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Concorso Per Le Vacanze


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Mi ci butto pure io.

I punti salienti che mi piacerebbe trovare nel nuovo regolamento sono:

- la chiara definizione delle misure della bandierina, così che non sia più interpretabile il "visibile da almeno...."

- Il limite riportato in numero di pesci, molluschi o crostacei (si, non vedo perchè non potremmo prendere una granceola al giorno quando è periodo) anzichè in chili.

- Il chiarimento riguardo la possibilità di ancorare il mezzo e pescare senza barcaiolo.

- distanze e metodi di valutazine chiari e ragionevoli.

Di getto, butto là un altro canovaccio, utilizzando come base quello di Uccio:

 

art.1: Definizione di pescatore in apnea.

 

art.1a:il pescatore sportivo in apnea è colui che effettua un prelievo di animali selvatici marini in immersione, senza scopo di lucro, nei limiti indicati all’art. 4 . Il pescatore subacqueo sportivo può usufruire dei seguenti strumenti di cattura:

-mani

-fiocina a mano (utilizzabile solo dai maggiori di anni 14)

-coppo a mano

-fucile subacqueo (definito come lo è oggi) (utilizzabile solo dai maggiori di anni 16)

-coltello (utilizzabile solo dai maggiori di anni 14)

Nella sua attività, il pescatore subacqueo sportivo non può avvalersi di:

-apparecchi ausiliari di respirazione (può immergersi solo in apnea)

-sistemi di propulsione diversa da quella muscolare in immersione durante l’azione di pesca

-attrezzi di cattura diversi da quelli precedentemente menzionati

-fonti luminose

 

art.2: Tempi della pesca in apnea.

 

-La pesca subacquea in apnea è praticabile tutti i giorni dell'anno, da 30 minuti prima dell’alba a 30 minuti dopo il tramonto, fermo restando il divieto di usare fonti di illuminazione ausiliarie.

 

art 3:luoghi della pesca in apnea

La pesca in apnea può essere praticata in tutti gli specchi di mare dove non vigono divieti in tal senso.

 

art3a:Nel caso particolare della pesca sportiva subacquea vigono particolari divieti. Il pescatore sportivo subacqueo non può praticare:

-in uno specchio di mare compreso in un raggio di 500 mt dall'imboccatura dei porti commerciali, e 300 metri dai porticcioli turistici.

-a meno di 100 metri dalle navi ancorate fuori dai porti

-a meno di 100 metri dagli impianti di itticultura o da altre aree di mare,concesse in gestione a privati, in cui si svolgano attività commerciali

-nel periodo compreso dal 1° Giugno al 15 Settembre, è vietata la pesca in apnea a meno di 200 metri dalle spiagge nell’orario compreso tra le 08:30 e le 18:00. Per raggiungere le zone consentite, il pescatore in apnea potrà attraversare la fascia interdetta alla pesca con il fucile subacqueo scarico ed appeso alla boa di segnalazione.

-a meno di 100 metri dai segnali di reti, palamiti o altri strumenti fissi di cattura professionali

-in tutti quei luoghi nei quali sussiste il divieto di balneazione e/o di immersione per diversi motivi

 

art4:limiti di cattura del pescatore in apnea

Il pescatore in apnea può catturare fino ad un massimo di sei esemplari tra pesci, molluschi e crostacei, con le seguenti limitazioni:

- Non oltre un esemplare di cernia al giorno

- Non oltre due crostacei al giorno, a qualsiasi specie appartengano

- Non oltre due esemplari di spigola dal 15/11 al 30/01

- Non oltre due esemplari di corvina dal 15/05 al 30/06 e dal 30/09 al 30/10

 

 

art 5:segnalazione del pescatore in apnea

Lo strumento di segnalazione del pescatore in apnea è una bandierina rossa con striscia diagonale bianca. Le misure minime della suddetta bandierina sono cm 25x15 (è solo un esempio, ma credo sia importante che vengano definite le misure che rendono la bandiera regolamentare).

Durante la pesca, è fatto obbligo al pescatore in apnea di mantenersi ad una distanza massima di 50 metri dal dispositivo galleggiante recante la bandiera, che deve svettare ad almeno 40 centimetri dalla linea di galleggiamento del dispositivo.

Qualora il pescatore in apnea utilizzasse un mezzo nautico di appoggio, la bandierina deve essere esposta sul mezzo, e deve svettare almeno 50 centimetri oltre il punto più alto del mezzo nautico. Se il pescatore in apnea dovesse allontanarsi ad una distanza superiore ai 50 metri dal mezzo ancorato, dovrà comunque utilizzare un dispositivo galleggiante dotato di bandierina autonoma regolamentare. Se il mezzo nautico è ancorato, in assenza di barcaiolo, ad una distanza superiore ai 500 metri dalla costa, il pescatore in apnea non potrà comunque allontanarsi oltre i 300 metri dal mezzo, fermi restando gli obblighi di segnalazione sopra descritti.

