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La crisi non Esiste..è tutta una creazione mediatica in quando alle aziende che chiudono succedeva anche quando secondo i MEDIA l'economia tirava...,diciamo che se c'è una crisi è legata al mondo della finanza che prima guadagnava cifre immorali correndo pochi rischi...ora che non guadagnano più il 500% e che corrono qualche rischio sono in "cRisi"

Blood, non sò che lavoro fai e da dove prendi le informazioni, ma sicuramente non sai di quello che parli!

D'accordo che i media hanno trasmesso tanto allarmismo, ma si è in piena recessione e purtroppo è pieno di gente che ha perso il lavoro.

Mai vista in passato una situazione del genere.

 

esatto.................................

 

in effetti ora che ci penso alla mia ragazza alla quale non hanno rinnovato il contratto insieme a altre 20 persone, potrei provare a dirgli che non e' recessione ma solo allarmismo !!!!!!!!!!!!!!! :o:o:o

Peo forse mi sono espresso male ,ho detto che la crisi oggi è prettamente finanziaria e che la botta vera deve ancora arrivare l'allarmismo c'è di sicuro e la situazione dei contratti a tempo determinato è purtroppo una triste realtà ,chi se lo può permettere (un certo tipo di aziende ) massimizza i guadagni quando l'economia tira e minimizza le perdite quando c'è all'orizzonte una crisi non rinnovando i contratti.

Comunque mi pare chiaro che un po' tutti in questo periodo hanno le idee confuse(compreso il sottoscritto) ,io ho semplicemente espresso la mia opinione ,probabilmente la realtà che vivo è diversa ed ho la fortuna di abitare e vivere in una zona sicuramente privilegiata dove sinceramente continuo a vedere i ristoranti pieni, i negozi d'abbigliamento presi d'assalto ed un sacco di macchine che non definirei proprio utilitarie fresche fresche d'immatricolazione...

cosi' e' gia' meglio.....

la cosa che mi fa' riflettere e' che mio fratello (dirigente gestione sportiva ferrari squadra corse) a Gennaio ha dovuto lasciare a casa 7 igegneri e ti assicuro che se anche la Ferrari deve stringere la cinghia, forse e' qualcosa di piu' che semplice allarmismo ;););)

 

poi noi tutti e' meglio che ci diamo un po' una rimboccata alle maniche a partire dai dipendenti a noi simil-imprenditori ;)

Guarda stavo parlando or ora con una mia cliente dirigente Michelin ,andata in pensione dal 1 di Gennaio 2009 mi stava spiegando che alla michelin stanno facendo una piccola rivoluzione incentivando i prepensionamenti ,e spostando persone da milano a torino in pratica hanno eliminato un centinaio di persone ,non perchè l'azienda vada male ma perchè Delocalizzando e spostando la produzione all'estero aumenteranno i profitti ed inoltre ricorreranno agli amortizzatori sociali facendo pagare lo stato al posto loro...e di situazioni simili te ne potrei descrivere a centinaia LORO DELOCALIZZANO( e guadagnano) E I LAVORATORI SE LA PRENDONO IN QUEL POSTO...

Modificato da bblood
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Blood, non so di cosa ti occupi tu, ma faccio un esempio facile facile: se hai una attività che prima fatturava 100 e ora fattura 50 significa che hai avuto una perdita di 50 no?

tu come me la chiami se questa cosa riguarda tutto il mondo???

Se l'economia fosse così semplice....non ci sarebbero problemi.....le analisi poi fatte a livello macroeconomico sono un vero enigma tant'è che anche grandi esperti e premi nobel hanno preso abbagli clamorosi...

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mia moglie è all'otavva settimana di cassa integrazione.

lavora in fabbrica a livorno settore automobilistico

è proprio un bel casino.

da parte mia io sono meccanico e se la macchina nuova non la puoi comprare,devi riparare la vecchia,quindi

forse io mi salvo :P

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Ciao a tutti, esco un attimo dai soliti discorsi pesci/mare/mare/pesci che tutti noi abbiamo tanto cari, per affrontare un discorso abbastanza spinoso.

