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Agitazione Pescatori Professionisti


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Dal Corriere della Sera....

 

Cronache

il ministro delle politiche agricole: «ascolteremo i pescatori»

Caro petrolio: protesta dei pescatori

Scontri con la polizia a Bruxelles

 

Cariche e lanci di pietre dopo il no dell'Ue agli aiuti. Pescherecci fermi: il pesce fresco comincia a mancare

BRUXELLES (BELGIO) - La protesta dei pescatori italiani ed europei arriva a Bruxelles e scoppia la battaglia. Alla fine, anche se i pescatori venuti a manifestare a Bruxelles contro il caro petrolio, non erano molti, è esplosa infatti la rabbia e non sono mancate le cariche della polizia.

 

INCONTRO FINITO MALE - Una delegazione di pescatori ha incontrato non il commissario europeo alla pesca, Joe Borg che oggi è a Riga, ma alcuni membri del suo gabinetto. La risposta non è stata incoraggiante secondo quanto ha riferito in sala stampa la portavoce responsabile della pesca: «non c'è soluzione immediata anche se la crisi è immediata. Le soluzioni sono a medio termine, e la commissione europea incoraggia i stati membri ad intervenire ricorrendo al fondo europeo per la pesca. Non sono invece possibili gli aiuti di Stato. Mentre ancora andava avanti il dialogo nei piani alti di Palazzo Berlaymont, sede della commissione europea, i manifestanti lanciavano razzi, fumogeni e pietre infrangendo alcuni vetri di uno dei palazzi del consiglio. E a quel punto è scattata la polizia, da questa mattina con poliziotti a cavallo, cavalli di Frisia intorno alle istituzioni, elicotteri, ed idranti con i quali hanno spinto i pochi manifestanti più lontano dalle istituzioni, separandoli anche ad aere diverse. Alcuni di loro, per la verità una minoranza, risalendo la Rue de la Loi che porta al centro, ed appositamente chiusa al traffico, hanno incendiato cassonetti, divelto delle pattumiere, e delle pietre che pavimentavano il marciapiede, per lanciarle sulle finestre del palazzo della direzione generale agricoltura della commissione europea con su scritto «Agricoltura ti amo».

PRIME CONSEGUENZE - Ma le prime conseguenze della difficile situazione dei pescatori gli italiani le stanno sperimentando a tavola. Dove il prodotto fresco non d'allevamento o d'importazione extraeuropea sta scarseggiando. Pescherie praticamente vuote e aste del pesce chiuse. È questa la situazione fotografata in queste ore in alcune regioni dalla Federcoopesca-Confcooperative, secondo cui le specie nostrane di cattura sono quasi introvabili. La protesta del settore contro il caro gasolio, si sta diffondendo in tutte le principali marinerie. Il quadro peggiore viene dalla Marche dove si è verificata la chiusura totale di tutti i mercati ittici della regione e non è possibile acquistare alcun prodotto italiano.

Inoltre non è da escludere che nei prossimi giorni i pescatori possano dar vita a nuove clamorose proteste, come quella che ha bloccato il porto di Ancona. E se i pescatori continueranno ad incrociare le braccia entro poco tempo il prodotto nostrano potrebbe diventare solo un ricordo, con un grave danno alla mostra economia.

ZAIA - Ma a favore dei pescatori è intervenuto il governo. Una «personale, convinta, motivata vicinanza a tutti i pescatori» è espressa dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia a coloro che in questi giorni stanno protestando contro il caro gasolio. «Comprendiamo le difficoltà delle marinerie - ha detto Zaia - e ascolteremo le loro richieste. Stiamo lavorando per loro a livello nazionale ed europeo». «Sono aumentati i costi dei carburanti - ha sottolineato il ministro - e le spese di gestione sono diventate ormai insostenibili, ma non è cresciuto di un solo centesimo il guadagno per il duro e onesto lavoro dei pescatori. Non possiamo permettere che, per i costi troppo alti del gasolio, i pescherecci siano costretti a fermarsi quando è dimostrato che la qualità e la genuinità del pesce che offre il nostro mare è unica». I provvedimenti individuati riguarderanno interventi urgenti per alleviare la crisi economica degli operatori e piani di modernizzazione e rilancio della pesca italiana. «Vogliamo dare risposte concrete e non promesse» afferma il ministro Zaia che ha convocato, per l'11 giugno, tutte le associazioni del settore «per illustrare le soluzioni che abbiamo studiato, compatibilmente con i bilanci nazionali ed europei».

