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Frattura Del Perone...ciao Mare


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Buon giorno Doc,purtroppo devo salutare mare e pesci per un bel pò :( .

Durante la pratica di un'arte marziale(aikido),non s'è capito ancora di preciso come,mi sono procurato una fattura del malleolo peroneale e una sublussazione della tibia.

La frattura è brutta,instabile,di tipo spiroidale e per questo mi è stata applicata una placca d'acciaio e 5 viti.

Gli ortopedici dicono che l'intervento sia perfettamente riuscito e che non ci dovrebbero essere problemi per un recupero totale ma...passerà tempo,si parla di un mese di stecca gessata e poi una riabilitazione di durata sconosciuta(dicono che sia soggettiva).

 

Le domande sono queste:

Esistono metodi terapeutici in grado di accelerare il processo di guarigione dell'osso(ossigeno iperbarico) ?

 

Io ho sempre usato pinne molto rigide e secondo i medici dopo il gesso dovrò aspettare un bel pò prima di ricalzarle perchè ciò implicherebbe un carico eccessivo per la caviglia(che è fortemente sconsogliato).

Lei che ne pensa?

Anche una pinna morbida sarebbe sconsigliata?

 

La ringrazio anticipatamente,un saluto.

 

 

Fabio

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Buon giorno Doc,purtroppo devo salutare mare e pesci per un bel pò :( .

Durante la pratica di un'arte marziale(aikido),non s'è capito ancora di preciso come,mi sono procurato una fattura del malleolo peroneale e una sublussazione della tibia.

La frattura è brutta,instabile,di tipo spiroidale e per questo mi è stata applicata una placca d'acciaio e 5 viti.

Gli ortopedici dicono che l'intervento sia perfettamente riuscito e che non ci dovrebbero essere problemi per un recupero totale ma...passerà tempo,si parla di un mese di stecca gessata e poi una riabilitazione di durata sconosciuta(dicono che sia soggettiva).

 

Le domande sono queste:

Esistono metodi terapeutici in grado di accelerare il processo di guarigione dell'osso(ossigeno iperbarico) ?

 

Io ho sempre usato pinne molto rigide e secondo i medici dopo il gesso dovrò aspettare un bel pò prima di ricalzarle perchè ciò implicherebbe un carico eccessivo per la caviglia(che è fortemente sconsogliato).

Lei che ne pensa?

Anche una pinna morbida sarebbe sconsigliata?

 

La ringrazio anticipatamente,un saluto.

 

 

Fabio

per aiutare la proliferazione ossea si può provare con la magnetoterapia ma deve essere valutato se ci sono particolari problemi di crescita del callo osseo altrimenti bisogna lasciar fare alla "natura". Ti consiglio di non forzare i tempi e di essere paziente...

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l'ossigenoterapia iperbarica è certamente il sistema migliore per accellerare la riconsolidazione di un focolaio di fratture oltre che per le proprietà osteogenetiche (rigenerazione ossea) dell'ossigeno per il miglioramento del processo di ricostruzione.

Rimane comunque il fatto che il tipo di frattura richiede una rieducazione molto particolare; non forzare i tempi e stai sereno, avrai tutto il tempo per pescare.

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Ospite Eltanque

Che sfiga!... :( ..in ogni caso stai tranquillo è una frattura che non da problemi di consolodazione.

Come dice il collega dovrai curare bene la rieducazione.

Che ci vuoi fare...quando succede....succede.

 

In realtà non capisco l'altro pescatore che va a farsi il crociato il 4 di Agosto.

 

un saluto a tutto il forum

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Se non ricordo male l'anno scorso è capitato qualcosa del genere ad un giocatore di calcio professionista, italiano, che un paio di mesi dopo ha giocato da titolare in nazionale ed ha vinto il mondiale?!

 

Alcuni amici ortopedici podologi continuano a ricordarmi che è meglio fratturarsi un osso della caviglia che lesionare un legamento della stessa.

 

Fiosioterapia calibrata ed assidua. Al momento giusto si va anche in acqua, poi si proveranno le pinne (attenzione alla ferita ed alla posizione della piastra.... potrebbero non essere così felici di avere a che fare con la scarpetta)

 

 

Anche a te il canonico e doversoso augurio

 

Attilio

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Se non ricordo male l'anno scorso è capitato qualcosa del genere ad un giocatore di calcio professionista, italiano, che un paio di mesi dopo ha giocato da titolare in nazionale ed ha vinto il mondiale?!

