> Tozzi, Giannutri, Legambiente & C. - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Tozzi, Giannutri, Legambiente & C.


Messaggi raccomandati

Vi segnalo quest'articolo su Giannutri apparso su Greenreport, dai toni partigianissimamente pro-piccozza, com'è noto, dove tozzi ne rigetta qualcun'altra delle sue.

 

07/02/2008 Aree Protette e Parchi

 

Giannutri, Togni attacca Tozzi

 

GROSSETO. Probabilmente intorno alla piccola isola di Giannutri si sta giocando una battaglia politica che mira ad avere come trofei finali la poltrona della presidenza del parco dell’Arcipelago e magari quella di qualche sindaco continentale. Lo dimostrerebbe la discesa in campo di un pezzo da 90 come Paolo Togni, già Capo di gabinetto del ministero dell’ambiente all’epoca di Matteoli, ma prima ancora uno dei protagonisti del settore dei rifiuti italiani attraverso la Wastw Managenment Italia e che nell’Arcipelago ricordano bene per la rivendita dell’impianto del Buraccio ai comuni elbani e per essere sbarcato all’Elba come neopresidente di un’associazione ambientalista “antiparco”, la Kronos, che vantava decine di migliaia di iscritti ma della quale non si è più saputo niente dopo che Togni diventò un alto dirigente del ministero.

 

Togni torna ad occuparsi del parco e di ambiente con un attacco frontale a Tozzi sulle pagine di “Liberomercato” che, francamente, più che una ricostruzione della vicenda di Giannutri pare una interessata e disinformata ricostruzione di comodo. Eppure l’ex capo di gabinetto dovrebbe essere ben informato sulle vicende del parco, visti i 5 anni trascorsi al ministero dell’ambiente. L’interevento di Togni appare più un aiuto politico agli “antiregole” a Giannutri che un tentativo di aprire un confronto, il tono polemico è personalistico, la ricostruzione della vicenda dell’Area marina protetta volutamente lacunosa e imprecisa. Il tutto è ridotto ad un piacere che, con il numero chiuso di visitatori estivi, il parco e Tozzi vorrebbero fare ad un pugno di ricchi residenti, peccato che le cifre date dall’ex esponente di An (28 residenti) siano anche sbagliate e che a Giannutri, un’isola praticamente privata, in estate risiedano diverse centinaia di persone in quello che viene chiamato “condominio”.

(NdA: non sono sbagliate affatto, invece: 28 residenti non li conta neppure, per circa 9 mesi all'anno. D'estate è un'altro discorso)

Ma il presidente del parco nazionale dell’Arcipelago toscano Mario Tozzi, non ci sta a fare da bersaglio politico e risponde a Togni a tambur battente: «Quanto affermato da PaoloTogni a proposito dell´isola di Giannutri risulta talmente distante dalla realtà dei fatti da domandarsi se Togni sia mai stato sull´isola o abbia solo ascoltato voci interessate alle future elezioni all´Argentario. L´isola versa in realtà in uno stato di degrado da tutti riconosciuto a causa di alcune mancanze strutturali e della insostenibile pressione antropica estiva. Le stime ufficiali del Corpo Forestale dello Stato parlano di oltre 25.000 presenze nel mese di agosto scorso, senza contare i residenti, gli affittuari e coloro che vi arrivano su imbarcazioni private: significa centinaia di persone al giorno su un´isola priva di servizi, altro che "un certo affollamento (sic) nel fine settimana. Per questo il Parco, nel pieno delle sue prerogative di legge e con l´accordo del Ministero dell´Ambiente, dei residenti e, soprattutto del comune del Giglio (di cui Giannutri fa parte), ha deciso di procedere a una regolamentazione degli afflussi sull´isola dopo aver istituito un tavolo di confronto con i portatori d´interesse. Nessuna imposizione dall´alto, dunque, ma il volere congiunto del Comune e del Parco per salvaguardare l´ambiente. Questo accordo prevedrà necessariamente una riduzione dei flussi turistici sulla falsariga di quanto da questo Parco già messo in pratica all´isola di Pianosa (peraltro con soddisfazione di tutti)».