 

 

04 giugno 2008

questo è il solito ciarlatano che parla con parole di circostanza, e semmai ci fosse stata bisogno d'una dimostrazione (quella che ogni personaggio assurto a tale carica parli con lo stesso, obsoleto e ossequioso linguaggio nei riguardi della lobby) eccola qui. Ciò che promette è in pratica il solito trattamento differenziato alle solite, vecchie ingorde ed inefficienti categorie: per loro il gasolio non deve costare uguale a quello dei comuni cittadini, a loro ci pensa lo Stato, poi, gli altri, si arrangino. E semmai ci fosse bisogno di un'altra dimostrazione, questa volta che riguardi il potere della casta (piscatoria) e dei loro metodi che sfiorano la sedizione, lo provano le immagini e i rapporti che arrivano dal Belgio. Blocco dei porti, incendi e disordini, etc etc. Dagli incatenamenti sotto le capitanerie con famiglie urlanti al seguito, dalla sceneggiata Meroliana si passa proprio alla guerriglia urbana. Io vorrei sapere quanto tempo ci vorrà, quanto mediterraneo dovrà essere annientato, prima che l'ambientalismo nostrale e europeo, assoldato dalla lobby, venga screditato (anzi: sputtanato, che è la parola giusta, visto che di puttane prezzolate trattasi), rinneghi il suo dichiaratissimo appoggio a questa categoria di parassiti comunitari, che provoca sfracelli e òneri a ogni economia (giusto l'Austria, che il mare non l'ha, mi viene in mente che ne possa scampare: ma è un'illusione. Di fatto, paga come gli altri membri), con perenne ricaduta sulle tasche di ognuno di noi. Il tutto perchè? per poi rivendersi una sogliola a 25-30 al chilo, manco pescata nel mare nostrum "insigne esempio di genuninità dei nostri mari"? Lo sciopero andrebbe fatto non da codesti parassiti ma dal resto della popolazione, boicattondogli a vita il pescato, non ordinandolo nè al ristorante, nè al pescivendolo sotto casa, ultimo anello di un'ignobile catena speculativa che parte dal peschereccio e arriva nelle nostre tavole. Almeno finchè la stessa comunità non smetta di regalargli benefits e bonus a pioggia e li costringa a lasciare l'attività e convertirsi all'ittiocoltura. O a quello che min**i@ gli pare.

Detto tra noi, io me ne fotto del loro sciopero: non gli ho mai comprato un belino a parte le vongole di tanto in tanto, per cui con me morirebbero presto di fame. Ma quando, come una settimana fa, la gente m'assedia per comprarmi il pesce pescato col sudore di questa fronte perchè m'era andata bene, io gli ho risposto:- No: ora andate a dare il pilotto a quelli di P.S.Stefano. Dove avevate il coraggio di comprare la roba che proveniva dal Marocco e spacciarla, nella vostra taverna, per gamberoni del Giglio.-

E se no: maccheroni al pesto.

Modificato da Ricky
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Non l' avrei mai detto ma.... sono d' accordo...

Del resto il personaggio in questione è un esperto di radicchio trevisano.... in merito alla pesca professionale parla con dei copia e incolla...

Ovviamente ci sarebbero dei distinguo perchè un conto è la pesca di circuizione e annesso sterminio dei riproduttori

un altro è valutare altri sistemi meno impattanti e più responsabili... se si può usare questo termine.

Se proprio dovessero stanziare degli aiuti che almeno lo facessero a ragion veduta.

Ad esempio.... abolizione dello strascico!

