luigi arciuli Inviato Maggio 9, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 9, 2007 da qualche parte su internet ho letto che scendono fino a30 mt. ciao Luigi Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
antosony Inviato Maggio 9, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 9, 2007 Il segreto dei pescatori di perle indonesiani Scoperto il segreto dei pescatori di perle indonesiani, che per vedere sott'acqua non utilizzano né occhialini né mascherine. Lo spiega uno studio svedese, pubblicato sulla rivista "Current Biology". I pescatori per mettere a fuoco gli oggetti contraggono le pupille, adattandole alla visione sottomarina. Il fenomeno, sostengono i ricercatori, potrebbe dipendere sia da una variazione genetica, selezionata per agevolare la sopravvivenza in quelle zone, sia potrebbe trattarsi di un comportamento appreso. Se così fosse, con gli esercizi giusti anche gli occidentali potrebbero imparare a farlo. Nello studio dell'università di Lund è stata messa a confronto la visione sott'acqua di un campione di bambini Moken (appartenenti alla popolazione chiamata degli "zingari del mare") che vivevano a Andaman (Thailandia) con quella di bambini europei, della stessa età, che erano lì in vacanza. I dati hanno mostrato che i bambini Moken avevano una capacità di distinguere gli oggetti in mare oltre due volte superiore. Tuttavia, se la curvatura degli occhi e le capacità di focalizzazione venivano misurate fuori dall'acqua non c'erano differenze tra i due gruppi di bambini. I ricercatori hanno scoperto che durante l'immersione, mentre le pupille dei bambini europei si dilatavano, quelle dei bambini Moken si restringevano, migliorando così la risoluzione delle immagini. Gli zingari del mare sono un'antica popolazione semi-nomade che vive di pesca subacquea di molluschi (comprese le ostriche perlifere) e crostacei. Questa peculiarità potrebbe, secondo i ricercatori, essere attribuita a un fattore genetico, ma potrebbe essere potenzialmente presente in tutti gli esseri umani ed emergere solo se stimolata da continue immersioni, effettuate sin da bambini Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
blackeel Inviato Maggio 9, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 9, 2007 da qualche parte su internet ho letto che scendono fino a30 mt. ciao Luigi <{POST_SNAPBACK}> Non più di trenta!!! Vidi un documentario qualche tempo fa! Mediamente scendevano intorno ai 15/20 metri. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite KEKKO Inviato Maggio 9, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 9, 2007 http://www.apneateam.it/Apnea%20Storica%20...gi%20Statti.htm Ragazzi vi mostro un articolo sull'impresa effettuata da Haggi Statti.....bellissimo!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
nonpigghiunenti Inviato Maggio 9, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 9, 2007 qualche anno fa Genoni ci raccontò ,durante un corso di apnea, che aveva fatto ,forse per lo sponsor, un immersione con le pescatrici di perle Ama , mostrandoci anche un video. Erano donne con i timpani forati che con delle pietre legate alla cinta non scendevano a più di -15mt. Dino Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
mario bertora Inviato Maggio 9, 2007 Segnala Condividi Inviato Maggio 9, 2007 Il segreto dei pescatori di perle indonesiani Scoperto il segreto dei pescatori di perle indonesiani, che per vedere sott'acqua non utilizzano né occhialini né mascherine. Lo spiega uno studio svedese, pubblicato sulla rivista "Current Biology". I pescatori per mettere a fuoco gli oggetti contraggono le pupille, adattandole alla visione sottomarina. Il fenomeno, sostengono i ricercatori, potrebbe dipendere sia da una variazione genetica, selezionata per agevolare la sopravvivenza in quelle zone, sia potrebbe trattarsi di un comportamento appreso. Se così fosse, con gli esercizi giusti anche gli occidentali potrebbero imparare a farlo. Nello studio dell'università di Lund è stata messa a confronto la visione sott'acqua di un campione di bambini Moken (appartenenti alla popolazione chiamata degli "zingari del mare") che vivevano a Andaman (Thailandia) con quella di bambini europei, della stessa età, che erano lì in vacanza. I dati hanno mostrato che i bambini Moken avevano una capacità di distinguere gli oggetti in mare oltre due volte superiore. Tuttavia, se la curvatura degli occhi e le capacità di focalizzazione venivano misurate fuori dall'acqua non c'erano differenze tra i due gruppi di bambini. I ricercatori hanno scoperto che durante l'immersione, mentre le pupille dei bambini europei si dilatavano, quelle dei bambini Moken si restringevano, migliorando così la risoluzione delle immagini. Gli zingari del mare sono un'antica popolazione semi-nomade che vive di pesca subacquea di molluschi (comprese le ostriche perlifere) e crostacei. Questa peculiarità potrebbe, secondo i ricercatori, essere attribuita a un fattore genetico, ma potrebbe essere potenzialmente presente in tutti gli esseri umani ed emergere solo se stimolata da continue immersioni, effettuate sin da bambini <{POST_SNAPBACK}> Molto , molto interessante. Grazie, personalmente cerchero' piu informazioni su questo sogetto. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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