 

art. 6: Divieto di commercializzazione del pescato

E’ fatto assoluto divieto al pescatore sportivo in apnea di vendere il pescato.

Modificato da totemsub
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Miglior contributo in questa discussione

...secondo me dovrebbe rimanere tutto com'è ora, regolamentando un pò le sanzioni per noi (che a mio avviso sono troppo aspre) e inasprendo quelle che fanno solo del danno all'ambiente (vedi trainetta, strascico e pesca professionistica). E finiamola con sta minchiata!!!! Auguri a tutti!!! :bye:

 

Mimetic, quale sarebbe la minchiata?

Quella di cercare di dare un senso ad una normativa obsoleta, fumosa, non univoca ed assolutamente distante dalla realtà che ogni giorno viviamo?

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se il cannista può pescare di notte, perché il pescasubbo non può farlo? o si abolisce in generale o lo si consente a tutti, magari regolamentando l'uso di un certo tipo di torcia, tipo puoi pescare ma con la moonlight e non con la vega, limite a 5 prede indipendentemente da che sono e cmq entro il limite di peso

Perchè basta accecare il pesce mezzo addormentato con la torcia per raccoglierlo con le mani, indipendentemente dalla specie e dalla mole...il cannista non ha vita così facile. ;)

 

:bye:

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la butto cosi di getto, riferito solo per la pescasportiva,1)licenza o tesserino,2)prelievo,max 5 pesci senza limite di peso,3)taglia minima "etica uguale per tutte le regioni",4)nel periodo di riproduzione non prelevare più di un capo al giorno,5)distanza di rispetto,sia da spiagge frequentate da bagnanti che da coste rocciose deve essere relativo ai fondali,es.se devo pescare a 500 mt dalle spiagge e ci sono 20 o 30 mt di fondo molti di noi non pescheranno mai,per cui questo sarebbe uno dei passaggi da valutare bene.5)insieme alla boa avere obbligatoriamente addosso un segnalatore acustico.lascio ad altri  buttare giù altre idee.

ps, anche se ho scritto  :cacca: portate pazienza. :bye: e auguri

Luigi

Io le rivedrei così, pur essendo già d'accordo a larghe linee.

1- tessera fipsas a prezzo simbolico e stato di pescatore subacqueo raggiunto dopo corso (quindi, automaticamente, anche di agonista), che invece di simbolico non c'ha niente, ma sarà serio e difficile da superare, anche più della licenza di caccia terrestre attuale.

2- prelievo senza limite di peso, ma di pezzi (anche più di 5, non è tanto questo il problema): ciò che va incentivato è la cattura di grosse proporzioni e la varietà della specie, come nelle gare, che su quest'aspetto sono ottimo esempio.

3- prelievo selettivo in epoca riproduttiva: la limitazione sui capi va differenziata in base al sesso, quindi meno femmine e più maschi (e nei corsi si cercherà d'insegnare anche questo, cose più pratiche e meno svarioni sull'apnea* e sui materiali). Sulla cernia, poi, prelievo nell'epoca mirato ai soli maschi (che di norma sono sempre di grosse proporzioni e che, in caso di morte, vengono presto rimpiazzati)

*- per approfondire l'apnea si fa il corso d'apnea, e magari l'averlo fatto prima costituisce titolo preferenziale per superare quello di pescasub, ma non la conditio sine qua non.

4- le distanze di rispetto sono tutte da rivedere: per esempio, i 500 metri attuali si possono tranquillamente abbassare a 50, visto che in mano abbiamo un fucile subacqueo e non una carabina 30/06; quella del subacqueo dal proprio pallone o natante già vabbene così in linea di massima, anzi, semmai andrebbe prevista una deroga in quelle situazioni limite, quali la pesca a strusciapanza o al pelo di pareti profonde o in tratti disseminati di fitti scogli sporgenti, che mettono già da sole il subacqueo in relative condizioni di sicurezza, tanto più che per la nautica esistono già limitazioni severe, spesso solo sulla carta, che, se applicate come dovrebbero, escluderebbero a priori il problema: quali, ad esempio, la distanza obbligatoria dalla costa da tenere in ogni caso. La pesca subacquea praticata oltre la zona meno pericolosa, che coincide appena si supera il limite di distanza dalla costa per la nautica, andrebbe invece praticata con l'aiuto di segnalazioni più visibili e cospicue, forse anche più di quelle maggiorate attualmente in circolazione.