 

Alcuni amici ortopedici podologi continuano a ricordarmi che è meglio fratturarsi un osso della caviglia che lesionare un legamento della stessa.

 

Fiosioterapia calibrata ed assidua. Al momento giusto si va anche in acqua, poi si proveranno le pinne (attenzione alla ferita ed alla posizione della piastra.... potrebbero non essere così felici di avere a che fare con la scarpetta)

 

 

Anche a te il canonico e doversoso augurio

 

Attilio

Tu parli di Totti...ma in quel caso credo che tutta una serie di fattori(alias euro) abbia cotribuito alla sua rapida guarigione.

Quanto ai legamenti della caviglia io non so ancora se ci siano stati dei danni,i medici dicono che si dovrà vedere in un secondo tempo e che comunque i legamenti guariscono prima dell'osso...io non so che dire,per il momento ascolto e cerco di non pensare alla condizione in cui mi trovo.

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La provocazione era obbligatoria alla luce dell'umore nero che chiunque, soprattutto se giovane e sportivo, porta con sè dopo un infortunio.

 

Per quanto riguarda la guarigione osso e legamento si comportano in maniera diversa.

Quando avviene una frattura è "sufficiente" far sì che i monconi ossei siano immobilizzati (con tutori, gessi o placche e viti) e correttamente riposizionati perchè si saldino e tornino alla loro originaria funzionalità.

 

Per i legamenti è un po' più complicato

 

Abbi fiducia in chi ti ha operato ed in chi ti seguirà nella fisioterapia.

Soprattutto abbi grande tenacia nel lavorare in palestra e pazienza nel vederti recuperare giornalmente.

Ma del resto da chi pratica arti marziali a caccia subacquea non ci si può aspettare che questo!

 

Ciao Attilio

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Per quanto riguarda la guarigione osso e legamento si comportano in maniera diversa.

Quando avviene una frattura è "sufficiente" far sì che i monconi ossei siano immobilizzati (con tutori, gessi o placche e viti) e correttamente riposizionati perchè si saldino e tornino alla loro originaria funzionalità.

 

Per i legamenti è un po' più complicato

 

Io però non ho capito una cosa: che senso ha pensare ai legamenti in un secondo momento e non durante il primo intervento?

Mi risulta che con la placca d'acciaio la risonanza non sia possibile, quindi per vedere sti legamenti che si dovrebbe fare?Un'ecografia? Ed è affidabile?

Infine,qualora dopo il gesso si dovesse scoprire che ho subito un danno ai legamenti tale da dover intervenire chirurgicamente,quando si dovrebbe fare quest'intervento?

Prima o dopo la riabilitazione?

Inoltre fra sei mesi,se tutto va bene,occorre fare un intervento per togliere placca e viti...quindi io a quanti interventi dovrei sottopormi?

 

Non ci sto capendo più niente e l'umore è pessimo,scusate il numero delle domande.

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Attualmente i mezzi di sintesi sono a-magnetici (cioè: essendo disponibile la risonanza magnetica, nel dubbio che prima o poi ognuno di noi ne abbia bisogno, vengono impiegati comunque dispositivi che non interferiscano con l'impiego di essa)

 

Qualora vi fosse anche una lesione ligamentosa (diagnosticabile anche tramite ecotomografia, che è fortemente operatore-dipendente) non è detto che sia necessaria comunque una ricostruzione degli stessi: occore valutare la stabilità dell'articolazione, che può, e deve, essere effettuata dopo aver completato un programma di fisioterapia adeguato.

 

Ribadisco la necessità di molta pazienza ed altrettanta fiducia nei tuoi mezzi e fiducia nella professionalità di chi ti segue. Costruire e distruggere castelli in aria è la prima reazione di chi ha troppo tempo per pensare e poca possibiltà di agire. Calma e gesso (a proposito!)

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:thumbup:

Attualmente i mezzi di sintesi sono a-magnetici (cioè: essendo disponibile la risonanza magnetica, nel dubbio che prima o poi ognuno di noi ne abbia bisogno, vengono impiegati comunque dispositivi che non interferiscano con l'impiego di essa)

 

Qualora vi fosse anche una lesione ligamentosa (diagnosticabile anche tramite ecotomografia, che è fortemente operatore-dipendente) non è detto che sia necessaria comunque una ricostruzione degli stessi: occore valutare la stabilità dell'articolazione, che può, e deve, essere effettuata dopo aver completato un programma di fisioterapia adeguato.

