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Asta Da 6.3 140cm Oppure 6.5 130cm??


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Ciao a tutti!

 

Dovendo cambiare l'asta nel mio Cayman 100 mi sono posto un interrogativo:

rimanere sulla classica 140cm da 6.3mm o passare ad una 130cm da 6.5mm?

 

La massa della 140 da 6.3 risulta 340gr (con densità acciacio 7800Kg/mcubo)

La massa della 130 da 6.5 risulta 336gr

 

Pensando al tiro: la 6.5 deve spostare una colonna d'acqua maggiora a causa del diametro maggiore, ma risulta più rigida della 6.3 da 140cm. Inoltre il fucile risulterebbe nel complesso 10cm più corto.

 

Dopo questa spicciola teoria, mi rimetto alle VOSTRE opinioni: la pratica è senza dubbio una validazione migliore!!

 

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Ok , come correttamente riporti la differenza tra i due pesi e quindi tra le due masse e irrisoria ma, ...........

dove le esigenze di bilanciamento e di puntamento lo consentano.....meglio più corta e di sezione maggiore rispetto ad una più lunga e di sezione inferiore.

In tal modo si va a contenere il moto flessuoso che l'asta intraprende in fase di uscita; dagli studi effattuati in vasca, tale moto flessuoso pare sia una delle cause principali di errore se escludiamo quelle imputabili al tiratore.

 

:bye:

Modificato da Andrea Zani
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Ciao a tutti!

 

Dovendo cambiare l'asta nel mio Cayman 100 mi sono posto un interrogativo:

rimanere sulla classica 140cm da 6.3mm o passare ad una 130cm da 6.5mm?

 

La massa della 140 da 6.3 risulta 340gr (con densità acciacio 7800Kg/mcubo)

La massa della 130 da 6.5 risulta 336gr

 

Pensando al tiro: la 6.5 deve spostare una colonna d'acqua maggiora a causa del diametro maggiore, ma risulta più rigida della 6.3 da 140cm. Inoltre il fucile risulterebbe nel complesso 10cm più corto.

 

Dopo questa spicciola teoria, mi rimetto alle VOSTRE opinioni: la pratica è senza dubbio una validazione migliore!!

 

ora ci sono anche le 135 x 6.5/6.3 ;)

 

ciao

 

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Allora vai di 130 6.5!!!

GRAZIE MILLE

Metti in preventivo o una discreta serie di padelle o una discreta serie di tiri su bersaglio fisso per abituarti alla nuova linea di mira...aste più corte portano ad abbassare i tiri... ;)

 

:bye:

 

 

:siiiii::thumbup:

 

:bye: .

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Ok , come correttamente riporti la differenza tra i due pesi e quindi tra le due masse e irrisoria ma, ...........

dove le esigenze di bilanciamento e di puntamento lo consentano.....meglio più corta e di sezione maggiore rispetto ad una più lunga e di sezione inferiore.

In tal modo si va a contenere il moto flessuoso che l'asta intraprende in fase di uscita; dagli studi effattuati in vasca, tale moto flessuoso pare sia una delle cause principali di errore se escludiamo quelle imputabili al tiratore.

 

:bye:

Concordo pienamente con te,

il mio 90 monta un asta di serie da 6.25 per 130 cm ed è stata sostituita da un asta da 6.35mm con lunghezza 115cm.

La nuova asta è talmente corta che l'aletta arriva quasi alla testata del fucile.

La differenza tra le due aste in peso è soltanto di 36 gr misurati con una bilancia elettronica a favore dell'asta più corta, ma il tiro, la precisione e la potenza sono ora eccezionali.

Mi son reso conto di 3 aspetti importanti (sono sempre dei pareri puramente personali), il primo è che l'asta più corta mi permette di prendere meglio e più velocemente la mira verso il pesce, cioè l'allimeamento mi viene più facile e pronto.

