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Non Serve Sempre Pescare Nel Blu


Ospite luciano.garibbo

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Ospite luciano.garibbo
:eek:  :eek:

 

raccontino?

 

:clapping:  :clapping:

 

Il raccontino di questa cattura ha poco dell'eclatante (soprattutto rispetto a quella dell'estate scorsa che mi ha trainato per più di un quarto d'ora srotolando tutta la sagola del mulinello).

 

La cattura risale a venerdi scorso, il mare calmo e la giornata molto uggiosa, con una pioggerellina fine fine.

 

Arrivo verso le 11 e mezza e incontro un amico ROBERTO, un gran pescatore (decisamente molto più bravo di me e con più esperienza).

Mi vede che sto per cambiarmi e mi avverte che, proprio dove sto per immergermi, ne è appena uscito e non ha visto girar nulla.

Poi mi ha spiegato qualcosa riguardo alla marea e ...insomma non era il momento buono.

Decido comunque di tentare lo stesso giocando la carta fattore C... (la carta della fortuna per intenderci).

 

Entro in acqua e mi dirigo puntando decisamente verso il largo ma l'otite di cui sono ancora convalescente mi costringe a rinunciare e a puntare decisamente verso riva.

La costa è formata da vari piccoli pennelli e decido di fare qualche aspetto sulle punte.

 

Quel giorno dovevo anche provare il fucile che avevo finito di costruire da poco e che per la prima volta avevo armato di doppio elastico: un 105 in teak dalle dimensioni molto esili (altezza 2,8 larghezza 4) con una massa molto importante (parlo del peso) proprio davanti all'impugnatura per evitare l'impennamento.

Questo tipo di assetto che sposta il baricentro dalla parte centrale dell'arma fin sul manico consente la possibilità di avere un fucile molto brandeggiabile con assenza d'impennamento (asta da 6 mm monoaletta rovesciata lunga circa 118 cm: quindi leggerissima).

 

Ritornando alla pesca, faccio degli aspetti sui pennelli puntando sempre verso il largo (e rinunciando ad ogni pesce che mi fosse arrivato dal lato del molo).

Neanche mezz'ora che sono in acqua e, durante un aspetto, vedo lente ma decise due leccie che puntano da destra verso la mia direzione, su un fondale di sabbia ... attendo ed ecco la più grossa (se fosse stata la più piccola non avrei cercato l'altra) sfilarmi davanti a circa 3 metri dalla punta dell'asta ... sparo ...

L'asta è dall'altra parte ma non è insagolata, l'ho colpita probabilmente in un punto di terminazione nervose perché non parte, salta fuori dall'acqua, poi nuota in maniera potente ma circolare.

Libero per sicurezza il mulinello, abbandono il fucile e mi avvicino arrampicandomi sulla sagola.

Il pollice sotto le branchie mi rassicura della cattura effettuata ed il coltello mette fine alle sofferenze.

 

Tutto quello che segue non è altro che la gioia di una cattura

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