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Articolo Di Davide Serra


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Concordo pienamente con le argomentazioni di Davide Serra riportate nel suo articolo in cui facendo un excursus sulla storia della pesca in apnea individuava alcune responsabilità sull'attuale ostracismo verso il nostro sport, poneva alcune problematiche riguardo al proliferare delle Aree Marine Protette e sulla possibilità di svolgere la nostra attività sportivo venatoria all'interno di esse, mettendo l'accento su quanto è stato fatto in termini di nuovi regolamenti dal nostro Settore federale sia per migliorare la nostra immagine, sia per praticare il nostro sport in modo più consapevole e rispettoso della natura che, nessuno può ragionevolmente negarlo, soprattuto in alcune zone si va depauperando.

Per negare qualsiasi regolamentazione restrittiva non si può più affermare sic et simpliciter che sono altre le cause di tale depauperimento, ciò e assolutamente vero, ma per essere credibili e autorevoli è necessario fare la nostra piccola parte.

E' assolutamente corretta la sua analisi che le AMP ora comincino ad insistere su zone di mare altamente antropizzate e di notevole interesse turistico per cui

si creano problemi di compatibilità, proprio per questo è necessario essere attivamente presenti nel dibattito in corso al livello centrale con un maggiore coinvolgimento della nostra Federazione e a livello locale, nelle singole zone dove è prevista l'istituzione di AMP, il coinvolgimento dei singoli Circoli. Dire di no e basta alle AMP per principio secondo me non paga più, è necessario argomentare, discuterne, dovunque comunque esserci, cercare là dove la legge quadro e le leggi collegate permettono una maggiore elasticità applicativa, essere sempre presenti per far valere le ragioni del nostro sport come attività ad impatto ambientale zero, anzi come motore di tutela ambientale e con la piena dignità di essere presente attraverso i Circoli anche nella sua gestione sussidiaria. Perchè la Federazione e all'interno di essa il nostro Settore abbia maggiore forza anche in termini numerici, giustamente come afferma Davide, è anche necessario che tutti coloro che svolgono la nostra attività anche in maniera dilettantistica emergano dall'ombra, per questo si devono studiare delle forme non certamente vessatorie perchè ciò avvenga. Un modo potrebbe essere quello di permettere la pesca in apnea su licenza con rilascio di un patentino dietro frequentazione di corsi specifici magari gestiti dai nostri Circoli il tutto ad un costo assolutamente sopportabile.

Nell'istituzione delle AMP, regolate dalla legge attuale, il nostro obiettivo è quello di poter pescare con le regole della nostra Federazione quanto meno nelle zone C,

ma il nostro obiettivo strategico dovrebbe essere quello di cambiare le leggi in vigore rendendole più idonee a regolare un territorio antropizzato e turistico,

ad individuare i tipi di pesca veramente distruttivi soprattutto professionali e a regolamentarli in modo più incisivo, infine ad ottenere la dignità che ci spetta. E' sicuramente difficile perchè si vanno ad intaccare forti interessi corporativi, ma è nostro dovere tentare.

Davide Serra annoverava chi sono i nostri nemici, fra questi gli ambientalisti; non credo, e in questo posso essere in disaccordo, che tutti gli ambientalisti tout court sono contro di noi, lo sono di certo i così detti talebani dell'ambientalismo, gli animalisti estremisti. Ho potuto constatare invece che gli ambientalisti più intelligenti, sono consapevoli che la nostra presunta colpa nel depauperimento della fauna ittica sia solo una sciocchezza madornale.

Dobbiamo imparare a divulgare di più le nostre ragioni con gli strumenti più adeguati e di largo consumo pubblico, ad essere più orgogliosi di ciò che facciamo, ad essere più coraggiosi nel divulgare i valori del nostro sport. Saremo sicuramente più ascoltati.

 

Michele Rampini

Pescatore in Apnea

Del Circolo Sub Teseo Tesei

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Davide Serra annoverava chi sono i nostri nemici, fra questi gli ambientalisti; non credo, e in questo posso essere in disaccordo, che tutti gli ambientalisti tout court sono contro di noi, lo sono di certo i così detti talebani dell'ambientalismo, gli animalisti estremisti. Ho potuto constatare invece  che gli ambientalisti più  intelligenti, sono consapevoli che la nostra presunta colpa nel depauperimento della fauna ittica sia solo una sciocchezza madornale.

Dobbiamo  imparare a divulgare  di più le nostre ragioni con gli strumenti più adeguati e di largo consumo pubblico, ad essere più orgogliosi di ciò che facciamo, ad essere più coraggiosi nel divulgare i valori del nostro sport. Saremo sicuramente più ascoltati.