Il secondo a parità di elastici e la potenza del tiro, ora finalmente riesco sempre ad insagolare il pesce, cosa che prima non succedeva, e il terzo aspetto e quello di aver quadagnato in gittata massima e precisione a fine tiro e mi rendo conto che dopo il tiro l'asta si porta via tutta la sagola (non uso il mulinello) fino a sentire chiaramente lo strattone finale che produce quando la sagola finisce.

Forse l'unico aspetto negativo credo che sia stato un aumento del rinculo del fucile non tanto dovuto alla differenza di massa dell'asta da spostare, ma quanto al fatto che l'asta risulta più tozza è rigida, è quindi tutta l'energia che non riesce "ad assorbire" durante lo sparo venga trasmessa alla mia mano, mentre prima quell'energia causava il famoso moto flessuoso.

Un saluto a tutti

Giuseppe

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Se sicuro di essere d'accordo con me ??? :huh:

Scusa ma c'è qualcosa che non quadra

 

una 6,25 da 130 cm pesa kg 0.313 teorici

una 6,35 (così scrivi) da 115 cm pesa kg 0.286 teorici

 

.................tra l'altro, credo di non averlo mai segnalato ma lo faccio ora:

6,25 e 6,35 sono la stessa cosa, anche perchè in realtà è una misura anglo-sassone, 1/4" ( quarto di pollice = 25,4 : 4 = 6,35mm ).

 

Se così hai fatto.....hai solo montato un'asta più corta di 15 cm e così facendo hai PERSO MASSA !

l'avresti persa anche montando una 6,5 da 115 che peserebbe kg 0,299.

 

 

Il dubbio mi è venuto quando hai parlato del rinculo !

 

L'utilizzo di un'asta con massa maggiore, e in generale qualunque appesantimento del sistema propulsivo, genera sempre un rinculo più significativo rispetto ad un'asta con massa inferiore ma, se viene utilizzata per bilanciare un sistema altrimenti sbilanciato (troppa potenza rispetto alla massa), si ottiene una limitazione delle dispersioni a tutto vantaggio di gittata e precisione; grazie alla sua massa maggiore, l'asta avrà una maggiore capacità di assorbire la forza impressa dalle gomme e di smorzare il moto flessuoso mentre, su un'asta con massa minore, avremo si una grande accelerazione, ma anche una grande dispersione di energia che, anzichè trasferirsi all'asta, in parte si trasferirà alla mano del tiratore soprattutto in presenza di fusti leggeri.

Modificato da Andrea Zani
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Se sicuro di essere d'accordo con me ??? :huh:

Scusa ma c'è qualcosa che non quadra

 

una 6,25 da 130 cm pesa kg 0.313 teorici

una 6,35 (così scrivi) da 115 cm pesa kg 0.286 teorici

 

.................tra l'altro, credo di non averlo mai segnalato ma lo faccio ora:

6,25 e 6,35 sono la stessa cosa, anche perchè in realtà è una misura anglo-sassone, 1/4" ( quarto di pollice = 25,4 : 4 = 6,35mm ).

 

Se così hai fatto.....hai solo montato un'asta più corta di 15 cm e così facendo hai PERSO MASSA !

l'avresti persa anche montando una 6,5 da 115 che peserebbe kg 0,299.

 

 

Il dubbio mi è venuto quando hai parlato del rinculo !

 

L'utilizzo di un'asta con massa maggiore, e in generale qualunque appesantimento del sistema propulsivo, genera sempre un rinculo più significativo rispetto ad un'asta con massa inferiore ma, se viene utilizzata per bilanciare un sistema altrimenti sbilanciato (troppa potenza rispetto alla massa), si ottiene una limitazione delle dispersioni a tutto vantaggio di gittata e precisione; grazie alla sua massa maggiore, l'asta avrà una maggiore capacità di assorbire la forza impressa dalle gomme e di smorzare il moto flessuoso mentre, su un'asta con massa minore, avremo si una grande accelerazione, ma anche una grande dispersione di energia che, anzichè trasferirsi all'asta, in parte si trasferirà alla mano del tiratore soprattutto in presenza di fusti leggeri.