 

«Smentisco categoricamente, però- prosegue - , le seguenti affermazioni: - che potrà sbarcare a Giannutri "solo chi ha un´abitazione in loco": lo potrà fare chiunque, purché si accordi con le gite organizzate e si muova con una guida ambientale; - che sia prevista una qualsiasi forma di regolamentazione anche per l´isola del Giglio, che nulla ha a che vedere con quanto si sta organizzando a Giannutri; - che ci sia stata una "moratoria della regolamentazione", che anzi procede speditamente e sarà portata a compimento prima della prossima stagione; - che il Presidente abbia intenzione di "andare a casa", visto che dispone di altri quattro anni di mandato, con buona pace di chi si augura diversamente. Inoltre informo il poco informato Togni che i topi di Giannutri sono stati recentemente ridotti quasi all´eradicazione (proprio grazie al Parco) e che si sta provvedendo a dissalatore e raccolta rifiuti, oltre che alla riapertura della Villa Romana. E che il sottoscritto – conclude - , seppure in aspettativa, è ancora Primo Ricercatore del CNR e che è proprio in base al suo curriculum scientifico che è stato chiamato alla Presidenza di questo parco, non potendo vantare né preferenze né conoscenze politiche e non avendo alcuna voglia di indossare alcuna casacca di partito». http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=11916

 

Al di là della chiusura-barzelletta della sua replica, tozzi si accaparra prontamente meriti che non sono suoi: ad esempio, l'opera di eradicazione dei branchi di sorci isolani, vere pantegane che divoravano persino i pesci presi dai cannisti e lasciati un attimo sugli scogli, non è affatto merito della sua gestione, di cui a distanza d'oltre un anno stiamo ancora aspettando di vedere i risultati, ma di quella precedente, essendo infatti cominciata oltre 2 anni fa e i topi "recentemente eradicati" stanno già tornando.

Dissalatore, rifiuti e villa romana sono problemi che esistono da anni, anzi qualcuno è persino decennale: dopo un'anno stiamo ancora a caro amico e le parole tronfiamente riportate dagli organi amici (anzi, pappa e ciccia) come questo, non contano una cippa quando non sono seguite dai fatti. Per cui si tratta della solite promesse sull'aria fritta, ma che di solito si usa fare in campagna elettorale, non quando già si è messo le radici in un posto.

Non c'è per niente da scherzare nè da dubitare, invece, che la prima misura che passerà (e questa a tempo di record, c'è da scommetterci), sarà quella relativa al passaggio evidenziato in blu più sopra: relativa cioè al numero chiuso a Giannutri.

I "ricchi residenti", come li descrive Greenreport con sprezzante ironia, ne sarebbero senza meno felicissimi, dato che effettivamente la situazione che si viene a creare d'estate dopo gli sbarchi dei traghetti è ignobile (già descritta in tempi poco sospetti qui: http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php...dpost&p=401851) ma attenzione! C'è l'inghippo magnereccio nascosto, come in tutte queste belle iniziative rivoluzionarie: qui non si tratta di salvaguardare i sentieri dell'isola dalle scarpe dei gitanti, e se ciò poi avviene losarà per effetto secondario. Qui si tratta di far pagare la gabella, una ulteriore, a chi mette piede sull'isola. Il passaggio evidenziato in blu vuol significare questo: pagare guida, pagare gita= vedere cammello. Prima al limite si pagava la propria gitaccia e basta, ora invece c'è pure la guida obbligatoria.

E, nota ben nota ben nota ben, se non ci vai con questo sistema non entri!

