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Bellissimo Video Di Pesca Estrema.


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Una cernia o qualsiasi altra cosa che appare nel video stranamente immobile ad aspettare una fucilata, io posso perfino capire che qui sembri inverosimile e fuori dal comune dato che si ragiona coi parametri del nostro contesto geografico. Eppure, per quanto strano, a volte può accadere perfino qui, non è detto che ogni cernia mediterranea che viva fuori da un'AMP abbia per forza già conosciuto l'aggressività di un subacqueo. Ma non è questo il punto.

Ce n'è un altro ed è legato invece all'immaginario comune delle nostre acque dove con pesci di una certa mole si fa sempre più fatica a fare esperienza e a ricavarne logiche conclusioni: i problemi legati alle dimensioni, che qui non sono tanto conosciuti.

Nel F.C. Gulfstream s'è già detto e ridetto e qui mi sa che finchè non si farà davvero un subforum apposta staremo sempre a ripetere le stesse cose.

Il recupero del pesce ha la stessa importanza della perlustrazione e dell'avvicinamento. E siccome è fondamentale che questo duri il minor tempo possibile, di riflesso è soprattutto l'accuratezza della mira che acquista un'importanza che invece qui non è poi così decisiva, proprio per il discorso della taglia media delle catture.

A seguire, perciò, diventa importante la fase d'avvicinamento, con la quale il margine d'errore della mira cala un po' di più.

Una cernia aguajì di soli 20 kgs che ti s'intana tra i coralli l'hai probabilmente persa anche in pochi metri d'acqua e perseverare può dar luogo a disgrazie.

Per avvicinare un pesce in acque tropicali le cose devono essere fatte bene tanto come qui e, in molte scene del video, è il pesce che si è avvicinato da solo. Questo non è successo perchè il subacqueo era bello o appetitoso o odorava d'acciughe, non so se mi spiego: il barracuda, per quanto curioso, spesso ci mette oltre un minuto prima di venirti a tiro sul fondo e, quando il fondo sta a fondo, sono augelli al fiele, quindi spesso ha vinto lui.

Il chucho o aquila di mare, che in certi paesi si pesca ed altri no, che arriva a 300 kgs e ti fa affondare una lancetta al rimorchio, se non hai mira e un'attrezzatura adeguata ti fa come minimo rimettere asta e fucile.

Il wahoo, poi, lasciatelo proprio perdere: il 95% delle volte manco vi accorgerete che sta lì, accanto a voi in superficie, nel blu, magari a 10 metri di distanza e sì che ci siete andati in cerca apposta. Resta sempre lì intorno, con indolenza, e quei dieci metri rimangono sempre tali, anche se è curioso perchè avete sparato poco prima a un pesce; ma se ne può andare in qualsiasi momento com'è venuto. Dal nulla. Non se ne va definitivamente, eh? resta lì intorno, a captarvi a distanza coi suoi sensi, e voi che di sensi ne avete in pratica uno solo, vedrete solo un blu vuoto che vi demoralizza.

Poi, farlo avvicinare e spararlo, è tutto un'altro discorso. Ecco, facciamo una cosa: prima provate a prenderne uno, poi ne riparliamo, se no tanto qui si perde tempo e basta. Tornate con un bel wahoo dal vostro viaggetto ai tropici (tanto mica c'è da andare tanto lontano, stanno pure qui in Mar Rosso, eh?) e poi vi guadagnerete a pieno titolo il diritto di parlare di pesca nel BWH e nei mari tropicali.

Se la gente s'inventa i flashers o teasers attaccati alla cima dell'ancora, i fucili coperti di stagnola ( e spesso perfino la muta coi catarifragenti) i bungees per il recupero e poi riesce a prenderli con una fiondarella che qui in questo paese ormai disdegnerebbero perfino per tirare alle salpe, prima di parlare un po' d'umiltà non guasterebbe. Invece no. Con un par di dvd di Dapiran come esperienza qui la gente si sente autorizzata a cianciare di cose che non ha manco la più pallida idea di come funzionino. Tutti maestri, ahò, dopo 'sta full immersion non nell'acqua, ma di fronte al televisore. Voyeurismo mediatico.

Non bastavano le boiate postate da quello, come si chiamava?

Quello che stava a Antigua.

 

Lasciamo perde, và.