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c'è crisi per tutti,i pescatori professionisti oltretutto sono abituati da decenni a vivere si sovvenzioni e contributi statali e adesso che siamo in europa e per le regole della concorrenza il giochino si è fermato non sanno...che pesci pigliare!

anche perchè con il mercato saturo di pesce di allevamento venduto al prezzo di una sardina,è sempre più raro che nelle pescherie comprino altro.

 

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Da tennews del 6 giugno:

 

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"Maremma News, quotidiano grossetano, riporta oggi un resoconto sulle agitazioni dei pescatori locali per il caro gasolio. Un resoconto non molto diverso da quello pubblicato stamani su questo giornale. Ma con un particolare "locale" diverso. L’aggiunta di una questione che sta particolarmente a cuore ai pescatori maremmani. La richiesta di "nuove regole di fruizione e di svolgimento delle attività di pesca nello specchio di mare sotto la giurisdizione del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano”.

Ne parla Antonio Terribile, presidente di Legacoop Grosseto: “I pescatori sono i più consapevoli tutori della salute del mare e i più convinti sostenitori della necessità di salvaguardare le risorse ittiche. Tuttavia non è accettabile che siano considerati alla stregua di intrusi indesiderati, né che siano esclusi dai processi decisionali e dalla gestione della riserva naturale. Su questo la Regione Toscana deve fare una riflessione seria e dare segnali di disponibilità, prima che la situazione sfugga di mano e si affermi un’opinione di contrarietà preconcetta al Parco dell’Arcipelago”

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Come vedete oltre al prezzo del gasolio sono attenti a mettere le zampe sulle regole di pesca sulle AMP.

Ma questa è una storia risaputa....

 

 

 

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Purtroppo più passano gli anni e più mi accorgo ke il mare si sta svuotando di pesce.

Colpa di tutti quei pescherecci che tutti i giorni battono le stesse zone...senza dare il tempo di ripopolare.

Avolte quando al supermercato e passo d'avanti al bancone del pesce (non per comprare :D ) vedo molti avanotti di ogni spece...mi viene il nervoso.

Adesso si lamentano perchè hanno prosciugato tutti i nostri mari quindi per prendere qualcosa devono sconfinare,

per quanto m riguarda SCIOPERO AD OLTRANZA...volete pescare e rovinare il mare ad un prezzo di 40 cent al litro.

 

FATEVELA A REMI ECCO COSA VI DICO ! ! ! :angry:

.....pienamente d'accordo.....io pure prendo la macchina pe annà a lavorà e la benza la pago 1,52 eurozzi....non vedo perchè LORO la debbano pagà meno.......siete costretti a sconfinare per pescare qualcosa??.....bene,intanto la causa di questo siete proprio voi che senza alcun limite state distruggendo il mare e proprio per questo dovete pagare,come tutti quanti...!!!!

E statene certi,che se dovessero abbassargli il costo del carburante,quì succede il putiferio!!!!!! :boxing:

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Indovinello.... chi lo prende in quel posto alla fine?

 

Meno pesce per tutti/ Pescatori europei in rivolta. Ecco cosa chiedono le associazioni al ministro Zaia

Giovedí 05.06.2008 18:40

 

 

Si è svolto oggi l'incontro tra il Ministro dell'Agricoltura Luca Zaia e le associazioni nazionali del settore della pesca, dopo le proteste inscenate ieri dai pescatori davanti alla sede Fao di Roma contro il rincaro del gasolio. Sul tavolo, durato circa un'ora, il problema del caro gasolio che sta paralizzando il settore, e che ha suscitato proteste ed astensioni non solo nel nostro Paese.

 

"Ci è piaciuto molto l'approccio dell'incontro - ha commentato Massimo Coccia, presidente di Federcoopesca - un approccio che punta al cuore del problema". Dello stesso avviso anche la Lega Pesca e l'Agrital Pesca.

