vare Inviato Maggio 26, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 26, 2007 Ciao a tutti. Mi capita molto spesso di fare durante gli allenamenti di fare delle ripetute di apnea da 25 metri, con le pinne o a rana. Parlando della rana, visto che nel nuoto da salvamento i tratti di apnea sono da fare finalizzati alla velocità, trovo il miglior compromesso facendo una bracciata e doppia gambata. Provando invece a fare apnea più rilassato, per fare i 50 metri, diventa meno dispendiosa come energia la rana classica 1 bracciata - 1 gambata. Faccio una vasca con 4 cicli e mezzo - 5 cicli. Se diminuisco il ritmo e allungo le pause tra bracciata e gambata i cicli necessari diminuiscono, però non capisco qual è il giusto compromesso. Qual è il numero giusto di cicli facendo una apnea rilassata non legata alla velocità? A che ritmo? Spero di essermi spiegato Ciao e grazie. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
kujira Inviato Maggio 28, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2007 Salve, spiegato ti sei spiegato, ma non credo esista una risposta unica. Devi provare tu, e trovare il giusto equilibrio fra velocita', durata, dispendio di energia. Ed anche la pesatura perfetta, che dipende anche da quanto ti riempi d'aria e dalla profondita' (fra 1m e 3m c'e' gia' una differenza apprezzabile). Alcuni fanno 25m in 3 o 4 "cicli" di braccia e gambe, altri ne impiegano 6 od anche 8. Del resto, anche l'energia che si spende nella bracciata o sgambata non e' la stessa se si sceglie di fare 4 colpi potenti od 8 piu' morbidi. Quindi... provare e provare! Ma magari qualcun' altro avra' risposte piu' precise alla tua interessante domanda... saluti Andrea Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Emanuele Cinelli Inviato Maggio 28, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2007 In numero di cicli può variare in ragione di diversi fattori, ritengo però che una regola possa avere un valore abbastanza standard: prima di dare la nuova passate, sia essa di braccia o di gambe, attendi che la spinta della precedenta si sia quasi esaurita; insomma devi anticipare di poco il momento in cui la velocità decresce al punto che inizieresti a risalire verso la superficie, ritengo sia meglio qualche cilco in più ma un nuoto rettilineo, piuttosto che qualche ciclo in meno ma un nuoto sinusoidale (su e giù). Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Maggio 28, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2007 Alla gara di apnea dinamica senza pinne dello scorso anno organizzata dall'Atlantis di Milano vinse Isoli di AAC con 135 metri. Fu incredibile che Isoli fece una distanza del genere facendo la sola gambata, senza la passata a braccia. Questo di per se non vuol dire nulla, se non che nella rana sub c'è moltissimo ancora da sperimentare, e che la specialità può essere ancora interpretata in modo molto soggettivo. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vare Inviato Maggio 29, 2007 Autore Segnala Condividi Inviato Maggio 29, 2007 Vi ringrazio per le risposte! Farò una serie di prove per cercare il miglior compromesso. Interessante fare anche la sola gambata, ma suppongo che Isoli abbia una gambata eccellente se ha deciso di non dare la passata di braccia. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
caimangatto Inviato Luglio 5, 2007 Segnala Condividi Inviato Luglio 5, 2007 Ho visto William Trubridge in azione in un recente stage. La sua azione di rana in profondità è sorprendente, ma quando dalla progressione verticale in profondità, passa a quella orizzontale( e dalla superficie vedi chiaramente la spinta) l'avanzamento è da... "calamaro", schizza in avanti grazie ad una passata di braccia molto ergonomica e straordinariamente fluida, che gli "prepara" la spinta delle gambe, anche quella veramente irripetibile, praticamente non riesci assolutamente a seguirlo con le due pinne Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vare Inviato Luglio 5, 2007 Autore Segnala Condividi Inviato Luglio 5, 2007 Ho visto William Trubridge in azione in un recente stage. La sua azione di rana in profondità è sorprendente, ma quando dalla progressione verticale in profondità, passa a quella orizzontale( e dalla superficie vedi chiaramente la spinta) l'avanzamento è da... "calamaro", schizza in avanti grazie ad una passata di braccia molto ergonomica e straordinariamente fluida, che gli "prepara" la spinta delle gambe, anche quella veramente irripetibile, praticamente non riesci assolutamente a seguirlo con le due pinne Wow Che tu sappia esiste un video? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.