 

 

Salve Andrea,

Ti ringrazio per la tua risposta e la tua precisazione ma ho qualche dubbio anch’io da chiarire al riguardo e spero di poterlo risolvere grazie a te.

Hai capito benissimo l’asta più corta pesa 36 gr in meno quindi è corretto quando parli di un asta con massa diversa.

Oltre ad aver scritto di masse in gioco ho indicato anche un altro elemento importante ovvero il “fattore di forma”.

Trascrivo esattamente quello che ho scritto: “Forse l'unico aspetto negativo credo che sia stato un aumento del rinculo del fucile non tanto dovuto alla differenza di massa dell'asta da spostare, ma quanto al fatto che l'asta risulta più tozza è rigida”

Cerco di spiegarmi meglio.

Supponiamo di prendere le due aste in questione, cosa che ho veramente fatto, le mettiamo in posizione verticale e le poggiamo sul pavimento, non ha importanza se dalla parte della punta o meno.

Ora prendo una semplice piastra di piombo, quella che mi son creato per lo schienalino da 2 Kg. Appoggio la piastra sull’asta da “6.35” più corta , non succede assolutamente nulla, se invece faccio lo stesso con l’asta da “6.25” quella più lunga lei si flette anche se di poco.

Fatta questa premessa per spiegare che anche a parità o diversità di massa la capacità di assorbire o meno una deformazione (quindi il sistema fucile-sparo) è in funzione del suo fattore di Forma a parità di materiale utilizzato e non della massa come dici.

Perche se fosse vero quello che affermi un asta del peso teorico di 0.3 Kg lunga 1.5 metri darebbe lo stesso rinculo di un asta da 1.15 metri dello stesso peso sempre a parità di forza applicata?

Penso proprio no.

Quella più corta e tozza sarebbe sicuramente più rigida, e quindi avendo anche una minor capacità di assorbire una forza applicata come è il “carico di punta” sicuramente la sensazione di rinculo risulterebbe più secca di quella con asta più lunga e flessibile ed era questo il concetto che volevo esprimere.

Quindi non credo di aver sbagliato. O meglio potremo più precisamente parlare che a seconda dei casi un buon rapporto tra peso dell’asta e la sua lunghezza sono la soluzione migliore per un fucile da pesca. Aggiungo che l’energia fornita all’asta è sempre la stessa (gli elastici sono sempre gli stessi), cambia soltanto l’effetto/reazione che essa provoca in funzione, sempre, del rapporto massa/fattore di forma e non è corretto dire che l’energia in parte si disperde nella mano del tiratore. Infatti per assurdo, potrei usare come asta uno stuzzica denti e credo che basterebbe soltanto la massa del fucile per contrastare il rinculo del legnetto.

 

E se non ricordo male, un principio della dinamica dice che ad ogni forza applicata ad un corpo corrisponde una reazione uguale e contraria di pari forza.

Per cui più è pesante l’asta maggiore sarà la forza o meglio il rinculo che essa provocherà nella mano del pescatore a parità sempre di avere lo stesso peso di fucile.

 

 

Ho verificato anche il diametro delle aste è posso dirti con certezza che c'è la differenza tra 6.25 e 6.35 e non è solo un problema di denominazione commerciale (intendo naturalmente le due aste che ho a casa).

Le due aste sono state misurate con calibro ventesimale la cui precisione è di 0.05 mm ho potuto quindi apprezzare la differenza tra i due diametri .

Credo inoltre, secondo sempre un mio parere puramente personale da principiante della pesca sub, che ogni azienda che produce "aste" utilizzi acciai di diversi tipi con ogni uno differenze sia in prestazioni meccaniche (resistenza trazione/compressone, durezza, grado di elasticità ) che in peso specifico.

