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Ieri: freddo ma pesca niente male.......


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Domenica mattina guardo fuori dalla finestra........che brutto anzi molto brutto, molto nuvoloso, vento molto forte tramontana e mare calmo. Alle 10 è venuto un amico milanese che non l'ho mai incontrato e adesso siamo diventato amico (grazie di questo forum...ovvio...). Siamo andato a pesca con barca vecchia di mio amico. Prima di tuffo, amico mi dice: ...sai che non ho mai preso i saraghi..... E l'ho risposto subito "...stai tranquillo, ti insegno qualcosa......". Dopo 5 ore di pescata, lui ha preso 3 saraghi, 1 marvizzo e un gattuccio....e io? Niente....senza fucili. L'ho solo spiegato aspetto, tuffo, tane, ect. Sono molto sorpreso che questo amico ha iniziato pescare da quest'anno luglio.....solo da 3 mesi fa!!!!!!.... Lui è molto contento queste catture...... Verso le 17,30 siamo rientrato in porto, tempo peggiorato vento aumentato, piove......bbbbrrrrr.....che freddo durante svestizione......

Caio da M.P.S.

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Bravo! E' quello che predico da tanto tempo: " Le proprie esperienze devono essere trasmesse a chi si sta avvicinando alla nostra attività ". Solo così potremo far crescere un settore che finora si è sostenuto sull'individualità ed ha e sta pagando perchè non ha mai avuto la forza di contrapporsi a chicchessia. Ritengo che solo aggregandoci, creando quindi una forza, potremo far valere finalmente i nostri diritti, cha da troppo tempo vengono calpestati.

Un saluto a tutti. Gianni

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devo farti i complimenti,sei veramente una persona di cuore...........

BRAVO :clapping:

devo dirti la verità, è la prima volta che sento una storia simile,è incredibile!!!!

io tutti quelli che ho trovato nel mio cammino sono solo speudoprofessionisti (chissà se si scrive così)che il posto dove pescavano neanche se gli prendevi la madre in ostaggio con la pistola in testa te lo avrebbero detto pensa se gli chiedevi un consiglio.......................

VERAMENTE COMPLIMENTI per il gran cuore dimostrato e al GRANDE CONTRIBUTO che dai al nostro sport!!!!!!!

(le persone migliori mi stanno sempre lontano di casa!!!!!!!!!! :wub: )

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Onori e saluti al Maestro M.p.S.,

vero prodigio di umiltà, generosità e capacità didattica.

:clapping::clapping::clapping::clapping:

 

Mi sfantasmizzo e mi presento: sono un allievo della scuola di pesca in apnea del maestro M.p.S e anche io posso dire che il mio maestro (oltre ad essere il sosia di Nicholas Cage) è davvero un ragazzo di grande sensibilità che unisce alla indiscutibile bravura ed esperienza nella pesca una innata e contagiosa simpatia.

 

E' un ragazzo sveglio e tenace, e comunicare con lui non è mai stato un problema in nessuna circostanza. Anzi, è un gran oratore, e non fatica a trovare soluzioni istantanee a qualsiasi problema si possa presentare ad un pescasub in acqua.

 

E così, consiglio su consiglio, alla fine i colpi sono andati a segno e qualche discreto sarago, uno solo al libero gli altri in tana, e un bel marvizzone ci hanno lasciato le penne.

 

Ma passare una giornata con M.p.S. non solo è un'emozione impagabile per la rara possibilità di osservare un veterano e capace pescatore all'azione, ma anche per lo spessore umano che lo caratterizza. A simpatia il maestro è davvero imbattibile e quanto a generosità basti pensare che è stato 5 ore in acqua con la tramontana sferzante e una fastiosa pioggerella a farla da padrone pur di aiutarmi a perfezionare le tecniche di pesca in tana e all'agguato.

 

Non cito tra le catture il gattuccio (pesce che ho visto ieri per la prima volta grazie al maestro M.p.S.) perchè in realtà è stato catturato sotto il diretto controllo di M.p.S.