 

Nel successivo articolo (apparso con la stessa data, segno che la questione si sta arroventando! :devil: ), Greenreport poi passa a parlare anche di "regolazione" dei flussi nautici

"L´istituzione di nuove regole di fruizione dell´Area marina protetta e di una programmazione più razionale dei flussi turistici è un atto necessario ed improrogabile per salvaguardare un´area che, altrimenti, rischierebbe di essere irrecuperabilmente compromessa. Sempre in quest´ottica la regolamentazione dei flussi non solo non deve essere vissuta come un impedimento, ma al contrario come un´opportunità per sviluppare un turismo di qualità. L´istituzione dell´Area Marina Protetta, i nuovi corridoi d´accesso all´isola, le zone di ormeggio per i diving e per le barche, la previsione di percorsi ambientali (e relative guide specializzate) infatti non solo garantiranno una fruizione sostenibile dell´area in linea con la normativa ambientale vigente e la salvaguardia del mare e del territorio, ma sarà anche occasione per sviluppare una nuova economia del turismo di qualità, aperta a tutti e non solo a pochi privilegiati, con la nascita di nuove figure occupazionali sino ad oggi inipotizzabili in un´area terra di nessuno..." il resto ve lo risparmio perchè è un concentrato di eresie retoriche che non merita attenzione.

http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=11898

Probabilmente quest'escursione sul turismo di qualità vuole significare proprio questo: sfilare più quattrini possibile dai portafogli. Altre interpretazioni non si capiscono.

Mentre i nuovi corridoi e le zone d'ormeggio non lasciano certo immaginare delle misure più elastiche di quelle attuali, anzi, semmai il contrario: il che vuol dire che in pratica, se vuoi arrivarci anche coi tuoi mezzi (senza sottostare alla gitaccia esosa, quindi) caschi pure peggio:vai incontro a nuove limitazioni, nuove vessazioni, nuove contravvenzioni per qualcosa che dovrebbe appartenere di diritto a ogni cittadino: il calpestare liberamente il suolo o le acque nazionali.

 

Il vecchio disegno che paventavamo anni fa e che sembrava ancora fantascienza, sta invece poco a poco realizzandosi: nel paese dei tremila chilometri di costa, presto si pagherà solo per mettere a bagno il culo; e in costume, eh?

Ecco a che è servito aver mandato ambientalisti al governo e quindi cialtroni sulle poltrone sbagliate; poi, invece, qui ancora ci si scanna sui forums sulla proposta di associarsi alla federazione. Questi ci stanno facendo un tappo di culo che la metà basta e, a questo punto, l'unica luce all'orizzonte è che gente come Togni spodesti presto geologi e primi ricercatori da competenze per cui sono negati, e si metta al lavoro per distruggere o quantomeno fermare questo processo di erosione dei nostri diritti che sembra essere partito in discesa dopo l'avvento di questa gente.

Da come ragiscono Tozzi e Greenreport sul loro sito pare che qualche speranza in questo senso ci stia pure.

Speriamo.

Per tutto l'Arcipelago.

Forza TOGNI! :clapping::clapping:

Modificato da Ricky
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Che dire, sempre lo stesso discorso, a tutela dell'ambiente va posto chi ne fruisce abitualmente e ne conosce le vere problematiche, invece sempre più spesso capita di trovare ' fornai che fanno i meccanici o muratori ingegneri o geologi marinai' insomma un casino senza pari, barterebbe dare a ognuno il suo lavoro... :bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Andrei cauto con forza Togni. Non conosco l'uomo politico ma se è stato capo-gabinetto del Ministro Matteoli è parte in causa dell'assurdo progetto sulle AMP elaborato in quella fase e lasciato in eredità (accolta con entusiasmo) al Parco del Tozzi.

Il progetto elaborato da AGRICONSULTING (scaricabile anche dal sito del Parco) prevedeva la classica ripartizione di tutto il perimetro dell'Elba nelle zone A,B,C.

