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Quasi In Sincope:vi E' Mai Capitato???


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Miglior contributo in questa discussione

Mariano, il mio post non voleva essere un rimprovero ne nei tuoi confronti, ne in quelli di altri in particolare, mi è sembrato che la discussione si incanalasse in una piega poco costruttiva per tutti ed in particolar modo dell'autore di questo argomento che, forse è un caso, non ha più risposto, quasi intimidito(mi è parso) da chi lo metteva al muro per la cavolata fatta, era mio intento riportare tutto sui giusti binari, senza offendere nessuno.

Inoltre, se c'è leggerzza nell'esposizione dell'accaduto da parte di Piero, ce n'è altrettanta in chi lo giudica aspramente elevandosi al di sopra, quasi fosse immune da errori del genere.

Nessuno si ritenga immune, nessuno giudichi con troppa sicurezza ne si elevi al di sopra degli eventi, è un grave errore, purtroppo gli episodi tragici degli ultimi mesi ce lo insegnano a chiare lettere, non ci tiriamo fuori e non abbassiamo mai la guardia, siamo tutti nello stesso mare.

:bye:

Modificato da Daniele Petrollini
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Ciao Piero,

intanto mi piaci perchè ti firmi con nome e cognome e perchè, cosciente del pericolo corso, ci chiedi i nostri pareri.

Ti parlo da padre di un tuo coetaneo, mio figlio Marco, che sia Daniele che Mariano conoscono bene, come ragazzo e e come pescatore subacqueo.

Sono certo che avevi dato per scontato di prendere più di una tirata di orecchi con il tuo post, però hai avuto il coraggio ( e per questo ti ammiro) di sottoporti alla sassaiola di rimproveri che ti hanno mandato tutti ( me compreso).

E' indubbio che l'esperienza ti è servita di lezione, considerato che quì, come in famiglia, prima arrivano i rimproveri e poi i consigli ( e anche i difensori come il "Ternano" Petrollini); fai tesoro di questa esperienza, in acqua e sul Forum, perchè come vedi ci sono molti "papà" adottivi pronti a rimproverarti ma anche a consigliarti; del resto siamo o non siamo una grande famiglia? (i Ternani sono peggio dei Pisani, ricorda anche questo quando incontri Petrollini :boxing::laughing::laughing: )

 

:bye: Piero

 

L'APNEA NON E' PERICOLOSA MA E' PERICOLOSO COME L'UOMO LA FA'.

Modificato da Massimo Malpieri
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Ciao Piero,

intanto mi piaci perchè ti firmi con nome e cognome e perchè, cosciente del pericolo corso, ci chiedi i nostri pareri.

Ti parlo da padre di un tuo coetaneo, mio figlio Marco, che sia Daniele che Mariano conoscono bene, come ragazzo e e come pescatore subacqueo.

Sono certo che avevi dato per scontato di prendere più di una tirata di orecchi con il tuo post, però hai avuto il coraggio ( e per questo ti ammiro) di sottoporti alla sassaiola di rimproveri che ti hanno mandato tutti ( me compreso).

E' indubbio che l'esperienza ti è servita di lezione, considerato che quì, come in famiglia, prima arrivano i rimproveri e poi i consigli ( e anche i difensori come il "Ternano" Petrollini); fai tesoro di questa esperienza, in acqua e sul Forum, perchè come vedi ci sono molti "papà" adottivi pronti a rimproverarti ma anche a consigliarti; del resto siamo o non siamo una grande famiglia? (i Ternani sono peggio dei Pisani, ricorda anche questo quando incontri Petrollini :boxing:  :laughing:  :laughing: )

 

:bye:  Piero

 

L'APNEA NON E' PERICOLOSA MA E' PERICOLOSO COME L'UOMO LA FA'.

