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ieri solita pescatella del giovedi,solito cappottino,ma con l'avvistamento di due belle lecce a cui ho anche sparato mancandole,naturalmente.

da questa pescata sono uscito dall'acqua rimuginando un pò e ho fatto delle valutazioni di cui vorrei farvi partecipi e sulle quali mi farebbe piacere avere dei pareri.

quello che ho pensato è che quando pesco,la mia pescata è esenzialmente dedicata al sarago,il pesce più comune da poter sparare,ma questo comporta un approccio specifico che però magari ti fa perdere altre occasioni,come a me è successo ieri con le lecce.

il posto dove ero ieri è infatti formato essenzialmente da pareti con qualche gradino dove fare degli aspetti,per il resto,per provare a prendere qualche sarago devi scendere la parete e lentamente agguatare salendo verso la superficie.anche gli aspetti quando li faccio sono fatti essenzialmente guardando verso il basso in quanto spesso i saraghi risalgono dal basso.

spesso mi capita però che in testa mi passano cefaloni,e qualche volta come ieri mi sono arrivate le due lecce sempre dall'alto,e quando me ne sono accorto,mentre giravo il fucile l'occasione è sfumata.

ora quello che vorrei capire è:meglio impostare la battuta al pesce più "facilmente" catturabile o tentare gli aspetti in modo diverso,quindi con lo sguardo e il fucile rivolto verso la fascia d'acqua più alta?

a voi l'ardua sentenza!

Ogni volta che ti leggo resto affascinato!

 

Mi piace il tuo approccio e la tua "purezza" che, in fondo, spero di condividere.

 

Prima di tutto mi domando se anche tu, come me, hai cominciato a pescare seriamente "da grande".

 

Se così è ci possiamo spiegare tutto: quello che crescendo dobbiamo riacquistare è il "naturale istinto venatorio" la fase ancestrale della tensione di tutti i sensi comandati non già dalla ragione ma dalla Amigdala!.

Secondo me se si pensa troppo si sbaglia ancora di più!

Pensa ai coiddetti colpi di c... di molti nostri amici: bene quando questi colpi di c... (vedi non ultimo VincYenzo con il suo ricciolone) si ripropongono con costanza abbiamo la conferma di essere davanti a un bravo pescatore.

Ma qual'è a questo punto la differenza tra noi e loro?

Apnee omogenee, profondità simili, attrezzature buone, acquaticità non manca...

Pensiamo troppo e non siamo abbastanza "Bestie"; non ci facciamo guidare abbastanza dall'istinto oppure questo non è sufficientemente orientato verso la caccia!

A questo punto quale potrebbe essere la soluzione?

La tenacia e la costanza ci possono probabilmente fare acquisire un bagaglio forte di "occasioni" (padelle e non) tale da rilassarci e contemporaneamente fare lavorare in autonomia la nostra parte ancestrale.

 

Era una Leccia :P ....una ricciola così la sogno ancora...non l'ho mai vista!!!

Sono daccordo!!!! In quanto bestia con un solo neurone sono perfetto per la pesca in apnea :laughing::laughing::laughing:

Cmq è l'esperienza che ti fa sviluppare un certo istinto...a furia di fare cazzatelle prima o poi inizi istintivamente a fare la cosa giusta...purtroppo il tempo di pensare non c'è...l'azione va decisa in un tempo brevissimo altrimenti il pesce va via.

Ovviamente è capitato a tutti indirizzare l'attenzione su di una parte del campo visivo e vederci arrivare un pesce dalla parte opposta in maniera non sparabile.

La costanza aiuta la fortuna.....

:bye:

Sono mortificato.... :oops: non volevo offendere .... la leccia!!! (fantastica)

 

Comunque hai perfettamente sintetizzato ciò che volevo esprimere: La forza sia con te :starwars:

 

 

P.s.

...e scusa per avere storpiato il tuo nick!

