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pesca sub in corsica


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Sono stato diverse volte a pesca nella Corsica del sud e ho conosiuto Felix nell'ufficio al porto. Dopo le presentazioni (i Corsi ci tengono molto) ci disse che anche lui pescava fu ben contento di indicarci alcuni siti interessanti, ma fu altrettanto rigido nel chiedere il rispetto dei confini.

Ci siamo ritornati fuori stagione, in Ottobre e senza presentarci: beh non ci crederete, ma sapevano che eravamo li a pesca e ci "inseguirono" finchè non ci "beccarono" per chiederci i documenti (ovviamente in regola).

 

Di storie movimentate ce ne sono a bizzeffe a danno di invasori stranieri:

c'è quella di quel gruppo di romani che andavano a razziare porcini nella foresta d'Aitone e a cui venne incendiato il furgone, c'è quella dell'abbordaggio ad una barca a vela di italiani che avevano notte tempo rubato un gommone che stavano trainando in italia, oppure quella di un gruppo di sub polacchi arrestati dalla gendarmeira perchè sorpresi a rubare granseole dalle reti dei pescatori e mi dissero che furono fortunati perchè se li avessero beccati i pescatori...

 

Non si può giudicare questo popolo senza consoscere un po' della loro travagliata storia:

Crocevia di culture e popolazioni, la Corsica ha visto sul suo territorio coloni d'ogni dove impiantati dai governi succedutisi nei secoli: Pisani, Genovesi, la breve parentesi indipendentista capitanata da Pascal Paoli e infine i Francesi che la usarono per riversare i "pieds noirs", gli esuli espulsi dal nord africa dopo la guerra e l'indipendenza dell'Algeria nel '62 e che non trovarono certo vita facile e che anzi provocò gli episodi tragici degli anni 70 con la recrudescenza delle azioni del Fronte Nazionale di Liberazione Còrso, le ville fatte saltare in aria, la famosa spedizione punitiva dinamitarda all'isola di Cavallo, le sparatorie ecc.

Non sono passati poi molti anni dall'attentato del prefetto di Ajaccio, massimo esponente del governo francese, avvenuto solo nel '98 e la cattura dell'utlimo latitante del gruppo di fuoco avvenuta l'anno scorso. Era solo il 2002 quando si ebbero molti omicidi sull'isola fra gruppi rivali dell'area indipendentista.

Per molti anni, in assenza di un potere forte, fu d'uso la "vendetta" (da cui il nome del famoso coltello còrso) con faide tremende fra famiglie rivali e che ha lasciato strascichi sul carattere dei moderni isolani.

Nel 2005 ero in Corsica quando il governo francese decise di privatizzare la SNCM Società Nazionale Corsica Marittima: beh, il porto di Bastia fu bloccato e messo a ferro e fuoco per una decina di giorni e per rientrare in Italia dovetti passare dalla Sardegna!!!

 

Insomma, i Còrsi nella loro tormentata storia e anche di recente hanno sofferto (ad oggi è il distretto con il più basso reddito e la maggior disoccupazione di tutta la Francia) e il loro carattere ne ha indubbiamente risentito, ma posso testimoniare personalmente che oltrepassata la barriera pregiudiziale sono persone normalissime e anzi capaci di gesti di affetto e amicizia notevoli.

Chiudo con un simpatico proverbio Còrso che forse riassume nel modo più semplice questo mio pensiero:

"A chi a pane e vinu, po invita u su vicinu"

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Non si può giudicare questo popolo senza consoscere un po' della loro travagliata storia:

Crocevia di culture e popolazioni, la Corsica ha visto sul suo territorio coloni d'ogni dove impiantati dai governi succedutisi nei secoli: Pisani, Genovesi, la breve parentesi indipendentista capitanata da Pascal Paoli e infine i Francesi che la usarono per riversare i "pieds noirs", gli esuli espulsi dal nord africa dopo la guerra e l'indipendenza dell'Algeria nel '62 e che non trovarono certo vita facile e che anzi provocò gli episodi tragici degli anni 70 con la recrudescenza delle azioni del Fronte Nazionale di Liberazione Còrso, le ville fatte saltare in aria, la famosa spedizione punitiva dinamitarda all'isola di Cavallo, le sparatorie ecc.

