zodiac Posted January 16, 2009 Report Share Posted January 16, 2009 Scusate,ma parlare di crisi voluta,pilotata,sa troppo di ORWELL.FANTAMONDO O COS'ALTRO,oppure a pensare male azzecchiamo spesso?! Quote Link to post Share on other sites
bblood Posted January 16, 2009 Report Share Posted January 16, 2009 Scusate,ma parlare di crisi voluta,pilotata,sa troppo di ORWELL.FANTAMONDO O COS'ALTRO,oppure a pensare male azzecchiamo spesso?! pensaci bene...tutto questo puttanaio è nato dai mutui sub-prime...a luglio i soloni di wall street vendevano i futures sul petrolio a 200$....la motivazione: c'è poca produzione...ora la produzione è ridotta del 30% edl il petrolio è a poco più di 35$..la realtà è che c'è molta economia di carta e poca economia reale... altra realtà è che quando da una parte c'è qualcuno che perde dall'altra c'è qualcuno che guadagna.....meditate gente meditate... Quote Link to post Share on other sites
Guest Amil Posted January 16, 2009 Report Share Posted January 16, 2009 (edited) Scusate,ma parlare di crisi voluta,pilotata,sa troppo di ORWELL.FANTAMONDO O COS'ALTRO,oppure a pensare male azzecchiamo spesso?! A me sa che la risposta banale sia la più probabile. Ci stanno mangiando. Purtroppo e per fortuna la crisi non mi tocca. Mi toccherà appena finirò gli studi e mi toccherà immergemi tra i laureati senza lavoro. Per quanto riguarda gli allarmismi porto il discorso su un piano più ironico e altrettanto serio. Quello che dicevano i tressardi a colorado caffè. Magari cose che non ci toccano immediattamente come l'atterraggio dopo che ci siamo buttati da un palazzo, che si è usato più su come esempio, sono i pericoli maggiori da cui tenersi alla larga. Però tante volte mi son chiesto, dopo aver visto i filmati delle torri gemelle che crollano, rimanendo in silezio, quante probabilità ci siano che non son stati gli aerei a tirarle giù... Quanto l11 settebre è stato un attacco terroristico o invece un colpo di reni dell'economia americana per tirarsi sù dopo il crollo delle banche asiatiche? Ora come ora, e su questo punto il discorso potrebbe congelarsi, i media, guadagnano sugli allarmismi... Nessuno ci guadagna dando informazioni che slegano il cliente dall'azienda... Meglio addestrare i consumatori al modo che conviene più all'azienda. Meglio chiudere i ragazzi in casa, attaccandoli ai videogiochi, facendogli provare tante emozioni virtuali.... Meglio pensare che se nn arriviamo a un risultato possiamo prendere una pillola che ci aiuta. Comodità comodità.. il mondo è scomodo! è pericoloso... bisogna stare ATTENTI! che nn vuol dire stare in posizione di guarda... ma solo con gli occhi aperti. la crisi??? ci sarebbe se le persone si sentissero tutte in crisi ovvero in una posizione scomoda da cui risollevarsi.... io vedo solo persone che fanno i comodi loro, s'adagiano sempre di più adattandosi al mercato; in troppi lavorano per far vedere che hanno soldi. E poi si lamentano e vivono stressati. E poi passano ore e ore a lamentarsi che non sono soddisfatte della propria esistenza... Bah... scusate lo sfogo Edited January 16, 2009 by Amil Quote Link to post Share on other sites
Andrea Zani Posted January 16, 2009 Report Share Posted January 16, 2009 (edited) Ciao a tutti ! distribuiamo materie prime siderurgiche dall'Emilia Romagna in tutta Italie e all'estero da 4 generazioni, io personalmente sono in azienda dal 90 e una situazione così non l'avevo mai vista. Servo tutti i settori dall'alta tecnologia al packaging, dall'agricoltura agli stampi. Siderurgicamente parlando, l'Italia è un paese trasformatore nel senso che non abbiamo miniere come i tedeschi o i russi o gli indiani per ricavare l'acciaio dal minerale bensì il nostro acciaio è ricavato da rottame. Effetto 1 : ricavare acciaio dal rottame costa il doppio che ricavarlo da minerale il che ti manda fuori mercato Effetto 2 : se non vuoi andare fuori mercato sarai costretto a dipendere dai paesi produttori che faranno il bello e il cattivo tempo. Ergo solo una piccola parte dell'acciaio italiano finisce all'estero per via dei costi e la gran