Controllo Delle Pulsazioni

[Ospite OXIDO61]

E' noto a tutti noi, come i migliori risultati in termini di tempo trascorso in apnea, siano intimamente legati alla nostra frequenza cardiaca, sia a riposo che sotto sforzo.

Prima di ogni tuffo ricerco il massimo relax (compatibilmente con le condizioni esterne...), per portare la frequenza cardiaca ai minimi livelli.

Ma non è facile capire quale sia il livello di affanno e di relax raggiunto, mi farebbe comodo poter leggere il numero di battiti reali.

Mi sono chiesto se esiste un cardiofrequenzimetro da poter utilizzare in immersione, posseggo un Polar S210 e non sono sicuro di poterlo utilizzare.

Qualcuno di voi ha esperienza in merito?

 

Grazie, ciao.

[Ospite walter]

Io utilizzo spesso il cardio-frequenzimetro per sbirciare i battitti cardiaci sia (a volte) nella fase di apnea sia, soprattutto, nella fase di preparazione dell' apnea, per verificare lo stato di rilassamento.

Devo dire che da quando lo utilizzo ho "imparato" a respirare meglio durante la preparazione all'apnea.

Quando respiro bene parto per l' apnea poco sopra i 60 battiti.

In statica, dopo ca. 1 minuto, ho avuto i battiti a volte inferiori a 40/min (non so se è normale o, in quelle condizioni legge male).

Mi è utile anche quando faccio le ripetute con tempi di recupero brevi, sia in statica che in dinamica (verifico quanto salgono i battiti alla fine dell' apnea e dopo quanto tempo ritorno ai valori ottimali).

E' dalla "Oregon Sientific", l'ho comprato con i punti di una nota catena di alimentari + 70.000 lire. In un negozio, l'anno scorso, l' ho visto a 140.000 lire.

E' impermeabile fino a 30m (io però lo uso solo in piscina, non mi fido dei 30m...).

Un caro saluto a tutti

Walter

 

 

Un caro saluto a tutti

Walter

[Ospite OXIDO61]

Ciao Walter, non conosco questo modello della Oregon, potresti dirmi se è composto da 2 pezzi? Uno è l'orologio l'altro una cintura toracica con i sensori ed il trasmettitore.

 

Grazie, ciao.

[Ospite walter]

..esatto..,

c'e una fascetta che si mette al torace e si indossa sotto la muta, ed un ricevitore-orologio che oltre a fare da orologio e timer, se impostato (si preme un bottoncino rosso,) riceve i battiti dalla fascetta e ne dà continuamente il valore espresso in battiti al minuto.

Io lo uso anche quando faccio un pò di corsetta, oppure quando vado in bici, non mi dà nessun fastidio.

un caro saluto

Walter

p.s. il modello è HR102

[Massimo Malpieri]

la pratica dell'apnea ha un effetto bradicardizzante (diminuzione della frequenza) che viene potenziato dal diving reflex (riflesso d'immersione) e dal blood schift inoltre se per compensare utilizziamo la manovra di Valsalva daremo una ulteriore stimolazione al nervo vago diminuendo ulteriormente la frequenza del nostro cuore così da raggiungere, in immersione, frequenza anche di 30 battiti/minuto.

Da un punto di vista strettamente fisiologico gli adattamenti dell'organismo all'immersione in apnea sono prevalentemente cardiovascolari e respiratori ed hanno un significato protettivo all'insulto ipo-anossico a cui ci esponiamo.

Non è del tutto vero che i risultati di durata nell'apnea siano da ricondurre alle pulsazioni cardiache in quanto il breack point dell'apnea è esclusivamente legato alla percentuale di anidride Carbonica nel sangue, che quando supera un certo valore soglia và a stimolare il centro inspiratorio (nei territori cerebrali) affinchè si riprenda la respirazione, tale fenomeno è di norma accompagnato dalla comparsa delle contrazioni diaframmatiche, vero e proprio campanello d'allarme per l'apneista in immersione.

massimo malpieri