Le zone A prevedevano anche il divieto di balneazione. La pesca sub era naturalmente esclusa dall'intera Isola. La fascia dell'area era circa di 1000 mt; di conseguenza i limiti per le paranze erano addirittura minori della normativa UE (0,7 sempre che sia stata adottata ancora non l'ho capito) e comunque sicuramente non adeguati.

Insomma un completo disastro.

Dopo le feroci polemiche di questi mesi il piano è stato sbugiardato anche da AN e retrocesso a studio scientifico.

Poi se nel frattempo Metteoli, Togni & c. si sono completamente ravveduti non saprei ma questi sono i fatti.

 

Saluti

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Figurati io. Una delle famigerate A è il tratto di mare dove sono nato e cresciuto, già avevo pronte tutte le strategie per mimetizzarmi (non solo per i pesci..).

 

Comunque all'Elba la speranza non è perduta, non so se avete seguito le varie fasi ma si è formato un ampio movimento contro.

Sono state raccolte firme (su iniziativa di Yuri Tiberto) e avanzate proposte di salvaguardia alternative. Renzo Mazzarri si è dichiarato apertamente a favore del piano alternativo e contro le AMP.

Tra i più attivi vi segnalo anche l'associazione Arcipelago Libero presieduta da Carlo Gasparri che non ha certo bisogno di presentazioni.

I sindaci hanno capito e per ora non se ne è fatto ancora nulla.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Figurati io. Una delle famigerate A è il tratto di mare dove sono nato e cresciuto, già avevo pronte tutte le strategie per mimetizzarmi (non solo per i pesci..).

 

Comunque all'Elba la speranza non è perduta, non so se avete seguito le varie fasi ma si è formato un ampio movimento contro.

Sono state raccolte firme (su iniziativa di Yuri Tiberto) e avanzate proposte di salvaguardia alternative. Renzo Mazzarri si è dichiarato apertamente a favore del piano alternativo e contro le AMP.

Tra i più attivi vi segnalo anche l'associazione Arcipelago Libero presieduta da Carlo Gasparri che non ha certo bisogno di presentazioni.

I sindaci hanno capito e per ora non se ne è fatto ancora nulla.

 

Il mio pensiero è che ai nostri sindaci, amministratori ecc. frega nulla dei cittadini...devono fare andare avanti gli uffici, pagare gli stipendi, eccetera.

A fronte di denaro non credo ci sarà trippa per gatti, faranno la amp e via alla faccia delle parole tanto blasonate, "libertà" "democrazia" ecc...

Se a fronte di cattive amministrazioni si usasse..che so..la gogna pubblica :boxing: forse i nostri amministratori farebbero il loro lavoro con coscienza. :P

Ripeto, non ho la minimissima fiducia che nel nostro stato possa cambiare qualcosa, in nessun campo..basta vedere in faccia i nostri politici. :bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Che dire, sempre lo stesso discorso, a tutela dell'ambiente va posto chi ne fruisce abitualmente e ne conosce le vere problematiche, invece sempre più spesso capita di trovare ' fornai che fanno i meccanici o muratori ingegneri o geologi marinai' insomma un casino senza pari, barterebbe dare a ognuno il suo lavoro... :bye:

 

:siiiii: Più che una picozza gli darei un piccone.........e lo porterei al mio parcorto estivo a farmi dare una mano a zappare :thumbup: li è zona Alfabeto completo e non "A",può andarci chiunque :laughing: .

 

:bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • 6 mesi dopo...

Vi segnalo una delle ultime "notizie-bomba" (in senso non ironico, ma proprio di presa per il kulo) del tristo quotidiano pro-tozzi, che a sua volta riporta la denuncia d'un turista sull'isola e la sua edificante avventura in seguito ai vincoli imposti dal Parco. Vincoli riproposti qui sopra a suo tempo e che pare, in alcuni casi, siano anche passati. E questo è il risultato.