parte rimane sul mercato interno. Il mercato interno fatto di pochissime aziende grosse (Fiat etc) e un miliardo di micro realtà che lavorano per i committenti primari. La crisi del committente primario (es Fiat) è inevitabilmente la crisi di tutto il suo indotto per via di un inarrestabile effetto Domino. I committenti primari sono solitamente quotati in borsa che , da una parte è letto come sintomo di grandezza, ma la realtà è che ti quoti in borsa quando i soldi di cui avresti bisogno sono talmente tanti che nessuna banca potrebbe mai darteli. Se è vero che questa è una crisi finanziaria è anche vero che tutte le aziende quotate , nessuna esclusa ne stanno pagando il prezzo e ne pagheranno ancora. Vedi che una crisi finanziaria a diventare reale ci mette 4 righe scritte a macchina...... E' anche vero che non si può fare di tutte le erbe un fascio quindi per qualcuno la crisi è reale e qualcun'altro la cavalca. Noi ultimamente abbiamo tre tipi di clienti 1) quelli che non comprano perchè sono in crisi veramente 2) quelli che, con la scusa della crisi, comprano ma non ti pagano 3) quelli che , consapevoli che quello che oggi costa 100 domani costerà 90.....aspettano seduti sulla riva del fiume per vedere i cadaveri dei loro concorrenti. Le crisi fanno selezione e dalle selezioni si giunge poi sempre e situazioni di mercato più affidabili. Dalle crisi si esce ! ovvio che essendo una crisi finanziaria dove non solo sono crollati i consumi ma è aggravata dai mancati pagamenti a cascata .......quelli con situazioni finanziare più a rischio sono certo i più esposti. Io accetto di buon grado tutti gli inviti a continuare i consumi etc ma il fatto è che l'italia, ad esclusione di qualche settore di nicchia come la prostituzione , dipende in tutto e per tutto dalle altre economie; speriamo che glia altri (USA) si riprendano in fretta così ci mettiamo in scia . speriamo solo duri poco. Edited January 16, 2009 by Andrea Zani Quote Link to post Share on other sites
R o y Posted January 16, 2009 Report Share Posted January 16, 2009 Barzallettina sulla crisi: Un broker all'altro: - Con tutto quello che sta succedendo sui mercati finanziari, come fai a dormire la notte? - Io dormo come un lattante! - Come un lattante? - Si, piango tutta la notte e mi cago nelle mutande almeno due volte! Quote Link to post Share on other sites
Gianpa Posted January 16, 2009 Report Share Posted January 16, 2009 Io per fortuna la crisi la percepisco dagli altri. Sono un libero professionista che per tanti anni ha lavorato duro ma veramente duro. Ho ampliato il settore delle competenze andando controcorrente (pagandone le conseguenze per anni). Spiego meglio, negli ultimi 10 - 15 anni, si tendeva sempre più a specializzarsi in un settore per offrire un prodotto qualitativamente migliore. Così facendo si trascuravano altri settori minori e meno remunerativi. Io in controtendenza, ampliavo le competenze, ma, per non calare nella qualità, ero costretto a lavorare anche 15 ore al giorno accettando anche gli incarichi che gli altri snobbavano (per i quali si lavorava molto e si guadagnava poco). Vi garantisco che è stata dura. Ora con la crisi galoppante, chi si era specializzato, vede venire meno il lavoro e cerca di arraffare quello che può, ma, essendo uscito dal settore, offre un risultato scadente. Mi trovo invece nella condizione che avendo mantenuto in piedi tanti settori, ora continuo a lavorare 15 ore al giorno (anche la domenica), ma a differenza degli altri continuo ad offrire un buon risultato con conseguente costanza di incarichi. Per ironia della sorte (in verità dovuta alla costanza nel lavoro), chi mi chiama, è disposto a pagare qualcosa in più pur di avere la mia collaborazione. Il mio è un consiglio a rimboccarsi le maniche, a non piangersi addosso apettando gli aiuti di chiccessia. Purtroppo c'è da piegarsi la schiena e fare sacrifici, stimolare la fantasia, inventarsi un mestiere, rischiare. Chi ha paura di rovinarsi le mani con i calli e/o i geloni, continuerà ad apettare. Mi auguro che la crisi finisca presto, così potrò lavorare qualche ora in meno e andare anche io a pesca. Ciao Gianpa Quote Link to post Share on other sites
