Pinne Su Misura?

[Ospite Mariano Satta]

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[Ospite freealex]

Lo sò bene Smilzo visto che ho colaborato come tester per un produttore di attrezzature subacquee italiano. Conosco l'iter dall'idea alla produzione fino all'arrivo sui banchi dei negozi.

Sono tanti i prototipi che non funzionano prima di arrivare all'oggeto definitivo, economicamente vantaggioso e corrispondente alle rigidissime normative sulla sicurezza.

Le ditte investono moltissimo e difficilmente fanno passi falsi. Se un oggetto è perfetto ma il mercato non è pronto ... non passa in produzione.

I passi da gigante si sono fatti ... ma solo ultimamente.

Ancora oggi trovi il subacqueo giurassico con bibombola e schienalino con la tanica al posto del gav e accanto il tekdiver con granfacciale e rebrether.

Perdonami, ma rimango convinto che possiamo ancora avere di più ... basta chiedere ... le aziende non chiedono altro di vendere; solo se noi chiediamo ancora la Pinocchio (non ho niente contro la pinocchio, è solo l'esempio di un'attrezzatura sul mercato da un millennio ) ..... quella avremo

 

cisivede freealex

[Ospite Mariano Satta]

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[Ospite freealex]

Non si può .... ditta ligure

 

cisivede freealex

[Ospite Mariano Satta]

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[Ospite covo]

Amici non volevo chiedere un giudizio sul mio brevetto o sulla sua fattibilità, io volevo solo capire quanti di noi sentono questa esigenza di migliorare la calzata, tutto qui.

Come dice Mariano, tra dire e il fare c'è di mezzo proprio il mare, questo non toglie che qualcuno si cimenti in nuove soluzioni, del resto io per professione creo "ortesi su misura per il piede" cioè ausili correttivi o protettivi, con tutti i materiali carbonio compreso, ecco che potrei trasferire le mie conoscenze in questa idea.

Come dice perfettamente Freealex:

 

"Le ditte investono moltissimo e difficilmente fanno passi falsi. Se un oggetto è perfetto ma il mercato non è pronto ... non passa in produzione."

 

ecco perchè volevo capire se "il mercato" è pronto oppure no.

 

Simone Venturi

[Ospite Mariano Satta]

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[Simone Piras]

personalmente non mi serve, c'è da considerare il fatto anche che chi scende poco non penso sentirebbe troppe differenze.

fortunatamente ho trovato una scarpetta, la beuchat, che per me è perfetta. claza splendidamente senza stringere ed è ben aderente sia sul collo che sulla pianta del piede.

cmq è chiaro che se si riuscisse a costruire una scarpetta su misura senza aumentare eccessivamente il prezzo sarebbe sicuramente una ottima alternativa. un po come le mute su misura.

ciao

[Ospite covo]

Sono un pò deluso da Mariano che, apparte post di critica negativa, non si è espresso nell'unica domanda:

Sentite l'esigenza di migliorare la calzata o no?

Se qualcuno si vuole aggiungere nelle risposte potrebbe aiutare la nascita di un nuovo ausilio per la nostra passione.

Un abbraccio a tutti

Simone Venturi

[Antolas]

ooooh, finalmente si muove qualcosa.... secondo me è una buona idea! ottima, direi! Ho visto, e provato, tante innovazioni x ciò riguarda le pale ma ben poco ho visto x le altrettanto fondamentali SCARPETTE!!

 

Il mio piede è tozzo, a pianta larga e collo alto, una specie di patata insomma! Devo sempre prendere le scarpe uno o due numeri + grandi apposta x allogiare pianta e collo..... Dopo anni di prove ho raggiunto un compromesso x le pinne, che però ha i suoi svantaggi: x avere una calzata "accettabile" (se ho i piedei gonfi è la fine...) devo prendere un numero in +, così però la scarpetta non calza correttamente sul dorso trovandosi, + di quanto dovrebbe, verso la punta, questo aumenta la leva e quindi lo sforzo. In compenso ho i polpacci + invidiati di tutta la palestra e la piscina.....

 

Magari una scarpetta su misura....!!! in un momento storico in cui si punta alla qualità e al comfort (vedi il boom delle mute su misura e fucili personalizzati), la scarpetta su misura mi sembra un'ottima idea!

Aggiungi il fatto che le nuove mute consentono di stare in acqua in situazione di comfort molto + a lungo.... di quanto possono resistere dei piedi costretti in "stivaletti cinesi"!

 

...si tratterebbe di allineare l'offerta tecnologica e di comfort delle pinne a quella delle mute e fucili di nuova generazione.

L'idea mi sembra ottima, personalmente ho lavorato molto sui fucili, per le pinne posso solo mettere a disposizione la mia esperienza ed osservazioni empiriche a chi ha il know-how in materia.

 

cià

Anto

[Ospite Massimiliano Santucci]

E' chiaro che la calzata non ne deve risentire a livello di circolazione altrimenti come dice Mariano l'inverno il piede soffre però se l'innovazione consente al piede una posizione buona e una normale costrizione

perche no........?

Saluti.

[lor]

A me pare un'ottima idea: io ho personalizzato da anni le mie cressi aggiungendo gli (ormai vecchissimi e rinsecchiti) plantari della planaconccorde della Mares.

ciao lor

[Ospite Mariano Satta]

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[Ospite freealex]

Confermo. La scarpetta troppo strinta oltre che poco termica è importabile. In piscina si usano calzate molto efficienti, ma che non possono essere portate per più di mezz'ora ... in mare non faresti a tempo di bagnarti!

La vera sfida è quella di abbinare l'accoppiamento uomo-attrezzo con una sufficiente comodità/coibenza (?) ... probabilmente la scelta del giusto materiale può indicare la strada giusta.

Mi vengono in mente le Force Fin che ho usato con il respiratore ... non hanno scarpetta ma pinneggiando correttamente stanno attaccate al piede anche senza cinghiolo da quanto spingono ... lì, la coibenza è demandata a calzari adeguati (mute stagne).

 

cisivede freealex

[Alessandro Martorana]

Dico la mia.

Prima di pensare ad una scarpetta estremamente personalizzata per il nostro piede (comunque credo che la strada per realizzare una pinna che annulli gli spazi morti tra piede e pinna vada piu' verso un 'tutore' che comprenda caviglia e polpaccio), credo che bisognerebbe lavorare sull'accoppiamento tra pala e scarpetta . Credo che tantissima energia si disperda proprio in quel punto.

Ciao Alessandro Martorana.