Non sono passati poi molti anni dall'attentato del prefetto di Ajaccio, massimo esponente del governo francese, avvenuto solo nel '98 e la cattura dell'utlimo latitante del gruppo di fuoco avvenuta l'anno scorso. Era solo il 2002 quando si ebbero molti omicidi sull'isola fra gruppi rivali dell'area indipendentista.

Per molti anni, in assenza di un potere forte, fu d'uso la "vendetta" (da cui il nome del famoso coltello còrso) con faide tremende fra famiglie rivali e che ha lasciato strascichi sul carattere dei moderni isolani.

Nel 2005 ero in Corsica quando il governo francese decise di privatizzare la SNCM Società Nazionale Corsica Marittima: beh, il porto di Bastia fu bloccato e messo a ferro e fuoco per una decina di giorni e per rientrare in Italia dovetti passare dalla Sardegna!!!

Senza offesa per nessuno, ma queste romanzate tese in qualche modo a giustificare un temperamento scorbutico, quando non proprio arrogante e prepotente, mi sembrano del tutto fuori luogo.

 

La Sardegna ha una storia molto simile, se non molto peggiore dal punto di vista delle dominazioni, delle vessazioni, della povertà e chi più ne ha più ne metta, eppure certi modi di fare non fanno parte del DNA dei sardi e anzi, sarebbe una barzelletta. La maleducazione e la prepotenza non hanno radici storiche, sono qualità dell'individuo a prescindere dalla storia del popolo a cui appartiene.

 

:bye:

 

 

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La Sardegna ha una storia molto simile, se non molto peggiore dal punto di vista delle dominazioni, delle vessazioni, della povertà e chi più ne ha più ne metta, eppure certi modi di fare non fanno parte del DNA dei sardi e anzi, sarebbe una barzelletta. La maleducazione e la prepotenza non hanno radici storiche, sono qualità dell'individuo a prescindere dalla storia del popolo a cui appartiene.

 

:bye:

 

Ciao Davide! ;)

 

Mi permetto di dissentire un pochino dalla tua affermazione.

Nel senso che la Sardegna e la Corsica sono isole gemelle" separate alla nascita" da vicissitudini storiche che le hanno di fatto allontanate molto più delle 7 miglia che le separa le Bocche di Bonifacio.....ma alla fine il carattere dei due popoli è spesso sovrapponibile , sia nel bene che nel male.

 

Il Corso è più duro solo perchè è più dura la sua terra, più aspra e avara nei confronti dell'agricoltura e dell'allevamento, insomma delle attività tradizionali dell'uomo.

Nei secoli ha selezionato un dna battagliero più di quello sardo, ma nemmeno troppo.

semplicemente sono più fieri di noi di certe loro particolarità e ci tengono a rimarcarlo.

 

NOI sardi siamo più "paciosi", forse, ma ti ricordo che episodi di intolleranza sfociati anche in qualcosa di peggio , sono accaduti anche da noi.

 

Non voglio fare la conta di episodi poco simpatici, ma se fai mente locale, basta andare agli anni delle vendette verso i cacciatori toscani e romani che venivano in Sardegna a sparare i tordi come se andassero in Africa o in Romania, per rendersi conto che non sono state risparmiate nemmeno le fucilate e gli attentati alle auto...

Ma forse mi rendo conto che tu eri piccolo oppure nemmeno nato! :lol:

 

Insomma, potrei dire che il sardo e il corso sono due cavallini selvatici.

 

Il Corso mantiene questa condizione, e ne va fiero, anche a costo di essere un pò anacronistico.

 

Il sardo è stato domato; ci hanno messo le briglie e la sella per farci dimenticare di essere stati cavallini selvatici...e la missione è riuscita.

In gran parte. ;)

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Io ci vado 2 volte l'anno da un sacco di tempo, l'ho girata praticamente tutta, in tutte le stagioni, qualche volta anche con il gommone e sinceramente ho sempre trovato grande cordialità, disponibilità e gentilezza.

Sono persone molto generose e corrette, solo che se provi a fare il furbo e ti dimostri maleducato ed irrispettoso ti fanno il culo.

Io sinceramente ci sto così bene che più volte ho meditato di comprarci casa.