R o y Posted January 16, 2009 Report Share Posted January 16, 2009 Altra barza: Un uomo entra in un ufficio di collocamento e chiede, dopo aver fatto presente di essere laureato in scienze economiche con 110 e lode ed aver fatto ben tre stage di formazione, se hanno da offrirgli un lavoro adeguato a lui. L' impiegata gli risponde di sì : stipendio 3.500 euro mensili netti, auto di servizio a disposizione, ufficio personale di 60 metri quadrati. L'uomo la guarda allibito. " Mi prende per i fondelli, signorina? " le chiede " Il primo a prendere per i fondelli è stato lei" le risponde serafica la ragazza " a venire qui, chiedere un lavoro e per di più adeguato a lei". Quote Link to post Share on other sites
Gianpa Posted January 17, 2009 Report Share Posted January 17, 2009 Altra barza: Un uomo entra in un ufficio di collocamento e chiede, dopo aver fatto presente di essere laureato in scienze economiche con 110 e lode ed aver fatto ben tre stage di formazione, se hanno da offrirgli un lavoro adeguato a lui. L' impiegata gli risponde di sì : stipendio 3.500 euro mensili netti, auto di servizio a disposizione, ufficio personale di 60 metri quadrati. L'uomo la guarda allibito. " Mi prende per i fondelli, signorina? " le chiede " Il primo a prendere per i fondelli è stato lei" le risponde serafica la ragazza " a venire qui, chiedere un lavoro e per di più adeguato a lei". Ciao Roy, questa barzelletta cade a fagiuolo. Un laureato con 110 e con tre stage di formazione, per lavorare, non deve andare all'ufficio di collocamento o rispondere alle inserzioni dei quotidiani. Con tale formazione, dovrebbe inventarsi un lavoro, esprimere il meglio di se anche a costo di non guadagnare niente per i primi anni. Mettersi in gioco è fondamentale, se non ci riesce, vuol dire che non è capace. A questo punto aspetta e spera, ma, senza lamentarsi. Ciao Gianpa Quote Link to post Share on other sites
Guest uisso Posted January 17, 2009 Report Share Posted January 17, 2009 (edited) La crisi, per ora, sfiora appena l'economia reale stringete il culo, per ora abbiamo avuto il terremoto in un mare lontano, lo Tsunami deve ancora raggiungerci e non vi illudete, ci raggiungerà! Se siete sulla riva scappate sui monti altrimenti saranno ca**i amari! Un laureato con lode, con tre stage di formazione un incapace? :lol: che sciocchezze roba da barzellette! Poi se volete mandate i dipendenti a spendere per risolvere la crisi degli imprenditori... Con un poco di fiducia, i soliti, ce la faranno, ne usciranno ancora più ricchi di prima, come ogni crisi che si rispetti. E' storia vecchia, già vista centinaia di volte. Invece che permettermi di invitarvi alla fiducia, non saprei di cosa e di chi, vi consiglierei una pratica utile per evitare guai. Evitate i menagramo e grattatevi! :lol: :lol: Edited January 17, 2009 by uisso Quote Link to post Share on other sites
mikmik1965 Posted January 17, 2009 Report Share Posted January 17, 2009 Io per fortuna la crisi la percepisco dagli altri. Sono un libero professionista che per tanti anni ha lavorato duro ma veramente duro. Ho ampliato il settore delle competenze andando controcorrente (pagandone le conseguenze per anni). Spiego meglio, negli ultimi 10 - 15 anni, si tendeva sempre più a specializzarsi in un settore per offrire un prodotto qualitativamente migliore. Così facendo si trascuravano altri settori minori e meno remunerativi. Io in controtendenza, ampliavo le competenze, ma, per non calare nella qualità, ero costretto a lavorare anche 15 ore al giorno accettando anche gli incarichi che gli altri snobbavano (per i quali si lavorava molto e si guadagnava poco). Vi garantisco che è stata dura. Ora con la crisi galoppante, chi si era specializzato, vede venire meno il lavoro e cerca di arraffare quello che può, ma, essendo uscito dal settore, offre un risultato scadente. Mi trovo invece nella condizione che avendo mantenuto in piedi tanti settori, ora continuo a lavorare 15 ore al giorno (anche la