Consumo Energetico Nella Pescasub

[Giovanni 67]

L'altro giorno un amico che sta facendo un corso di pesca in apnea, mi ha detto di aver appreso al suddeto corso, che nella pratica della pesca in apnea si consuma principalmente massa magra. Questo perchè il lavoro sarebbe anaerobico.

Ora, a me sembra strano visto che prima di aggredire i muscoli, l'organismo ha a disposizione il glicogeno e, soprattutto il tessuto adiposo. Tutto ciò anche in considerazione del fatto che, anche se tratteniamo il fiato, il lavoro avviene utilizzando l'ossigeno che abbiamo immagazzinato nei polmoni.

Vorrei delucidazioni in merito da chi è esperto di fisiologia del metabolismo in apnea.

So che questa mia domanda è un po' una pippa mentale, ma ogni tanto il cervello mi frulla in testa sentendo certe cose e quindi mi rivolgo a chi ne sa più di me.

Grazie infinite Giovanni.

[Mauro Sanvito]

L'altro giorno un amico che sta facendo un corso di pesca in apnea, mi ha detto di aver appreso al suddeto corso, che nella pratica della pesca in apnea si consuma principalmente massa magra. Questo perchè il lavoro sarebbe anaerobico.

Ora, a me sembra strano visto che prima di aggredire i muscoli, l'organismo ha a disposizione il glicogeno e, soprattutto il tessuto adiposo. Tutto ciò anche in considerazione del fatto che, anche se tratteniamo il fiato, il lavoro avviene utilizzando l'ossigeno che abbiamo immagazzinato nei polmoni.

Vorrei delucidazioni in merito da chi è esperto di fisiologia del metabolismo in apnea.

So che questa mia domanda è un po' una pippa mentale, ma ogni tanto il cervello mi frulla in testa sentendo certe cose e quindi mi rivolgo a chi ne sa più di me.

Grazie infinite Giovanni.

 

E' dura questa domanda ma ci provo, vedrai che Massimo potrà darti una risposta più completa della mia, capisco e condivido il tuo scetticismo.

Cerco di portare il mio contributo, ma non sono un medico, quindi aspettati termini non propriamente corretti. Magari poi Massimo correggerà.

Non sono di certo un esperto del metabolismo in apnea, esperti che comunque mi pare non siano particolarmente abbondanti numericamente.

 

La pesca in apnea è attività aerobica, non potrebbe essere altrimenti in uno sport effettuato per ore consecutive.

Anche il singolo atto apneistico è lavoro aerobico, di certo non effettuato a forza muscolare massimale se non per brevissimi momenti ed in casi estremamente particolari.

Lo sforzo apneistico la considero completo, sviluppato in più fasi tra cui l'immersione, lo spostamento in superfice e l'atto preparatorio del tuffo.

Non vedo come si possa parlare di lavoro anaerobico quando ci sono soglie di battito cardiaco e attività respiratoria a doverlo eventualmente supportare, soglie che non si attivano.

Il fatto che si sia in apnea non c'entra nulla, come dici tu nei polmoni abbiamo ossigeno che viene facilmente scambiato nel sangue.

Poi il lavoro anaerobico (alattacido e lattacido) viene attivato subito fin dai primi secondi e permetterebbe breve autonomia (attività di potenza entro 10 s, anaerobica alattacida entro 40 s, anaerobica lattacida entro 4-5 m). E la pesca è un'attività sportiva continua, basata sul ritmo.

Da considerare che questi meccanismi energetici indicano l'attività di prevalenza, perchè sempre mirati alla creazione dell'ATP (acido adenosintrifosforico) tramite l'utilizzo di fosfocreatina (cp) nel meccanismo alattacido e glicogeno nel meccanismo lattacido.

Se il lavoro fosse anaerobico non potremmo sostenere per ore le concentrazioni di acido piruvico (che se non smaltito nei mitocondri si accumulerebbe nelle cellule in quantità industriale).

Il lavoro aerobico invece è quello che ci permette qualche ora di autonomia, potendo utilizzare glucidi (zuccheri) e lipidi (grassi).

 

Il calo di peso di cui ti hanno parlato al corso di pesca invece è certamente dovuto alla disidratazione (la maggior parte) e al consumo di glucidi e di lipidi (indotti non solo dallo sforzo ma anche dalla produzione di energia per sostenere la temperatura corporea).

L'eventuale aggressione a quella che chiami massa magra muscolare(proteine) a sostegno dello sforzo di pesca non penso proprio che sia dovuto al lavoro specifico di pesca, ma piuttosto a errate gestioni dell'alimentazione e del recupero muscolare, perchè spesso ci dimentichiamo che la pesca impegna per molte ore consegutive, magari ripetute in più giorni.

L'organismo per disporre dell'energia contenuta nella massa grassa ha bisogno di tempo, perchè le reazioni nel fegato di trasformazione dei lipidi (acetato) in glucidi (piruvato) sono lente, e impegnative per il fegato stesso.

L'eventuale consumo della massa magra è indice di errata gestione del nostro organismo, probabilmente di sforzo eccessivo su muscoli poco allenati, con eccesso di sfruttamento dei nostri complessi meccanismi energetici.

Può essere anche indice di sottovalutazione di consumi metabolici per mantenere la temperatura corporea, il corpo va protetto adeguatamente ovunque, ad iniziare dalle estremità.

Se si riducono le ore di pesca se effettuata per più giorni, con una corretta alimentazione e reintegro di liquidi e sali, ci sarà consumo della massa grassa e non della massa muscolare (anzi, la si allena e si migliora vascolarizzazione ed efficenza dei mitocondri).

[Giovanni 67]

Grazie della risposta, è esattamente ciò che pensavo io, glicolisi, ciclo degli acidi tricarbossilici, gluconeogenesi e disidratazione da diuresi insipida compresi, e complimenti per la padronanza della terminologia scientifica e della trattazione, comprensibile anche ai profani.

Dirò a Luca di prendere l'insegnamento degli istruttori con le dovute molle.

Ciao Giovanni.