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Alcuni Quesiti Sulle Aste Per Gli Arbalete


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Ciao a tutti amici del forum rieccomi qui a porvi alcune domandine riguardo alla nostra attrezzatura ed in particolare sulle aste per gli arbalete, visto che sto maturando l'intenzione di acquistare il mio primo arbalete. Sono orientato all'acquisto di un fucile ad elastici del 75, con cui potrò divertirmi ( almeno spero) ad insidiare i pinnuti del bassissimo fondo in un mix di agguato, aspetto e tana. Sono consapevole che l'asta con cui esso viene venduto di serie con molta probabilità avrà vita breve per la mia poca esperienza e chissà quante padellate :( . Con il medisten della mares ho perso il conto di quanti arpioni ho piegato in tiri azzardati contro le rocce :frustry: e so già che mi dovrò armare di aste di riserva. Oltretutto devo fare i conti anche con il portafoglio, visto che curiosando in alcuni negozi online, ho capito che si va dai 15 euro in su per asta :( . Premettendo che opterò per la monoaletta,ecco alcuni quesiti e considerazioni, scusate se alcune cose vi potranno sembrare banali:

 

1. Cosa significa " aletta incassata" e " aletta non incassata"?

2. Cosa significa " aletta contraria"?

3. Le aste brunite costano meno: durano anche meno per il fatto che si arruginiscono prima, anche se risciacquate con acqua dolce dopo ogni pescata? Sono anche meno resistenti di quelle in acciaio inox? Insomma si risparmia qualche euro e ne vale la pena o meglio optare subito per l'acciaio inox?

4. Su un arbalete del 75 quale è la lunghezza ideale ( scusate le mie pippe mentali :unsure: ) di un'asta da 6,5 mm. Voglio dire di quanto deve uscire fuori dalla testata? C'è un max oltr eil quale non è bene andare? Da un punto di vista balistico è questo un fattore determinante?

5. La lunghezza dell'aletta: meglio molto lunga o corta?

6. Quali sono i vantaggi o svantaggi delle aste filettate, oltre alla possibilità di usare anche la fiocina? Voglio dire, se scaglio un'asta di poniamo 115 cm contro una roccia si piegherà l'arpione e l'asta no o poco, o si piegherà tutta l'asta? Spero mi abbiate capito :oops:

 

Scusate la mole dei quesiti, alcuni dei quali sicuramente banali.

Spero , anzi sono sicuro , di ricevere qualche delucidazione che mi permetta di investire il mio danaro, purtroppo non tanto, nell'acquisto sensato della mia attrezzatura.

Saluti!!!

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  • 2 settimane dopo...
Ospite sergios
Ciao a tutti amici del forum rieccomi qui a porvi alcune domandine riguardo alla nostra attrezzatura ed in particolare sulle aste per gli arbalete, visto che sto maturando l'intenzione di acquistare il mio primo arbalete. Sono orientato all'acquisto di un fucile ad elastici del 75, con cui potrò divertirmi ( almeno spero)  ad insidiare i pinnuti del bassissimo fondo in un mix di agguato, aspetto e tana. Sono consapevole che l'asta con cui esso viene venduto di serie con molta probabilità avrà vita breve per la mia poca esperienza e chissà quante padellate :( . Con il medisten della mares ho perso il conto di quanti arpioni ho piegato in tiri azzardati contro le rocce :frustry: e so già che mi dovrò armare di aste di riserva. Oltretutto devo fare i conti anche con il portafoglio, visto che curiosando in alcuni negozi online, ho capito che si va dai 15 euro in su per asta :( . Premettendo che opterò per la monoaletta,ecco alcuni quesiti e considerazioni, scusate se alcune cose vi potranno sembrare banali:

 

1.  Cosa significa " aletta incassata" e " aletta non incassata"?

2.  Cosa significa " aletta contraria"?

3.  Le aste brunite costano meno: durano anche meno per il fatto che si    arruginiscono prima, anche se risciacquate con acqua dolce dopo ogni pescata? Sono anche meno resistenti di quelle in acciaio inox? Insomma si risparmia qualche euro e ne vale la pena o meglio optare subito per l'acciaio inox?

4. Su un arbalete del 75 quale è la lunghezza ideale ( scusate le mie pippe mentali :unsure: ) di un'asta da 6,5 mm. Voglio dire di quanto deve uscire fuori dalla testata? C'è un max oltr eil quale non è bene andare? Da un punto di vista balistico è questo un fattore determinante?

5. La lunghezza dell'aletta: meglio molto lunga o corta?

6. Quali sono i vantaggi o svantaggi delle aste filettate, oltre alla possibilità di usare anche la fiocina? Voglio dire, se scaglio un'asta di poniamo 115 cm contro una roccia si piegherà l'arpione e l'asta no o poco, o si piegherà tutta l'asta? Spero mi abbiate capito :oops:

 

Scusate la mole dei quesiti, alcuni dei quali sicuramente banali.

