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Un Altro Sub Se Ne Stà Per Andare!


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Non vedo cosa ci sia da indignarsi. La pubblicità shock è molto usata all'estero, forse in Italia siamo un po' bacchettoni e di sicuro molto ipocriti, come se il rischio della sincope non mietesse ogni anno molte vittime fra i subacquei (purtroppo è successo pochi giorni fa all'elba).

Ricordo di aver visto sulle autostrade inglesi foto di auto accartocciate e poveri corpi inermi sull'asfalto e di pubblicità scioccanti in TV.

Ricordo anche che ad un convegno della subacquea a Rieti che un professore (non ricordo il nome) mostrò le foto degli effetti dell'elica su un corpo umano.....molto scioccanti, ma molto istruttive!

Il problema è che in Italia non siamo abituati a vedere certa propaganda. In fin dei conti, l'autore di quella foto ci ha spiegato che è solo una finzione ma nonostante tutto non riusciamo a capirne il messaggio positivo.

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vado a mare da un pezzo, c''ho il gommone e un poco ho pure navigato... contro sole.

il discorso è che la campagna pubblicitaria non dovrebbe essere qui, ma in in tv.

allora pensi che i diportisti passino vicino al pallone col piacere di farlo?non ci credo|visto che mi dici che navighi,non ti e' mai capitato di passare vicino ad una boa sub e scansarlo propri ull'ultimo secondo?a quanti di noi non e' mai capitato?ripeto la boa a secondo le condizioni del mare e del cielo e' poco visibile,io personalmente non mi fido della boa e spesso mi capita di stare con la testa sempre alta e certe volte mi faccio vedere sbracciando il fucile.ripeto,sfido chiunque a mostrargli il pallone sub e a non riconoscerlo anche al capraro che sta in pizzo alle montagne,x concludere proprio in questi giorni rai e mediaset in collaborazione con le capitanerie di porto mandano in onda degli spot e parlano anche delle NOSTRE boe..................secondo me e' tempo sprecato se chi va in mare non sta con gli occhi apertissimi!!!!!!!!!!!!!due occhi non bastano!!!!!!!!!!!!!!!

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a me è morto un amico, un altro ha centinaia di punti nella schiena, altri li ho presi in sincope per i capelli, ma mai ho visto na boa all'ultimo secondo, da uno che piglia il gommone a nolo per portare la ragazza a far la tormbata in mezzo al mare me lo posso aspettare, ma da un pescatore no, come ha già detto il buon Gherardo NO.

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a me è morto un amico, un altro ha centinaia di punti nella schiena, altri li ho presi in sincope per i capelli, ma mai ho visto na boa all'ultimo secondo, da uno che piglia il gommone a nolo per portare la ragazza a far la tormbata in mezzo al mare me lo posso aspettare, ma da un pescatore no, come ha già detto il buon Gherardo NO.

 

concordo in pieno

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a me è morto un amico, un altro ha centinaia di punti nella schiena, altri li ho presi in sincope per i capelli, ma mai ho visto na boa all'ultimo secondo, da uno che piglia il gommone a nolo per portare la ragazza a far la tormbata in mezzo al mare me lo posso aspettare, ma da un pescatore no, come ha già detto il buon Gherardo NO.

 

Vedi io ti ammiro, questo sport lo devi amare alla follia. Io al posto tuo avrei già appeso le pinne al chiodo da un pezzo... :(

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a me è morto un amico, un altro ha centinaia di punti nella schiena, altri li ho presi in sincope per i capelli, ma mai ho visto na boa all'ultimo secondo, da uno che piglia il gommone a nolo per portare la ragazza a far la tormbata in mezzo al mare me lo posso aspettare, ma da un pescatore no, come ha già detto il buon Gherardo NO.

 

Hai ragione, se stai attento, la boa la vedi. Comunque bisogna ammettere che le boe in commercio, specialmente alcune, sono talmente piccole che al tramonto con mare anche solo leggermente formato e magari controsole diventano quasi 'invisibili'. Pensate se veramente si riescono a vedere a 100m di distanza e un gommone motorizzato con un 40 cv (quindi senza patente) in planata a percorrere 100m quanto gli ci vuole? Io penso che debba essere omologata una e una sola boa di grandi dimensioni e di colore visibile.

 

Che ne pensate?

 

Ciao,

Andrea

Modificato da mingo
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dai finiamola di trovare scuse banali per giustificare incidenti o situazioni pericolose. avete parlato di sole, boe fuori norma, spot e pubblicità sbagliate, ecc... Diciamolo chiaramente se uno va in giro con la testa sulle spalle, a meno probabilità di fare incidenti.

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Io distinguerei.

Altro è il problema di affrontare la pescasub con coscienza, prudenza e senso di responsabilità (verso sè stessi e verso i propri cari).

Altro è il problema di considerare anche i fattori di rischio esterni al pescasub e dallo stesso relativamente controllabili.

Quanto al punto primo, l'idea di Roy è pienamente condivisibile, perchè ciascuno di noi sappia e ricordi che questo è uno sport a rischio, soprattutto se praticato in condizioni estreme; la morte per sincope può anche non dipendere dall'imprudenza del sub, ma quasi sempre deriva da una immersione ai limiti delle capacità psico-fisiche dell'atleta. Io ho imparato a conoscere i miei limiti, non mi spingo oltre e, anche se pesco poco e becco pinnuti risibili, mi accontento di bagnare la muta e godere delle pescate altrui.

Quanto al punto due, è vero che l'idea di Roy serve a poco, perchè il problema non riguarda - se non indirettamente - la nostra categoria. Ma anche in questo caso noi pescasub potremmo impostare le nostre pescate in maniera più cauta.

E' noto, ad esempio, che la stagione estiva è quella che ci espone al maggior rischio di investimento nautico, causa l'aumento dei natanti in circolazione; senza entrare nel merito del problema relativo al rispetto delle regole da parte dei diportisti (che resta problema di ordine politico), io cerco di diminuire il rischio di vedermi tranciato un braccio dall'elica di un natante (giusto per essere ottimista), prevenendo. Pescate col gommone all'alba; scelta dei posti dove il traffico nautico è scarso; se proprio voglio fare un tuffo su qualche secca, cerco di proteggermi con il mio stesso gommone, ormeggiandolo in maniera tale da creare un ostacolo ben visibile per un ipotetico diportista distratto.

Insomma, Roy ci ha invitati a riflettere, ciascuno nei limiti della propria esperienza, capacità e temperamento.

Io ho raccolto l'invito di Roy ed a modo mio ho fatto le mie piccole riflessioni che ho voluto condividere con voi.

Ben vangano, quindi, anche le critiche; ma che siano argomentate, costruttive e formulate senza tralasciare il rispetto delle opinioni altrui.

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