Su opere portuali, navi alla fonda, cavi e allevamenti, anche qui, fatte salve le esplicite situazioni di pericolo per la sicurezza individuale, le limitazioni vanno in gran parte riviste al ribasso o abolite del tutto: nei frangiflutti sul lato esterno potrebbe tranquillamente essere permessa, su quelli isolati più al largo, poi, su tutto il perimetro.

5- AMP: apertura immediata delle zone C alla pesca, e delle zone B nei periodi morti, fuori dal ciclo riproduttivo ( nel senso che sarà vietato pescare quelle specie che in tale periodo vanno in frega: qui, in fondo, si tratta di evidenziare, valorizzare e farci riconoscere la nostra peculiarità più esclusiva: noi peschiamo usando gli occhi, osservando e selezionando, nessun altra categoria può farlo, perciò è anche giusto che, sempre sottostando a certe limitazioni, se ne possa approfittare. Argomento che, di certo, professionisti etc. non potranno mai portare su un ipotetico piatto delle trattative)

 

Per ora mi fermo qui.

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Nota tecnica: alla luce delle considerazioni svolte in questo articolo, vi chiedo se riteniate opportuno far rientrare nella categoria "pescatore in apnea" -addossandogli gli obblighi previsti per il tipico pescatore in apnea, ossia quello con il fucile subacqueo:

 

1) i raccoglitori a mano

2) chi usa il coltello

3) chi usa la fiocina a mano

4) chi usa il coppo a mano

 

Il problema principale è quello di stabilire se sia conveniente ed opportuno che i problemi della pesca in apnea che interessa a noi, ossia quella col fucile, vengano affrontati e risolti tenendo a mente le figure elencate o se sia preferibile affrontarli separatamente.

 

Senza contare il problema della distinzione tra pescasportivo e pescasportivo in apnea in tutti i casi in cui l'azione di "raccolta" si svolge in poche spanne d'acqua... quando è che uno diventa "subacqueo" o "pescatore in apnea"? Deve avere le vie respiratorie immerse sotto il pelo dell'acqua?

 

Ancora: con questa classificazione si sdoppiano alcune forme di pesca, creando, ad esempio:

 

raccolta a mano di superficie e raccolta a mano subacquea

pesca con la fiocina di superficie e pesca con la fiocina in apnea

 

Joefox

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Dimenticavo: per l'espressione di un limite di cattura in "pezzi":

 

- come ci regoliamo con quelle specie come la triglia?

- quanti pezzi sarebbe il caso di introdurre?

 

Personalmente ritengo che 5 pesci possano essere sufficienti ad assicurare divertimento, ma non avrei nulla da ridire su 8 o 10.

Oggi con 5 Kg è possibile catturare 20 saraghi di 250 grammi.....

Però... come sarebbe visto un carniere di 5 ricciole da 10 Kg ciascuna? Il limite in pezzi non dovrebbe essere integrato con altri meccanismi (es: 5 prede di cui solo una può superare i 5 Kg di peso?)

 

Joefox

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Nota tecnica: alla luce delle considerazioni svolte in questo articolo, vi chiedo se riteniate opportuno far rientrare nella categoria "pescatore in apnea" -addossandogli gli obblighi previsti per il tipico pescatore in apnea, ossia quello con il fucile subacqueo:

 

1) i raccoglitori a mano

2) chi usa il coltello

3) chi usa la fiocina a mano

4) chi usa il coppo a mano

 

Il problema principale è quello di stabilire se sia conveniente ed opportuno che i problemi della pesca in apnea che interessa a noi, ossia quella col fucile, vengano affrontati e risolti tenendo a mente le figure elencate o se sia preferibile affrontarli separatamente.

 

Senza contare il problema della distinzione tra pescasportivo e pescasportivo in apnea in tutti i casi in cui l'azione di "raccolta" si svolge in poche spanne d'acqua... quando è che uno diventa "subacqueo" o "pescatore in apnea"? Deve avere le vie respiratorie immerse sotto il pelo dell'acqua? 

 

Ancora: con questa classificazione si sdoppiano alcune forme di pesca, creando, ad esempio:

 

raccolta a mano di superficie e raccolta a mano subacquea

pesca con la fiocina di superficie e pesca con la fiocina in apnea

 

Joefox

Credo che sia opportuno analizzarle separatamente per evitare i ridicoli paradossi che l'interpretazione della norma attuale permette.