Salvo episodi rari (le teste di c@**o sono ovunque), per tutte "le rappresaglie" c'è sempre un motivo dietro.

Comportandosi bene non solo non c'è di che temere, ma ci si sorprende anche della gentilezza e della generosità di cui sono capaci.

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In effetti bisogna vedere che cosa effettivamente copra questa assicurazione FIPSAS, se davvero può adattarsi alle norme corse.

 

Io credo che alla fine le cose si chiariranno con buona pace di tutti.

 

 

Solo per dire che ho già verificato ed è tutto regolare, dal mio punto di vista.

Adesso con FIPSAS stiamo facendo i passi per giungere ad un chiarimento con le autorità marittime corse.

 

Siamo in Europa......

 

Giorgio

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NOI sardi siamo più "paciosi", forse, ma ti ricordo che episodi di intolleranza sfociati anche in qualcosa di peggio , sono accaduti anche da noi.

 

Non voglio fare la conta di episodi poco simpatici, ma se fai mente locale, basta andare agli anni delle vendette verso i cacciatori toscani e romani che venivano in Sardegna a sparare i tordi come se andassero in Africa o in Romania, per rendersi conto che non sono state risparmiate nemmeno le fucilate e gli attentati alle auto...

Ma forse mi rendo conto che tu eri piccolo oppure nemmeno nato! :lol:

 

Insomma, potrei dire che il sardo e il corso sono due cavallini selvatici.

 

Il Corso mantiene questa condizione, e ne va fiero, anche a costo di essere un pò anacronistico.

 

Il sardo è stato domato; ci hanno messo le briglie e la sella per farci dimenticare di essere stati cavallini selvatici...e la missione è riuscita.

In gran parte. ;)

Supponiamo anche che se uno và a comportarsi da bracconiere, senza che la legge riesca a coglierlo sul fatto, se lo sia meritato; ma fino a quando si rispettano le regole SCRITTE e si subiscono delle ritorsioni per la violazione di presunte regole non scritte che fanno ridere i polli, allora non và più bene.

 

Le vendette contro i cacciatori in trasferta (anche i campidanesi in barbagia lo sono?!), piuttosto che i pescatori o i cercatori di funghi, che hanno la sola colpa di non essere del posto ma di fare qualcosa di assolutamente lecito e nel rispetto ferreo delle leggi, sono comportamenti da imbecilli a prescindere dalla latitudine, senza attenuanti o giustificazioni di sorta, tutto qui.

 

:bye:

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Giorgio, ti ringrazio per questa precisazione, perchè a me pare davvero un fraintendimento dovuto a questa benedetta assicurazione.

 

Ripeto, per quello che ho visto l'anno scorso e quest'anno, in alcuni casi la norma che ha abolito il permesso di pesca è stata negativa per la confusione che ha ingenerato.

 

In media, negli Uffici degli Affari marittimi, ho trovato persone gentili che ci mettevano in guardia sull'interpretazione che ne avrebbero dato le autorità come la Gendarmerie, al limite i guardia parco come Felix.

 

Si tratta di fare chiarezza, dopodichè il buon Felix potrà sbraitare e dire quello che vuole, ma non potrà fare lo sceriffo della riserva.

 

c'è da dire che fuori dalle riserve i controlli sono ridotti al minimo e l'eventualità che ci sia qualche controllore sono davvero minime.

 

Nel caso che ha aperto il dibattito bisognerebbe ricordare che la zona ricade nell'area del Parco Internazionale delle Bocche di Bonifacio e anche se la pesca subacquea è consentita nella "zona C"( quella verde), e le limitazioni sono più stringenti che nel resto dell'Isola.

Limite di 8 pezzi al giorno( ma senza limite di peso), con rispetto delle misure minime.

 

Magari Felix ha visto gente che non rispettava nemmeno queste limitazioni e avrà raggiunto un livello di stress tale da fargli "aggredire" il nostro sfortunato amico.