 

link 1

 

L´Isola di Giannutri e la visita mascherata

Riceviamo e pubblichiamo l´intervento di un lettore dopo la sua "tentata" visita all´isola di Giannutri, lettera inviata al presidente del Parco nazionale dell´arcipelago e al sindaco di Isola del Giglio

 

CREMONA. In data 29 luglio 2008 lo scrivente, alloggiato per una settimana presso l´isola del Giglio, decideva di effettuare la traversata sull´isola di Giannutri (traghetto della società Maregiglio con partenza 10:15 e rientro 15:45) con l´intento di visitarla percorrendone i sentieri e visitandone la famosa Villa Domizia.

Oltre alla pubblicità della società di navigazione che informa della tratta nei giorni di martedì e giovedì, l´invito alla visita è ben presente in vari siti turistici tra cui quelli istituzionali del Parco nazionale arcipelago toscano (Pnat) e Pro loco Isola del Giglio.

Solo una volta sbarcato ha avuto l´amara sorpresa, assieme ad altri turisti, di “scoprire” che, per effetto della delibera consiglio direttivo Pnat n. 18 del 16 aprile 2008, poteva percorrere solo i 500 m che collegano “Lo Spalmatoio” con “Cala Maestra” in quanto tutti gli altri sentieri, compreso quello che porta alla villa romana (chiusa), sono accessibili esclusivamente con guida abilitata.

Tale limitazione è preannunciata dal pannello informativo presente sul molo dello Spalmatoio che riporta la cartina dell´isola ”corretta col pennarello”.

 

Seguendo poi le indicazioni dal molo per Cala Maestra e Villa Domizia, si scopre “per esclusione” qual è l´unico sentiero percorribile grazie ai numerosi cartelli blu che informano del divieto di accesso a tutti gli altri percorsi pena una sanzione di € 344.00. Per la precisione l´accesso è consentito solo accompagnati da guide abilitate, ma in loco non è fornita alcuna indicazione su come contattare le stesse.

Sono presenti anche cartelli molto vecchi e arrugginiti che vietano “temporaneamente” l´accesso per presunti lavori in corso e alcuni che vietano di fare foto e video (per non disturbare “quale” fauna?).

Inoltre sono presenti guardie forestali che si premurano di “informare” i turisti chiedendo documenti di identità e minacciando sanzioni per chi calpesta la strada sbagliata (cosa che ai residenti è permessa anche con veicoli).

Senza voler entrare nel merito delle restrizioni, si ritiene gravemente scorretta l’assoluta disinformazione sui divieti a Giannutri riscontrata prima della partenza.

 

Basti pensare che di tali divieti non viene fatto cenno sulla cartina presente sul sito del Pnat (anche se, in posizione non subito accessibile, si trova un link per scaricare le delibere) e nemmeno sulla cartina distribuita dall´ufficio turistico di Giglio Porto recante i logo di Pro Loco e Comune di Isola del Giglio in cui si evidenzia come la mappa sia aggiornata a maggio 2008, quindi successivamente all´adozione di dette limitazioni.

Per limitare la pressione antropica del turismo giornaliero su Giannutri basterebbe una più corretta informazione ai turisti che, conoscendo i limiti di accesso, non spenderebbero certo tempo e soldi per una gita inutile su un´isola in cui, tra l´altro, una delle due spiagge accessibili, quella dello Spalmatoio, è impraticabile essendo quasi totalmente occupata da ammassi di imbarcazioni rotte e in disuso.

 

Sorge il dubbio, legittimo e condiviso da decine di incauti turisti che hanno effettuato lo stesso viaggio, che con detti provvedimenti e con la scarsa informazione più che la natura si vogliano tutelare la quiete dei residenti e gli interessi economici dei 2 bar e della compagnia di navigazione.

È ovvio infatti che tali attività economiche diventerebbero poco remunerative se dipendessero dai soli residenti. Quegli abitanti citati in maniera più sincera dalla “Carta turistica e nautica - Isola del Giglio e Giannutri ”(ediz. PRO.GRA.MS Italia): “La visita, di poche ore, è tollerata, ma non particolarmente gradita dai fortunati proprietari delle poche case che sorgono sull´isola”.