Modificato da marcorossi.adv
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ieri solita pescatella del giovedi,solito cappottino,ma con l'avvistamento di due belle lecce a cui ho anche sparato mancandole,naturalmente.

da questa pescata sono uscito dall'acqua rimuginando un pò e ho fatto delle valutazioni di cui vorrei farvi partecipi e sulle quali mi farebbe piacere avere dei pareri.

quello che ho pensato è che quando pesco,la mia pescata è esenzialmente dedicata al sarago,il pesce più comune da poter sparare,ma questo comporta un approccio specifico che però magari ti fa perdere altre occasioni,come a me è successo ieri con le lecce.

il posto dove ero ieri è infatti formato essenzialmente da pareti con qualche gradino dove fare degli aspetti,per il resto,per provare a prendere qualche sarago devi scendere la parete e lentamente agguatare salendo verso la superficie.anche gli aspetti quando li faccio sono fatti essenzialmente guardando verso il basso in quanto spesso i saraghi risalgono dal basso.

spesso mi capita però che in testa mi passano cefaloni,e qualche volta come ieri mi sono arrivate le due lecce sempre dall'alto,e quando me ne sono accorto,mentre giravo il fucile l'occasione è sfumata.

ora quello che vorrei capire è:meglio impostare la battuta al pesce più "facilmente" catturabile o tentare gli aspetti in modo diverso,quindi con lo sguardo e il fucile rivolto verso la fascia d'acqua più alta?

a voi l'ardua sentenza!

 

 

puoi benissimo sfruttare le due tecniche: fare la caduta sui saraghi e a metà apnea se non girano saraghi, prima di risalire ,alzare lo sguardo insieme al fucile. :bye: paolo

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riflessioni,e risposte a tuti voi che gentilmente mi avete risposto.

per marco rossi,che mi fa troppi complimenti,prima o poi dovrò venire a palermo per conoscerti,poco tempo fa in un altro post dicevo proprio la stessa cosa che hai scritto tu.sicuramente penso troppo,ieri ad esempio avevo un fucile nuovo da provare,ed avevo pensato di provare a sparare spesso,ma se prima del passaggio delle lecce avevo sparato solo un paio di volte ad un cefalo da kilo ed a un sarago discreto,dopo non ho più premuto il grilletto nella speranza di un nuovo passaggio,anche quando è arrivato un sarago sparabile ho lasciato perdere,spesso faccio questo ragionamento,mi arriva il pesce sparabile,ma io ci penso se vale la pena se è il caso di vedere se arriva qualcosa di meglio.

per ant64 quasi sempre pesco con il 100 o il 90 per l'aspetto che è la tecnica che preferisco,poi un occhiata in giro prima di salire la do,e qualche volta vedo qualcosa che passa o è ormai passato.

per davk sono d'accordo con te,proprio per questo ho scritto questo post,credo infatti di sbagliare,di autolimitarmi scendendo in acqua pensando in questo modo ed effettuando solo quel tipo di pesca che trovo giusta per quel pesce,quello che vorrei capire è se secondo voi tutti può essere solo una questione mentale e quindi non solo tecnica,ma proprio di "cattiveria"di "ferocia" come qualcuno ha scritto.

per vyncenzo, hai scitto quello che fai tu quindi è sicuramente la cosa giusta,ed in effetti è proprio quello che non faccio io che al contrario penso,penso... dovrò fare come ha scritto mingo,ti porto con me così ci pensi tu.

per ares con un altro paio di occhi dovrei comprare il doppio delle lenti a contatto e poi già ci vedo doppio,ci vedrei quadruplo e a quel punto davvero no ci capirei più niente.

 

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inserisco a volo una domanda tecnica: quando mi sono arrivate le lecce ero su un gradino col fucile rivolto verso un altra parte,e quando sono arrivate ho provato a girarmi ma nel frattempo,forse anche disturbate da tutto questo movimento si sono allontanate infatti le ho sparate di coda.siccome avevo ancora un pò di tempo a disposizione,sarebbe stato meglio non muovermi troppo e vedere se loro mi arrivavano a tiro? facitm sapè!

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E' una questione di filosofia.Puntare al pesce più facile e probabile da prendere racimolando quasi sempre qualcosa o puntare alla preda di rango rischiando il cappotto?

 

Non c'è una risposta,dipende da te,dal tuo carattere e dalla tua esperienza.

 

Se la cattura dei pesci accessibili ti rende felice e riesci a prenderne spesso concentrati su di loro,l'occasione del bestione può sempre capitare e potrà andare bene o male ma intanto tu sarai felice per le numerose catture di pesci normali.