domenica), ma a differenza degli altri continuo ad offrire un buon risultato con conseguente costanza di incarichi. Per ironia della sorte (in verità dovuta alla costanza nel lavoro), chi mi chiama, è disposto a pagare qualcosa in più pur di avere la mia collaborazione. Il mio è un consiglio a rimboccarsi le maniche, a non piangersi addosso apettando gli aiuti di chiccessia. Purtroppo c'è da piegarsi la schiena e fare sacrifici, stimolare la fantasia, inventarsi un mestiere, rischiare. Chi ha paura di rovinarsi le mani con i calli e/o i geloni, continuerà ad apettare. Mi auguro che la crisi finisca presto, così potrò lavorare qualche ora in meno e andare anche io a pesca. Ciao Gianpa tipico quando le cose ti vanno bene vedi il mondo con una certa superiorita e credi di essere nel giusto, e credi di essere il migliore, e credi di aver capito più degli altri, e credi di essere più capace e credi che gli altri siano sfatigati in realtà sei stato e sei solo fortunato, e spero lo sarai per sempre posso solo umanamente dirti che dalle stelle alle stalle e viceversa è un piccolo istante che basta per sciacciarti e le cose ti vanno male vedi tutto il mondo oprimenti e pensi di aver sempre sbagliato, e di essere peggiore e di non aver capito un c@**o della vita e delle cose importanti e di non avere la forza per continuare a reagire un consiglio fraterno gioisci della tua fortuna e non farne un vanto con chi ne ha meno di te per sintetizzare in un ritornello già sentito - prima o poi gli altri siamo noi - Quote Link to post Share on other sites
Gianpa Posted January 17, 2009 Report Share Posted January 17, 2009 Io per fortuna la crisi la percepisco dagli altri. Sono un libero professionista che per tanti anni ha lavorato duro ma veramente duro. Ho ampliato il settore delle competenze andando controcorrente (pagandone le conseguenze per anni). Spiego meglio, negli ultimi 10 - 15 anni, si tendeva sempre più a specializzarsi in un settore per offrire un prodotto qualitativamente migliore. Così facendo si trascuravano altri settori minori e meno remunerativi. Io in controtendenza, ampliavo le competenze, ma, per non calare nella qualità, ero costretto a lavorare anche 15 ore al giorno accettando anche gli incarichi che gli altri snobbavano (per i quali si lavorava molto e si guadagnava poco). Vi garantisco che è stata dura. Ora con la crisi galoppante, chi si era specializzato, vede venire meno il lavoro e cerca di arraffare quello che può, ma, essendo uscito dal settore, offre un risultato scadente. Mi trovo invece nella condizione che avendo mantenuto in piedi tanti settori, ora continuo a lavorare 15 ore al giorno (anche la domenica), ma a differenza degli altri continuo ad offrire un buon risultato con conseguente costanza di incarichi. Per ironia della sorte (in verità dovuta alla costanza nel lavoro), chi mi chiama, è disposto a pagare qualcosa in più pur di avere la mia collaborazione. Il mio è un consiglio a rimboccarsi le maniche, a non piangersi addosso apettando gli aiuti di chiccessia. Purtroppo c'è da piegarsi la schiena e fare sacrifici, stimolare la fantasia, inventarsi un mestiere, rischiare. Chi ha paura di rovinarsi le mani con i calli e/o i geloni, continuerà ad apettare. Mi auguro che la crisi finisca presto, così potrò lavorare qualche ora in meno e andare anche io a pesca. Ciao Gianpa tipico quando le cose ti vanno bene vedi il mondo con una certa superiorita e credi di essere nel giusto, e credi di essere il migliore, e credi di aver capito più degli altri, e credi di essere più capace e credi che gli altri siano sfatigati in realtà sei stato e sei solo fortunato, e spero lo sarai per sempre posso solo umanamente dirti che dalle stelle alle stalle e viceversa è un piccolo istante che basta per sciacciarti e le cose ti vanno male vedi tutto il mondo oprimenti e pensi di aver sempre sbagliato, e di essere peggiore e di non aver capito un c@**o della vita e delle cose importanti e di non avere la forza per continuare a reagire un consiglio fraterno gioisci della tua fortuna e non farne un vanto con chi ne