 

Federcoopesca, che riunisce più di 16mila soci distribuiti in 456 coop, ha reso note ad Affaritaliani le linee guida che ha proposto al Ministro Zaia. Tra queste, l'applicazione al settore ittico dell'Iva speciale, già dedicata al settore agricolo, ammontante al 4%, anziché al 9% attuale (che raggiunge picchi del 20% sui prodotti di lusso); un'accesso al Fondo Europeo destinato ai pescatori durante il "Fermo dell'attività della pesca" (il cosidetto Fep), che costituisce una boccata d'ossigeno per i lavoratori del settore; la stabilizzazione di alcune agevolazioni fiscali.

 

Tra le altre proposte, precisa la Federcoopesca, una che invita il Governo italiano a investire maggiori risorse nella ricerca per il risparmio energetico, e maggiori ammortizzatori sociali, come l'introduzione dell'attività degli "imbarcati" (coloro che lavorano in barca) tra i lavori considerati usuranti. Dal 2004 a oggi, precisa l'associazione, il costo del carburante, depurato da tutte le accise imposte dallo Stato, è aumentato del 240%, andando a incidere per oltre il 50% sui costi di gestione .

 

Intanto, la protesta ha avuto forti ripercussioni negative sul Mercato Ittico all'ingrosso di Milano. Il calo di prodotti nei giorni 3 e 4 giugno è stato pari al 71%, rispetto allo stesso periodo del 2007. Roberto Predolin, presidente della Sogemi, la società che gestisce i mercati all'ingrosso della città, non nasconde la sua preoccupazione e fornisce le cifre che danno la misura della situazione. Soltanto il 35% dei prodotti commercializzati è infatti italiano, mentre, nel totale del fatturato, solo il 60% è costituito da prodotto fresco, contro un 40% composto da prodotto congelato.

 

La protesta dei pescatori è appoggiata anche dalle associazioni dei consumatori: "Purtroppo non esistono alternative - dichiara Paolo Landi, presidente di Adiconsum - Abbiamo già sollecitato il Ministro Scajola a prendere qualche contromisura, proprio perchè permane una passività totale da parte del Governo nei confronti del caro petrolio". Un rincaro che va a finire sul consumatore finale, aggiune Landi: "Ogni qualvolta vi è un pretesto per alzare il prezzo finale di un prodotto, in questo caso il pesce, l'aumento è sempre moltiplicativo. Ora, se il prezzo del gasolio, necessario per pescare, sale del 5%, ecco che il prezzo finale del pesce sale inspiegabilmente del 10 o addirittura del 20%".

 

 

 

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  • 2 settimane dopo...

Con lo stesso concetto dovrebbero avere agevolazioni fiscali tutte quelle attività che hanno per beni strumentali automezzi: trattori, macchine, camion etc.

:huh: GIA' CE L'HANNO????? allora lo sconto fiscale esiste per tutti! NOOOOO

Che ti vuoi aspettare da una classe che fà l'incentivo per sostituire i camper inquinanti e non considera i fuoribordo: Però nelle AMP ci vai solo se sei 4tempi !!!

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questo è il solito ciarlatano che parla con parole di circostanza, e semmai ci fosse stata bisogno d'una dimostrazione (quella che ogni personaggio assurto a tale carica parli con lo stesso, obsoleto e ossequioso linguaggio nei riguardi della lobby) eccola qui. Ciò che promette è in pratica il solito trattamento differenziato alle solite, vecchie ingorde ed inefficienti categorie: per loro il gasolio non deve costare uguale a quello dei comuni cittadini, a loro ci pensa lo Stato, poi, gli altri, si arrangino. E semmai ci fosse bisogno di un'altra dimostrazione, questa volta che riguardi il potere della casta (piscatoria) e dei loro metodi che sfiorano la sedizione, lo provano le immagini e i rapporti che arrivano dal Belgio. Blocco dei porti, incendi e disordini, etc etc. Dagli incatenamenti sotto le capitanerie con famiglie urlanti al seguito, dalla sceneggiata Meroliana si passa proprio alla guerriglia urbana. Io vorrei sapere quanto tempo ci vorrà, quanto mediterraneo dovrà essere annientato, prima che l'ambientalismo nostrale e europeo, assoldato dalla lobby, venga screditato (anzi: sputtanato, che è la parola giusta, visto che di puttane prezzolate trattasi), rinneghi il suo dichiaratissimo appoggio a questa categoria di parassiti comunitari, che provoca sfracelli e òneri a ogni economia (giusto l'Austria, che il mare non l'ha, mi viene in mente che ne possa scampare: ma è un'illusione. Di fatto, paga come gli altri membri), con perenne ricaduta sulle tasche di ognuno di noi. Il tutto perchè? per poi rivendersi una sogliola a 25-30 al chilo, manco pescata nel mare nostrum "insigne esempio di genuninità dei nostri mari"? Lo sciopero andrebbe fatto non da codesti parassiti ma dal resto della popolazione, boicattondogli a vita il pescato, non ordinandolo nè al ristorante, nè al pescivendolo sotto casa, ultimo anello di un'ignobile catena speculativa che parte dal peschereccio e arriva nelle nostre tavole. Almeno finchè la stessa comunità non smetta di regalargli benefits e bonus a pioggia e li costringa a lasciare l'attività e convertirsi all'ittiocoltura. O a quello che min**i@ gli pare.

