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Flap 40 C4...crepate


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ciao Fabio...

 

 

...Se la crepa NON fosse passante puoi così procedere:...

 

 

Ciao Andrea,la crepa è praticamente passante perchè da un lato è evidente per quasi tutta la larghezza della pala(devo vedere meglio perchè non l'ho ancora smontata),ma dall'altro ci sono stati contemporaneamente dei cedimenti sottoforma di sfilacciamenti della trama di carbonio qua e la...

A guardarla sembra che la crepa non sia completamente passante perchè c'è ancora un sottilissimo strato di carbonio sulla pianta del piede che..."tiene",ma è talmente sottile che la pinna non può più lavorare in quanto la zona di maggior piegatura si trova adesso sotto la pianta del piede e inoltre non ha la forza di far ritornare prontamente la pala alla sua posizione iniziale,quindi la pinneggiata va per il 70% a vuoto...

 

 

Ripeto che uso ste pinne da 2 anni(senza averle mai cambiate),le lavo tutte le volte che torno dal mare,le tratto coi guanti gialli(secondo alcuni anche troppo) e non ho mai avuto problemi.

Il cedimento è stato improvviso...

Adesso devo informarmi sulla durata della garanzia.

 

Queste vicende però devono far riflettere perchè sono la prova che usare la pinna in carbonio per avere più sicurezza,vuol dire pescare alle nostre solite profondità ma con attrezzi che affatichino meno le gambe( e quindi potremmo pescare anche per più tempo).

Se le avessi usate per un tuffo al limite(che non faccio mai) non so come sarebbe finita...

 

Grazie a tutti per le risposte,se mi sarà possibile fotograferò la pala e poi vi posterò le foto così potrete farvi un'idea più precisa.

Se dovessi rendermi conto che il problema non è stato dovuto ad un cattivo utilizzo o manutenzione dell'attrezzo,probabilmente tornerò a vita ai miei primi "legnetti" : le vecchie Tuna competition nere(le più dure) con la vecchia scarpetta Valerio Grassi(speriamo di trovarle ancora),che costano poco,ci pesco a qualsiasi profondità(nei limiti del possibile) e non mi hanno mai lasciato con una mano d'avanti e l'altra di dietro...; quelle in carbonio sono stupende ma...non sono ricco e mi piace pescare tranquillo :D

 

 

Se le cosa stanno come dici.........segui prima le vie istituzionali (senti la C4, magari ti vengono incontro) tanto, a buttarle fai sempre in tempo. :bye:

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ciao Fabio...

 

 

...Se la crepa NON fosse passante puoi così procedere:...

 

 

.............Queste vicende però devono far riflettere perchè sono la prova che usare la pinna in carbonio per avere più sicurezza,vuol dire pescare alle nostre solite profondità ma con attrezzi che affatichino meno le gambe( e quindi potremmo pescare anche per più tempo).

Se le avessi usate per un tuffo al limite(che non faccio mai) non so come sarebbe finita...

 

... :D

 

non lo fai mai!!!!!!!!!!!!! :wacko::wacko::unsure::unsure:

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Se escludiamo i lunghi spostamenti a pinne, credo che per le quote operative del pescatore medio le pinne in carbonio siano perfettamente superflue.

 

Io le acquistai quando facevo le gare di apnea dinamica in piscina ma in mare un reale utilizzo non lo hanno mai avuto.

Ho cominciato ad usarle in mare perchè essendo più negative delle pinne in tecnopolimero mi risparmiavano di indossare le cavigliere e poi perchè rimanevano in garage a prendere polvere.

Di fatto nella pesca in acqua bassa l'unico risultato reale è quello della distruzione a suon di graffi delle pale e perchè a volte, anche involontariamente, ci si aiuta con le pinne per staccarsi dal fondo in fase di risalita.

 

Nel video di pesca a volte si vedono ma, un pò sono diverse le quote operative, e un pò gli sponsor colgono l'occasione per mostrare i prodotti.