 

Ma guarda tu se devo essere amico di uno che tifa per il Perugia, mi insulta e peggio ancora, mi corre dietro per tirarmi il sangue! :laughing::laughing::laughing:

 

Caro Massimo, stai facendo molto per il nostro sport, hai la mia stima e la mia ammirazione. :wub:

:bye:

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Ospite f.volpe

L'intervento di Mariano esprime chiaramente quanto sia necessario usare la testa ogni qualvolta si affronti un'uscita in mare; abbiamo la fortuna di avere in questo forum persone preparatissime e competenti che in ogni intervento ricordano con molta semplicita' ed estrema chiarezza sia le varie tecniche di pesca ed immersione in apnea sia la fisiologia relativa all'apnea nonche' l'importanza del rispetto dei nostri limiti; eppure, nonostante questo e tante, tantissime discussioni in proposito, molti, forse troppi, tendono ad esagerare ed a dimenticarsi dei consigli offerti da chi ne sa sicuramente piu' di loro, sia come conoscenza che come esperienza. Non voglio dilungarmi oltre ma la subacquea e la pescasub nel nostro caso, richiede principalmente l'uso della testa e molta, molta umilta'.

Federico.

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Il tono di alcuni degli ultimi post non mi piace affatto!

Vi inviterei a smetterla di lapidare un ragazzo che ha esposto un fatto che gli è accaduto.

Pensate che sia l'unico a cui è successo un episodio di sincope?

Oppure secondo voi sarebbe stato meglio se se ne fosse stato zitto?

Sapeste voi quanta gente miracolata e plurimiracolata c'è nel nostro ambiente!

Non ve lo immaginate neanche.

Purtroppo il filo è sottilissimo, non credo che Piero fosse stato cosciente di ciò a cui poteva andare incontro, solo iscritti a questo forum ce ne saranno decine di ragazzi come lui, quindi non puntiamogli troppo il dito contro! Ha sbagliato, lo ha ammesso e cerca un confronto qui per capire ciò che gli è successo affinchè non accada più, aiutiamolo in modo civile e con "amore", leggo un po' troppo astio in alcuni di questi post. :nono:

Piero segui il consiglio del Dott. Massimo Malpieri, vai a leggere il suo articolo e se hai dei dubbi chiedi ed avrai le tue risposte.

Ringrazia Chi ti ha salvato e sii molto più prudente da oggi in poi.

:bye:

 

D'accordissimo con te...

:frustry::frustry:

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ieri per estrarre una cernia di circa 7-8kg a 18.3metri ho rischiato di andare in sincope....nella risalita mi sono sentito tutto formicolare e in superficie vedevo a macchie nere.....ho forzato troppo anche perche ero da 4 ore in acqua.vi e' mai capitato???com'e' successo??

 

Avevo appena compiuto 18 anni e per la prima volta andavo in vacanza in solitario con la mia fidanzata, scelta obbligata il mare e la corsica mi sembrava il luogo più adatto.

Fino ad allora avevo affrontato questa passione da autodidatta con gli amici a di Maratea seguendo le gesta dei campioni sulla rivista pescasub.

Giunti in Corsica e raggiunta la località di Ile Rousse, comincia a cercare il luogo più adatto dove immergermi da terra. Nei giorni successivi realizzaia qualche bella cattura in quel mare per me ricchissimo di pesce,parliamo di 12 anni fà.

Una mattina, mentre effettuavo alcuni aspetti, intravidi alcuni dentici in lontananza.

Cominciai ad effettuare gli aspetti andando verso di loro......ragazzi che spettacolo!8metri d'acqua e una cinquantina di denticioni che mi sfilavano da ogni parte.

Non avevo mai visto una scena del genere e l'emozione era travolgente.

In un'ora strappai 4 denticioni e da otto metri pian piano il branco si stabilizzo su una profondità di 18 metri.

Scesi al limite della roccia dove cominciava la sabbia e mi rivolsi verso il branco.

Comincio un lungo carosello,i pesci oramai erano spaventati ma le prede perse mi avevano innervosito e continuavo asperare in una cattura.

Un grosso dentice comincio a puntarmi deciso,abbassai la testa cercando di farlo avvicinare ma lui rallentò sospettoso.Effettuai un paio di guarda e nasconditi ma senza risultati.

Il tempo passava inesorabile ma io ero preso dalla mia possibile cattura.