Crisi mondiale,,, vivendo in Emilia Romagna e avendo la fortuna di lavorare in azienda molto solida non risento molto del fenomeno ma in giro sento voci poco rassicuranti,

proprio dietro casa mia ha appena chiuso la ceramica IRIS, leader mondiale nel settore... che ha messo a casa 900 operai...

Voi come ve la state passando?? non per farmi i ca**i di nessuno ma ci tengo a sentire la voce del "mio popolo"

Matteo

La crisi non Esiste..è tutta una creazione mediatica in quando alle aziende che chiudono succedeva anche quando secondo i MEDIA l'economia tirava...,diciamo che se c'è una crisi è legata al mondo della finanza che prima guadagnava cifre immorali correndo pochi rischi...ora che non guadagnano più il 500% e che corrono qualche rischio sono in "cRisi"

la crisi c'è eccome se c'è!!!

non sai quello che dici!

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Ciao a tutti, esco un attimo dai soliti discorsi pesci/mare/mare/pesci che tutti noi abbiamo tanto cari, per affrontare un discorso abbastanza spinoso.

Crisi mondiale,,, vivendo in Emilia Romagna e avendo la fortuna di lavorare in azienda molto solida non risento molto del fenomeno ma in giro sento voci poco rassicuranti,

proprio dietro casa mia ha appena chiuso la ceramica IRIS, leader mondiale nel settore... che ha messo a casa 900 operai...

Voi come ve la state passando?? non per farmi i ca**i di nessuno ma ci tengo a sentire la voce del "mio popolo"

Matteo

La crisi non Esiste..è tutta una creazione mediatica in quando alle aziende che chiudono succedeva anche quando secondo i MEDIA l'economia tirava...,diciamo che se c'è una crisi è legata al mondo della finanza che prima guadagnava cifre immorali correndo pochi rischi...ora che non guadagnano più il 500% e che corrono qualche rischio sono in "cRisi"

la crisi c'è eccome se c'è!!!

non sai quello che dici!

si mi avete convinto!! e sopratutto non so quello che dico!! :huh:

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quando le azziende fanno + 30 40% di fatturato, tutti zitti...... e mettono in saccoccia....

poi quando si svuotano un po le tasche ai grandi imprenditori e banche, paga l'opraio o l'impiegato che gli anni prima di ha fatto mettere da parte

una fortuna?!

vi sempre una cosa logica?

ma!!!!

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Certo che però certe affermazioni "la crisi non esiste"..

hai tirato una pietra..

ora tornano indietro!

SCiaoooo

come ho già detto mi avete convinto.....infatti penso che venderò tutti i fucili ed anche il gommone...

mi sento un po Zelig in questo periodo

Modificato da bblood
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Premetto di esprimere una mia personale opinione (opinabile dunque) fondata su quello che è il mio bagaglio di conoscenze (studi ed interessi inclusi) anche perchè non credo che vi sia qualcuno che possa riassumere le diversificazioni che questa crisi (proprio perchè mondiale) assume a seconda dell'economia "locale" che impatta.

 

In merito all'effettiva vigenza della crisi e alle prospettive di risoluzione a breve termine non mi sento di essere propriamente ottimista; se guardiamo al passato la crisi (The Big Crash)del '29 (credo sia l'unica paragonabile per presupposti ed estensione) è finita solo nel '35 - '38 con lo scoppio della 2a guerra mondiale (forse che per togliere dallo stallo le economie "ingessate" da nazionalismi e politiche protezionistiche c.d.nazionalismi, era necessario ridare vigore - investimenti e finanziamenti - ai settori normalmente coinvolti nella c.d. economia bellica (armamenti, vestiario, industria dei trasporti, etc etc). Diciamo anzi che lo scontro è stato proprio tra nazioni "protezioniste" (tra cui inizialmente anche gli USA del New Deal Rooseveltiano) tipo Germania, Turchia, Italia, Germania e nazioni che miravano ad un respiro (economico) globalizzato (per es. l'Inghilterra che a seguito della vittoria nella prima Guerra mondiale, aveva ben compreso l'impossibilità di gestire una economia "colonialista" - da cui il commonwealth) e Francia (che nel predetto processo aveva affiancato la stessa Inghilterra - vedi sconfitta della Turchia). Ergo non credo che siano sufficienti manovrine di governetti o governoni ne che siano sufficienti 2-3 anni per assorbire il colpo dei danni devastanti fatti negli ultimi 10-20 anni. Oggi cosa si invoca a gran voce??? misure a protezione delle economie nazionali (neanche europee, nazionali). Bene finiamo di ingessare completamente i mercati e . . . cominciamo a scavare trincee.

