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L'orata Kamikaze E I Consigli Di Marianuccio...


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Ultimamente non posso proprio lamentarmi per le pescate al mare.

 

Per carità, niente di importante, ma quantomeno comincio a vedere e soprattutto a catturare qualche pesce, merito anche dei sempre preziosi consigli dell'amico Stefano Marenco, costantemente interrogato sulla tecnica migliore da applicare e sui posti dove tentare di scappottare... :oops:

 

Nonostante il periodo positivo, è da qualche tempo che cerco di convincere i miei amici a fare un ulteriore sacrificio economico e di tempo ed andare il Liguria col gommone.

 

Il motivo è banalmente semplice...

 

Per quanto si possa partire presto da Bergamo non riesci mai ad essere in acqua in orari accettabili al punto che entrando da terra, il più delle volte ti tocca vedere i pescasub locali che già escono o che sono ancora in acqua nei punti dove tu speravi di trovare un po' di pesce.

 

Insomma, entri in acqua già con la sensazione che non prenderai nulla e quando questo accade quasi puntualmente ti domandi, ma chi me l’ha fatto fare???

 

E allora, perchè non andare col gommone che anche se arrivi in acqua tardi, quantomeno puoi raggiungere i posti migliori e quindi meno battuti?

 

Convinti i miei compagni di avventura (Primo e Marco) a tentare la sorte, si parte alle 6 di mattina alla volta del porto di Chiavari, dove vareremo il gommone.

 

Durante il viaggio di quasi tre ore, i discorsi sono quelli di sempre...

 

Chissà se il mare è buono, se ci si vede e, soprattutto, se gira pesce.

 

Varando il gommone, iniziano le prime risate (condimento essenziale per le nostre uscite di pesca :P ) con Primo che viene varato insieme al gommone senza sapere come avviare il mio motore, che si accende solo col proprietario... :devil:

 

Vado a parcheggiare l'auto col carrello fuori dal porto e al mio ritorno, dopo circa dieci minuti, vedo Primo intento a "remare" con una pinna in carbonio per riguadagnare la banchina, sotto lo sguardo divertito di Marco che, impietoso, lo prende anche in giro mentre l'altro quasi lo insulta per non averlo trattenuto alla banchina, lasciandolo andare alla deriva.

 

Salgo sul gommone e al primo colpo accendo il motore causando ulteriore divertimento mio e di Marco, un po’ meno quello di Primo che minaccia vendetta...

 

Finalmente si parte, destinazione Punta Manara.

 

Arrivati sul posto ed ancorato il gommone entriamo in acqua che ormai sono le 10.30.

 

Le condizioni lasciano ben sperare, nonostante i due giorni di grecale che hanno spazzato via un po' di torbido, ma per fortuna non i pesci che cominciano a farsi vedere.

 

Durante una caduta a foglia morta vengo avvicinato da un branco di una ventina di orate di dimensioni modeste, ma comunque sparabilissime.

 

Purtroppo lo sanno anche loro e mi puntano lasciandomi solo l'illusione della cattura perchè si tengono a debita distanza fino a defilarsi scomparendo oltre il limite della visibilità.

 

Dopo circa un'ora e mezza di tuffi senza esito, decido che è ora di cambiare zona.

 

Salgo sul gommone e vado a recuperare i due amici.

 

Anche loro hanno visto del pesce, ma hanno ancora il cavetto vuoto...

 

Ci spostiamo a Punta Baffe, dove ci aspetta ancora poco più di un'ora di pesca, prima di fare ritorno alla base.

 

Decidiamo di dividerci, visto che comunque le nostre quote d'esercizio sono abbastanza basse e non necessitano di vigilanza costante.

Siamo tutti ormai maturi e peschiamo solo per divertirci, con l’unico obiettivo di tornare a casa a riabbracciare i nostri cari, anche se l’unica cosa che abbiamo “preso” è tanto freddo…

 

Io prendo la direzione dalla punta verso Riva Trigoso e la scelta si rivelerà azzeccata.

 

Ormai ho rotto il fiato e le mie apnee (sempre modeste) finalmente mi consentono di rilassarmi e godermi ogni tuffo.

 

La mangianza è sempre abbondante, ma benchè la speranza di incrociare un pelagico è sempre viva nei miei sogni, la realtà mi porta a puntare ad altre prede più alla mia portata e cioè cefali, saraghi e magari le orate che già in questo posto mi regalarono solo la gioia dell'avvistamento...

 

Il mare non è completamente calmo quasi ad agevolare la mia tecnica non sempre impeccabile.

 

Mi tornano in mente i racconti di molti amici del Forum ed in particolare quelli delle catture di Mariano, in cui descrive il comportamento dell’orata che col sole alto tende ad abbassare le difese rendendo possibili catture altrimenti difficilissime.

 

La concentrazione è quella giusta e cerco di pianificare dalla superficie il nascondiglio migliore, correggendo durante la caduta eventuali posizioni.

 

Finalmente la monotonia dei tuffi precedenti viene bruscamente interrotta da un testone che mi punta dal limite della visibilità.