 

Ribadisco la necessità di molta pazienza ed altrettanta fiducia nei tuoi mezzi e fiducia nella professionalità di chi ti segue. Costruire e distruggere castelli in aria è la prima reazione di chi ha troppo tempo per pensare e poca possibiltà di agire. Calma e gesso (a proposito!)

 

 

e aggiungo:

nella mia gioventù sono stato anche calciatore professionista e l'8 marzo 1975 durante un allenamento ho subito la rottura del legamento crociato anteriore e dei menischi del ginocchio destro, sono stato sotto trattamento del Prof. Puddu, clinica ortopedica Università di Roma e ricordo ancora le sue parole:

 

"Non ti opero, potrai giocare di nuovo ma non sciare (che mi piace da morire)" e mai ci fù nulla di più veritiero: sono tornato in campo a novembre '75 (ero portiere) e ancora oggi continuo a farmi le mie partite di calcetto ma...........guai a mettere gli sci ( l'ho fatto una volta con questo risultato: versamento, artrocentesi e doccia gessata per 30 giorni).

 

nel 2003 ho avuto ancora disturbo in seguito ad una goffa risalita sul gommone con le pinne lunghe e conseguente blocco articolare. pulizia atroscopica del ginocchio a Settembre 2003 e di nuovo tutto a posto.

 

quindi stai sereno.

 

per la cronaca: ho smesso di fare il calciatore nel 1977, quando, giovane medico fresco di Laurea ho cominciato la mia carriera di anestesista ospedaliero e con estrema meraviglia alla prima busta paga - 744.000 Lire - ho appreso che nulla era in confronto ai miei guadagni mensili di calciatore, però non mi sono mai pentito della mia scelta.

 

http://i15.tinypic.com/66j2xzt.jpg

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  • 3 settimane dopo...

Buona sera a tutti,oggi mi hanno tolto il gesso e il responso è stato che il callo s'è formato ma che per altri 20 giorni-un mese dovrò tenere costantemente una calza elastica ed evitare assolutamete di caricare l'arto

La fisioterapia a cui mi sottoporrò in questo periodo sarà mirata a migliorare la mobilità della caviglia,cosa che attualmente... praticamente non c'è.

 

A parte l'incazzamento per una riabilitazione che purtroppo si sta rivelando molto lunga(non pensavo fino a questo punto) e che mi sta logorando abbastanza...volevo chiedere consigli circa l'eventuale asportazione della placca metallica.

 

C'è chi dice che un corpo estraneo non se lo terrebbe mai in corpo e che quindi la toglierebbe senza pensarci un attimo.

C'è chi dice che la placca si può tenere a vita se non da fastidio.

C'è chi dice che per togliere la placca occorre pensarci entro un tempo compreso tra i sei mesi e un anno a partire dal primo intervento,perchè oltre questo periodo il callo osseo sarebbe tale da creare qualche problema per l'asportazione.

C'è chi dice che i fastidi possono venire con gli anni(quindi molto tempo dopo il periodo consigliato per l'eventuale intervento).

C'è infine chi dice che un intervento è sempre un intervento,con i rischi annessi,e che quindi si sottoporrebbe ad esso solo se proprio non potrebbe farne a meno...

 

La mia intenzione sarebbe di far togliere sta placca verso febbraio-marzo,in modo da poter essere in forma a partire da fine maggio primi di giugno e non rovinarmi per la seconda volta la bella stagione e, soprattutto, quella agonistica(vedi anno 2007...).

Voi che ne pensate?

Dolore e durata dei problemi fisici sarebbero sovrapponibili a quelli del periodo che sto attraversando attualmente?

Togliere sta placca,in sintesi, conviene o no secondo voi?

Grazie per l'eventuale risposta,un saluto :bye: .

 

Fabio

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Buona sera a tutti,oggi mi hanno tolto il gesso e il responso è stato che il callo s'è formato ma che per altri 20 giorni-un mese dovrò tenere costantemente una calza elastica ed evitare assolutamete di caricare l'arto

La fisioterapia a cui mi sottoporrò in questo periodo sarà mirata a migliorare la mobilità della caviglia,cosa che attualmente... praticamente non c'è.

 

A parte l'incazzamento per una riabilitazione che purtroppo si sta rivelando molto lunga(non pensavo fino a questo punto) e che mi sta logorando abbastanza...volevo chiedere consigli circa l'eventuale asportazione della placca metallica.

 

C'è chi dice che un corpo estraneo non se lo terrebbe mai in corpo e che quindi la toglierebbe senza pensarci un attimo.

C'è chi dice che la placca si può tenere a vita se non da fastidio.

