di qualche pesce.Quindi in conclusione se dovessi dire la mia suggerirei come prima e forse unica cosa,UN PESCE NON VALE UNA VITA.E la cattura di un pesce non ti fa' diventare migliore,la pesca deve essere un divertimento non una gara per dimostrare quanto siamo bravi.Se devo dare un consiglio ulteriore eviterei di postare foto di catture fantastiche che incitano i meno esperti a raggiungere gli stessi livelli senza averne la capacita',ed e' inutile nei racconti scrivere annunci tipo "IL pescatore e' un grande esperto, vi invitiamo a non cercare di fare lo stesso"Il risultato di queste frasi e' lo stesso delle frasi sui pacchetti di sigarette,cioe' Zero.Questo e' il modesto parere di chi in mare praticamente c'e' nato e pesca da quasi 40 anni.

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Be visto la mia poca esperienza non dovrei dare nessun consiglio tranne uno (FATE UN CORSO DI APNEA PRIMA DI INIZIARE A PESCARE ) io ho fatto il contrario prima sono andato a pesca per anni e ho imparato con l'esperianza mia e di qualche amico un sacco di cose, sono riuscito a fare buone apnee e buone profondità ma poi dopo aver fatto un corso di apnea mi sono accorto di quante volte ho rischiato anche la vita per pura e semplice ignoranza.

Non imitatemi purtroppo non va sempre bene.

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