 

Se invece certe catture non aggiungono nulla alla tua pescata e non hanno significato per te,lasciale perdere e punta in alto. L'occasione della preda da ricordare prima o poi capiterà. Sarai attrezzato in modo adatto e pescherai cercando proprio quella preda per cui avrai più possibilità di concludere in bellezza l'incontro. In ogni caso, anche così, potrà andare bene o male perchè l'imprevisto è sempre in agguato.Inoltre le prede di rango si incontrano raramente e intanto,avendo tralasciato i pesci normali, farai tanti cappotti con la sola consolazione di esserti giocato il tutto per tutto per vivere un sogno.

 

solo tu puoi sapere cosa è meglio per te

 

Ciao

 

 

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ieri solita pescatella del giovedi,solito cappottino,ma con l'avvistamento di due belle lecce a cui ho anche sparato mancandole,naturalmente.

da questa pescata sono uscito dall'acqua rimuginando un pò e ho fatto delle valutazioni di cui vorrei farvi partecipi e sulle quali mi farebbe piacere avere dei pareri.

quello che ho pensato è che quando pesco,la mia pescata è esenzialmente dedicata al sarago,il pesce più comune da poter sparare,ma questo comporta un approccio specifico che però magari ti fa perdere altre occasioni,come a me è successo ieri con le lecce.

il posto dove ero ieri è infatti formato essenzialmente da pareti con qualche gradino dove fare degli aspetti,per il resto,per provare a prendere qualche sarago devi scendere la parete e lentamente agguatare salendo verso la superficie.anche gli aspetti quando li faccio sono fatti essenzialmente guardando verso il basso in quanto spesso i saraghi risalgono dal basso.

spesso mi capita però che in testa mi passano cefaloni,e qualche volta come ieri mi sono arrivate le due lecce sempre dall'alto,e quando me ne sono accorto,mentre giravo il fucile l'occasione è sfumata.

ora quello che vorrei capire è:meglio impostare la battuta al pesce più "facilmente" catturabile o tentare gli aspetti in modo diverso,quindi con lo sguardo e il fucile rivolto verso la fascia d'acqua più alta?

a voi l'ardua sentenza!

 

Secondo me l'iter più normale che un pescatore dovrebbe seguire prevede prima l'acquisizione di sufficiente abilità in tutte le tecniche di pesca,quindi della capacità di prendere un pò di tutto, e POI la specializzazione in una tecnica in particolare.

Alla fine un pò tutti i pescatori si specializzano,vuoi per i tipi di fondale che frequentano più spesso o per le prede che più li appassionano,ma c'è da dire che solitamente più la preda è di prestigio,meno frequente sarà la sua cattura e più facile sarà cappottare se si rivolge la propria attenzione solo a quella.

Per chi pesca da poco e già di per se prende pochi pesci,andare incontro a situazioni in cui il cappotto è quasi la norma...è deleterio,perchè la tecnica e il fiuto si affinano coi pesci e non con la sola acqua...

Ergo,sarebbe meglio che tu entrassi in acqua cercando di fare il migliore carniere possibile ma a prescindere dai tuoi gusti in fatto di prede.

La tecnica di pesca universale per antonomasia è il razzolo : diventa dunque un razzolatore.

Unico consiglio tecnico: a meno che il pesce sia a tiro (in quel caso resta immobile),la testa vedi di muoverla di continuo per guardare davanti,dietro,ai lati e sopra di te...lentamente ma di continuo,è l'unico modo per limitare l'effetto sorpresa che ti procurano i pesci che arrivano da dove meno te lo aspetti.

Bye

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Non tutti conoscono Dario come me.In virtù di questa mia fortuna voglio dare delle informazioni che daranno una affidabile chiave di lettura a questo post.E' dato di fatto che il mio amico può restare all'aspetto per due minuti e mezzo a dieci metri con tranquillità, in occasione di una pescata in comitiva ha ricevuto i complimenti da un spertissimo pescatore, per la sua tecnica ed acquaticità.Allora vi starete domandanodo quel'è il problema.Secondo me è l'"etica" tirata al massimo, che gli tiene di continuo la mente impegnata, questo è troppo piccolo, questo è troppo facile e se poi esce un pesce più grande così facendo corre il rischio che ha sparato così poche volte che quando serve un tiro al limite vedi gli ultimi pescioni lo sbaglia.Io non posso dare alcun consiglio perchè non ho esperienza ma quando si è in mare prima di sparare non pensare!!!!Un abbraccio al mio amicone :thumbup: Guarda che sei forte in acqua!!!!!