 

Per venire appunto ai fattori determinanti, anche in questo caso, si può fare riferimento al '29 in quanto anche nel nostro caso la crisi è stata motivata da un "furfantesco" scollamento tra l'economia produttiva reale e le speculazioni finanziarie. Vi dice nulla il concetto di "virtualizzazione della moneta"; riporterei il tutto ai c.d. Accordi di Bretton Wood (1944) in cui oltre alla nascita della Banca mondiale e Fondo Monetario Internazionale, si è decisa la trasformazione del parametro di riferimento della "parità" monetaria (dall'oro al dollaro); il perchè è abbastanza intuibile; a mio avviso, poichè l'erogazione di prestiti (da parte delle Banche) era vincolato al concetto di "riserva" (cioè presto TOT solo se detengo una certa (oggi minima, se non ridicola) percentuale del TOT), l'oro, bene finito e di difficile reperimento, non avrebbe mai consentito un aumento dei capitali di investimento (e relativo ritorno) così ampio come quello "necessario" alle economie occidentali. Problema: poichè non c'è limite alla emissione di dollari, l'economia e la finanza si sono parametrate (in termini di erogazione del credito) ad un valore assolutamente irreale (virtuale) per cui si è "iperpompata" l'economia del credito e degli investimenti senza che dietro vi fosse (almeno percentualmente) una reale produttività. Da qui, alla quasi eliminazione dell'obbligo della "riserva" bancaria per prestiti ed investimenti, il passo è stato molto molto breve. Solo per fare l'esempio italiano, a partire dal Piano Marshall, per passare alla crisi energetica del '71 (in cui gli effetti di Bretton Woods entrano in crisi), alla CEE/CECA/EURATOM, alle misure di privatizzazione, alla UE, ad oggi.

Probabilmente la necessità di "vincere" la gara dei 2 blocchi (occidentale-Orientale) ha prevaricato ogni minima sana considerazione sulla sostenibilità di tale tipo di economia. Per fare un parallelo si può dire che in effetti l'atleta che si "dopa" corre come il vento e vince . . . solo che a distanza di qualche anno si ritrova con un bel cancro che lo relega sulla sedia a rotelle, mentre il suo avversario (temprato dalla sconfitta e soprattutto meno dopato) recupera.

 

E noi? da morti di fame nel 45, alla "necessaria scelta occidentalista" del '48, alle tensioni del 60-70 e alla relativa "strategia della tensione", alla gelatina degli anni '80 e alla cocaina degli anni '90, ai "furbetti" del 2000, alla crisi del 2008: sempre più disorientati, sconcertati da un mondo le cui "sorti progressive" sembravano irrefrenabili e sempre più scollegate dalla realtà (quindi incomprensibili), anestetizzati da un benessere che sembrava di tutti, attaccati ad un tubo catodico come alla canna del gas . . . abbiamo gozzovigliato mentre altri morivano di fame . . . anzi per non essere ingenui . . . abbiamo fatto di tutto per eliminare anche quel minimo di economia reale esistente (la produzione agricola ne è esempio) senza parlare alla rinuncia ad ogni "ammortizzatore sociale" e "diritto acquisito" (riforma del diritto del lavoro) che sono quanto meno piccoli paracadute quando si precipita.

 

Come diceva un bel film di qualche anno fa: "un uomo precipita da un palazzo e ad ogni piano si ripete "fin qui tutto bene, fin qui tutto bene" . . . il problema non è la caduta, ma l'atterraggio!. Buon risveglio a tutti.

 

 

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Parlando della situazione atttuale ,c'è sicuramente una stretta creditizia dovuta alla poca fiducia degli istituti di credito,infatti nonostante i tassi bassissimi, l'euribor a 6 mesi è intorno al 2,5 %, le banche si tengono i soldi in cassa per 2 motivi,il rischio(causato comunque dal loro atteggiamento) ed il guadagno decisamente basso.

