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Le Età Di Gherardo


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Sull'ultimo numero di PescaSub & Apnea, quello di settembre, Gherado Zei disquisisce circa l'età in cui sia opportuno appendere pinne e fucile al fatidico chiodo. Accenna alla promessa fatta alla moglie di smettere a 50 anni. Però con l'avvicinarsi di questo traguardo ci ripensa, anche se a 47 anni dice di avvertire una strana stanchezza, non certo fisica ma bensì psicologica, come una mancanza di entusiasmo insomma. Nelle pagine dello stesso giornale Roberto Palazzo parla invece di un vero e proprio decadimento fisico, seppure dopo i 57 anni. Io ho avuto il mio primo fucile a 12 anni, nel 1964, ed ancora oggi vado regolarmente a pesca ogni volta che posso. Ma l'articolo di Gherardo mi ha fatto riflettere, mi ritrovo in quello che ha detto. Io però di quella strana stanchezza ho trovato la causa: è la nostalgia. Nostalgia per un mare più limpido, per i pesci che lo abitavano, per la solitudine e per il sapore di avventura che sapeva regalare. Tutte cose che ora non ci sono più, che difficilmente torneranno e che i giovani di adesso non possono neppure immaginare. Non capisco infatti il successo che la pesca subacquea ha tra i giovani. Ditemi come fate voi oggi ad appasionarvi a questa attività così bistrattata dai media e dalle leggi, avara di soddisfazioni, prodiga solo di fatica e delusioni.

Infine tornando all'oggetto della discussione posso affermare che per quanto mi riguarda penso proprio di non poter far altro che continuare.

Jusqu'à la Mort.

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Sull'ultimo numero di PescaSub & Apnea, quello di settembre, Gherado Zei disquisisce circa l'età in cui sia opportuno appendere pinne e fucile al fatidico chiodo. Accenna alla promessa fatta alla moglie di smettere a 50 anni.  Però con l'avvicinarsi di questo traguardo ci ripensa, anche se a 47 anni dice di avvertire una strana stanchezza, non certo fisica ma bensì psicologica, come una mancanza di entusiasmo insomma. Nelle pagine dello stesso giornale Roberto Palazzo parla invece di un vero e proprio decadimento fisico, seppure dopo i 57 anni. Io ho avuto il mio primo fucile a 12 anni, nel 1964, ed ancora oggi vado regolarmente a pesca ogni volta che posso. Ma l'articolo di Gherardo mi ha fatto riflettere, mi ritrovo in quello che ha detto. Io però di quella strana stanchezza ho trovato la causa: è la nostalgia.   Nostalgia per un mare più limpido, per i pesci che lo abitavano, per la solitudine e per il sapore di avventura che sapeva regalare. Tutte cose che ora non ci sono più, che difficilmente torneranno e che i giovani di adesso non possono neppure immaginare.   Non capisco infatti il successo che la pesca subacquea ha  tra i giovani. Ditemi come fate voi oggi ad appasionarvi a questa attività così bistrattata dai media e dalle leggi, avara di soddisfazioni, prodiga solo di fatica e delusioni. 

Infine tornando all'oggetto della discussione posso affermare che per quanto mi riguarda penso proprio di non poter far altro che continuare.

Jusqu'à la Mort.

 

 

Fin tanto che ce la fò, ci sono anch'io,

:jrgian:

 

Cambiano i tempi l'attrezzature, ma chi ha il "verme" giovane o no continuerà ad andare a mare.

 

:bye: Sarino

Modificato da Rosario Ivaldi
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Ospite CapoRama

E già! Non passa giorno che non ripenso a quando, giovane 13enne, pescavo in mare limpido, ricco di pesci e povero di eliche...

A 45 anni suonati, cosa mi spinge a proseguire? In primis il pensiero che forse il prossimo anno potrei non farcela più... :clover: E come potete immaginare, sarebbe un colpo durissimo rinunciare allo spettacolo submarino. :rolleyes:

 

Spero di poter continuare ad andare a pesca, come quei "vecchietti" di 60anni che vedo a Sferracavallo (PA), uscire dall'acqua con qualche polpo e gli occhi sorridenti.

