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Storia tragicomica di una pescata non pescata


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Questa ve la voglio proprio raccontare.

 

Qualche giorno fa riesco finalmente a d organizzarmi per la levataccia delle 5,00.

 

Organizzo orari del giorno prima e del giorno dopo per tutta la famiglia, riesco a dormire bene la notte prima e quindi posso sacrificare qualche ora di sonno per il giorno successivo.

Infine, ma non di secondaria importanza, riesco ad avere un giorno libero dal lavoro.

 

Esco in barca fuori da Portovenere scoprendo una piacevole "maretta" di scirocco mentre l'acqua ha la visibilità giusta.

 

Fermo il motore in una zona dove solitamente con un po' di mare sono solito trovare abbastanza "divertimento".

 

Ormeggio e mi vesto. L'onda sbatte in modo "giusto", nè troppo nè troppo poco per iniziare con degli agguati e piccoli aspetti in poca acqua.

Essendo però estate prima di buttarmi nella schiuma vale la pena fare qualche tuffo più fuori per vedere che aria tira e anche perchè a volte con queste condizioni in poco acqua non c'è un pesce mentre se ne trova parecchio a fondo.

 

Entro in acqua e carico il fucile: tempo pochi secondi si sfilaccia il cavetto di acciaio dell'archetto.

 

Azz.. devo risalire in barca per sostituirlo (in effetti aveva già passato parecchie battaglie)... risalgo ma l'operazione non è agevole perchè le boccole sono un po' dure da svitare e lo sballottamento delle onde mi dà qualche stranio fastidio (stranissimo nn soffro per niente il mal di mare)...

 

ok rientro in acqua... qualche tuffo sui 15 mt e mi rendo subito conto che nn gira nulla, anche per via del taglio freddo che è ancora troppo alto...

 

Mi dirigo verso terra mentre intorno nn vedo passare una coda... deludente

 

Intanto il fastidio per il mare si trasforma in un principio di nausea.... assurdo se nn soffro il mal di mare in barca assolutamente mai l'ho sofferto stando in acqua.... mah!

 

Arrivo dove frange l'onda facendo qualche passata all'agguato per cercare di capirci qualcosa... ma nulla.

 

Arrivo ai primi sassi e improvvisamente da una spacca orizzontale dove l'onda schiuma esce una moltitudine prima di grosse salpe e poi sciamano rapidissimi molti saraghi anche grossi.

 

Sono stato poco attento ma la nausea mi distrae....

 

Ecco dove stanno i pesci... speriamo nn sia un caso (ma sarebbe proprio strano).

 

Solo che improvvisamente mi assale un nuovo malessere: attacco di diarrea....

 

Non ho tempo per ritornare alla barca...

 

cerco uno scoglio semiaffiorante dove appoggiare i piombi e lo schienalino, mi spoglio e mi pongo in posizione di sicurezza e galleggiando tra la schiuma....

 

Penso che finalmente libero potrò finalmente pescare... ma mi sbaglio la nausea nn mi abbandona...

 

C'è molto pesce ma bisogna contorcersi tra gli scogli proprio dove sbatte il mare e comincio a sbagliare pesci, sparo una, due cinque volte sbagliando pesci difficili ma nn impossibili.

 

cambio posto perchè il mare sta aumentando ho bisogno di qualche parete più ripida.

 

Ora sto un po' meglio, oggi c'è pesce ma sono innervosito dal fatto che nn sono ancora riuscito a prendere nulla.

 

In parete c'è sempre pesce, al primo agguato scendono dalla schiuma 4 saragoni e mi vengono incontro... sparo di muso a colpo sicuro... centrato! risalgo finalmente soddisfatto...ma si strappa il sagolino del fucile... ma perchè nn sono uno di quelli che curano maniacalmente l'attrezzatura? forse perchè è già tanto avere il tempo per andare qualche volta a pesca....

 

L'asta col saragone che si dibatte precipita nell'abisso torbido...

 

Non posso perdere la posizione per nessun motivo altrimenti nn ho alcuna speranza di recuperare almeno l'asta (nn per altro ma perchè è la combinazione perfetta da anni con questo tubo - il mio 80ntino super versatile).

 

ma nn posso scendere con lo schienalino a 18/20 mt. lo tolgo ma nn so dove appoggiarlo, la parete è dritta. C'è però uno spunzone di roccia... lo appendo li.

 

Scendo tre volte e alla fine la vedo... ovviamente senza pesce.... recupero il dardo e torno su...

In superficie cerco di riannodare il sagolino rimasto per continuare a pescare... ma mentre sto armeggiando col nylon un'ondata più forte stacca lo schienalino che precipita giù.... :banging::cacca:

 

A questo punto tenendo in mano asta e fucile riscendo e riesco a recuperare lo schienalino faticando parecchio a riportarlo su...

 

Forse è meglio tornarsene a casa.... quando nn va nn va

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Ahhhh! Già ormeggiare in mezzo al mare è un'impresa detta così" ormeggio e inizio a pescare" sembra che peschi al porto :-)

Ho dato fonda, mi pare, al natante

però giornata no ma ci vuol pazienza...la calma è la virtù dei forti

hiiiii già ti vedo attaccato allo scoglio a defecare...:D

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Ma c'è stato un seguito....

 

qualche giorno dopo ritorno nello stesso posto, stesse condizioni del mare (anzi un po' piu' forte, stavolta non si può stare in mezzo alla schiuma la risacca è troppo forte bisogna adottare un'altra tecnica, diciamo più .... oceanica), ma io sto molto meglio.....

 

Non si rompe nulla e c'è pesce, un po' meno dell'altra volta ma c'è....