Qualche dubbio sul termine “fortunati” sorge, osservando gli atteggiamenti di alcuni dei “cuccioli” residenti: spiegano che han fatto mettere i divieti perché stanchi di rispondere alle continue richieste di informazioni, si spostano di pochi metri con automezzi (anche se elettrici) e accolgono i turisti giornalieri a Cala Maestra con lancio di palloni pieni di acqua.

Il sottoscritto ribadisce pertanto la protesta per la mancata informazione garantendo un´adeguata pubblicizzazione di quanto accaduto, contribuendo, nel suo piccolo, alla riduzione degli accessi a Giannutri.

In ultimo si segnala un´ imprecisione riportata dalla “visita virtuale” presente sul sito del parco, dove si legge che “...recentemente l´Isola del Giglio è stata fregiata dal ministero dell´Ambiente delle ´cinque vele´ che denotano un mare fra i più puliti ed incontaminati di Italia...”

Senza nulla togliere alle altre organizzazioni, mi risulta che il ministero dell´Ambiente non assegni vele o bandiere blu.

Le “cinque vele”, riconosciute all´Isola del Giglio anche per “la salvaguardia e la sostenibilità dell’isola di Giannutri”, vengono assegnate da Legambiente e TCI.

Sul sito del Ministero è presente unicamente un link alle “bandiere blu” assegnate dalla Foundation for environmental education (FEE), nel cui elenco non compare l´Isola del Giglio.

 

e per chi non si ricorda quanto denunciavo io stesso in data 21 marzo 07, ecco il link alla discussione postata qui sopra, dentro il td. "giglio news". leggi qui

Qui, la cosa strabiliante è che adesso greenreport, guardandosi bene dal menzionare il suo paladino piccozzato, riporta la segnalazione rigirando la frittata e dando la colpa di tutto ai residenti. E ce l'ha di vizio, perchè anche in precedenti occasioni s'era espressa con toni tesi a cavalcare non si sa quale risentimento popolare, definendoli come privilegiati, fortunati ma con un netto tono di rivalsa (ora dovrei fare un'apposita ricerca sui trascorsi della e-zine e non ho tempo, ma me lo ricordo bene), mentre ora scarica dalle responsabilità il parco e il suo capo, come se l'iniziativa fosse stata presa unilateralmente da quei 4 gatti, e non che tozzi ci entrasse qualcosa. Eppure nel post qui sopra potete leggere anche voi chi s'è fatto paladino e promotore di iniziative che adesso gli si ritorcono contro.

Eeeeh! Ma manca poco, ancora.... oramai ha fatto il fuoco intorno a sè, questo campione dello sproloquio e del presenzialismo tv delle ore 21.00.

Modificato da Ricky
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non male anche questa del bombolaro ... notizia di oggi

 

=================================

 

 

La terza carica dello Stato ripresa in foto mentre si prepara per un'immersione

scortato dai vigili del fuoco in un'area protetta del parco nazionale dell'arcipelago

Fini, bagno proibito a Giannutri

"E' stata una colpevole leggerezza"

Il presidente del parco: "Non ne sapevo nulla, nessuna autorizzazione"

 

di ALESSIA MANFREDI

 

ROMA - Muta e bombole, come spesso gli capita in vacanza. Ma stavolta in una zona vietata. Il presidente della Camera Gianfranco Fini si è immerso in un'area a protezione integrale del parco nazionale dell'arcipelago toscano, un tratto di litorale dove è vietata qualsiasi attività. "Una colpevole leggerezza, pagheremo la multa", commenta il suo portavoce in serata.