Spero , anzi sono sicuro , di ricevere qualche delucidazione che mi permetta di investire il mio danaro, purtroppo non tanto, nell'acquisto sensato della mia attrezzatura.

Saluti!!!

:bye: provo a rispondere io:

1) l'aletta incassata è montata su di una fresatura dell'asta in modo che da chiusa sia perfettamente idrodinamica e per aumentare la prenetrazione dell'asta;

2) l'aletta contraria è semplicemente "contraria", cioè sotto invece che sopra e serve per avere una linea di mira più "pulita";

3) le aste brunite sono ottime, sono sempre in acciaio e la brunitura serve da anti riflesso, casomai sono le aste in acciaio armonico che si arrugginiscono;

4) per il 75 la lunghezza standard per la tahitiana è 115 cm (lunghezza del fusto+40, vale per tutti i fucili), mentre per la filettata è 90 cm... poi sei libero di sperimentare diametri e misure a piacere a seconda delle tue esisgenze;

5) la lunghezza dell'aletta non influisce molto su un 75, l'importante è che sia robusta e che si apra bene;

6) l'asta filettata su un arbalete te la consiglio solo per montare la fiocina (se fai una ricerca trovi diverse discussioni sull'argomento) in quanto l'arpione non ha senso se non per emergenza, poi sta a te scegliere 3, 4 o 5 punte... da parte mia ti posso dire che un 75 con asta filettata e fiocina a 4 punte è perfetto per razzolare nel bassofondo, provare per credere.

:bye:

Modificato da sergios
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Vediamo di integrare un pò le risposte date dal nostro amico sergios, al fine di renderle più complete

1) le aste con alette incassate, essendo realizzate con un'apposita fresatura che alloggia l'aletta chiusa in modo tale da farne diminuire in modo sensibile la sagoma esposta al bersaglio in fase di penetrazione, presentano una minore resistenza all'impatto contro le rocce il cui sforzo si concentra in modo particolare proprio all'altezza del foro ove passa il perno dell'aletta, fattore che spesso causa il piegamento dell'asta senza rimendio proprio in quella zona. Quindi per un uso anche da tana ti sconsiglierei l'aletta incassata, (visto che di abitudine non mi mi pare che badi tanto alla punta)

2) L'aletta montata dalla parte inferiore dell'asta a fucile in puntamento, non è proprio vero il motivo della mira, anche perchè l'asta montata sotto per tenerla chiusa ha bisogno di un or che va comunque a costituire uno spessore sulla linea di mira, mentre l'aletta superiore in gran parte dei casi stando poggiata se ne può fare a meno. Altra motivazione di tale scelta è data da un fattore balistico, fonti accreditate sostengono che tale espediente aumenta la precisione del tiro aumentandone la traiettoria verso l'alto, compensando così il fisiologico calo gravitazionale della traiettoria.

3) Ho notato che le aste brunite dopo tanto uso tendono a produrre un pò di ossido ma è un fenomeno trascurabile e comunque controllabile agevolmente, Le aste "zincate" tendono ad arrugginire con grande facilità una volta che hanno perso lo strato protettivo di zincatura, ma allo stesso tempo sono molto più robuste, di tutte le altre, negli impatti con gli scogli.

4) Sul 75 l'asta di serie misura 115 cm, le aste spuntano mediamente 30 cm dal fucile, che su un 100 tale sporgenza rappresenta di fatto una percentuale minore rispetto al 75, per cui non andrei oltre, anzi sul mio 75 monterei volentieri una asta lunga 105 cm, ma non sono facili da reperire. Per lo spessore sul 75 adotto certamente un'asta da 6 mm molto più veloce e di minore massa che significa mimore impatto della punta sulle rocce.

5) minimo 60 mm, ma io preferisco 70 mm.

6) solo in questo caso adotterei uno spessore d'asta di 6,5 mm, ma escluderei a priori il tre punte (anche il mustad) se non voui piangere!

 

:bye:

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Come più che correttamente dice Leonardo le aste con aletta incassata trovano nella fresatura un punto critico di potenziale rottura in caso di impatto; mi permetterei pertanto di sconsigliare di utilizzare alette incassate su fucili come il 75 che sono attrezzi polifunzionali quindi adatti al tiro al libero come in tana o ravvicinato sugli scogli, prediligando piuttosto alette momtate su aste a profilo integro.

Il foro per l'aletta è più che sufficiente come punto di debolezza.

Su fucili dedicati al tiro libero........il discorso cambia.

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