 

:thumbup:

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...

Non capisco infatti il successo che la pesca subacquea ha  tra i giovani. Ditemi come fate voi oggi ad appassionarvi a questa attività così bistrattata dai media e dalle leggi, avara di soddisfazioni, prodiga solo di fatica e delusioni. 

Infine tornando all'oggetto della discussione posso affermare che per quanto mi riguarda penso proprio di non poter far altro che continuare.

Jusqu'à la Mort.

 

Che dirti, Mauro..

il mare ha il suo fascino, la pesca racchiude l'istinto primordiale dell'uomo!

 

Chi non lo conosce o chi non ne è a contatto, non ne subisce la magia, preferendo magari la Playstation.. al niente!

 

Se ci fai caso, ed è fisiologico, i giovani pescasub vivono nelle zone costiere; tutti gli altri appassionati, costieri e non, hanno dei trascorsi di gioventù, quelli "nostalgici" come li definisci.

 

Ed io, come te, anche se con qualche luna di meno, pesco nella memoria dei tempi passati, di quando mi immergevo con maschera 42" lcd con respiratore integrato e tappo anti-onda, pinne galleggianti e fiocina arrugginita completa di manico di scopa (o polpone preso di nascosto a mio padre), nelle limpide e pescose acque di 25 anni fa! :(

 

:bye:

Modificato da Ottavio Infantino
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Sull'ultimo numero di PescaSub & Apnea, quello di settembre, Gherado Zei disquisisce circa l'età in cui sia opportuno appendere pinne e fucile al fatidico chiodo. Accenna alla promessa fatta alla moglie di smettere a 50 anni.  Però con l'avvicinarsi di questo traguardo ci ripensa, anche se a 47 anni dice di avvertire una strana stanchezza, non certo fisica ma bensì psicologica, come una mancanza di entusiasmo insomma. Nelle pagine dello stesso giornale Roberto Palazzo parla invece di un vero e proprio decadimento fisico, seppure dopo i 57 anni. Io ho avuto il mio primo fucile a 12 anni, nel 1964, ed ancora oggi vado regolarmente a pesca ogni volta che posso. Ma l'articolo di Gherardo mi ha fatto riflettere, mi ritrovo in quello che ha detto. Io però di quella strana stanchezza ho trovato la causa: è la nostalgia.   Nostalgia per un mare più limpido, per i pesci che lo abitavano, per la solitudine e per il sapore di avventura che sapeva regalare. Tutte cose che ora non ci sono più, che difficilmente torneranno e che i giovani di adesso non possono neppure immaginare.   Non capisco infatti il successo che la pesca subacquea ha  tra i giovani. Ditemi come fate voi oggi ad appasionarvi a questa attività così bistrattata dai media e dalle leggi, avara di soddisfazioni, prodiga solo di fatica e delusioni. 

Infine tornando all'oggetto della discussione posso affermare che per quanto mi riguarda penso proprio di non poter far altro che continuare.

Jusqu'à la Mort.

 

 

Mauro!!

Probabilmente e' la nostalgia dei tempi passati " In cui sicuramente prendevi piu' pesci e ne vedevi di piu'" e forse anche che arrivati ad una certa eta' non ve la sentite piu' di fare tutti i sacrfici che prima erano piu' leggeri da sopportare ma sono sicuro che qualsiasi pescatore che passa queste situazioni prima o poi inizia di nuovo a sentire la mancanza dell'acqua salata e torna puntualmente al mare.

 

Personalmente seppur consapevole che non potro' mai vivere quello che hanno vissuto i pionieri della pesca in apnea in questo momento non mi stanco mai del mare!!!

Non mi stanco di pensare che ho ancora miliardi di cose da scoprire e non mi fermero' finche' non avro' provato il massimo dell'emozione in mare.