 

GUARDA LE IMMAGINI

 

La denuncia arriva da Legambiente, che ha fotografato la terza carica dello Stato, accompagnato da una imbarcazione dei vigili del fuoco, mentre si prepara all'immersione davanti alla Costa dei Grottoni, nell'isola di Giannutri, definita dal decreto istitutivo dell'area protetta 'zona 1', interdetta cioè a qualsiasi attività che non sia di carattere scientifico.

 

"La segnalazione è stata mandata da un gruppo di nostri soci che hanno visto l'imbarcazione in una zona vietata, dove l'accesso è consentito solo per fini scientifici e dietro precisa autorizzazione" racconta al telefono Umberto Mazzantini, portavoce di Legambiente Arcipelago Toscano.

 

Una zona particolarmente bella, con una costa a picco, il mare incontaminato e fondali meravigliosi. Ma anche particolarmente delicata, continua Mazzantini: "Ospita rare specie di uccelli. E va protetta per salvaguardarne l'ecosistema".

 

Legambiente ha scritto una lettera alla direzione del parco per sapere "se l'imbarcazione e i subacquei presenti in quel tratto iperprotetto di mare avessero il necessario nulla-osta del parco e per quali attività di tipo scientifico e in base a quale progetto di ricerca approvato in precedenza dall'ente parco. E, in caso contrario, quali eventuali iniziative siano state prese dal parco per sanzionare l'imbarcazione e i sub nel caso non fossero autorizzati al transito, allo stazionamento e all'immersione in zona 1 a Giannutri".

 

Denunce simili sono già state fatte dall'associazione in passato. A Montecristo, ricorda Mazzantini, "negli ultimi tre anni sono risultate 150 spedizioni scientifiche. Aspettiamo ancora che ci diano l'elenco dettagliato di chi si è immerso e per quale motivo". Ora Legambiente attende dal parco una risposta formale "perché non è possibile che i potenti possano fare il bagno dove vogliono e gli altri no".

 

Ma il presidente del parco, Mario Tozzi, cade dalle nuvole: "Non ne sapevo nulla, non ne ero a conoscenza, nessuno mi ha chiesto il permesso, né tantomeno avrei potuto concederlo perché in quel tratto di mare nessuno può fare il bagno, per non parlare delle immersioni subacquee". "Se qualche autorità me lo chiede" continua "lo accompagno volentieri in giro per il parco, ma non certo in mezzo alla zona 1. E' una riserva integrale", ribadisce, aggiungendo che ci sono gli estremi per una grave multa perché "l'infrazione è grave".

 

"Non abbiamo alcuna difficoltà a commentare una colpevole leggerezza - replica il portavoce di Fini, Fabrizio Alfano - Non conoscendo esattamente i confini dell'area protetta pensavamo che l'immersione si svolgesse nell'area 2, dove sono consentite le attività subacquee". E aggiunge: "Pagheremo la multa". Il presidente della Camera, appassionato di fondali marini, era già finito quest'estate al centro di polemiche per l'utilizzo di sommozzatori dei vigili del fuoco all'Argentario come scorta per le sue immersioni. In zone permesse, però.

 

Sono molti i personaggi noti ad avere violato l'area protetta dell'arcipelago toscano. "Cinque anni fa toccò a Massimo D'Alema", ricorda Umberto Mazzantini, portavoce locale di Legambiente. "Poi fu la volta del giornalista Ferruccio De Bortoli che, però, riconobbe subito l'errore". Furono multati anche Stefania Craxi e Giorgio Faletti. Negli ultimi tre anni, sono stati 150 i permessi rilasciati dall'ente parco. Una cifra eccessiva secondo Mazzantini: "I permessi si rilasciano solo per fini scientifici ed è onestamente difficile pensare che questi 150 siano tutti ricercatori".

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Legambiente “I parchi: un poltronificio per la Prestigiacomo, una piscina per Fini”

 

http://www.legambiente.eu/archivi.php?idAr...o=2&id=4704

 

 

E il Tozzi come al solito cade giù dal pero ....