Detto tra noi, io me ne fotto del loro sciopero: non gli ho mai comprato un belino a parte le vongole di tanto in tanto, per cui con me morirebbero presto di fame. Ma quando, come una settimana fa, la gente m'assedia per comprarmi il pesce pescato col sudore di questa fronte perchè m'era andata bene, io gli ho risposto:- No: ora andate a dare il pilotto a quelli di P.S.Stefano. Dove avevate il coraggio di comprare la roba che proveniva dal Marocco e spacciarla, nella vostra taverna, per gamberoni del Giglio.-

E se no: maccheroni al pesto.

Straquoto........... :thumbup:

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  • 2 settimane dopo...
questo è il solito ciarlatano che parla con parole di circostanza, e semmai ci fosse stata bisogno d'una dimostrazione (quella che ogni personaggio assurto a tale carica parli con lo stesso, obsoleto e ossequioso linguaggio nei riguardi della lobby) eccola qui. Ciò che promette è in pratica il solito trattamento differenziato alle solite, vecchie ingorde ed inefficienti categorie: per loro il gasolio non deve costare uguale a quello dei comuni cittadini, a loro ci pensa lo Stato, poi, gli altri, si arrangino. E semmai ci fosse bisogno di un'altra dimostrazione, questa volta che riguardi il potere della casta (piscatoria) e dei loro metodi che sfiorano la sedizione, lo provano le immagini e i rapporti che arrivano dal Belgio. Blocco dei porti, incendi e disordini, etc etc. Dagli incatenamenti sotto le capitanerie con famiglie urlanti al seguito, dalla sceneggiata Meroliana si passa proprio alla guerriglia urbana. Io vorrei sapere quanto tempo ci vorrà, quanto mediterraneo dovrà essere annientato, prima che l'ambientalismo nostrale e europeo, assoldato dalla lobby, venga screditato (anzi: sputtanato, che è la parola giusta, visto che di puttane prezzolate trattasi), rinneghi il suo dichiaratissimo appoggio a questa categoria di parassiti comunitari, che provoca sfracelli e òneri a ogni economia (giusto l'Austria, che il mare non l'ha, mi viene in mente che ne possa scampare: ma è un'illusione. Di fatto, paga come gli altri membri), con perenne ricaduta sulle tasche di ognuno di noi. Il tutto perchè? per poi rivendersi una sogliola a 25-30 al chilo, manco pescata nel mare nostrum "insigne esempio di genuninità dei nostri mari"? Lo sciopero andrebbe fatto non da codesti parassiti ma dal resto della popolazione, boicattondogli a vita il pescato, non ordinandolo nè al ristorante, nè al pescivendolo sotto casa, ultimo anello di un'ignobile catena speculativa che parte dal peschereccio e arriva nelle nostre tavole. Almeno finchè la stessa comunità non smetta di regalargli benefits e bonus a pioggia e li costringa a lasciare l'attività e convertirsi all'ittiocoltura. O a quello che min**i@ gli pare.