 

 

 

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Per il carattere del Sardo e del Corso, sottoscrivo ciò che ha detto Gianni Boi, e invece per quanto riguarda l'irredentismo corso vi voglio raccontare quanto successomi 10 anni fa :

Ero a Cargese, ospite di un piccolo residence di non più di 10 appartamentini fronte mare con piscina a sfioro, i proprietari, una coppia di corsi, sembravano tranquilli gestori di struttura turistica... parlandoci sentivo una cera acredine verso i francesi... e una mattina alle 4.00 mi fu tutto chiaro. Venni svegliato da un rumore fortissimo e grida in francese che ci intimavano di restare fermi nel letto. 4 uomini vestiri di nero con passamontagna stavano frugando tutto l'appartamento, guardando sotto i letti e negli armadi, per poi scusarsi e intimarci di restare a letto per un'altra mezz'ora. Chiaramente ero un po' sconvolto, dopo mezz'ora mi alzai e andai dai miei amici che alloggiavano in appartamenti contigui, da cui seppi che avevano ricevuto le stesse visite. La mattina dopo andammo alla reception, ma non trovammo nessuno, e così per i successivi 3 giorni il rsidence fu lasciato in gestione ai turisti. Solo poi si presentò il fratello della moglie del proprietario, tranquillizzandoci che sarebbe tornato a breve. In effetti poi i proprietari tornarono, minimizzando l'accaduto, dicendo che la polizia francese ha paura che lui nasconda ricercati nazionalisti nella sua struttura. La vacanza poi è proseguita tranquilla. Mi venivano solo i brividi a pensare che avrebbero potuto beccarmi vestito da sub con l'oleo in mano mentre andavo a fare un'albata :o

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Beh, questo è uno dei classici motivi per cui i Còrsi sono sospettosi verso gli "stranieri" e mal sopportano chi si presenta com invasore.

Essere portati via nel cuore della notte da quattro teste di cuoio incappucciate... come dar loro torto.

In passato la Polizia c'è andata giù pesante usando spesso metodi poco ortodossi.

Famosa è la vicenda del prefetto di Ajaccio (succeduto a quello ucciso in un attentato) che venne sollevato in gran fretta quando si scoprì che i suoi uomini nottetempo avevano incendiato uno stabilimento balneare costruito senza licenza a Cala d'Orzu.

 

 

 

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se ci addentriamo a discutere della diffidenza dei corsi verso gli stranieri, facciamo l'alba!

 

E per stranieri intendo anche e sopratutto i francesi.

 

Mi limito a completare quanto scriveva Alessandro Staderini sulla storia dell'irredentismo corso.

 

Quando le due organizzazioni separatiste più forti ( FLNC e la Cuncolca) stavano prendendo piede nella regione e nel continente, e davano segni di unire le loro forze per essere ancora più efficaci e micidiali, lo stato francese, temendo una vera e propria rivolta, mise in pratica il famoso detto" divide et impera".

 

Cominciarono ad infiltrare le due organizzazioni di agenti che cominciarono a fomentare odi trasversali e conflitti tra le due fazioni, culminate con eliminazioni fisiche di vari personaggi.

 

Nel giro di pochi anni le due fazioni erano nemiche e si chiusero da sole nel loro piccolo recinto.

Per la polizia fu poi semplice andarli a prendere uno per uno ed eliminarli.

Intendo anche ucciderli con precisione e sangue freddo, per capirci.

 

Insomma, si può vedere bene che il corso non ha poi troppi motivi per fidarsi degli stranieri, e in più ci potremmo aggiungere i troppi, troppi speculatori italiani che hanno sempre visto la Corsica come una specie di vacca da mungere in braba a tutti.

La stessa cosa fatta in Sardegna per decenni...solo che mentre i sardi, mi spiace dirlo, si sono messi a pecorone in maniera a volte rivoltante e vergognosa( come accaduto in Gallura), altre volte quasi con rassegnazione, in Corsica questi personaggi sono stati subito messi in condizioni di non nuocere troppo.

 

Ai più spregiudicati e farabutti gli hanno fatto saltare in aria tutto, e sono stati costretti a cambiare aria per paura di altri maggiori danni.

 

Mi dispiace, suona brutto lo so.., ma non riesco a farmeli stare antipatici, i nostri cugini!

 

Proprio per questa pervicacia, per questa voglia di far capire a chi pensava di fare un sol boccone dell'isola che "..non era aria.."