:huh:

Sì, ma ora la Prestigiacomo che cavolo ci entra?

 

<_ che minchiate dice legambiente quando nella dichiarazione del suo stesso portavoce mazzantini un attimo prima sostiene>"Sono molti i personaggi noti ad avere violato l'area protetta dell'arcipelago toscano. "Cinque anni fa toccò a Massimo D'Alema", ricorda Umberto Mazzantini, portavoce locale di Legambiente. "Poi fu la volta del giornalista Ferruccio De Bortoli che, però, riconobbe subito l'errore". Furono multati anche Stefania Craxi e Giorgio Faletti. Negli ultimi tre anni, sono stati 150 i permessi rilasciati dall'ente parco. Una cifra eccessiva secondo Mazzantini: "I permessi si rilasciano solo per fini scientifici ed è onestamente difficile pensare che questi 150 siano tutti ricercatori".

E'scritto 2 post più in alto, eh? Mica lo dico io.

La natura approssimativa dell'articolista carico di oscuro livore alla fine prevale.

Aveva avuto l'occasione di evidenziare il distacco, la condizione di super-partes della sua Associazione per lanciare strali alla politica nel suo complesso ed invece che fa? Chiamando in causa la ministra che non c'entra un ciufolo ed omettendo il resto delle precisazioni del suo stesso portavoce, pur di creare il titolo ad effetto, dimostra soltanto la bassezza di un'ennesimo tentativo di strumentalizzazione a scopo politico-elettorale, tentativo di un'associazione già nota per essere largamente politicizzata in un senso solo.

Cosa vuol dire "poltronificio"?

Che il personale assunto nelle centinaia di parchi sia stato imposto dallo schieramento della Prestigiacomo?

Ma casomai sarà tutto il contrario! Vogliamo ricordare il parco della maddalena, anzi, che dico, lo stesso parco dell'arcipelago toscano? Vogliamo mettere sul piatto delle bilancia le imprese prodotte da sti bei campioni della difesa della natura e dell'amministrazione del territorio ben sistemati dall'ex ministro appecorato proprio sulle poltrone del cosiddetto poltronificio?

 

E' che quando si nasce somari, bisognerebbe capire che aprendo bocca si può solo ragliare e non esprimere concetti :thumbdnn:

Per uno così ci sarebbe posto al Daily Mirror, il noto quotidiano scandalistico inglese, noto per la sua specializzzione sulle avventure dei principini di galles. Ma se sapesse l'inglese... qui, invece, anche con la madrelingua.....

Modificato da Ricky
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite reggiano

Legambiente ha poco da "blaterare",i parchi sono poltronifici per tutti,inoltre NOI sappiamo bene quali sono i problemi veri per poter salvaguardare il mare.Problemi irrisolvibili che soltanto una cultura CITTADINA ,ma purtroppo dilagante ,quale quella degli ambientalisti da biblioteca si è arrogantemente eletta a risolvere e legambiente nasce proprio da questa subcultura fatta di divieti,di studi che non servono a nulla ma che stipendiano studiosi fannulloni che altrimenti sarebbero operai.Logicamente in tutto ciò volano stormi di euro che la politica non può essere imparziale nella gestione di queste porcherie di amp ormai DISCOUNT DEI BOMBOLARI,e feudi inattaccabili delle didattiche padi,ssi,snsi,eccecc.Non scordiamoci che 15 anni fa la padi europe ,in Svizzera aveva divulgato fra gli alunni delle scuole ,materiale informativo nel quale si parlava di caccia sub come di un tumore mortale.Siamo sulla strada dei cacciatori terrestri a restrizioni....solo che loro si muovono veramente (in 20 gg la confavi ha raccolto 500000 firme per modificare una legge che limita le zone ...pure io ho firmato la petizione sul loro sito ),noi col discorso che siamo "senza padrone "non esistiamo .CIAO

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
×
  • Crea Nuovo...