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Volpe e Strada AMP


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Eppure ci sono pubblicazioni scientifiche anche recenti .... ma possibile che me le leggo io che faccio il consulente di marketing digitale e non se le leggono questi signori che si professano esperti???????

 

Boh.

 

Cmq l'idea di martellare i siti di immersione come rappresaglia è suggestiva. Questi son parenti dei pescatori di professione, nuovi padroni del mare perché "ci lavorano". Ma dico io, il Mare è del popolo... lavoraci pure, ma nel rispetto di tutti i condomini! Invece questi arrivano e ti tirano l'ancora in testa, in barba a ogni norma che imporrebbe loro di stare a 100 mt di distanza dalla bandiera segnasub. E talmente gli rompi le balle che fanno carte false per "proteggere" i "loro" siti di immersione (e i loro affari) e metterti alla porta.

 

Giorgio

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Eppure ci sono pubblicazioni scientifiche anche recenti .... ma possibile che me le leggo io che faccio il consulente di marketing digitale e non se le leggono questi signori che si professano esperti???????

Caro Giorgio ma loro se le leggono le fonti giuste ma poi a noi ci raccontano tutte le cazzate che fanno comodo a loro perchè siamo noi che non leggiamo le loro stesse fonti. Così alla fine ci beviamo per buone tutte le loro cazzate. Loro si fanno gli affaracci loro e ci riescono benissimo perchè contano proprio sul fatto che noi non vogliamo fargli le pulci come meritano. La nostra ignoranza quindi ci condanna.

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E daje, qui non si capisce la natura del diving.

Al diving della biologia e dell'ambiente frega una mazza. Qualsiasi gestore di diving un mediterraneo completamente spopolato di pesce escluso il proprio sito di immersione se lo sogna di notte.

Per loro la condizione perfetta è 4 cerniotte da chiamare per nome (Ugo, Alberto, Giovanna e Guendalina) e un mare altrove sterile.

La condizione gli permette di accalappiare tutto il mercato del bombolaro contemplativo e sprovveduto. Per loro il proprio sito di immersione è una proprietà aziendale da difendere coi denti da qualsiasi intruso e poi da coltivare con un bel parco su misura.

E visto che di diving in Italia ne esistono tanti quanti i siti di immersione giusti, aspettiamoci la richiesta di un parco per ogni sito di immersione adeguato, tanto la politica inevitabilmente per tanti motivi è dalla loro parte.

Non aspettiamoci nulla dal cittadino italiano tanto è scemo, si è già fatto fregare tutte le cale e le spiaggie decenti senza batter ciglio.

 

Noi non possiamo difenderci con nessuna ragione perchè non esiste nessuna argomentazione di tipo biologico o ambientale, esistono solo pretesti per coltivare gli interessi della propria azienda.

Al che va escluso quasiasi dialogo perchè non c'è nulla da dialogare.

Noi dobbiamo solo affrettarci a bastonare i loro siti di immersione con la pescasub finche ci sarà possibile visto che riusciranno a privatizzare quasiasi sasso in Italia su cui è possibile immergersi.

L'unica condizione in cui un diving non chiederà parco è la condizione di diving economicamente irrilevante, per assenza è sipsresione dei siti di immersione.

Perciò ogni giorno in cui non andiamo a pesca è un giorno perso per noi.

In attesa di passare alla canna da pesca......

Modificato da Mauro Sanvito
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http://www.lanazione.it/livorno/sterminate-le-undici-cernie-della-cerniopoli-protetta-di-capraia-1.1426804

tanto per rimanere in tema..se le cernie erano in zona vietata,chi le ha pescate è un bracconieri e come tale va trattato,Se non erano in zona proibita,cosa ha da lamentarsi questo tizio?

 

Qualsiasi cosa sia, garantisco che mi sono strappato le vesti per costui...........

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Grande immenso stratosferisco rigurgito di vomito ....

 

Piu' che fipsas ormai la definirei f.i.g.n.t. federazione italiana guardare e non toccare , cosi' si completa il connubio con gli ambientalisti e ministero , e i soldi entreranno a palate

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A ben leggere sono intervenuti nell'ordine :

1

L'assessore all’Ambiente del Comune di Milazzo

2

Il responsabile Mare Legambiente

3

Il direttore Area Marina Protetta Isole Egadi

4

Il direttore del Area Marina Protetta Torre Guaceto. A seguire una tavola rotonda a cui ha partecipato anche l’

5

on.Tommaso Currò

6

Giovanni Formica sindaco di Milazzo

7 ??????