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riflessioni,e risposte a tuti voi che gentilmente mi avete risposto.

per marco rossi,che mi fa troppi complimenti,prima o poi dovrò venire a palermo per conoscerti,poco tempo fa in un altro post dicevo proprio la stessa cosa che hai scritto tu.sicuramente penso troppo,ieri ad esempio avevo un fucile nuovo da provare,ed avevo pensato di provare a sparare spesso,ma se prima del passaggio delle lecce avevo sparato solo un paio di volte ad un cefalo da kilo ed a un sarago discreto,dopo non ho più premuto il grilletto nella speranza di un nuovo passaggio,anche quando è arrivato un sarago sparabile ho lasciato perdere,spesso faccio questo ragionamento,mi arriva il pesce sparabile,ma io ci penso se vale la pena se è il caso di vedere se arriva qualcosa di meglio.

per ant64 quasi sempre pesco con il 100 o il 90 per l'aspetto che è la tecnica che preferisco,poi un occhiata in giro prima di salire la do,e qualche volta vedo qualcosa che passa o è ormai passato.

per davk sono d'accordo con te,proprio per questo ho scritto questo post,credo infatti di sbagliare,di autolimitarmi scendendo in acqua pensando in questo modo ed effettuando solo quel tipo di pesca che trovo giusta per quel pesce,quello che vorrei capire è se secondo voi tutti può essere solo una questione mentale e quindi non solo tecnica,ma proprio di "cattiveria"di "ferocia" come qualcuno ha scritto.

per vyncenzo, hai scitto quello che fai tu quindi è sicuramente la cosa giusta,ed in effetti è proprio quello che non faccio io che al contrario penso,penso... dovrò fare come ha scritto mingo,ti porto con me così ci pensi tu.

per ares con un altro paio di occhi dovrei comprare il doppio delle lenti a contatto e poi già ci vedo doppio,ci vedrei quadruplo e a quel punto davvero no ci capirei più niente.

 

L'istinto lo si può allenare facendo sempre simili azioni di pesca, vedrai che poi il tiro ti viene d'istinto subito senza pensarci. Poi quando vuoi venire a pesca assieme a me sei benvenuto ma puortt o fucil e ci pensiamo in due :P

 

:bye:

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inserisco a volo una domanda tecnica: quando mi sono arrivate le lecce ero su un gradino col fucile rivolto verso un altra parte,e quando sono arrivate ho provato a girarmi ma nel frattempo,forse anche disturbate da tutto questo movimento si sono allontanate infatti le ho sparate di coda.siccome avevo ancora un pò di tempo a disposizione,sarebbe stato meglio non muovermi troppo e vedere se loro mi arrivavano a tiro? facitm sapè!

 

In base alla mia esperienza con questi pesci (solo tre) :P ma tutti di mole è sicuramente necessario, ma questo vale per tutti, non fare movimenti bruschi. Poi come al solito è relativo, La prima che presi mi aveva visto prima lei e cercai un avvicinamento lento e con un tiro al limite la presi (molto male) poco prima che scappasse. La seconda mi è passata dinanzi ad un paio di metri dalla superfice forse incuriosita dal cavetto con i pesci e lì istintivamente l'ho sparata prima che mi sfilasse definitivamente. La terza andava lenta e sicura e non si è minimamente accorta che la stavo agguatando da basso con un tiro senza storia.

 

:bye:

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Ed eccomi anche io qui a scrivere qualcosa nel post aperto dal mio amicone DarioCappa.

Il mio consiglio è quello di sparare al pesce di taglia e non pensare tanto, tranne nel caso in cui la pescata sia con un obiettivo da raggiungere.

 

Rubo spazio a Dario per raccontare della mia pescata odierna, albata su un posto che doveva regalarci l'avvistamento di qualche predatore (spigole, serra, barra) in acqua alle 5:45 nell'avvicinarmi al mio primo posto dove provare un aspetto, dall'alto su di un fondale sugli 8 metri, vedo una nuvola di pesci ad un paio di metri dal fondo, era ancora un po' buio e non riuscivo a capire che pesci erano. Capovolta lenta ed in caduta sui pesci man mano che mi avvicino le loro forme si materializzano in cefali, avevo deciso di non sparare cefali questa mattina, quindi mi fermo tra 2 roccie ad un 5 metri da loro, come avvertono la mia presenza cominciano a venirmi incontro, sono tutti oltre il mezzo chilo li lascio scorrere sperando nel predatore, ma nulla il branco passa ma di predatori non se ne vedono. Occasione persa!!