Detto tra noi, io me ne fotto del loro sciopero: non gli ho mai comprato un belino a parte le vongole di tanto in tanto, per cui con me morirebbero presto di fame. Ma quando, come una settimana fa, la gente m'assedia per comprarmi il pesce pescato col sudore di questa fronte perchè m'era andata bene, io gli ho risposto:- No: ora andate a dare il pilotto a quelli di P.S.Stefano. Dove avevate il coraggio di comprare la roba che proveniva dal Marocco e spacciarla, nella vostra taverna, per gamberoni del Giglio.-

E se no: maccheroni al pesto.

Straquoto........... :thumbup:

 

 

Ricky sei un grande!!! :clapping:

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strascico entro 3 miglia dalla costa? no problem!

Notizia d'agenzia di quest'oggi:

PESCA: ZAIA AUTORIZZA STRASCICO IN ADRIATICO NELLE 3 MIGLIA ROMA (ITALPRESS) - Con decreto ministeriale emanato oggi, il ministro delle

Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, ha autorizzato l’esercizio della pesca a strascico nelle tre miglia dalla costa fino al 15 luglio, per tutti i

compartimenti marittimi da Rimini a Trieste.

«L’autorizzazione rispetta i limiti di compatibilità ambientale - ha dichiarato Zaia - attraverso l’uso di reti con maglia di apertura non inferiore a 40

millimetri».

Il provvedimento costituisce un’ulteriore risposta al periodo di emergenza che sta vivendo la pesca a seguito del caro gasolio.

«Oltretutto il nostro provvedimento, che è assolutamente compatibile con i principi di salvaguardia ambientale - ha concluso il ministro - deriva anche dalla

necessità di consentire il recupero delle giornate di mancata pesca a causa delle avverse condizioni meteo marine nei mesi di marzo ed aprile».

 

 

 

 

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strascico entro 3 miglia dalla costa? no problem!

Notizia d'agenzia di quest'oggi:

PESCA: ZAIA AUTORIZZA STRASCICO IN ADRIATICO NELLE 3 MIGLIA ROMA (ITALPRESS) - Con decreto ministeriale emanato oggi, il ministro delle

Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, ha autorizzato l’esercizio della pesca a strascico nelle tre miglia dalla costa fino al 15 luglio, per tutti i

compartimenti marittimi da Rimini a Trieste.

«L’autorizzazione rispetta i limiti di compatibilità ambientale - ha dichiarato Zaia - attraverso l’uso di reti con maglia di apertura non inferiore a 40

millimetri».

Il provvedimento costituisce un’ulteriore risposta al periodo di emergenza che sta vivendo la pesca a seguito del caro gasolio.

«Oltretutto il nostro provvedimento, che è assolutamente compatibile con i principi di salvaguardia ambientale - ha concluso il ministro - deriva anche dalla

necessità di consentire il recupero delle giornate di mancata pesca a causa delle avverse condizioni meteo marine nei mesi di marzo ed aprile».

:o

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Mamma mia , siamo governati da scimmie secondo me!!!!!c@**o è una cosa così complessa ?

 

Il professionista attinge=Meno pesce.

Il professionista riceve sconti sul gasolio=Meno pesce , prezzo uguale di vendita e più soldi in tasca.

Il professionista può strascicare entro 3 miglia=Distruzione di tane nel fango delle larve di pesce , sempre meno pesce e Punti precedenti:

Il professionista=.....Ha distrutto il mare!!!!

 

Il pescapneista=è strozzato da leggi assurde che mettono a rischio la sua stessa vita.

Il pescapneista=è la forma più ecocompatibile di prelievo.

Il pescapneista=è considerato il demonio , colui che uccide solo per il gusto di farlo.

Il pescapneista=la prende intercooler...

Il pescapneista=Verrà cancellato.

 

Morale?

Il pescapneista la prende dove non batte il sole , ma non ci rimette niente se non il poter praticare il suo sport, mentrei il professionista si può dare all'ippica!!!

Modificato da Titanos90
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