 

Un Saluti

Giuseppe

 

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Se sicuro di essere d'accordo con me ??? :huh:

Scusa ma c'è qualcosa che non quadra

 

una 6,25 da 130 cm pesa kg 0.313 teorici

una 6,35 (così scrivi) da 115 cm pesa kg 0.286 teorici

 

.................tra l'altro, credo di non averlo mai segnalato ma lo faccio ora:

6,25 e 6,35 sono la stessa cosa, anche perchè in realtà è una misura anglo-sassone, 1/4" ( quarto di pollice = 25,4 : 4 = 6,35mm ).

 

Se così hai fatto.....hai solo montato un'asta più corta di 15 cm e così facendo hai PERSO MASSA !

l'avresti persa anche montando una 6,5 da 115 che peserebbe kg 0,299.

 

 

Il dubbio mi è venuto quando hai parlato del rinculo !

 

L'utilizzo di un'asta con massa maggiore, e in generale qualunque appesantimento del sistema propulsivo, genera sempre un rinculo più significativo rispetto ad un'asta con massa inferiore ma, se viene utilizzata per bilanciare un sistema altrimenti sbilanciato (troppa potenza rispetto alla massa), si ottiene una limitazione delle dispersioni a tutto vantaggio di gittata e precisione; grazie alla sua massa maggiore, l'asta avrà una maggiore capacità di assorbire la forza impressa dalle gomme e di smorzare il moto flessuoso mentre, su un'asta con massa minore, avremo si una grande accelerazione, ma anche una grande dispersione di energia che, anzichè trasferirsi all'asta, in parte si trasferirà alla mano del tiratore soprattutto in presenza di fusti leggeri.

 

 

Salve Andrea,

Ti ringrazio per la tua risposta e la tua precisazione ma ho qualche dubbio anch’io da chiarire al riguardo e spero di poterlo risolvere grazie a te.

Hai capito benissimo l’asta più corta pesa 36 gr in meno quindi è corretto quando parli di un asta con massa diversa.

Oltre ad aver scritto di masse in gioco ho indicato anche un altro elemento importante ovvero il “fattore di forma”.

Trascrivo esattamente quello che ho scritto: “Forse l'unico aspetto negativo credo che sia stato un aumento del rinculo del fucile non tanto dovuto alla differenza di massa dell'asta da spostare, ma quanto al fatto che l'asta risulta più tozza è rigida”

Cerco di spiegarmi meglio.

Supponiamo di prendere le due aste in questione, cosa che ho veramente fatto, le mettiamo in posizione verticale e le poggiamo sul pavimento, non ha importanza se dalla parte della punta o meno.

Ora prendo una semplice piastra di piombo, quella che mi son creato per lo schienalino da 2 Kg. Appoggio la piastra sull’asta da “6.35” più corta , non succede assolutamente nulla, se invece faccio lo stesso con l’asta da “6.25” quella più lunga lei si flette anche se di poco.

Fatta questa premessa per spiegare che anche a parità o diversità di massa la capacità di assorbire o meno una deformazione (quindi il sistema fucile-sparo) è in funzione del suo fattore di Forma a parità di materiale utilizzato e non della massa come dici.

Perche se fosse vero quello che affermi un asta del peso teorico di 0.3 Kg lunga 1.5 metri darebbe lo stesso rinculo di un asta da 1.15 metri dello stesso peso sempre a parità di forza applicata?

Penso proprio no.

 

Penso proprio di si !

Perdonami se insisto ma la fisica non è un'opinione ..." a parità di massa, la velocità di rinculo è esattamente la stessa ! "" esistono poi degli effetti collaterali riguardanti gittata, penetrazione, moto flessuoso etc..........che in questa sede ricoprono un forte interesse.

Tu stesso poche righe più sotto dimostri di conoscere cosa si intenda per rinculo quando scrivi: "E se non ricordo male, un principio della dinamica dice che ad ogni forza applicata ad un corpo (o meglio una massa) corrisponde una reazione uguale e contraria di pari forza." e poi ??? ti perdi nella teoria tutta tua delle forme ??? ;)

 

 

Quella più corta e tozza sarebbe sicuramente più rigida, e quindi avendo anche una minor capacità di assorbire una forza applicata come è il “carico di punta” sicuramente la sensazione di rinculo risulterebbe più secca di quella con asta più lunga e flessibile ed era questo il concetto che volevo esprimere.