E LA FIPSAS CHE C'E' ANDATA A FARE AL DUOMO ANTICO DI MILAZZO SE NON E' MAI INTERVENUTA?

FORSE A PREGARE?

 

La FIPSAS, invitata da Legambiente, e che era presente nella persona del biologo milazzese Carmelo Isgrò, presidente e atleta dell’associazione affiliata FIPSAS “Dugongo Team” non ha speso parola e/o profferito verbo.

 

Conclusione ovvia:

 

FIPSAS si è appecoronata. a Legambiente in too culo ai PIA in too culo ai divers e in tooculo ai cannisti, tutti in too culo.

In pratica FIPSAS ha fornito solo la tappezzeria.

Sono collaborazionisti, ascari, groumiers, truppe coloniali che portano acqua con le orecchie a Legambiente.

Modificato da OLOTURIA
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Eppure ci sono pubblicazioni scientifiche anche recenti .... ma possibile che me le leggo io che faccio il consulente di marketing digitale e non se le leggono questi signori che si professano esperti???????

 

In base alla mia esperienza personale con l'AMP di Capo Testa-Punta Falcone posso dire che le autorita' competenti non leggono neppure le leggi pertinenti al caso (il Sindaco di S. Teresa di Gallura ha detto in pubblico che lui la legge quadro non l'ha mai letta; non solo, ma ne fa pure vanto), figuriamoci la letteratura scientifica.

 

I ricercatori scientifici incaricati dal Ministero di condurre gli studi di zonazione delle AMP, invece, la letteratura scientifica la conoscono bene, ma semplicemente scelgono di ignorare le pubblicazioni non a supporto delle proprie tesi. Vedasi l'esempio del Dott. Tunesi e la sua idea della AMP-acquario, e il fatto che la presenza del pescatore in apnea (e solo quella del pescatore in apnea) muti il comportamento dl pesce, come riportato in questo articolo.

 

Il fatto e' che a ragionare con dati e fatti con chi dei dati e dei fatti se ne frega e' una perdita di tempo perfettamente inutile.

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A ben leggere sono intervenuti nell'ordine :

1

L'assessore all’Ambiente del Comune di Milazzo

2

Il responsabile Mare Legambiente

3

Il direttore Area Marina Protetta Isole Egadi

4

Il direttore del Area Marina Protetta Torre Guaceto. A seguire una tavola rotonda a cui ha partecipato anche l’

5

on.Tommaso Currò

6

Giovanni Formica sindaco di Milazzo

7 ??????

E LA FIPSAS CHE C'E' ANDATA A FARE AL DUOMO ANTICO DI MILAZZO SE NON E' MAI INTERVENUTA?

FORSE A PREGARE?

 

La FIPSAS, invitata da Legambiente, e che era presente nella persona del biologo milazzese Carmelo Isgrò, presidente e atleta dell’associazione affiliata FIPSAS “Dugongo Team” non ha speso parola e/o profferito verbo.

 

Conclusione ovvia:

 

FIPSAS si è appecoronata. a Legambiente in too culo ai PIA in too culo ai divers e in tooculo ai cannisti, tutti in too culo.

In pratica FIPSAS ha fornito solo la tappezzeria.

Sono collaborazionisti, ascari, groumiers, truppe coloniali che portano acqua con le orecchie a Legambiente.

 

Fipsas è una grade contenitore burocratico al cui interno c'è poco o nulla, il poco sono le singole individualità che si occupano di qualcosa sul territorio ed il nulla è il coordinamento e l'univocità di indirizzo su cui le singole individualità dovrebbero convergere.

Il risultato è che Fipsas sistematicamente lancia comunicati e proclami con parole altisonanti e mai seguiti da fatti concreti.

Non c'è da sorprendersi quindi se Fipas "festeggia" un invito a un qualcosa a cui poi magari neppure ha partecipato, oppure a cui ha partecipato da semplice spettatore non avendo altra capacità che esser spettatore casuale.

 

Probabilmente Fipsas in questo comunicato ha festeggiato il fatto di aver trovato in cassa il biglietto gratis come spettatore del 3° anello.

Visto l'argomento ed il contesto questo è già considerato un grande successo.

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