> Il Grotto Magico - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

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All'età di diciotto anni, me ne andavo per mare con il mio Laros Pirelli 430 soprannominato TOPPOLONE, per la quantità di toppe applicate sui tubolari vecchi e scoloriti e pieni di buchi.

Era una fortuna averlo e mi consentiva di poter scorrazzare in lungo ed il largo il litorale Santamarinellese a piacimento.

Qualche anno più tardi, mentre mio padre a circa duecento metri da riva lo gonfiava a mano esplose clamorosamente e lui, imperturbabile e fermo sul paiolato affondo insieme al gommone mentre salutava a riva facendo il segno del comandante e la gente se la faceva addosso dalle risate.

Fu così che cominciò la mia esplorazioni dei fondali che andavano oltre la zona prospiciente lo stabilimento balneare che frequentavo con la mia famiglia.

Dai consueti 5/6 metri di profondità, un giorno, navigando in direzione largo e con la maschera posta sotto il pelo dell'acqua notai che il fondo spariva.

Ancorai e cominciai l'esplorazione.

Avevo trovato il ciglio, il primo ciglio, quello che da 10 metri arrivava a 15, una zona per me sconosciuta e tutta da scoprire.

Pinneggiando verso riva per cominciare a rivedere il fondo notai proprio questa netta caduta che cominciai a passare palmo palmo. Catturai un tordo nero enorme mai visto prima.......fino ad imbattermi in una "pigna" di corvine fuori misura.

Mai vista roba del genere, ero tutto eccitato. Avevo con me solamene un 86, che mi era stato regalato dai miei amici per il compleanno della maggiore atà.

Ne catturai una in caduta di 1.8Kg, la ricordo benissimo e tutte entrarono in uno spacco posto proprio verticalmente sul ciglio. Ne catturai anche un'altra e un'altra ancora fino a che lo spacco cominciò a fare fumo. Notai però che mentre avevo sparato la prima, una quantità di queste corvine risaliva il ciglio per dileguarsi sul pianoro. Diedi poca importanza alla cosa tanto ero eccitato alla vista di questa tana.

Il giorno dopo il mare diventò grosso ed era ormai la fine dell'estate. Tornai a Roma per la scuola e se ne riparlò l'anno dopo.

Iniziai, l'anno successivo ad andare per mare con il nuovo amico Alessandro Martorana, che mi fece conoscere Ladispoli e mi insegnò a pescare davvero.

Era il 1990 e quell'anno fu memorabile. Acqua limpidissima per un mese intero e superpescate indimenticabili. Saraghi, corvine, anche orate e dentici. Quell'anno fu fantastico, carnieri favolosi.

Un giorno decisi di riandare su quel posto e ritrovai la stessa condizione dell'anno prima. Solita "pigna di corvi e catture in caduta ed in tana, stavolta però utilizzai un 50. Le corvine però prendevano sempre la direzione della riva e dunque, "fumato lo spacco" ,decisi di dirigermi nella stessa direzione in cui si erano diretti i pesci.

Scenrio incredibile. Uno spacco completamente mimetizzato nel grotto, invisibile dalla superficie, ne conteneva una enorme quantità tutte ammusate.

Ne catturai tredici, ancora lo ricordo, un carniere che , con un pò di vanità, fece bella mostra allo stabilimento e che consacrò me come pescatore.

 

Non andai su quel posto per due anni, ero andato in fissa con Macchiatonda e Ladispoli ma un giorno con il mare in scaduta e con mio padre barcaiolo, e con il gommone nuovo fiammante, tentammo la carta della tana delle corvine.

Sbagliai mira ed entrai in acqua alcune decine di metri più a nord, sul pianoro, da sopra si intravedevno le macchie di sabbia ed una enorme quantità di pesci che si spostavano vorticosamente. Erano dentici, che, alla prima apnea mi avvolsero completamente già a mezz'acqua. Mi feci passare lo sten da mio padre e ne cattuari uno in caduta di circa tre chili.

Dopo due o tre apnee una spigolona mischiata ai dentici si staccò dal branco e cadde fulminata.

Poco dopo fu la volta di una ricciola di circa otto chili. Fulminata.

Pensavo fosse un semplice caso, invece, con la stessa situazione di scaduta, pochi giorni dopo fu lo stesso spettacolo. Dentici in quantità, tre o quattro spigolone fuori misura mischiate nel branco e ricciolotte.

Catturai nel tempo addirittura una spigola di 7.8 Kg ed un serra di 7 Kg, e poi, negli anni dentici e dentici anche uno di 10 Kg.

Fu così per circa quattro anni, con le stesse condizioni meteomarine, diversamente c'era il deserto totale. Poi più nulla, inspiegabilmente.

Di tanto in tanto qualche piccolo dentice, negli anni successivi, ma niente più spigole, niente più ricciole. Svanite, nel nulla.