 

qualcosa non ti è chiaro.

cerco di spiegarti in modo molto semplice che.....

 

per un istituto di credito tenersi i soldi in cassa non è conveniente, la banca guadagna dagli impegni, ossia vendere soldi.

 

le banche non guadagnano dall'euribor ma bensì dallo spread (il tasso finale che paghi è euribor + spread), nel migliore dei casi la banca "compra" il denaro ad un costo "legato" all'euribor.

 

il "rischio" non è quello della banca, ma quello del cliente....alcuni istituti legano lo spread al rischio dell'operazione richiesta cosicchè a operazione poco rischiosa corrisponde un tasso di interesse basso e viceversa, perchè questo? perchè andando in contro a maggiori rischi la banca deve "accantonare" maggiori somme di denaro.

 

il rischio reale è quello di una deflazione.....

 

ora vado a guardare le previsioni meteo per domani, che è meglio!!

 

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Parlando della situazione atttuale ,c'è sicuramente una stretta creditizia dovuta alla poca fiducia degli istituti di credito,infatti nonostante i tassi bassissimi, l'euribor a 6 mesi è intorno al 2,5 %, le banche si tengono i soldi in cassa per 2 motivi,il rischio(causato comunque dal loro atteggiamento) ed il guadagno decisamente basso.

 

qualcosa non ti è chiaro.

cerco di spiegarti in modo molto semplice che.....

 

per un istituto di credito tenersi i soldi in cassa non è conveniente, la banca guadagna dagli impegni, ossia vendere soldi.

 

le banche non guadagnano dall'euribor ma bensì dallo spread (il tasso finale che paghi è euribor + spread), nel migliore dei casi la banca "compra" il denaro ad un costo "legato" all'euribor.

 

il "rischio" non è quello della banca, ma quello del cliente....alcuni istituti legano lo spread al rischio dell'operazione richiesta cosicchè a operazione poco rischiosa corrisponde un tasso di interesse basso e viceversa, perchè questo? perchè andando in contro a maggiori rischi la banca deve "accantonare" maggiori somme di denaro.

 

il rischio reale è quello di una deflazione.....

 

ora vado a guardare le previsioni meteo per domani, che è meglio!!

ma va??

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C'e' da scrivere un trattato qua .... ma per riassumere la situazione e' questa :

 

qualcuno lo piglia sempre nel culo

 

Esempio nella mia azienda :

tutti i contratti a tempo det. non vengono rinnovati , budget dei lab ridotti del 30 % , giro di vite e liste nere del personale per ottimizzare e riorganizare il lavoro . Questi sono gli imput ricevuti dai resp. da un mese a questa parte.

 

Oggi partecipo a una bella riunione con proprietari e alti dirigenti e scopro che :

 

- si prevede nel 2009 un calo del 10% nel fatturato , rispetto al 2008 . Peccato che il 2008 e' stato' l'anno con piu' fatturato della storia dell'azienda.

 

- E' stata appena acquistata un'area enorme qua annessa per praticamente moltiplicare l'azienda .

 

- Verra' ampliato un' altro stabilimento.

 

ho amici e colleghi che perdono il posto dopo magari anni e anni , e mi vengono a dire ste cose ... un po' stride.

 

 

Questa e' di oggi pomeriggio : un mio caro amico assunto a temp. indet. per una societa' di consulenza inf. , la sua consulenza la svolge in svizzera (presso guess europa) , dopo sei mesi questi gli fanno l'offertona dicendoli che e' il + bravo del mondo e deve lavorare assunto da loro.

Ci pensa e accetta .

Oggi gli hanno comunicato,a un mese dell'assunzione e quindi in pieno periodo di prova, che al termine del periodo di prova verra' lasciato a casa perche' non ha raggiunto gli obiettivi che si aspettavano !!!!!!!!!!!! Pensate come sta' questo mio amico !!!

 

Le aziende per guadagnare quello che guadagnavano prima , tagliano . E il personale , dove possono , rientra tra le voci da dove rientrare con i soldi

 

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