 

Prendo in rapida sequenza 7 saragoni e soddisfatto me ne torno a casa.

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Ospite world6

 

 

Forse è meglio tornarsene a casa.... quando nn va nn va

 

la penso anche io cosi'. quando mi capitano ste giornate faccio il barcaiolo o se son solo rientro e mi lavo il gommone col chante clair....se non si buca il flacone:):)

 

c'e' un luogo invece che credo mi abbia comunicato che li a me non mi ci vuole: la Madonnina di Framura. Le ultime tre volte che ci son stato:

1)rotto e sopratutto incastrato nel volano, la sagola della messa in moto

2) perduta una pinna SCL

3)perduto totem guizzo

 

....e non vi raccontero mai come! :boxed::fish:

 

 

ovviamente le cernie sotto lo scoglio della madonnina ora son tutte vostre... :bye:

 

ciaooo

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Intanto ecco due righe sulla pescata di cui sopra (quella buona).

 

Ho notato subito che le condizioni del mare erano leggermente peggiori rispetto al giorno della "non pescata".

 

Maggiore risacca ed impossibilità a stare dove sbatte l'onda.

 

Quindi niente agguato raffinato passando da uno scoglio all'altro tipo murena (l'avete mai vista la murena come si muove in caccia nel mare mosso?): entra in un buco e percorre qualche metro al coperto delle tane e poi riesce seguendo le angolature delle pietre.

la differenza è che lei cerca pesci dentro i buchi.

 

Quindi questa volta si deve cambiare tattica: qualcosa di simile alla pesca nella risacca oceanica. Si parte da fuori e si rientra fin dove il moto ondoso lo permette calcolando i periodi d'onda (perchè con le onde più forti in poca acqua diventa pericoloso) e cercando di infilarsi tra i sassoni in modo da proteggersi dalla forza delle onde, fermandosi quando l'onda porta fuori e lasciandosi avvicinare a riva quando l'onda porta dentro.

Così facendo riesco a infilare il primo canalone in mezzo a due massi mastodontici e intravvedo un saragone che sta mangiando dietro una crestina). ha la schiena segnata (o precedente fucilata o morso di altro predatore, ma ormai cicatrizzato).

Sento che sta arrivando l'ondata per cui devo aggrapparmi a qualunque cosa anche con le pinne per bloccare il movimento altrimenti lo spaventerò.

Riesco appena in tempo a incastrarmi nella fenditura e quando arriva l'onda sono abbastanza fermo.

Il saragone però no. l'onda lo solleva e in qualche maniera mi percepisce, però essendo io fermo nn si spaventa molto, si allontana leggermente verso l'alto del canalone. per fortuna nel frattempo la forza dell'onda cala (fase di intermezzo tra un'onda e l'altra) e io riesco a spostarmi in modo controllato per seguire il pesce. So che ho solo qualche frazione di secondo: o sparo prima che arrivi l'onda successiva o sarò sballottato in modo tale da terrorizzare la preda. Il sarago scompare per una frazione di secondo nella schiuma della precedente onda e io scatto per guadagnare un metro, quando lui spunta dalla nuvola di sospensione io sono a tiro, tiro lungo ma nn ho altra chance, sparo .... fulminato. meno male se si metteva a sbattere rischiavo di perdere tutto, pesce e fucile nel mulinello dell'onda che infatti arriva, ma io rimango sul fondo anzichè risalire e tiro a me la sagola del fucile (nn lo faccio mai se non sono più che certo di aver sparato bene il pesce, anzi nn lo faccio proprio mai a ben pensare salvo in questi casi dove devo contrastare la forze dell'onda e nn posso andare tanto per il sottile. Il pesce fulminato viene tirato a me mentre pinneggio rasente il fondo verso il largo per uscire dalla zona pericolosa.

Dopodichè risalgo col mio sarago sul kg circa.

tattica che vince nn si cambia, quindi trovati altri due sassoni con caratteristiche simili rifaccio le stesse cose. Questa volta il sarago mangia nella "V" del canalone e quando percepisce qualcosa mi viene incontro. Sono leggermente più fondo e quindi sento meno la risacca: sparo di muso e il tiro nn ha storia .

Rispetto all'altra volta oggi i saraghi sono più solitari. meglio così ho meno problemi a stare attento a nn spaventare gli esemplari più piccoli che poi si tirano dietro i "papi".

Non vedo in giro altre specie solo saraghi maggiori e salponi. Potrei prendere dieci salponi ma oggi nn mi interessano, forse ne prenderò un paio alla fine per il sugo della pasta.

Col sistema "oceanico" si tratta solo di trovare la conformazione di roccia giusta, perchè quasi ovunque c'è un bel pesce che mangia. In più la mira oggi mi assiste perchè nn sbaglio un tiro. non è che fulmino tutto ma diciamo che non si strappa nemmeno un pesce, cosa che odio perchè mi piange il cuore a veder andar via un pesce ferito.

Ogni tanto allargo un po' per vedere se fuori gira qualcosa (barracuda, dentici, palamite, orate) ma niente il termoclino è a 16 metri e questa profondità in questo tratto di costa blocca qualunque presenza di pesce sul medio fondale.

Ritorno a riva e nei soliti 3/4 metri di fondo catturo in sequenza altri pesci. le salpe per oggi le lascio stare, tra l'altro troppo facili non mi darebbero nemmeno soddisfazione. Il sugo lo farò con alcuni saraghi.

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Grande Stefano, come sempre bellissimo racconto, eri già bravo ai tempi che ricordo ma ora sei diventato micidiale e magari il viaggio Brasiliano ti ha perfezionato ancora di più,pure io avrei delle pescate da raccontare del golfo persico ma evito, perchè loro leggono...

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