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Pinne Su Misura?


Ospite covo

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Ospite emmelle

Caro freealex, in parte condivido le tue considerazioni ma non del tutto, perchè? Prendi l'immersione con le bombole, quando ho cominciati io (non secoli fa) il massimo era una bella muta umida, un paio di erogatori di ottima qualità, il mitico aladin e qualche cosuccia ancora, oggi il mercato offre mute stagne iperprofessionali, pinne supertecnologiche, maschere granfacciale, ultra computer. Si pescava con le mitiche rondine gara e il medisten, oggi sembre impossibile immergersi con un pneumatico o senza pinne e arbalete in carbonio, senza muta ultratecnica (della durata di una stagione) fai la figura del pirla e tutto questo a costi elevatissimi con il risultato che un gran numero di persone utilizza ancora l'attrezzatura di 30anni fà e quando la DEVE sostituire lo fà con enorme dispiacere (quando ho dovuto sostituire le fedelissime rondine gara ho portato il lutto al braccio per una settimana ed ancora oggi ogni tanto mi scappa una lacrimuccia...) e non solo per il portafoglio che inesorabilmente si svuota ma anche perchè molte volte intervengono nuove limitazioni o modalità di immersione diverse.

Quindi la mia domanda è: se ti proponessero di fare immersioni (qualunque essa sia: apnea, pesca, ara, ecc.) con attrezzature che pur belle e tecnologiche NON RIVOLUZIONANO il modo di andare sott'acqua ma ti obbligassero ad aumentare il buget di spesa del 20-30% annuo le acceteresti? Io sinceramente NO a meno che non fosse un fucile a ricerca radar del pesce o a richiamo ferormonico della preda, o pinne a propulsione geomagnetica che, a parità di tempi e rischi, mi permettessero di raddoppiare la permanenza e la profondità attuale.

Non sò se ho reso il mio pensiero nella forma corretta ma sintetizzandolo penso che molte "innovazioni" sono solo "market innovation" al servizio degli uffici di marketing che DEVONO incrementare tutti gli anni le vendite e che quindi DEVONO FARTI CAMBIARE FREQUENTEMENTE L'ATTREZZATURA e non dell'utente che da appassionato si avvicina al mare fregandosene delle mode e delle tendenze.

Chi sà pescare (o non pescare) oggi pesca (o non pesca) indistintamente con il pneumatico o con il nuovo arbalete in carbonio, con le pinne in plastica e con le pinne in fibre composite, con la muta ultimo grido e su misura o in costume da bagno :sub: , be forse ho esagerato un po' diciamo con la muta di produzione seriale :subh: .

 

Penso che la cosa fondamentale è che di fronte a qualsiasi prodotto si riesca (a volte è molto difficile) a valutare correttamente se la spesa vale il beneficio/vantaggio che si trae rispetto al prodotto che gia si utilizza altrimenti si corre il rischio di farsi travolgere dal vortice delle mode che fino ad ora ha solo sfiorato il nostro bel modo di vivere il mare.

Da anni ho abbandonato le immersioni con le bombole perchè se ad ogni uscita non presentavi qualcosa di nuovo non eri degno di essere un sub :( così ho abbandonato i diving e ho scoperto il mondo della pesca, un mondo ancora intriso di quel sano fai-da-te che ci rende unici.

Saluti

Max

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Mariano, il tuo pensiero è giustissimo, come quello di altri, il fatto è che la domanda non era nel voler giudicare un'invenzione (che nemmeno è stata spiegata), ma nel capire se c'è il bisogno di inventare qualcosa di simile o no.

solo quando si conoscerà in cosa consiste l'invenzione si potrà dire la nostra in merito.

io ho fatto 2 brevetti, ma non ho nessuna intenzione di produrre niente, casomai potrei proporre alle ditte il brevetto, ma ripeto questi sono altri discorsi che cambiano il senso del post.

 

Da quando uso pale in carbonio, mi sono reso conto che per migliorare le pinne oggi si deve migliorare la scarpetta, la sua capacità di trasmettere l'energia muscolare alla pala.