Modificato da Andrea Zani
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Fatemi capire, le C4 sono un pericolo?

 

Quindi gli utilizzatori centinaia, forse migliaia, (tra i quali io) sono a rischio?

 

E' sconsigliabile andare in profondità con le predette pinne?

 

Forse si sta esagerando un po'....

 

Il prodotto difettato in una produzione di serie ci sta, specie dopo anni di utilizzo, tutto sta nei numeri, mi sembra più ragionevole contattare la ditta e vedere come si comporta.

 

Prima di sparare a zero su un qualsiasi prodotto, riflettiamoci.

 

State sereni.

 

GGP

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Alt , alt ferma tutto !!! credo che tu stia fraintendendo quanto esposto:

 

in ordine

 

Fatemi capire, le C4 sono un pericolo?

 

nessun pericolo di nessun tipo, tanto meno facendo come hai fatto parlando di C4 un distinguo di marche. (io ho le Spora e ho avuto gli stessi problemi anzi le ho spaccate io a fare le virate in piscina)

Semplicemente la pinna in carbonio nasce per un utilizzo specifico ma spessissimo, soprattutto dai pescatori medi, viene utilizzata per altri tipi di azione di pesca /immersione che espongono la pinna a sollecitazioni che non sono quelle tipiche per le quali queste pinne nascono. (Colpi, graffi, torsioni fuori asse etc)

 

Quindi gli utilizzatori centinaia, forse migliaia, (tra i quali io) sono a rischio?

 

La pala fallata può capitare ! più è alta la tecnologia con cui si realizza un particolare e più ci si espone al richio del fallato; più basso il rischi nelle pinne in tecnopolimero che sono realizzate in maniera differente e più elementare.

Il pescatore è a rischio se non si rende conto di avere una pala crepata (indifferentemente se fallata o rotta nell'utilizzo) o se, consapevole del difetto, sceglie di avventurarsi nelle profondità come se l'attrezzatura fosse in ordine accettandone l'assurdo rischio.

 

E' sconsigliabile andare in profondità con le predette pinne?

 

la pala in carbonio nasce per le profondità ma non deve essere usata, come qualsiasi altra pala o altra parte della attrezzatura, se difettosa. (se ti entra, causa difetto nel vetro, una gocciolina d'acqua nella maschera, in 2 metri forse puoi sopportare mentre a - 20 ....te lo sconsiglierei)

 

 

Forse si sta esagerando un po'..

 

forse hai frainteso

 

Il prodotto difettato in una produzione di serie ci sta, specie dopo anni di utilizzo, tutto sta nei numeri, mi sembra più ragionevole contattare la ditta e vedere come si comporta.

 

dopo anni di utilizzo sostenere che il prodotto ha un difetto di produzione ...non mi pare carino; sarebbe meglio fare il pelo e il contropela all'attrezzatura fino dalla prima immersione.Inoltre se fai passare del tempo di precludi la possibilità di contestarlo in garanzia

 

Prima di sparare a zero su un qualsiasi prodotto, riflettiamoci.

Esatto

 

State sereni.

fatto !

 

 

GGP

Andrea

:bye: Modificato da Andrea Zani
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Fatemi capire, le C4 sono un pericolo?

 

Quindi gli utilizzatori centinaia, forse migliaia, (tra i quali io) sono a rischio?

 

E' sconsigliabile andare in profondità con le predette pinne?

 

Forse si sta esagerando un po'....

 

Il prodotto difettato in una produzione di serie ci sta, specie dopo anni di utilizzo, tutto sta nei numeri, mi sembra più ragionevole contattare la ditta e vedere come si comporta.

 

Prima di sparare a zero su un qualsiasi prodotto, riflettiamoci.

 

State sereni.