Quindi non credo di aver sbagliato. O meglio potremo più precisamente parlare che a seconda dei casi un buon rapporto tra peso dell’asta e la sua lunghezza sono la soluzione migliore per un fucile da pesca. Aggiungo che l’energia fornita all’asta è sempre la stessa (gli elastici sono sempre gli stessi), cambia soltanto l’effetto/reazione che essa provoca in funzione, sempre, del rapporto massa/fattore di forma e non è corretto dire che l’energia in parte si disperde nella mano del tiratore. Infatti per assurdo, potrei usare come asta uno stuzzica denti e credo che basterebbe soltanto la massa del fucile per contrastare il rinculo del legnetto.

 

E se non ricordo male, un principio della dinamica dice che ad ogni forza applicata ad un corpo corrisponde una reazione uguale e contraria di pari forza.

Per cui più è pesante l’asta maggiore sarà la forza o meglio il rinculo che essa provocherà nella mano del pescatore a parità sempre di avere lo stesso peso di fucile.

 

 

Ho verificato anche il diametro delle aste è posso dirti con certezza che c'è la differenza tra 6.25 e 6.35 e non è solo un problema di denominazione commerciale (intendo naturalmente le due aste che ho a casa).

Le due aste sono state misurate con calibro ventesimale la cui precisione è di 0.05 mm ho potuto quindi apprezzare la differenza tra i due diametri .

 

A riscusami .....nella vita opero esattamente nel settore siderurgico e questo da almeno 15 anni...........se non sai la finitura esterna della barra di acciaio (pelata, trafilata o rettificata ) e in quale tolleranza "ISO h" è realizzata potresti trovarti a valutare esattamente la stessa dimensione nominale ma con due finiture e tolleranze dimensionali differenti; che è esattamente quello che stai facendo.

Le dimensioni dei prodotti siderurgici italiani sono sempre in millimetri e normalmente a 1 solo decimale (decimale che, alla luce delle tolleranze centesimali che indicavo risulta più che sufficiente ai fini della richiesta del settore della meccanica di precisione); quando nelle misure nominali troviamo due decimali è perchè, normalmente, sono frutto della conversione, come in questo caso, in millimetri di dimensioni in pollici .

Credo inoltre, secondo sempre un mio parere puramente personale da principiante della pesca sub, che ogni azienda che produce "aste" utilizzi acciai di diversi tipi con ogni uno differenze sia in prestazioni meccaniche (resistenza trazione/compressone, durezza, grado di elasticità ) che in peso specifico.

 

Gli acciai sono assolutamente differenti tra di lori per caratteristiche e prestazioni mentre il peso specifico teorico è standardizzato.

 

Un Saluti

Giuseppe

 

;):bye:

Modificato da Andrea Zani
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Buon Giorno Andrea,

Ti ringrazio nuovamente per la risposta, premetto che l’argomento mi affascina è diventa anche molto interessante.

Naturalmente ci tengo a chiarire che non voglio fare nessuna polemica e ne voglio mettere in discussione le tue conoscenze e le tua formazione in ambito siderurgico e subacqueo.

La mia vuole essere soltanto una semplice chiacchierata tra allievo (che sono io) e maestro.

Posso dire allora che anche io per formazione ho la possibilità di conoscere il mondo della meccanica, del disegno e della tecnologia applicata ai materiali.

Hai perfettamente ragione quando parli di tolleranze dimensionali e di grado di finitura superficiale, infatti ieri ho scritto che mi riferivo ai diametri delle aste che io possiedo . E sicuramente non mi riferivo a tutte quelle presenti nel mercato.

 

Pero discordiamo ancora sul discorso rinculo fucile.

 

Bene, userò anch’io la tua frase ”la fisica non è un’opinione”

 

Non mi hai risposto riguardo il fatto del fattore di forma.