 

Ho 27 anni e dopo la f**a non esiste nulla al mondo che mi faccia sentire cosi' arrapato!!!

Non so se rendo l'idea :D:D

 

Specialmente adesso che sono quasi un mese a secco e non vedo l'ora di farmi la mia solita camminatina in mezzo alle rocce e di rimanere 5 o 6 ore a mollo finche' non mi fanno male le gambe :siiiii::siiiii:

 

A te a Simone e a tutti gli altri vecchietti depressi di questo forum dico:

E svegliatevi no????

Cos'e' avete paura del giovane che avanza???? :D:D:laughing::laughing:

Modificato da frog
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Ospite Alextunnaria

Uè Mauro non ti fare prendere dalla nostalgia che quella è una brutta bestia :D Come ti ho detto spesso, sarei disposto a dare qualunque cifra per poter vedere tutti i pesci che hai visto e catturato in un mare ormai andato. Da giovane pischello quale sono, non ho avuto la fortuna di conoscere "quel mare", pertanto riesco ad emozionarmi relativamente con poco. Però ho questa passione fortissima, non so da cosa scaturisca. Qualche giorno fa ho passato 6 ore in acqua, da terra, con barche di ogni tipo che sfrecciavano a destra e a manca, facendo infiniti tuffi su infinite zone; ad ogni catino speravo di trovarmi la sorpresa, magari una bella corvina, magari un sarago da ricordare, magari una cernia degna di una fucilata! Ma la realtà è che in quel posto, ormai, di pesce non ce ne più. E allora ho continuato a pedalare e alla fine due pesci gli ho cavati fuori, e tutto sommato mi ritengo pure fortunato di avere catturato quelli. In definitiva, non saprei dirti esattamente cosa mi spinge a continuare e ad appassionarmi sempre di più, ma di sicuro il giorno dopo ero di nuovo in acqua :) Noi giovani leve dovremo godere (ahimè) di quel che ci resta (finchè ci resta ).

Per quanto riguarda gli anni, fossi in te non mi preoccuperei! A mio parere in acqua sei ancora fortissimo, e là dove verranno a mancare le performance tu continuerai a sopperire con una tecnica ed un' esperienza che veramente in pochi possono vantare (ben inteso che hai ancora ottime prestazioni atletiche! ). Se mi posso permettere di darti un consiglio, pensa sempre che si vive una volta sola; io sono per dare pieno sfogo alla passione :D

Saluti a tutti.

Modificato da Alextunnaria
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Mamma.... che argomento sentito.... da parte mia...

A novembre sono i fatidici... 50.

Ammetto.... la stanchezza si sente...

Voglia di allenarsi quasi zero .... troppi pensieri... il lavoro... i figli...

Le gambe sempre più stanche.

I recuperi sempre più lunghi: dopo una mattina di pesca sono in stato comatoso fino al giorno dopo.... ecco, questa dei recuperi è la differenza più marcata fra tutte.

Quella "adrenalina" che ti faceva alzare alle 3.30 di notte, partire da Milano, magari con la nebbia e sentire il cuore che si apriva alla prima visione del mare.

Ora ho un sonno di piombo ed è capitato che, vista la sveglia... mi rigiri dall' altra parte...

E poi... tutte queste c...o d' imposizioni stanno dando il colpo finale.

Queste maledette ordinanze balneari che t' impongono orari folli, almeno per un cittadino...

Le zone ancora consentite che devi dividere con altri 10...

Sempre meno parcheggi e tutti a pagamento.

Le aree marine protette...

Porca miseria... quando ho cominciato io potevi andare dove ti pareva, quando ti pareva, partire dalla spiaggia con gli ombrelloni e pescare a 30 metri dai bagnanti, pescare di notte, pescare nei porti, si pescava nei laghi, nei fiumi... nelle cave!

Non ho neanche dei particolari ricordi eclatanti perchè ero scarso, autodidatta e non vedevo neanche i pesci che altri prendevano...