 

GGP

Nessuno ha detto che la marca di pinne in questione realizzi prodotti scadenti (io uso le mustang tanto per intenderci) semplicemente che sono delle pinne molto robuste e, nel malaugurato caso in cui si spaccano, lo fanno solo perchè difettose...tutto qui ;)

 

Davide :bye:

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sucesso anche a me con le flap, si è rotta la pala in corrdipondenza delle viti e che hanno fatto???????' me l'hanno cambiata con una flap ma diversa in geometria dalla mia , di conseguenza due pale diverse facilmente riutilizzabili.

la prossima volta col cavolo che compro c4 :thumbdnn::thumbdnn::thumbdnn:

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sucesso anche a me con le flap, si è rotta la pala in corrdipondenza delle viti e che  hanno fatto???????' me l'hanno cambiata con una flap ma diversa in geometria dalla mia , di conseguenza due pale diverse facilmente riutilizzabili.

la prossima volta col cavolo che compro c4 :thumbdnn:  :thumbdnn:  :thumbdnn:

 

 

Ajhò Maurè

 

che C4 nel settore del Carbonio abbia tracciato una via, e non parlo solo della subacquea ma anche delle bici e altro, è fuori discussione; non possiedo e non ho mai posseduto prodotti C4 non sono certo quindi considerabile un Fun della casa ma mi sentirei di dire che, se il progetto della pala fissata con le viti può aver in qualche modo dimostrato le sue debolezze è anche vero che C4 ha avuto recentemente con le Mustang il coraggio di cambiare radicalmente il concetto di pinna dimostrando di fatto di aver interpretato in senso critico i progetti precedenti proseguendo nella ricerca e nello sviluppo.

 

Io continuo a credere nel fatto che la pala fallata possa capitare a tutti anche se, più facilmente, a chi ha dei processi produttivi meno evoluti ed industrializzati di quelli C4 ma credo, ancor di più, che almeno il 70% delle pale le spacchiamo noi utilizzandole in modo inadeguato magari pescando in acqua bassa o aiutandoci con le pinne a staccarci dal fondo.

Nel carbonio la rigidità della materia è direttamente proporzionale alla sua fragilità anche alla luce degli spessori molto più sottili dei materiali utilizzati.

 

Pensa a quanti fucili in carbonio si spaccherebbero se utilizzati per la pesca in tana o quante bici da corsa se utilizzate per farci il cross ??? :D

 

.........la mia è ovviamente una interpretazione personale :clover::bye:

 

è invece una certezza il fatto che 8 pinne vendute su 10 in carbonio (o forse 9) sono C4 quindi comprendo che diventi anche difficile prendersela con gli altri. :P

Modificato da Andrea Zani
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Ciao a tutti,possiedo le C4 falcon dal 2001 in durezza 30,le adopero in tutta la stagione estiva,anche eseguendo lunghi spostamenti a nuoto da terra,l'unica modifica montai subbito delle rondelle di gomma sotto le viti e in punta alle viti ho messo una goccia di attac prima di stringerle ma non troppo,in modo da fissarle in maniera leggera,onde evitare magari si allentassero e di conseguenza perdere la vite.Detto ciò ancora oggi resistono, :thumbup: ,non so che dire a chi purtroppo si sono rotte,comuncque se stanno in garanzia penso non ci siano problemi nel cambiarle :bye:

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Ciao a tutti,possiedo le C4 falcon dal 2001 in durezza 30,le adopero in tutta la stagione estiva,anche eseguendo lunghi spostamenti a nuoto da terra,l'unica modifica montai subbito delle rondelle di gomma sotto le viti e in punta alle viti ho messo una goccia di attac prima di stringerle ma non troppo,in modo da fissarle in maniera leggera,onde evitare magari si allentassero e di conseguenza perdere la vite.Detto ciò ancora oggi resistono, :thumbup: ,non so che dire a chi purtroppo si sono rotte,comuncque se stanno in garanzia penso non ci siano problemi nel cambiarle :bye:

 

 

vedi ........a volte basta poco ........con 10 cents stai salvando centinaia di euro di pinne.