 

                                                            Michele Rampini

                                                        Pescatore in Apnea

                                                        Del Circolo Sub Teseo Tesei

Vedi Michele, esistono diverse organizzazioni che si dichiarano ambientaliste, purtroppo come sempre avviene in Italia, le più estremiste sono quelle che riescono a far parlare di sè, dando l'errata impressione che tutte siano così.

 

Per ovvie ragioni nell'articolo mi sono riferito solo alle frange estreme, all'ambientalismo militante che purtroppo sembra anche quello con le più deleterie influenze politiche.

 

La divulgazione è senza dubbio una strada da percorrere, l'ostacolo più grande è però rappresentato da quel colossale imbuto che incanala e filtra l'informazione stabilendo cosa dare, o meno, in pasto all'opinione pubblica.

 

Contando però che non siamo affatto una categoria degna di questo nome, la cosa non deve stupirci affatto... :(

 

:bye:

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Un modo potrebbe essere quello di permettere la pesca in apnea su licenza con rilascio di un patentino dietro frequentazione di corsi specifici magari gestiti dai nostri Circoli il tutto ad un costo assolutamente sopportabile.

 

Ciao Michele, spero che tu venga al raduno dei sub toscani, dove saranno illustrate la situazione normativa e le iniziative FIPSAS su tutti i fronti della tutela della pescasub.

 

CCPP, regole generali e AMP.

 

Giorgio

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Ospite reggiano

Io concordo in pieno con quanto detto da Serra tranne una cosa: 20 anni fa quando si pescava ,non ci si poneva minimamente il parere dell'opinione pubblica,in quanto arrivati a terra colo pescato,gruppi di persone si avvicinavano addirittura per comprare il pescato :blink: Oggi ti guardano e basta .I referendum sulla caccia terrestre non sono passati perchè i cacciaterrestri (cui faccio parte) sono il doppio più organizzati di noi .........e in più pagano 500 euro FISSI l'anno per cacciare ( max 10 lepri,max una pernice all'anno!!!!).Quello che manca a noi è un'onesta licenza e raggrupparsi in FIPSAS ,senza più abbaiare alla luna e prendersela con le AMP.Il pescaapnea è troppo un solitario e si piange troppo addosso. :bye:

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Io concordo in pieno con quanto detto da Serra tranne una cosa: 20 anni fa quando si pescava ,non ci si poneva minimamente il parere dell'opinione pubblica,in quanto arrivati a terra colo pescato,gruppi di persone si avvicinavano addirittura per comprare il pescato :blink: Oggi ti guardano e basta.

Come hai potuto leggere ho accuratamente sottolineato come, di fatto, quello che realmente si dovrebbe definire opinione pubblica, neppure si pone il problema non conoscendolo affatto. Oggi come 20 anni fà.

 

Bisogna però riconoscere che qualche ondata di disappunto, naturalmente pilotata dai media, c'è stata, specie dopo il 1967 e il mondiale di Cuba. Non è il peccato originale, solo uno dei tanti tasselli che ha portato all'attuale stato di cose...

I referendum sulla caccia terrestre non sono passati perchè i cacciaterrestri (cui faccio parte) sono il doppio più organizzati di noi .........e in più pagano 500 euro FISSI l'anno per cacciare ( max 10 lepri,max una pernice all'anno!!!!).Quello che manca a noi è un'onesta licenza e raggrupparsi in FIPSAS ,senza più abbaiare alla luna e prendersela con le AMP.Il pescaapnea è troppo un solitario e si piange troppo addosso. :bye:

Tutto vero ma per quanto i cacciatori siano più numerosi, organizzati, rappresentati e tassati, nulla avrebbero realmente potuto se la maggioranza degli italiani gli fosse stata contraria. Ciò non è avvenuto anche e soprattutto perchè la maggioranza poco o nulla conosce di queste vicende di pochi.

 

Qualcuno si è mai chiesto qual è il quotidiano più venduto in Italia? :whistling: Può sembrare fuori luogo ma serve a capire perchè certi problemi alla massa non arrivano... ;)

 

:bye:

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Tutto vero ma per quanto i cacciatori siano più numerosi, organizzati, rappresentati e tassati, nulla avrebbero realmente potuto se la maggioranza degli italiani gli fosse stata contraria. Ciò non è avvenuto anche e soprattutto perchè la maggioranza poco o nulla conosce di queste vicende di pochi.

Prendo a spunto questo pezzetto per farvi notare come gli ecologisti ancora se la cantino e sonino da soli, non convinti evidentemente delle batoste prese in passato quando sperperavano il pubblico quattrino appresso a referendum anti-caccia che sempre gli hanno dato torto.

A parte la prima parte che funge un po' da preambolo, è divertente l'ultima del discorso di questo "luminare": manco stesse parlando della Svezia, ma della Toscana!

Greenreport strikes again con le sue eresie.