 

Arrivo sul posto che mi ero prefisso per il mio primo aspetto, mi apposto e aspetto, da lontano un paio di saraghi mi puntano e vengono a tiro sono 2 pesci sui 300gr evito di sparare subito poichè sono tranquilli e sono vicini quando da dietro una roccia lontana 6/7 metri un volo di corvine attira la mia attenzione, non riesco a capire la giusta grandezza ma sono pesci sparabili, un agguato non è più possibile poichè sono già da un bel po' sul fondo, faccio dietro front e riemergo lentamente voglio avvicinare le corvine e capirne da vicino la grandezza. Prendo aria e mi immergo ben lontano dalla loro tana striscio sul fondo e raggiungo il punto dove le avevo avvistate, non ci sono più!, mi fermo in aspetto ben nascosto quando alla mia destra si alzano 3 corvi 2 più piccoli (600-700gr) uno quello alla mia estrema destra pesce intorno al chilo, lentamente mi giro cercando di non spaventare i pesci anche se noto che si sono accorti di me, appena allineato il primo senza pensarci su sparo fulminandolo!

Morale probabilmente se avessi voluto sparare il più grosso nemmeno questo di 7 etti sarebbe venuto con me!

 

La pescata continua e metto in cavetto un'altro corvo di grandezza simile al primo e 2 saraghi sui 4 etti!!

Continuo la pescata cambiando posto sono le 9 circa vogliamo provare un altro posto dove abbiamo sempre avvistato bei saraghi, anche qui le previsioni sono disattese, di saraghi non se ne vede nessuno ma in compenso vedo belle salpe pesci prossimi al chilo, molto smaliziate che però svegliano il mio istinto di predatore. Voglio provare a catturarle. Studio un po' i loro movimenti facendo tuffi di controllo e quando credo di aver capito dove si muovono mi concentro e via sul fondo un breve percorso tra le rocce e mi fermo, eccole le più piccole sono a tiro le grosse sono lontane non ne vogliono sapere di venire ma io le osservo. Ormai avrò fatto 4/5 tuffi senza risultato, in ogni tuffo cerco una nuova soluzione per avvicinarle sono fermo sul fondo e da lontano vedo un pesce al di sopra delle salpe, riconosco subito che si tratta di una spigola non è enorme ma sicuramente sparabile, nuota tranquilla allontanandosi da me, emetto qualche richiamo ma nulla, faccio uscire una bollicina il pesce si ferma è immobile per capire chi è quell'essere fermo sul fondo, in quel momento ricordo le parole che Ricky mi disse "quando le spigole si fermano attira la loro curiosità muovendo il fucile", e così ho fatto la spigola mi punta viene mi nascondo completamente lasciando uscire un'altra bollicina è a tiro l'asta parte e il pesce resta inspiedinato, la spigola dell'alba è stata catturata quasi alle 10!!

Sono sicuro che questa cattura è avvenuta solo perchè ho fatto le cose per bene, se fossi rimasto fermo sul fondo la spigola sarebbe andata via!

 

Dopo la spigola sono riuscito a catturare anche 2 salponi ma era una sfida tra me e loro e ci sono riuscito!!! :thumbup:

 

Predatori avvistati: qualche riccioletta formato mignon, sugarelli in caccia su branchi di alici ed occhiate che mi facevano salire l'adrenalina alle stelle quando aprivano i branchi di alici che avevo di fronte; quindi predatori degni di nota nessuno.

Padelle: 2 saraghi di cui uno sbagliato proprio da fesso ed una triglia bella grossa ferma sul fondo :frustry: !!

Pesci strappati: 1 pizzuto prossimo al kilo sparato in pieno corpo a mezzo metro di distanza si è sfilato dall'asta, forse l'aletta non si era aperta avendo tirato dal basso verso l'alto contro la roccia ed un tordo verde sparato troppo alto!

 

Ho voluto raccontare di questa pescata per far capire a Dario e a quanti mi leggeranno in che modo ho impostato la pescata, sono anche io una schiappa a pesca ma questa mattina mi sono piaciuto anche se non ho portato nessun bestione a casa credo di aver commesso pochi errori e di aver saputo sfruttare quasi tutte le occasioni!

:bye::bye::bye:

Modificato da fravit
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