Rimane solo un bellissimo ricordo e le stesse immagini di quel video su youtube io le ho avute a pochi chilometri da Roma, tanti anni fa.

:bye:

Modificato da Er Gallina
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All'età di diciotto anni, me ne andavo per mare con il mio Laros Pirelli 430 soprannominato TOPPOLONE, per la quantità di toppe applicate sui tubolari vecchi e scoloriti e pieni di buchi.

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Fu così per circa quattro anni, con le stesse condizioni meteomrine, diversamente c'era il deserto totale. Poi più nulla, inspiegabilmente.

di tanto in tanto qualche piccolo dentice, negli anni successivi, ma niente più spigole, niente più ricciole. svanite, nel nulla.

Rimane solo un bellissimo ricordo e le stesse immagini di quel ideo su youtube.

:bye:

 

 

..che bel racconto....ero incacchiato per problemi ocn un cliente e mi hai restituito il sorriso.....

 

Che bel racconto, grazie

:bye:

 

Ciao,

Davide

Africa del Nord

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.... catturai addirittura una spigola di 7.8 Kg ed un serra di 7 Kg, e poi, negli anni dentici e dentici anche uno di 10 Kg.

Fu così per circa quattro anni, con le stesse condizioni meteomrine, diversamente c'era il deserto totale. Poi più nulla, inspiegabilmente.

di tanto in tanto qualche piccolo dentice, negli anni successivi, ma niente più spigole, niente più ricciole. svanite, nel nulla....

Se fossi uno di quei pesci, ci penserei bene prima di tornare in quei posti! :laughing::laughing::laughing:

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Bellissimo.............

Da piccolo ho assistito a meraviglie del genere, peccato di essere stato troppo piccolo, rimpiango ancora quei momenti ormai incancellabili nella mia mente, che rivivo ancora con il cuore in gola.

Ciao Ale, raccontaci ancora le tue avventure :thumbup:

:bye: Cesare

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Che bei ricordi, il mare di una volta!

Ricordo ancora le "visioni" da bambino, dai quattro a sette anni, quando mio padre, grande nuotatore, mi portava per ore a prendere i polpi con le mani, tecnica che ancora uso visto che i polpi non li sparo mai. Ricordo, come fosse oggi, il pescespada che venne a visitarci avvicinandosi ad un paio di metri, o la mastodontica medusa rossa (io la ricordo così, non ne ho più viste) talmente grande da sorreggere, in piedi sul cappello, sia me che mio padre abbracciati. I ragazzi che potevano fare pescasub tiravano fuori da quella zona di franetta bassissima dei gronghi esagerati, il posto è la "punta" di Falerna scalo in Calabria, ora il deserto del Gobi. Oppure ricordo quella volta che i cefali si lanciavano a riva letteralmente terrorizzati sbattendo addosso a noi bambini, altrettanto terrorizzati, in un brulicare ribollente di schiuma. Ad un certo punto, al largo, una enorme testa salta fuori dall'acqua e divora in un solo boccone una "pallonata di cefali saltellanti. "Tutti fuori dall'acqua" urla mio padre, alchè un bel gruppo di impavidi pescasubbi armati di potentissimi "cinquantini" a fiocina, petto in fuori e pancia in dentro, seguiti dagli occhi dolci delle "sorvegliatissime"(dai genitori) ragazzine, partono verso la "malabestia", quanti Rambo ante litteram esistevano nella Calabria estiva degli anni settanata. Tutto andò bene ed il coraggio li sorresse fino a che, vista una esagerata macchia scura sul fondo, se ne ritornarono, zitti zitti e piano piano, con le pinne fra le gambe. Quanta paura gli fece quel capodoglio, non fecero entrare in acqua nessuno per una settimana, tranne me e mio padre che imperterriti abbiamo continuato a procurarci la nostra razione quotidiana di polpazzi. Lo so, non erano poi queste grandi pescate, ma avreste dovuto vedere come mi guardava, da quel giorno in poi, la bimba dagli occhi azzurri che veniva da Gorizia.

Ciao a tutti Giovanni.

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Mitico Gallo, che bei ricordi che tiri fuori.

Sai quanta ammirazione ho per te come persona e come pescatore.

Dovresti dedicarti di più a queste cose... magari scrivere un libro :clapping::clapping::wub:

 

P.s ho in mano la tua scheda per " i profili di AM".. la curerò io con tanto amore :devil:

Modificato da Simone Belloni
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Laros 4.30.... anch'io l'ho avuto .... una volta tornando da Costa Paradiso a Isola Rossa con maestrale e mare formato, mi si ruppe uno dei due bulloni che tenevano rigida la chiglia di legno. Avevo un gommone snodato che passava dentro le onde :D:bye:

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