 

amaramente dico che forse, visto lo sfacelo e l'oscenità che è ormai diventata la mia isola, sulle sue coste, non sarebbe stato male aver fatto le stesse cose.

 

Non fraintendetemi, però...sono la persona più pacifica del mondo!

E' solo per farvi capire lo sconforto che provo ogni volta che vedo quello che si sta combinando da noi...

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La stessa cosa fatta in Sardegna per decenni...solo che mentre i sardi, mi spiace dirlo, si sono messi a pecorone in maniera a volte rivoltante e vergognosa( come accaduto in Gallura), altre volte quasi con rassegnazione, in Corsica questi personaggi sono stati subito messi in condizioni di non nuocere troppo.

 

 

Proprio per questa pervicacia, per questa voglia di far capire a chi pensava di fare un sol boccone dell'isola che "..non era aria.."

 

amaramente dico che forse, visto lo sfacelo e l'oscenità che è ormai diventata la mia isola, sulle sue coste, non sarebbe stato male aver fatto le stesse cose.

 

Non fraintendetemi, però...sono la persona più pacifica del mondo!

E' solo per farvi capire lo sconforto che provo ogni volta che vedo quello che si sta combinando da noi...

Sono d'accordissimo con molte cose scritte in questo post,ma in particolare su quest'ultima riflessione di Gianni.La corsica è bella e selvaggia perchè i corsi l'hanno mantenuta tale,la sardegna pure bellissima è deturpata da abusi di ogni genere..

Non dico che è stato giusto far slatare case,ma un pò più di fermezza,male non farebbe in Italia.

E' solo un mio punto di vista,non voglio portar la disucssioneandare off topic(si dice così?.. :P )

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ciao a tutti non volevo di certo sollevare questo polverone , e me ne dispiace veramente tanto .

Penso che se la guardia parco ha agito così avrà avuto le sue motivazioni di quel momento e forse sarebbe stato meglio che fossi andato il giorno dopo da lui a parlargli per presentarmi e chiedere gentilmente spiegazioni che forse mi avrebbe dato e chissà forse mi avrebbe stretto anche la mano e sarebbe finita li.

Chiedo gentilmente a tutti di non continuare polemiche su questo post che porterebbero solo a discussioni equivoche controproducenti al rapporto con i corsi.

grazie.

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No Pietro, per carità, non c'è nessuna polemica secondo me, stiamo solo parlando tranquillamente delle vicende storiche recenti che hanno portato un popolo ad essere così come oggi li conosciamo e del motivo che a volte li spinge ad essere un po' spigolosi verso gli stranieri.

Anzi credo che questa discussione sia positiva e dia l'opportunità a molti di noi di approfondire notizie e fatti che hanno coinvolto immancabilmente il popolo còrso negli ultimi decenni, insomma a conoscerli meglio.

Poi ognuno può anche rimanere della propria opinione, l'importante è cercare di sapere e conoscere, poi di ragionarci sopra, anche per mezzo di una pacifica discussione come questa dove ognuno da il suo contributo.

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No Pietro, per carità, non c'è nessuna polemica secondo me, stiamo solo parlando tranquillamente delle vicende storiche recenti che hanno portato un popolo ad essere così come oggi li conosciamo e del motivo che a volte li spinge ad essere un po' spigolosi verso gli stranieri.

Anzi credo che questa discussione sia positiva e dia l'opportunità a molti di noi di approfondire notizie e fatti che hanno coinvolto immancabilmente il popolo còrso negli ultimi decenni, insomma a conoscerli meglio.

Poi ognuno può anche rimanere della propria opinione, l'importante è cercare di sapere e conoscere, poi di ragionarci sopra, anche per mezzo di una pacifica discussione come questa dove ognuno da il suo contributo.

questa discussione mi ha aperto di più la testa e il modo di vedere e capire le cose. Conoscevo già in parte la mentalità corsa ed ho sempre cercato di rispettarne i valori e vorrei tornarvi sempre come tutti gli anni in tranquillità con la famiglia anche perche considero la Corsica una seconda patria visto che è dal 95 che mi ci reco, però ho letto considerazioni in questo post che mi hanno fatto riflettere maggiormente e vorrei metterci una pietra sopra.

Ciao a tutti e grazie.

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