 

Riconosco quasi d’istinto che si tratta di un’orata ma non riesco a valutare subito la dimensione anche perché viaggia come un treno verso di me.

 

Riesco giusto a pensare che devo sparare prima che la curiosità del pesce si trasformi in paura lasciandomi solo il ricordo dell’ennesima occasione sprecata.

 

Mi fido del mio 90 ibrido, concepito apposta per il pesce bianco, l’asta parte sicura ed il pesce viene trafitto centralmente, solo leggermente in basso.

 

Non essendo abituato a vedere pesci di quella dimensione, sono stato tradito dalla distanza avendola stimata di dimensioni più contenute…

 

L’orata è sull’asta e comincia a tirare cercando l’aiuto delle rocce per liberarsi ed in una frazione di secondo penso ai tanti, troppi racconti di bei pesci persi perché l’aletta si è chiusa lasciando fuggire il pesce ferito.

 

Ho ancora fiato e mi avvento verso il pesce che tenta la fuga, riesco ad agguantare la punta dell’asta lasciando insagolare l’orata che dopo qualche giro su se stessa rimane bloccata dalle spire della sagola che lei stessa ha causato.

 

Il recupero dalla superficie è molto semplice e solo quando ho tra le mani l’orata mi rendo conto delle sue reali dimensioni.

 

Mentre mi assicuro che il pesce non soffra più, mi rendo conto di essere stato molto fortunato, perché l’orata ha rischiato di strapparsi nella parte molle del ventre.

 

Ciò che conta è che adesso è tra le mie mani e mi scopro ad ammirarla come farebbe un bimbo col giocattolo tanto desiderato e finalmente ottenuto!

 

Non ci penso nemmeno a metterla a cavetto e la porto con tutta l’asta al vicino gommone dove la ripongo nella vaschetta in attesa dei complimenti dei miei compagni.

 

Ormai sono appagato e non sento più la necessità di continuare a pescare.

Faccio giusto qualche tuffo vicino al gommone, ma non riesco a stemperare l’emozione che mi distoglie da ulteriori catture.

 

Oggi il mare mi ha fatto un grande regalo, può bastare così!

 

Ho riflettuto a lungo sulla cattura e mi sono chiesto come mai sia capitata proprio a me una fortuna così sfacciata.

Dopo attenta riflessione, altro che sole alto... ho capito che quella orata in realtà non stava venendo da me, SCAPPAVA DA OLBIA!!! :fish::wub:

 

Pepulino.

 

http://img222.imageshack.us/img222/1599/oratamf1.jpg

 

http://img145.imageshack.us/img145/4429/orata1jt1.jpg

Modificato da Gianluca Zeni
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Niente da fare, non riesco ad allegarle, chi si offre di metterle per me?

 

Datemi il vostro indirizzo e-mail in privato che vi mando gli scatti, sono due già alleggeriti (c.a. 270 kb, ciascuno).

 

Se volete li alleggerisco di più...

 

Grazie Peppe.

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Niente da fare, non riesco ad allegarle, chi si offre di metterle per me?

 

Datemi il vostro indirizzo e-mail in privato che vi mando gli scatti, sono due già alleggeriti (c.a. 270 kb, ciascuno).

 

Se volete li alleggerisco di più...

 

Grazie Peppe.

 

Non ti preoccupare ho risolto io!

 

Bellissima l'orata, ma ancor più bello è vederti con la faccia sorridente (dì la verità, pensavi a Marianuccio).

 

Applausi!

 

Luca.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Quando si dice gioire insieme ad un amico!!!

 

Bravo Pepu, bravo e grazie di avermi fatto felice, vedere l'orata e la tua felicità mi ha aperto il cuore.

 

Peccato che non capiti mai con Stefano..... :devil::oops::smoke:

 

Ciao da :jrgian:

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Grazie di cuore, amici! :wub:

 

Grazie a Ottavio e Simone che mi hanno subito contattato in privato per aiutarmi e a Gianluca che ha risolto il problema! :P

 

Per Filippo,

hai ragione, è troppo tempo che non ci si vede e bisognerà rimediare.

Perchè non organizzate una serata in pizzeria come ai bei "vecchi" tempi?

 

Se volete, posso farlo io a Bergamo, ma dovete essere disposti a fare un po' di strada...

 

Gianfranco, grazie dei complimenti, stavolta è andata bene... :P

 

Un abbraccio a Rino (ti ho pensato spesso! ;) ).

 

Adesso mi aspetto il commento più divertente...

 

Salvo,

non avevo scritto il peso perchè non lo ritengo fondamentale, ma visto che me lo chiedi... 2.250 g. (pulita...). :P

 

Pepu.

 

P.S. Ieri sera le è stata resa giustizia al forno con le patate, condivisa con Marco & Family, uno dei due amici della pescata (l'altro non è venuto... :fish: ). La soddisfazione più grande è stata che sia la teglia sia il forno non la contenevano tutta se non piegando la coda... :laughing:

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