Introduco un altro aspetto fisico che interviene durante lo sparo dell’asta ed è il momento di inerzia.

Lasciamo perdere il suo concetto base, ricordiamo pero che esso è strettamente legato alla forma dell’oggetto in esame in funzione del suo baricentro (fattore di forma).

Per spiegare meglio il tutto ti rimando a questo indirizzo: http://ww2.unime.it/weblab/ita/kim/momento/moment_ita.htm

e proviamo insieme a fare delle prove.

 

Ti illustro le analogie per il mio esempio.

Il disco che ruota rappresenta il lavoro dell’asta del nostro fucile, di cui come vedi possiamo variare forma e peso.

Il peso legato alla corda lo possiamo paragonare alla spinta dei nostri elastici e la lunghezza del filo esattamente alla corsa (o meglio la lunghezza del lavoro) dei nostri elastici quando sono tesi.

 

Ora impostiamo un raggio del disco pari a 115 unità, diamo come peso 10 unità.

Otteniamo un tempo di discesa di 27 secondi.

 

Ora impostiamo un raggio del disco pari a 150 unità e diamo sempre come peso 10 unità.

Otteniamo un tempo di discesa di 32 secondi quindi ben diverso dal precedente di 5 secondi.

Ti posso affermare che la velocità di rinculo e legata in maniera direttamente proporzionale al tempo un cui il lavoro viene svolto e quindi all’accelerazione che il corpo subisce, che è in funzione del tempo in cui tutta l’energia immagazzinata dagli elastici viene trasmessa all’asta.

Se riporto le tue parole: Penso proprio di si !

Perdonami se insisto ma la fisica non è un'opinione ..." a parità di massa, la velocità di rinculo è esattamente la stessa !

Ma come, secondo la tua affermazione avrebbero lo stesso tempo di discesa? E quindi stesso tempo di sparo? E quindi stessa accelerazione? E quindi stesso rinculo? Ma hanno la stessa massa! Hanno la stessa forza applicata! Come è possibile tempi diversi?

Posso affermare che l’asta più corta subirà sicuramente un accelerazione maggiore perché compie lo stesso lavoro ma in un tempo minore grazie alla sua forma più “tozza” e quindi ad un miglior momento d’inerzia, anche se ha la stessa massa dell’asta più lunga.

E siccome la seconda legge della dinamica dice che la forza, e in questo caso il rinculo dello sparo dell’asta, è direttamente proporzionale dal prodotto della massa (che è identica per le due aste) per l’accelerazione ( che è diversa ), posso dire con certezza che l’asta più corta e tozza darà un rinculo più secco e forte in virtù proprio della sua maggiore accelerazione, quindi non è proprio una mia opinione.

E l’accelerazione che sarà trasmessa alla mano secondo il terzo principio della dinamica avrà una forza uguale e contraria di pari intensità sempre in funzione dell’accelerazione.

Quindi è errato pensare che il rinculo del fucile è solamente in funzione del peso dell’asta!

Un saluti

Giuseppe

 

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Quindi è errato pensare che il rinculo del fucile è solamente in funzione del peso dell’asta!

Un saluti

Giuseppe

Non vedo dove Andrea abbia affermato questo...

 

Trovo che tu faccia un pò di confusione citando degli elementi come il fattore di forma e il momento d'inerzia che hanno a che fare con la traiettoria, la gittata, la penetrazione e l'energia cinetica residua del dardo...ma non con il rinculo è un'altra cosa...

 

Non capisco se le tue dimostrazioni siano intuitive, empiriche o cos'altro...

 

La velocità di rinculo si può calcolare con una semplice formula matematica...nel caso di un fucile non vincolato sarà funzione delle masse in gioco e della velocità dell'asta; fattori di forma, accelerazioni e momenti d'inerzia non incidono minimente.

 

In condizione di tiro, alle masse già citate, verrà ad aggiungersi quella del tiratore e varierà a seconda della tecnica di tiro.

 

:bye:

 

 

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