 

Tuttavia non credo sia necessario distinguere sulla modalità (di superficie o subacquea) della raccolta, quanto più puntare sul disciplinarla e differenziarla dalla pesca in quanto tale.

Dimenticavo: per l'espressione di un limite di cattura in "pezzi":

 

- come ci regoliamo con quelle specie come la triglia?

- quanti pezzi sarebbe il caso di introdurre?

 

Personalmente ritengo che 5 pesci possano essere sufficienti ad assicurare divertimento, ma non avrei nulla da ridire su 8 o 10.

Oggi con 5 Kg è possibile catturare 20 saraghi di 250 grammi.....

Però... come sarebbe visto un carniere di 5 ricciole da 10 Kg ciascuna? Il limite in pezzi non dovrebbe essere integrato con altri meccanismi (es: 5 prede di cui solo una può superare i 5 Kg di peso?)

 

Joefox

Penso che il limite odierno dei 5kg, con l'esclusione da questi dell'organismo di proporzioni maggiori sia il miglior compromesso che permette di mantenere un giusto equilibrio tra quantità di prelievo e divertimento.

 

Una eventuale limitazione in pezzi, richiederebbe troppe ulteriori specificazioni in base alle specie; và da sè che un carniere con 5 saraghi da 8 etti è di per sè accettabile, uno con 5 ricciole sopra i 10 kg assolutamente no.

 

La limitazione del prelievo và vista anche nell'ottica di arginare la vendita abusiva del pescato. Se si legalizzano carnieri che già oggi sono illegali, non si fà altro che spianare la strada a questa piaga.

 

Davide :bye:

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1) Pescare tutto l'anno dove si vuole esclusi porti e 150 mt dalle spiagge.

 

2) Lasciare tutto come è adesso

 

3) Nessun tesserino licenza, o altro e tantomeno associazione che li gestica/ emetta ( alla fine servono solo per farci mangiare a qualcuno ).

 

Scusate ma non vi bastano tutte le leggi e i regolamenti che ci sono in italia?

Tra poco saranno emesse anche norme su come farsi un sega ... :fish:

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Le norme relative alla pesca sub le conosci non bastano?

L'obiettivo non è quello di introdurne di nuove, ma di rendere più chiare e meno interpretabili quelle che già abbiamo...

 

Se per te va tutto bene così non credo le conosca così a fondo... ;)

 

:bye:

Modificato da Davide Serra
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Dimenticavo: per l'espressione di un limite di cattura in "pezzi":

 

- come ci regoliamo con quelle specie come la triglia?

- quanti pezzi sarebbe il caso di introdurre?

 

Personalmente ritengo che 5 pesci possano essere sufficienti ad assicurare divertimento, ma non avrei nulla da ridire su 8 o 10.

Oggi con 5 Kg è possibile catturare 20 saraghi di 250 grammi.....

Però... come sarebbe visto un carniere di 5 ricciole da 10 Kg ciascuna? Il limite in pezzi non dovrebbe essere integrato con altri meccanismi (es: 5 prede di cui solo una può superare i 5 Kg di peso?)

 

Joefox

Sulla triglia apri in effetti uno scenario che mi sta a cuore, visto ch'è uno dei rari pesci per cui "strippo" culinariamente e che riesco a pescare (vi ricordo che a me piace, solitamente, tutto il pesce che non riesco a catturare o in cui riesco solo sporadicamente: rombi, sogliole, rane pescatrici, tonno, etc etc.): secondo me, qui le catture vanno fatte a forfait, cioè senza limite di pezzi, ma con limite di peso: in questo caso, ma magari ne riuscissi a fare 5 kgs ogni volta che ne trovo e mi ci metto! Sarei il pescatore più felice della giornata).

Comunque, in generale, su questa misura da stabilire, e cioè sul numero di pezzi, ci sarebbe molto da sindacare: salvo questo caso, cioè di specie che normalmente raggiungono solo dimensioni ridotte per cui si potrebbe adottare un forfait collegato al peso totale-finale, per le altre si può discutere sul numero dei pezzi, ma non sulle dimensioni. Cioè, 3 ricciole da dieci chili, anche prese in modo eticamente corretto, ma quando ti capitano nella vita? E se pure accadesse, il giorno che dovesse succedere, ma lasciatelo perdere 'sto fortunello, anzi, congratulevi nella forma che più v'aggrada con lui, poichè se lo merita. Non ha fatto una lira di danno, in fondo. Qui bisogna educare le masse: e sarà un'opera lunga e complicata il far intendere che simili episodi restano alla fine tali, mentre costituiscono non la normalità, ma di assai di più, dell'azione giornaliera di un singolo peschereccio della flotta quotidianemente all'opera nei nostri mari.