C'è chi dice che per togliere la placca occorre pensarci entro un tempo compreso tra i sei mesi e un anno a partire dal primo intervento,perchè oltre questo periodo il callo osseo sarebbe tale da creare qualche problema per l'asportazione.

C'è chi dice che i fastidi possono venire con gli anni(quindi molto tempo dopo il periodo consigliato per l'eventuale intervento).

C'è infine chi dice che un intervento è sempre un intervento,con i rischi annessi,e che quindi si sottoporrebbe ad esso solo se proprio non potrebbe farne a meno...

 

La mia intenzione sarebbe di far togliere sta placca verso febbraio-marzo,in modo da poter essere in forma a partire da fine maggio primi di giugno e non rovinarmi per la seconda volta la bella stagione e, soprattutto, quella agonistica(vedi anno 2007...).

Voi che ne pensate?

Dolore e durata dei problemi fisici sarebbero sovrapponibili a quelli del periodo che sto attraversando attualmente?

Togliere sta placca,in sintesi, conviene o no secondo voi?

Grazie per l'eventuale risposta,un saluto :bye: .

 

Fabio

 

 

Se vai in un qualunque ambulatorio ortopedico sentirai tutto ed il contrario di tutto!

L'evoluzione clinica del tuo problema è direttamente dipendente dal tipo di lesione, dal tipo di intervento, dalle complicanze durante la riabilitazione, etc., etc.

Le uniche figure che possono risponderti sono quei professionisti che ti stanno curando. Aiutali a capire quali sono le tue esigenze sportive, senza forzare loro la mano.

 

In gamba Attilio

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Buona sera a tutti,oggi mi hanno tolto il gesso e il responso è stato che il callo s'è formato ma che per altri 20 giorni-un mese dovrò tenere costantemente una calza elastica ed evitare assolutamete di caricare l'arto

La fisioterapia a cui mi sottoporrò in questo periodo sarà mirata a migliorare la mobilità della caviglia,cosa che attualmente... praticamente non c'è.

 

A parte l'incazzamento per una riabilitazione che purtroppo si sta rivelando molto lunga(non pensavo fino a questo punto) e che mi sta logorando abbastanza...volevo chiedere consigli circa l'eventuale asportazione della placca metallica.

 

C'è chi dice che un corpo estraneo non se lo terrebbe mai in corpo e che quindi la toglierebbe senza pensarci un attimo.

C'è chi dice che la placca si può tenere a vita se non da fastidio.

C'è chi dice che per togliere la placca occorre pensarci entro un tempo compreso tra i sei mesi e un anno a partire dal primo intervento,perchè oltre questo periodo il callo osseo sarebbe tale da creare qualche problema per l'asportazione.

C'è chi dice che i fastidi possono venire con gli anni(quindi molto tempo dopo il periodo consigliato per l'eventuale intervento).

C'è infine chi dice che un intervento è sempre un intervento,con i rischi annessi,e che quindi si sottoporrebbe ad esso solo se proprio non potrebbe farne a meno...

 

La mia intenzione sarebbe di far togliere sta placca verso febbraio-marzo,in modo da poter essere in forma a partire da fine maggio primi di giugno e non rovinarmi per la seconda volta la bella stagione e, soprattutto, quella agonistica(vedi anno 2007...).

Voi che ne pensate?

Dolore e durata dei problemi fisici sarebbero sovrapponibili a quelli del periodo che sto attraversando attualmente?

Togliere sta placca,in sintesi, conviene o no secondo voi?

Grazie per l'eventuale risposta,un saluto :bye: .

 

Fabio

 

 

Se vai in un qualunque ambulatorio ortopedico sentirai tutto ed il contrario di tutto!

L'evoluzione clinica del tuo problema è direttamente dipendente dal tipo di lesione, dal tipo di intervento, dalle complicanze durante la riabilitazione, etc., etc.

Le uniche figure che possono risponderti sono quei professionisti che ti stanno curando. Aiutali a capire quali sono le tue esigenze sportive, senza forzare loro la mano.

 

In gamba Attilio

 

 

in gamba ad uno che si e' rotto il femore :lol::lol:

sembra una presa per i fondelli .

 

salutami nicola .

 

stefano marenco

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in gamba ad uno che si e' rotto il femore  :lol:  :lol:

sembra una presa per i fondelli .

 

salutami nicola .

 

stefano marenco

No il femore no...il perone.

Altra domanda:la placca metallica può creare problemi in immersione sotto forma di emboli o altro del genere?

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