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Il video, senza stare a approfondire troppo, dev'essere stato girato in mari diversi anche se appaiono soprattutto specie pantropicali, cioè comuni a tutte quelle latitudini dove una certa temperatura è costante.  Osservando il comportamento di alcune di queste, come le cernie (riconosco sicuramente la Guasa o Pesce Ebreo in una sequenza e un grosso Aguajì che si fa sotto alla telecamera, e questi sono Caraibi) deduco che in certe località dov'è stato girato questo trailer il pesce sia molto poco avvezzo alle fucilate. In ogni caso, per il resto, vorrei che sia chiara una cosa: a parte il barracuda, che di solito non presenta un elevato grado di difficoltà, a parte quello di farti spolmonare parecchio prima d'avvicinarsi, tutte le altre prede mostrate sono sensibilmente più impegnative anche per gli standards dei nostri mari.

Questo video non vede protagonisti dei co***oni qualsiasi con uno schioppo in mano, ma gente cui di  norma gli attributi fumano abbastanza e spesso prendono pure fuoco. Per cui: intanto è già sbagliato sostenere che se ci si trovasse uno di voi sarebbe lo stesso, tantopiù se si afferma di aver anche avuto un'esperienza settimanale in certe acque, e questo a prescindere da se si poteva o non si poteva.

Secondo, guardandolo fate l'errore di dimenticare che questo è un VIDEO, ed è oltretutto anche un trailer promozionale. Ora, un video, ci si mette mesi o anche anni a farlo, girando e rigirando certe scene, tagliando ed editando tutto quello che non serve. Qui si vedono pesci che si lasciano avvicinare e sparare tranquillamente....bè, non è quasi mai così. Probabilmente decine di scene di caccia sono state escluse perchè il pesce non fa l'attore professionista, per cui spesso non collabora e se la squaglia, oppure tronca tutto, oppure non si fa nemmeno inquadrare, oltre ai giorni in cui non si fa vedere affatto.

Eppure sono cose che dovreste aver provato personalmente tutti.

Nel caso di certe specie, poi, non c'è nemmeno da farle certe asserzioni: il rischio che si corre è, quantomeno, quello di fare la figura di chi non ci capisce un c@**o di pesca in acque tropicali, cosa che vi lascio con un certo sadico piacere :devil: , ma è soprattutto la figura del solito puzzone rosicone frustrato per i propri insuccessi quella che sovente ne risulta.

Nelle immagini, che sono parecchie, di pesca al wahoo o peto in hispanic, siamo di fronte a uno dei pesci più difficili da catturare di tutta la fascia tropico-temperata del pianeta. Un pesce che ha bisogno di veri e propri specialisti che si dedichino alla sua cattura, dato che si pesca in un solo modo, e particolare, che è abbastanza difficile da imparare o solo imitare: Marco Melis è uno dei pochi che conosco saperlo fare; non dico che l'abbia inventato lui, ma di sicuro c'ha messo del suo parecchio (e con tanto d'articoli pubblicati al riguardo) nell'evoluzione della tecnica di cattura di questo pesce. Probabilmente, visto che ne è uno dei pochi esperti al mondo, immagino che siano proprio queste scene ad aver destato la sua sportiva ammirazione con quel commento lapidario, certo più che le ricciole o le cobias che si vedono in seguito. Riguardo queste ultime, come riguardo al marlin a ai vela ed in generale a tutto il pesce che viene mostrato, fate molto male a convincervi che si comportino effettivamente così di fronte al subacqueo. Se li incontrerete in un posto dove c'è un minimo di pressione venatoria, come quelli dove pesca Marco e dove vado di solito io (e dove vado io di pressione invece ce n'è molta), poi ci rimarrete di  :cacca:.

Ma lo sapete quanti ne conosco che tornano da laggiù delusi e con le pive nel sacco, al punto da mandar a cagare tutti i tropici?

Il problema è che molti di voi pesci del genere non li hanno proprio mai visti, neanche qui in Italia, ma in compenso sapete a memoria ogni particolare dell'ultimo DVD di questo o di quell'altro maestro di turno, dove assistete in fondo alle stesse scene di caccia che questo trailer vi mostra. Magari con in più solo l'indicazione della profondità raggiunta (che poi magari è sull'ordine dei 31 metri e passa! :clapping:  :clapping:

Fate molto male a rincoglionirvi con queste pirlate. A rincoglionirvi, sì, avete capito bene. Perchè l'idea che questi video, che vorrebbero essere didattici, alla fine vi lasciano è quella di un mare di pesci quasi addomesticati che aspettano solo il momento di trapassare per essere stati trapassati.