Quindi rivedere molte cose come i longheroni, e non ultimo ricordarsi che la scarpetta morbida assorbe un pò dell'energia quindi meglio demandare il comfort alla forma personalizzata invece che all'adattamento elastico dei materiali ecc.., tutte considerazioni che rappresentano l'esigenza che forse sente qualcun'altro e allora chissa magari tra un pò potremmo criticare qualche progetto, per ora capiamo se ci servono queste migliorie o tutti sono contenti.

Ciao amici

Simone Venturi

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Ospite freealex

x emmelle

 

Quello che dici è giusto, spesso la moda e il giudizio degli altri influiscono sull'acquisto delle nostre agognate attrezzature ... non è il mio caso. Ho l'esperienza per valutare se un prodotto mi serve e se è fatto bene ... e sinceramente, non m'interessa dimostrare agli altri la mia capacità in acqua mostrando qualche surrogato tecnico. Uso quello che mi serve. Non comprerò mai un gav teknico per fare immersioni ricreative solo per atteggiarmi agli occhi di chicchesia.

Per il discorso mute, non sono assolutamente d'accordo. La comodità e la sicurezza di una muta stagna non ha paragoni. Se ben ricordi, il freddo è un motivo scatenante l' MDD e con la muta stagna almeno quella causa la elimini. Per quanto riguarda il confort, la muta umida non la metterei nemmeno se mi pagassero ... e già lo devano fare per farmi indossare la stagna.

E' poi provato che l'interruzione della pratica subacquea con bombole è interrotta per ragioni di freddo. L'avvento della stagna ha prolungato la stagione delle immersione a tutto l'anno.

 

cisivede freealex

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Mariano, ti consiglio di rileggere meglio i post, e "forse" capirai che stai spingendo in una direzione sbagliata.

 

Primo chi ti ha detto che io non sia un ingegnere, oppure che non abbia rapporti con le più importanti aziende del settore, che non vada in acqua d'inverno ecc.., perchè sei così superficiale nel giudicare qualcosa e qualcuno che non conosci?

 

ma soprattutto perchè non rispondi all'unica e semplice domanda che è stata posta?

 

Se la domanda non interessa basta non rispondere.

 

Mi sa che il "facilone" sei proprio tu

 

Spero solo che non sia il semplice "covo" a suscitare problemi, altrimenti basta dirlo.

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Ospite walter

Il tema di questa discussione era già stato affrontato il 17 giugno, anche se allora fu praticamente solo un colloquio a due fra me e Simone (covo).

Anche Massimiliano (maxdeo), recentemente ha detto la sua riguardo ai longheroni...(inutile dire che, anche se non sono un ingegnere, concordo)

Cosa aggiungere, io penso che le attuali scarpette abbiano un margine di miglioramento notevole.

Il carbonio è elastico, molto elastico (mi ritorna cioè quasi tutta l'energia che gli ho dato per piegarlo)...

Anche la gomma dei longheroni è un pò elastica, ma alle basse velocità di deformazione, tipiche di una pinneggiata, lo è un pò meno.

Avete mai provato, a pale smontate, a piegare una pala e a rilasciarla...il ritorno è fulmineo. Fate lo stesso con i soli longheroni...farete fatica a piegarli e il ritorno sarà molto meno elastico.

Mi sbaglierò, ma io credo che oltre ad avere una scarpetta che calzi perfettamente, senza serrare eccessivamente il piede, ma anche senza eccessivo gioco, è importante avere "più carbonio" e meno gomma.

Ripeto, non sono un tecnico, ma penso che i longheroni, così come sono adesso, assorbono molta energia.

Correggetemi se sbaglio, sono sempre disposto a ricredermi...

Con affetto

Walter

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Ciao Walter, quello che dici è giustissimo e ti dirò di più, le più importanti aziende del settore ne sono consapevoli.

Le attuali scarpette sono prodotte con materiali in grado di garantire adattabilità e confort (ricordiamoci che hanno la numerazione doppia), diciamo che le attuali scarpette sono un compromesso per poter standardizzare e permettere quindi una produzione industriale, a discapito di una maggiore performance.

Proprio da questo nasceva la domanda da me posta per capire la maturità del mercato, se queste esigenze sono sentite forse ci sarà interesse da parte delle aziende, altrimenti......

Ciao

Simone Venturi

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