Un brivido mi passo lungo il corpo,una sensazione strana, mi resi conto che stavo esagerando e cominciai a risalire.

Mentre salivo le sensazioni negative aumentavano e pian piano cominciava anche ad annebbiarsi la vista. Le articolazioni mi si irrigidirono e oramai "vedevo" scuro.

Nella mente in quei pochi attimi passarono tanti pensieri e l'immagine della mia ragazza che mi aspettava sulla spiaggia era fortissima.

Un frase mi rimbombava fortissimo nella testa "non devo morire,non posso morire!" e nel risalivo velocemente diventando positivo con la testa rivolta verso l'alto.

L'acqua entrava e usciva dalla mia bocca e il gusto salato diventava fortissimo e soffocante.

Arrivai in superfice e subito la fame d'aria fortissima mi fece prendere una gran boccata d'ossigeno.La situazione migliorò immediatamente e in pochi secondo tutto torno normale.

Lo sguardo mi cadde verso il fondo e a sorpresa il branco di grossi dentici volteggiava tranquillo sotto di me.

Pian piano tornai a riva molto provato e non dissi niente alla donna che mi accoglieva sorridente.

Il giorno dopo mi obbligai,spaventato,a ritornare in acqua nello stesso posto, avevo il terrore di non riuscire più a tornare in mare con tranquillità.

Il mare mi regalò un sogno fantastico, i dentici erano spariti ma una ricciola statuaria mi sfilò a una decina di metri lenta e inarrivabile.Tornai in superfice entusiasta e felice ma smisi di pescare per tornare a raccontare entrambe le esperienze a chi mi aspettava.

L'assetto positivo e l'aver espulso il boccaglio in risalita avevano mi avevano certamente aiutato ma un'angelo custode sicuramente ci mise una buona parola:)

Rientrato a Torino contattai la sede F.I.P.S.A.S. dove mi diedero il numero telefonico delle varie società dove si praticava la pesca in apnea.

Contattai l'eridania sub torino dove conobbi il presidente Maurizio Biagioli che mi entusiasmo subito per le manifestazioni sociali di pesca ma contemporaneamente mi convinse ad iscrivermi al primo grado ara(allora non c'era ancora la didattica specifica per l'apnea).

Più andavo avanti e più mi resi conto che la preparazione didattica era fondamentale e continuai fino a diventare istruttore ara ,apnea e di pesca in apnea, per piacere personale ma soprattutto per cercare di trasmettere ad altri un modo di affrontare questo sport in maniera più sicura possibile.

Spero che queste righe facciano riflettere in maniera positiva e costruttiva sia gli istruttori che i possibili fruitori di un'eventuale corso,di qualsiasi tipo si tratti apnea,pesca,ara,ecc...

 

 

Luca Limongi

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Ospite vito71

ciao Piero, felice di averti ancora fra noi. posso raccontarti di un episodio simile accadutomi quando avevo circa 18-19 anni: eravamo in tre lungo la parete di un isola delle mie parti (Capo Grosso a Levanzo per chi la conosce), e mio malgrado seguivo un compagno + bravo su un fondale molto impegnativo (prima cazzata), quando stavamo cercando di individuare il nascondiglio di una cernia vista poco prima. il fondale era sui 23/25m. cmq ad un certo punto il compagno risale dicendomi prova tu a vedere dov'è finita, ed io giovane e forte, per non sentirmi da meno (seconda cazzata), prendo e scendo giù. volo giù in planata, tutto ok finché mi sento tirare. la corda di 20m. della boa era terminata. così risalgo con grande tranquillità ma indispettito. dico al terzo compagno di tenermi il pallone mentre riprovo ad andare giù (terza cazzata). quindi faccio un breve recupero, almeno non sufficiente (quarta cazzata), e rivado giù. col senno di poi sono sicuro di aver iperventilato (quinta cazzata). arrivato giù stò piuttosto bene e mi faccio fregare da questo stato di benessere (sesta cazzata). per fortuna mi rendo conto che la strada da rifare è molta e comincio a risalire. sopra di me c'è un muro d'acqua infinito... già a -15 mi faccio prendere da una certa paura (settima cazzata), e risalgo in maniera poco tranquilla. riemergo e guardando l'enormita della parete che ci sovrastava, il cielo era uno sfavillare di stelline bianche, le gambe erano dure e non riuscivo a spiccicare una sillaba. semplicemente respiravo più forte che potevo. il terzo compagno mi aspettava sulla verticale, e vedendomi in evidente stato di "presincope", mi chiede per due volte se è tutto ok. alla seconda volta dico di sì.