Questo trailer invece è fatto bene, certo, ma per un'altro aspetto che mi sa non avete ancora considerato: è solo marketing del cavolo.

Questo sarà presto il futuro della pesca subacquea italiana: cioè, all'estero, se si continua di questo passo. E questa gente l'ha capita e comincia ad organizzarsi.

Preparate i quattrini, ma tanti quattrini!

Molti di più di quelli che vi basterebbero per associarvi drammaticamente tardi a qualche ASD.

Oppure preparate i chiodi, ma tanti chiodi!

Tanti quanto bastano per riempire una parete di vecchi ricordi dei bei tempi che furono: con la vostra attrezzatura.

 

questo non toglie che "il video" (così come l'ho visto) non mi è piaciuto.

 

Ho detto qualcosa di offensivo?

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E' solo un opinione "estetica". Come (personalmente, per carità) non mi sono piaciuti altri video Italiani, per motivi di riprese o di mancanza di comunicazione.

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Bèh,

 

Pensavo che il video avrebbe fatto piacere vederlo, per quanto diverso alle vostre realtá e molto attivo, però pare che abbia fatto l'effetto contrario. Non ne posterò più. Potete stare tranquilli. ;)

 

E sì, i pesci da noi ce li regalano...  :laughing:

 

Ziguela: Sono "flashers". Si usano per attirare gli stupidi pelagici.

Stefano: Credo che i fucili che usino siano dei Rob Allen; fucili con il fusto di alluminio in 30 mm e il guida asta coestruso. Montano doppio 16 mm e asta da 7 mm. Molto belli e affidabili.  :thumbup:

 

:bye:

 

.......Ciao e grazie Marco, gentilissimo come sempre.

Guardando il video avevo immaginato che fossero fucili molto lunghi ma non avevo fatto caso al doppio elastico comunque li avevo gia' visti sul sito della Rob Allen perche' cercavo le gomme che considero le migliori da me provate :bye::bye::bye:

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Sicuramente la pesca a certi pesci ha delle difficoltà ben diverse da quelle incontrate nei nostri mari, difficoltà generate da dimensioni, diffidenza, pericoli, correnti, necessità di recuperi veloci ecc.

Però sono tutte difficoltà legate alla pesca in se stessa che ognuno di noi pagherebbe per avere.

Da noi la prima difficoltà è data già dal solo pensare di andare a pesca; acqua torbida, amp, traffico nautico, scivoli e parcheggi inesistenti, criminalizzazione del pescatore subacqueo, ma soprattutto diminuzione del pesce sia in numero che dimensione a livelli prossimi allo zero!

 

Quindi quando dicevo che secondo me è più "estremo" fare una pescata decente da noi (Italia nord-centro peninsulare) piuttotsto che catturare un pescione ai tropici era riferito non alle prede (che non sono certo paragonabili) ma alle potenzialità dei luoghi, intese come possibilità di incontrare prede, trovare acque pulite e calde, assistere a spettacoli mozzafiato in una natura incontaminata, che fanno dell'appassionato nostrano che si tuffa in caffelatti gelidi o caldi e mucillaginosi con la consapevolezza che alla fine si sarà solo bagnato, un vero praticante dell'estremo! :D

 

Ciao

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però....

Marco cos'è quell'oggetto che si vede 3 volte sostenuto da una boa?mi riferisco a quei 4 o 5 listelli paralleli alla superficie del mare? piattine di metallo argentata per attirare i pesci-pelagici?? o cosa?come funzionano?grazie....

:bye:

 

 

è una sorta di "teaser" - attizzatore, tipo quelli che usano per il big game, sono delle piastrine di metallo con dei catarifrangenti, e perline luccicanti.

 

io ne ho fatto uno con dei CD vecchi e lo uso per pescare nel blu.. non so quanto funzioni veramente, per ora c è cascata solo qualche misera e piccola palamita

 

Ziguela: Sono "flashers". Si usano per attirare gli stupidi pelagici.

:bye:

ottimo non sapevo il nome tecnico.... :thumbup:

 

:bye:

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