Però... ecco... mi manca quel senso di libertà... di aria... di fuga da tutto e da tutti... nel mio mare.

Ora sono riusciti ad intrupparci.... anche lì...

Certo il fuoco arde ancora ma di partire d' inverno per fare una pescata con il mare un pò mosso... non se ne parla più...

C'è da dire che... quando hai qualche soddisfazione vale quadruplo.

A maggio, dopo una mattina mitica,senza sbagliare nulla, sono uscito tra i bagnanti con quasi 5 kg. di pesci... liguri; mi sentivo a metà tra Harry Potter e Rambo...

La settimana scorsa ho ripreso dopo tanto tempo ad andare al lago e... due lucci hanno pensato bene di tornare con me a Milano...

Mi sono battuto le mani sulle spalle da solo...

Anche questo è un sintomo del tempo che passa... il rincoglionimento...

Sono perle sempre più rare... finchè dura...

Quando non potrò più pescare... non so neanche se verrò al mare....

Sarà arrivato il momento di andare nelle città d' arte, alle terme, in montagna a vedere le marmotte...

Ma che ci vengo a fare al mare senza il mio... prolungamento fallocentrico!

Un abbraccio fraterno a tutti i nonni della.... tribù delle rocce... :D

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Infine tornando all'oggetto della discussione posso affermare che per quanto mi riguarda penso proprio di non poter far altro che continuare.

Jusqu'à la Mort.

 

Bellissimo post.

Io che sono 17ettenne ho tantissima malinconia a sentire i racconti dei più vecchi, un mare piu pescoso e limpido, fondali da urlo, uno sport seguito da tanti..

bhe la pescasubacquea è difficile da amare, soprattutto alla mia età, xo l'amore per il mare in primis mi ha aiutato ad amarla..!

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Quando il bambino era bambino......

Purtroppo credo proprio che quella sensazione, che prende a volte anche me (42 anni, passati parecchio a mollo), sia proprio la nostalgia. Il mare, prima, era libertà. Ricordo i periodi passati da solo a Linosa (ora AMP), i mesi a Ventotene (ora AMP)......Dovunque andavi, potevi pescare. Ogni posto conteneva mistero, potevi trovare dietro l'angolo la zona nuova, la tana piena, il grosso pesce. E forse, anche il pesce qualunque ti emozionava. Di questo non è rimasto niente. I fondali rimasti pescabili non li riconosci più. Il mistero se n'è andato, non esistono più posti che nessuno conosce, nemmeno a 30 mt. E forse, i pesci che ti emozionavano prima, non ti emozionano più. Non riconosci più nemmeno i paesi. Ora sono più grandi, con più case, più supermercati, più turisti, più diving.....Non c'è più Duccio che ti aiuta a filettare la cernia al molo con il suo coltellaccio, e chi prima veniva a vedere con piacere cosa avevi preso, ora magari ti guarda male, perchè lavora al diving. D'estate e nei week-end, il mare è pieno di barche, di pescatori, di tutto. Gente spesso maleducata ed irrispettosa. Ci hanno messo il filo spinato nella prateria, e chiuso nelle riserve. Chi ha vissuto la magia della pesca in apnea prima, certo fatica a mantenere lo stesso entusiasmo, soprattutto sapendo che quelle cose lontane anni che sembrano secoli non torneranno mai più.

Riesco a respirare un po' delle vecchie sensazioni ormai solo in Corsica. Speriamo che duri....

Ciao

Fabrizio D'Agnano

Roma

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Ospite CapoRama
Quando il bambino era bambino......