 

Vi descrivo l'emozione. Eravamo a -11 sul grotto, e da un minuscolo pertugio, per puro caso, M.p.S. armato di torcia, scorge, una parte del fianco del gattuccio e mi invita a darci un'occhiata. Preparando adeguatamente il tuffo, mi avvicino al pertugio e cerco di guardarci dentro, ma il contatto visivo con l'animale fallisce. Non lo vedo. Ci vorranno altre due discese per scorgere il fianco dell'animale, tutto raggomitolato e con la testa e buona parte del corpo nascosti in un angolo laterale della tana non visibile dall'ingresso. Era davvero nascosto bene e ad una distanza di circa un metro e 1/2 dall'imboccatura della stessa.

 

M.p.S. mi chiede se avessi mai visto prima di allora un gattuccio, e vista la mia sorpresa quando ha detto che assomigliava ad uno squaletto (io mi immaginavo una sorta di gronco) e che sarebbe stata una bella battaglia toglierlo da quella tana, mi ha guardato ridendo e dicendo: "E' venuto il momento che tu conosca questo pesce ... te la senti?"

 

Non stavo più nella pelle ... abbiamo preparato il tuffo valutando anzitutto il fattore sicurezza: 11 metri sembrano pochi, ma al freddo, con visibilità 6 metri, lavorare all'imboccatura di una tana può essere molto pericoloso per un neofita ed è necessario non solo che ci sia un’altra persona accanto, ma che sia anche esperta. Ecco dunque che abbiamo pianificata una discesa preliminare per cercare eventuali altri pertugi che ci consentissero di sparare alla testa dell’animale, perché così come era messo, di fianco e con solo una parte del corpo visibile, e così all’interno della piccola e angusta tana, sarebbe stato troppo difficile tirarlo fuori.

 

Niente.

 

Nessuna apertura del grotto che lasciasse intravedere quella dannata testa. E così la decisione, tentiamo il colpo sul fianco.

Con un 75 elastici 18 e asta da 6,5 ho provato io ad abbozzare un primo allineamento posizionando il fucile dentro la tana. L’operazione, complessa per un neofita in quelle condizioni di grotto, non mi ha tuttavia consentito di mettere a segno il colpo al primo tentativo.

 

Sono così risalito, sempre con M.P.S. al fianco, e anche un mio secondo tentativo si è rivelato infruttuoso: l’apertura della tana era così angusta da richiedere l’avvicinamento della testa con una manovra facile a dirsi ma meno a farsi, in quanto uno sperone di grotto impediva di sdraiarsi sul fondo col corpo allineato all’imboccatura della tana, ma necessitava di una presa della roccia per riuscire a guardare dentro il buco.

 

Ho così chiesto l’intervento di MPS che è sceso e ha fatto fuoco colpendo l’animale sul fianco. La reazione è stata violenta, io ero lì vicino e dalle spaccature della tana uscivano fiumane di torbido.

 

Ho provato nel tuffo successivo a tirare fuori l’asta con l’animale insagolato, ma era davvero come cavare un macigno. Al terzo tentativo, finalmente MPS ha estratto la preda, un gattuccio di 82 cm, che a bocca spalancata cercava, dimenandosi come un forsennato, di attingere il braccio del vittorioso sub.

 

L’incontro con la bestia è stato davvero impressionante. Per un inesperto come me il gattuccio assomiglia allo squalo. La pelle è ruvida come carta abrasiva, le fauci e gli occhi sono quelli dello squalo (mi perdonino gli amici biologi e ittiologi per le imprecisioni) anche se la dentatura è risibile.

 

Il corpo era color marrone scuro e maculato come un leopardo. La pancia bianca. Togliergli l’asta è stato infatti un po’ complicato dall’energia che ancora il pesce era in grado di sprigionare a 15 minuti dal colpo inferto. MPS mi dice che il pescione è ottimo in zuppa.

 

Vedremo.

 

Per il resto la prova più impressionante della giornata è stato togliersi la muta con la tramontana gelata e la pioggerella fastidiosa, quella che sferza la pelle. Appena rivestiti siamo andati prenderci un bell’aperitivo e a commentare la giornata di pesca, e subito il rivivere nei racconti le esperienze della giornata ha fatto dimenticare il freddo polare :cheers: .

 

Fossero tutte così le domeniche ...

 

Grazie Maestro MPS, arrivederci alla prossima puntata.

 

:smartass:

:clapping::clapping::clapping::clapping::clapping::clapping:

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