 

Il Tar salva daini, caprioli e cinghiali senesi

 

SIENA. Il 12 febbraio la provincia di Siena aveva deciso l’abbattimento di decine di caprioli, daini e cinghiali, che dovrebbe essere effettuato dai cacciatori iscritti al registro provinciale dei “selecontrollori”. La misura era stata presa per limitare i danni all’agricoltura fatti dagli ungulati e si basava su censimenti effettuati dagli stessi cacciatori, che secondo la Lega antivivisezione (Lav) si basavano «su un protocollo tecnico vecchio di 10 anni e senza neppure utilizzare metodi di contenimento “ecologici”, come invece previsto dalla normativa statale e regionale. Inoltre i capi abbattuti sarebbero stati lasciati a disposizione dei cacciatori, nonostante anche su questo punto le leggi siano molto chiare: gli animali selvatici sono patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero di tutti i cittadini, compresi quelli contrari alla caccia che rappresentano quasi l’80% della popolazione».

Fonte: http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=12501

See, come no: campa cavallo che ora arrivi! :clapping:

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Essendo nativo dell'Elba e pescasub da sempre (anche se non iscritto al Teseo Tesei) ho seguito in modo attivo la discussione sulle AMP.

Anche la dolorosa polemica tra Michele Rampini e i soci più autorevoli del circolo: Mazzari e Gasparri (che si sarà pure convertito alla foto sub ma è in prima linea contro le AMP e non rinnega di certo la pesca in apnea), i quali rimproveravano al Rampini una posizione troppo 'morbida' sulle AMP e la sua pubblica presa di posizione contraria verso la raccolta firme no-AMP promossa da Yuri Tiberto.

 

Senza volere ritornare su questa polemica vorrei che una posizione diciamo concertativa, e rivolta alla 'riduzione del danno' (pesca sub ammessa in zona C con tesserino, autorizzazione dell'Ente Parco e chissà quali altri vincoli), non solo non paga, ma non fa altro che avvalorare la tesi per cui la nostra pesca, come altre forme di pesca sportive fortemente penalizzate sopratutto se praticate da non residenti, siano i mali la cui eradicazione porterebbero ad una rinascita del mare.

 

Occorre ribaltare radicalmente il punto di vista che ha portato al concepimento di questa forma degenerata ed ipocrita di tutela del mare. Ed avanzare nuove idee e nuove proposte, non solo per tutelare la nostra passione, ma sopratutto per salvare veramente il mare. E non pensare che ciò non sia possibile facendoti prendere la mano dalla realpolitik ed elemosinare dei permessi per avere ciò che la ns Isola ci regala. Questo è possibile perchè la stragrande maggioranza degli Elbani (ma oserei dire dei cittadini Italiani) la pensa come noi. Insomma no alle AMP, sì alla tutela del mare.

 

Saluti

Gabriele Berti

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Ciao Gabriele,

 

se la gente la pensa come noi e optare per il muro contro muro è possibile, non si spiega come mai la storia delle AMP dica l'esatto contrario.

Meglio feriti che morti. Al momento siamo morti da 10 anni.

 

Il punto è che noi non contiamo nulla politicamente, siamo le pedine sacrificabili, ed inoltre la tutela del mare ha ben poco a che vedere con le AMP. Vorrei che cortesemente perdessi 10 minuti della tua vita per ascoltare la viva voce del Ministero nel WS AMP che trovi nello speciale video in home page ed in questo stesso forum.

 

Joefox

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Carissimo Gabriele, ti ringrazio per il tuo intervento.

Perchè ti ringrazio?

Perchè il tuo è stato un intervento che, seppure critico nei confronti delle mie posizioni riguardo all'istituzioni delle AMP, è entrato nel merito, eprimendo una posizione che pur non da me condivisa, ha avuto il pregio di essere argomantata e soprattutto scevra da qualsisi attacco personale indirizzato a deleggittimare una persona soprattutto nel ruolo e responsabilità che ha avuto all'interno del Circolo Sub Teseo Tesei in questi anni e soprattutto ultimamente investito dal Direttivo insieme ad altri Soci del Settore Pesca in Apnea ad essere parte attiva nel dibattito sulle AMP. Mi si può accusare di tutto, fuorchè di non essermi occupato appassionatamente del Circolo e in particolare del Settore Pesca in Apnea e di non aver difeso contutte le mie forze la dignità del nostro sport.

Altri, come Gasparri e Mazzarri, pur avendo raggiunto vette agonistiche, sono stati sempre scarsamenti presenti e contribuito poco alla vita anche quotidiana del Circolo e del Settore. Eppure mi hanno attaccato personalmente e pesantemente tentando di deleggittimarmi. Sicuramente sarebbe stato meglio se avessimo argomentato le nostre ragioni prima al nostro interno, scontrandoci solo sulle idee e senza alcun rancore per tentare di presentare una posizione unitaria e condivisa per avere più forza e maggiore presenza come Circolo. Inizialmente pensavo che fosse così, mentre viceversa purtroppo si covava un dissenso non espresso che mi ha lasciato sconsolatamente solo nella mia battaglia.