Purtroppo credo proprio che quella sensazione, che prende a volte anche me (42 anni, passati parecchio a mollo), sia proprio la nostalgia. Il mare, prima, era libertà. Ricordo i periodi passati da solo a Linosa (ora AMP), i mesi a Ventotene (ora AMP)......Dovunque andavi, potevi pescare. Ogni posto conteneva mistero, potevi trovare dietro l'angolo la zona nuova, la tana piena, il grosso pesce. E forse, anche il pesce qualunque ti emozionava. Di questo non è rimasto niente. I fondali rimasti pescabili non li riconosci più. Il mistero se n'è andato, non esistono più posti che nessuno conosce, nemmeno a 30 mt. E forse, i pesci che ti emozionavano prima, non ti emozionano più. Non riconosci più nemmeno i paesi. Ora sono più grandi, con più case, più supermercati, più turisti, più diving.....Non c'è più Duccio che ti aiuta a filettare la cernia al molo con il suo coltellaccio, e chi prima veniva a vedere con piacere cosa avevi preso, ora magari ti guarda male, perchè lavora al diving. D'estate e nei week-end, il mare è pieno di barche, di pescatori, di tutto. Gente spesso maleducata ed irrispettosa. Ci hanno messo il filo spinato nella prateria, e chiuso nelle riserve. Chi ha vissuto la magia della pesca in apnea prima, certo fatica a mantenere lo stesso entusiasmo, soprattutto sapendo che quelle cose lontane anni che sembrano secoli non torneranno mai più.

Riesco a respirare un po' delle vecchie sensazioni ormai solo in Corsica. Speriamo che duri....

Ciao

Fabrizio D'Agnano

Roma

 

Tutto vero Fabrizio! Se penso com'erano le coste isolane negli anni '70 mi vien voglia di espatriare e scappare su un isola deserta del pacifico! :frustry:

 

A proposito di AMP, leggevo stamani sul Giornale di Sicilia che circa 2000 cacciatore siciliani hanno effettuato un blocco stradale per protestare, davanti al palazzo dell'assessorato al territorio ed all'agricoltura della Sicilia, contro il mancato inizio della stagione venatoria....

Mi chiedo se i pescasub sicliani (ad ogni modo ogni regione conti i suoi) sono meno di questo numero? Io credo molti di più! Ed allora cosa ci impedisce di manifestare il nostro dissenzo in merito all'esclusione dalle zone C delle AMP???!!!

Meditiamo.

:bye:

Modificato da CapoRama
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Per adesso, la fatica la avverto solo quando devo rimettere il gommone sul carrello, per Natale mi regalerò un verricello elettrico.

Però cari miei amici vecchietti vi devo dire che il mare e nel mare riesco a vivere quei momenti di pura anarchia a contatto con la natura e me stesso che in altre situazioni non trovo.

Questo ultimo baluardo di giungla mi terrà con se finchè avrò forza e speriamo che il tempo me la dia.

Vi abbraccio a tutti.

Jusqu'à la Mort.

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Si è vero, è cambiato tanto, quasi tutto, da quando ho cominciato, circa 13 anni fa. Ed i quaranta si avvicinano.

Eppure, quello che non è cambiato, è uscire dall'acqua, stanco morto, magari dopo non aver preso e magari nemmeno visto nessun pesce degno di nota, e sentirmi in fondo felice e tranquillo come un bambino. E con dentro un'immensa gratitudine al mare, per avermi voluto accogliere per qualche ora tra le sue braccia e dentro me stesso.

Questo, davvero non è cambiato e spero che non cambi mai.

E' la stessa cosa che mi succede a caccia, dopo una mattinata da solo, in montagna, con il mio cane, quando le mie azioni sono guidate solamente dal Grande Vento del Nord.

Credetemi, non sono il romanticone che può sembrare, quando vado a pesca, nel rispetto della legge e del buon senso, il pesce lo voglio eccome. E fino a che non lo prendo, sono avvelenato perso.

E' solo che per me, evidentemente, il bisogno di cacciare e pescare è qualcosa in cui il dentice e la beccaccia c'entrano solo fino ad un certo punto. E decisamente, non c'entrano nulla l'età e le prestazioni.

Perchè, e come funziona, in fondo non sono mai riuscito veramente a spiegarlo, nemmeno a me stesso, figuriamoci ad altri. Però so che è cosi.

 

E prego Dio che così rimanga.

 

Un abbraccio.

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