il mare non mi aveva voluto. ma vuoi sapere qual'è l'ottava cazzata? sono quasi sicuro che i miei compagni non sarebbero stati in grado di recuperarmi, anche se uno dei due si chiama Angelo (non scherzo, si chiama proprio così... :D )

cmq hai visto quante cazzate si possono fare in una manciata di minuti!? quel giorno è rimasto per sempre segnato dentro di me, ed è un monito importante. bisogna avere la consapevolezza delle proprie condizioni fisiche (allenamento, stanchezza, etc.), essere prudenti sui posti che si frequentano (profondità, correnti, etc.) e andare per mare con compagni che siano veri compagni (a trovarli però... :( ).

bene spero che questa mia testimonianza ti possa essere utile, e magari anche di conforto, anche se forse (e dico forse) non ti sei ancora reso conto di quello che hai rischiato e di ciò che potevi perdere. io ho un figlio di tre anni. adesso lo so.

:bye:

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E' indubbio che l'esperienza ti è servita di lezione, considerato che quì, come in famiglia, prima arrivano i rimproveri e poi i consigli ( e anche i difensori come il "Ternano" Petrollini); fai tesoro di questa esperienza, in acqua e sul Forum, perchè come vedi ci sono molti "papà" adottivi pronti a rimproverarti ma anche a consigliarti; del resto siamo o non siamo una grande famiglia?

 

L'APNEA NON E' PERICOLOSA MA E' PERICOLOSO COME L'UOMO LA FA'.

 

:thumbup:

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ti risponderò:

no non mi è mai capitato, è capitato invece spesso di uscire dall'acqua perchè troppo stanco, perchè non avevo assunto abbastanza carboidrati, perchè i tuffi impegnativi erano già stati parecchi, perchè le risalite erano troppo veloci e perchè le ventilazioni erano troppo veloci.

mi permetto di consigliarti:

peschi troppo fondo in solitario.

:bye:

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ieri per estrarre una cernia di circa 7-8kg a 18.3metri ho rischiato di andare in sincope....nella risalita mi sono sentito tutto formicolare e in superficie vedevo a macchie nere.....ho forzato troppo anche perche ero da 4 ore in acqua.vi e' mai capitato???com'e' successo??

 

 

Grazie per ciò che hai raccontato!

 

Che la gente legga, e che inizi a storegere il naso quando si pesca!

 

Più si elencano i rischi, anche da esperienze negative, e più si può apprendere.

 

Lavorare una cernia a profondità è un azione che tutti i pescatori prima o poi fanno.

 

Meglio conoscerne i rischi!

 

Prudenza!

 

Ciao

Modificato da R o y
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Ironizzare sulla morte può essere un modo per esorcizzarla.

Sono sicuro che Piero si sia reso conto del gravissimo errore, forse voleva soltanto condividerlo con qualcuno.

Fatemi capire, valutiamo oggettivamente " lo scritto", oppure soggettivamente " su chi scrive"?

Per la prossima volta, a 18 mt portati dietro un bolentino, quando vedi la cernia innesca l'amo con un polpetto, precedentemente preso in acque basse, quando la cernia abbocca un bello strattone, mi raccomando non la fare imbucare, la porti a tiro, poi gli spari.

Attenzione: non ti sparare su un piede, togli l'amo quando la fai vedere, ma sopratutto se è grossa sgancia i piombi altrimenti ti porta sotto.

Chiaramente scherzo.

Allentiamo la tensione? :bye:

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