Saluti.

Michele Rampini

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Carissimo Gabriele, ti ringrazio per il tuo intervento.

Perchè ti ringrazio?

Perchè il tuo è stato un intervento che, seppure critico nei confronti delle mie posizioni riguardo all'istituzioni delle AMP, è entrato nel merito, eprimendo una posizione che pur non da me condivisa, ha avuto il pregio di essere argomantata e soprattutto scevra da qualsisi attacco personale indirizzato a deleggittimare una persona soprattutto nel ruolo e responsabilità che ha avuto all'interno del Circolo Sub Teseo Tesei in questi anni e soprattutto ultimamente investito dal Direttivo  insieme ad altri Soci del Settore Pesca in Apnea ad essere parte attiva nel dibattito sulle AMP. Mi si può accusare di tutto, fuorchè di non essermi occupato appassionatamente del Circolo e in particolare del Settore Pesca in Apnea e di non aver difeso contutte le mie forze la dignità del nostro sport.

Altri, come Gasparri e Mazzarri, pur avendo raggiunto  vette agonistiche, sono stati sempre scarsamenti presenti e contribuito poco alla vita anche quotidiana del Circolo e del Settore. Eppure mi hanno attaccato personalmente e  pesantemente tentando di deleggittimarmi. Sicuramente sarebbe stato meglio se avessimo argomentato le nostre ragioni prima al nostro interno, scontrandoci solo sulle idee e senza alcun rancore per  tentare di presentare una posizione unitaria e condivisa per avere più forza e maggiore presenza come Circolo. Inizialmente pensavo che fosse così, mentre viceversa purtroppo si covava un dissenso non espresso che mi ha lasciato sconsolatamente solo nella mia battaglia.

Saluti.

                                                    Michele Rampini

 

Ma figurati se mi metto a fare attacchi personali !!

Anzi da Elbano e pescatore mi è dispiaciuta la vs polemica, stimo sia Mazzari sia Gasparri, e anche se non ti conosco personalmente (magari qualche chiacchera post-pesca a li Patresi l'abbiamo pure scambiata) ho apprezzato molti tuoi interventi pubblici in difesa della pescasub, così come francamente non mi è piaciuta la tua posizione sulla raccolta firme. Concordo con te che sarebbe stato sicuramente meglio se da un circolo così importante fosse uscita una sola voce. Spero che non sia tardi per rimediare, anche perchè le differenze sono solo sulle strategie.

 

Comunque anche per rispondere a Volpe (anche qui premetto che apprezzo sia questo sito sia le varie iniziative per ridare voce alla categoria).

Mi sono visto il video (è stata dura sciropparmi il discorso del Dr. Montanari anche se è stato molto istruttivo) così come ho anche assistito di persona al primo incontro (quello con Laudati e Molteni....).

Impressionante il diverso spessore, anche di conoscenza tecnica, tra il rappresentante del ministero e la D.ssa francese (la voglio all'Elba al posto del Tozzi !!!). La stessa differenza che c'è tra il parco Corso delle Bocche e quello prospicente della Maddalena (si legga a tae proposito il rapporto di GreanPeace sulle riserve del Mediterraneo).

Il muro è stato quindi eretto da questi personaggi utilizzando come materiale edificante i più insulsi luoghi comuni. E' lo stesso muro che Tozzi ha riportato all'Elba.

E noi dovremmo permettere che questi personaggi s'impossessino dell'Elba, meglio morti che morti due volte !!

Non bisogna aspettarci che la gente scenda in piazza per difendere il ns sport, ma mescolarci noi con la gente. Perchè senza il consenso dei sindaci e della popolazione, purchè questa riesca a farsi sentire, le AMP non le faranno.

Certo anche se si riuscisse ad evitare questo sarebbe una vittoria di Pirro: la vera vittoria sarebbe quella di imporre una vera tutela del mare. In questo caso saremo disposti pure a perdere qualche libertà e qualche tratto di mare, sicuri che ci sarebbe tanto da guadagnare.

 

Per concludere le iniziative per far sì che i pescasub siano un soggetto riconosciuto sono sicuramente degne di plauso, purchè non siano a discapito con chi non vuole tessere FIPSAS o altri inquadramenti (a tale proposito mi sembra che la differenza tra pesca ricreativa e pesca sportiva, fatta da Matteoli mi sembra, sia un po' artificiosa).

Cercare di pescare nelle AMP già in essere (zone C con vari limiti...) va bene.

Ma per l'ELba, l'AMP del ministero non va fatta passare.

 

Saluti

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