ha meno di te per sintetizzare in un ritornello già sentito - prima o poi gli altri siamo noi - Mamma mia ! Ho sintetizzato la mia situazione ed ho espresso un parere. Non mi sembra di averti rubato la ragazza. Non ho gioito. Non mi sono reputato migliore degli altri. Se ho riferito che quello che ho ottenuto è frutto di uno smazzamento esagerato, non mi sembra tanto offensivo per il prossimo. Mi sono permesso di consigliare di non aspettare che arrivi il miracolo, ho consigliato di rimboccarsi le maniche. Piangersi addosso non aiuta a portare il pane a casa e pagare le bollette. Se ti fa piacere piango anche io ! Fingo di essere disperato Sappi che nel mio piccolo cerco di dare una mano a chi ne ha bisogno, dividendo il lavoro con alcuni colleghi giovani. Ma devi sapere che ad alcuni giovani ai quali ho offerto del lavoro (piccoli incarichi per vedere come lavoravano), mi hanno risposto che per così poco, preferiscono stare a casa Vuol dire che quando ne avranno bisogno veramente, non devono venire da me, il treno lo hanno perso. Per natura sono sincero, lungimirante ed ottimista, ma se questo ti da fastidio fai cancellare il mio intervento e continua ad aspettare. Scusate il disturbo, torno a lavorare. Ciao Gianpa Quote Link to post Share on other sites
gipenc Posted January 17, 2009 Report Share Posted January 17, 2009 Purtroppo tutti non hanno capito la gravità di questa crisi partita dal centro nevralgico del sistema capitalistico cioè la finanza ed adesso incominciamo a vederne gli effetti sull'economia reale Quelli che parlano di differenza tra economia reale e finanziaria sbagliano perchè la finanza ha consentito al sistema produttivo di mitigare le innefficienze del sistema produttivo e la bolla finanziaria ne è stata la causa. Il problema più importante da affrontare sarà la deflazione la condizione economica peggiore che la distruzione di ricchezza porterà. Quote Link to post Share on other sites
dariocappa Posted January 17, 2009 Report Share Posted January 17, 2009 ma com si fa ad affermare che non c'è la crisi?io non riesco a capire chi afferma ciò dove viva o come viva. nel mio pccolo negli ultimi due anni ho perso soldi chenon vi sto nanche a dire, con clienti ultra decennali,tutte persone oneste che hanno sempre lavorato tranquillamente ed oggi non ce la fanno più.il lavoro si è ridotto del 70% e quello che fai l fai con la paura che non debba andare a buon fine,guadagnando meno della metà che guadagnavi prima. l'unica cosa da fare è chiudersi in difesa ed aspettare che dal culmine di bassa marea che adesso stiamo vivndo cominci il rimbalzo e si riesca a respirare un pò. Quote Link to post Share on other sites
bombardasterro Posted January 18, 2009 Report Share Posted January 18, 2009 mi associo a quanti parlano di tempi bui e crisi (cioe' il 99.9%) purtroppo la crisi c'e' e si sente......... ci aspetta un 2009 molto duro, speria mo maglio per il 2010................. Quote Link to post Share on other sites
bossanova1303 Posted January 18, 2009 Report Share Posted January 18, 2009 Tanti posti di lavoro a tempo determinato non riconfermati..... la situazione del petrolchimico di Porto Torres gravemente problematica.....questa è la situazione nel sassarese........ personalmente per fare gli stessi risultati degli anni passati mi sto smazzando un 30/40% di lavoro in più.........io cerco di pensare che chi sopravviverà a questa incredibile buriana ne uscirà certamente molto più forte professionalmente.......ma purtroppo in tante professioni ci sono dinamiche sfavorevoli talmente profonde e gravi e che soprattutto prescindono dalla volontà del singolo che la vedo molto dura.........speriamo nel 2010 si esca da questo trend......lo spero soprattutto per noi giovani ( non me ne vogliano i più esperti) ,ragazzi preparatissimi con fior di curricula (ormai contano pochissimo...valgono le "biografie") che già avevano difficoltà a trovare un posto di lavoro ma che oggi pensano all'impiego come ad un miraggio....... Quote Link to post Share on other sites
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