 

Qui, il discorso, alla lunghissima distanza e prima che riescano a farci fuori del tutto, è innanzitutto un discorso d'immagine, che noi purtroppo non ci sappiamo assolutamente rivendere.

NOI siamo il popolo di predatori più ecologicamente corretto, il professionismo è merda, le altre categorie di pescasportivi sono tutte scorrette al 2000% al nostro confronto. Dovremo rapidamente imparare a rivendere la nostra immagine e probabilmente non riusciremo a farlo in tempo... purtroppo. Parrebbe scontato, invece qui è tutto al contrario: ciò che è incredibile è che ci siano invece riusciti i nostri più acerrimi detrattori, nochè effettivi responsabili della debacle di cui si lagnano: la lobby.

Dicevo purtroppo, perchè attualmente penso che siamo troppo avanti nella percezione negativa dell'immagine che risulta all'esterno; non per nostra colpa, anzi, ma grazie alle campagne di depistazione in opera da anni e che chiunque di noi può osservare solo, ad esempio, accendendo Linea Blu e porcherie del genere in onda su media senza decoder. Siamo in ritardo, ma non è detta l'ultima. L'azione da intraprendere è quella di far capire al mondo come si sia fatto coglionare finora dall'informazione attuale: il mondo, alla fine, non è idiota, riesce ancora a ragionare da solo.

Tutto sta a cambiare le impostazioni dell'informazione dal quale viene imboccato.

Sembra una sciocchezza, invece è un problema serissimo e grande come una montagna: c'è da scavare parecchio, troppo può darsi e il tempo magari non basterà, ma finchè non si comincia le cose possono solo peggiorare e basta, specie finchè alla testa della denigrazione c'è gente (impresentabile) come il verde pecorario scanio, l'uomo specializzato nel chiasso, nella ripicca, nella caciara da osteria, nella frase ad effetto, ma sempre ben attento al lato da cui l'inquadra la telecamera.

Ciò che fa AM, rispetto alla mole di lavoro che ci aspetta, sono solo pochi piccoli ma non trascurabili passi che, se un giorno dovesse andare bene, si tradurranno in vantaggi, in forme d'autodifesa, in piccole vittorie. Ciò è niente rispetto alla condanna universale attuale, ma se ci dice culo, forse un giorno da tali piccoli successi si può iniziare a far evolvere qualcosa, perlomeno a far nascere il seme del dubbio, che nonostante tutto ancora in qualcuno sta in stand-by.

Io credo che qualcosa di serio possa nascere solo sulle ceneri del fallimento della moderna pesca industriale, attività di cui non vedo alcun futuro, ma di qui a dire ch'è fatta troppo ce ne vuole, anzi. Risorgeremo e ne trarremo vantaggio solo quando fallirà, il chè non vuol dire che ci voglia poi molto: molto più lento sarà il passaggio dalla mentalità proibizionista e fondamentalista attuale, orchestrata da pochi ma chiassosissimi attori, in fondo, ad una più razionale ed in grado di rivalutare il nostro vero impatto (cioè: zero, nda). Io ho 46 anni e vorrei pescare fino a 90, se ci riesco: eppure per me certi scenari sono perfino poco interessanti, alla fine. Quando chiuderanno tutto, me ne andrò a pescare all'estero o rischierò un processo, ma "finchè dura fa verdura", come dice il proverbio. Il problema diretto è delle generazioni più giovani e sono loro che dovrebbero coalizzarsi e affrontare in primis il problema. AM cerca di lavorare anche su questo, a differenza di tutti gli altri forums di caciaroni in giro per la rete, che passano il tempo a ciacolare di questa o quella cattura, organizzare pizzate o scambiarsi gli auguri. Perchè è questo che alla fine si legge lì sopra: la serietà e la preoccupazione sul futuro del nostro mondo sono marginali e sorprendentemente ignorate. Come l'occhio che non vede e il cuore perciò non duole. Un limbo di decadenza spirituale: ogni impero alla scadenza del suo tempo finisce così.

Quando qui si affrontano temi come l'iscrizione preventiva alla Fipsas, il brevetto di pescasub o il codice etico da darsi, non ci sarebbe neanche da fermarsi a ragionare. Ci sarebbe da sottoscrivere il tutto subito e, per di più, spargere la voce a più non posso.

No, invece, si trova il modo di sindacare ancora su problemi-stronzate, come leggevo sul thread della multa a 1032 euro.

Sapete che mi viene da pensare?

Ma fanno bene a proibirla la pescasub.

 

Buon 2008.

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