Concordo anche che la rondella di gomma avrebbero potuto posizionarla di serie risparmiandosi qualche figuraccia.

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Ciao sono attilio mi diresti dove acquisti lo smalto bicomponente poliuretanico nubian 41? grazie 1000

Buon giorno a tutti,uso queste pinne da un paio d'anni e non ho mai avuto il minimo inconveniente fino a...ieri.

Mi sono trovato a dover risalire da una profondità per me impegnativa praticamente con una gamba sola,perchè l'altra pala ha smesso di spingere.

In superficie mi sono accorto che alla pinneggiata non corrispondeva la solita piega parabolica della pala,infatti questa si piegava quasi soltanto in prossimità della pianta del piede e ritornava alla posizione iniziale molto lentamente per cui...non spingeva,e più ampia era la falcata meno spingeva.

Controllando più attentamente mi sono accorto che la pala s'era crepata circa un cm più avanti della vite di ritenzione,al confine con la scarpetta.

 

L'altra pala invece è intatta...perfetta.

 

E' capitato anche a qualcuno di voi?

A cosa può essere dovuto?

Si può riparare?

 

Grazie per l'eventuale risposta.

Un saluto

 

 

 

Fabio

 

 

ciao Fabio

 

sinceramente ... bisognerebbe vederla ........la crepa com'è ?? passante ??? oppure si è crepato lo strato superficiale di resina ma sotto esiste ancora lo strato di carbonio ???

 

Le pale sono frutto dell'unione (credo prenda il nome di "centrifuga") del carbonio e la resina operazione non riproducibile artigianalmente; conseguentemente anche le riparazioni importanti portano spesso a risultati insufficienti.

 

Se la crepa NON fosse passante puoi così procedere:

procurati un pò di tela di carbonio che, al momento opportuno applicherai longitudinalmente sulla crepa coprendo tutta la larghezza della pala in modo da realizzare anche un rinforzo per le parti non lesionate.

Prendi della carta abrasiva grossa 60/80 e carteggia in modo profondo la zona della crepa eccedendo di 2/3 cm sopra e sotto la crepa stessa in modo da rimuovere lo strato di resina dura che ingloba il carbonio sottostante cher dovrà rimanere intatto; taglia 2 striscie di tela di carbonio della dimensione della depressione che hai generato cercando di tagliare abbastanza preciso in modo che non ci siano spazi residui.

Procurati un pò di resina epossidica bicomponente stendila sia nella cavità creata nella pala sia sulla prima striscia di tela di carbonio che andrai a posizionare correttamente quindi, stendila sulla seconda striscia e sovrapponila alla prima; passa 1 mano di resina su tutta la zona a chiusura di eventuali spazi morti.

Una volta essicata....carteggia la zona con carta da carrozziere ad acqua prima media e poi fine in modo da eliminare eventuali imperfezioni.

 

la finitura:

la resina epossidica teme solo, i raggi UVA quindi come finitura stenderai 2/3 mani di smalto bicomponente poliuretanico autolivellante (io uso il nubian 41) anti UVA.

Ottimo anche per la manutenzione e l'eliminazione di graffi.

 

attendi che sia secco e il gioco è fatto !

 

PS + NB : con questo sistema ho salvato da morte certa le mia Spora Pure Carbon ovvio che una pala riparata rimane una pala riparata quindi non fidarti a tuffarti in profondità o a spingere a tutta forza; io le mie le uso per la pesca in acqua bassa senza le cavigliere , sono perfette.

 

Ciao :bye:

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Ciao sono attilio mi diresti dove acquisti lo smalto bicomponente poliuretanico nubian 41? grazie 1000

Buon giorno a tutti,uso queste pinne da un paio d'anni e non ho mai avuto il minimo inconveniente fino a...ieri.

Mi sono trovato a dover risalire da una profondità per me impegnativa praticamente con una gamba sola,perchè l'altra pala ha smesso di spingere.

In superficie mi sono accorto che alla pinneggiata non corrispondeva la solita piega parabolica della pala,infatti questa si piegava quasi soltanto in prossimità della pianta del piede e ritornava alla posizione iniziale molto lentamente per cui...non spingeva,e più ampia era la falcata meno spingeva.

Controllando più attentamente mi sono accorto che la pala s'era crepata circa un cm più avanti della vite di ritenzione,al confine con la scarpetta.

 

L'altra pala invece è intatta...perfetta.

 

E' capitato anche a qualcuno di voi?

A cosa può essere dovuto?

Si può riparare?

 

Grazie per l'eventuale risposta.

Un saluto

 

 

 

Fabio

 

 

ciao Fabio

 

sinceramente ... bisognerebbe vederla ........la crepa com'è ?? passante ??? oppure si è crepato lo strato superficiale di resina ma sotto esiste ancora lo strato di carbonio ???

 

Le pale sono frutto dell'unione (credo prenda il nome di "centrifuga") del carbonio e la resina operazione non riproducibile artigianalmente; conseguentemente anche le riparazioni importanti portano spesso a risultati insufficienti.

 

Se la crepa NON fosse passante puoi così procedere:

procurati un pò di tela di carbonio che, al momento opportuno applicherai longitudinalmente sulla crepa coprendo tutta la larghezza della pala in modo da realizzare anche un rinforzo per le parti non lesionate.

Prendi della carta abrasiva grossa 60/80 e carteggia in modo profondo la zona della crepa eccedendo di 2/3 cm sopra e sotto la crepa stessa in modo da rimuovere lo strato di resina dura che ingloba il carbonio sottostante cher dovrà rimanere intatto; taglia 2 striscie di tela di carbonio della dimensione della depressione che hai generato cercando di tagliare abbastanza preciso in modo che non ci siano spazi residui.

Procurati un pò di resina epossidica bicomponente stendila sia nella cavità creata nella pala sia sulla prima striscia di tela di carbonio che andrai a posizionare correttamente quindi, stendila sulla seconda striscia e sovrapponila alla prima; passa 1 mano di resina su tutta la zona a chiusura di eventuali spazi morti.

Una volta essicata....carteggia la zona con carta da carrozziere ad acqua prima media e poi fine in modo da eliminare eventuali imperfezioni.

 

la finitura:

la resina epossidica teme solo, i raggi UVA quindi come finitura stenderai 2/3 mani di smalto bicomponente poliuretanico autolivellante (io uso il nubian 41) anti UVA.

Ottimo anche per la manutenzione e l'eliminazione di graffi.

 

attendi che sia secco e il gioco è fatto !

 

PS + NB : con questo sistema ho salvato da morte certa le mia Spora Pure Carbon ovvio che una pala riparata rimane una pala riparata quindi non fidarti a tuffarti in profondità o a spingere a tutta forza; io le mie le uso per la pesca in acqua bassa senza le cavigliere , sono perfette.

 

Ciao :bye:

 

Ciao Attilio

 

lo smalto bicomp. Nubian 41 è un prodotto per applicazioni strettamante nautiche..............

Considerato che Bologna non è esattamente una città di mare, quindi i negozianti che trattano quei prodotti ........quelli nautici non li assortiscono neanche, ho dovuto chiedere al mio negozio di fiducia di procurarmelo ordinandolo .

 

Immagino si possa però comprare anche via Internet........

Per la cronaca, Nubian è una marca ma ci sono altre case che producono smalti equivalenti quindi, per agevolare la richiesta io cerchere i genericamente uno "Smalto bicomponente poliuretanico autolivellante > anti UVA".

Occhio che le quantità che impiegherai sono esigue, le confezioni sono di grandezza media e costano abbastanza (27/30 €).

 

:bye:

Modificato da Andrea Zani
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