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Info Dal Web> Sua Maesta' Il Dentice


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

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Dopo IL SERRA clicca qui E LA CORVINA clicca qui continuano le schede con le info utili sui pesci raccolte nel web.

 

 

 

Questa volta parliamo di:

SUA MAESTA' IL DENTICE

 

II Dentice è astuto e guardingo come un brigante consumato. Di solito spia le sue prede da lontano. Ad attirarlo particolarmente sono i banchi numerosi di Sardine, di Occhiate, di Boghe, di Zerri e di tutti quegli altri piccoli esseri che vivono seguendo i misteriosi itinerari delle correnti marine.

 

Il momento dell'attacco è scelto con cura, fa parte del piano: non tutte le ore del giorno o della notte vanno bene; meglio attendere l'alba, oppure il tramonto.

 

Fuori c'è la luce che si tinge di rosa, ma sotto, verso l'abisso, c'è l'oscurità che protegge i malandrini e che permette di guardare senza essere visti. Sopra, subito sotto la superficie, gli inermi pesciolini vagano tranquilli, uno vicino all'altro, per farsi coraggio e per divertirsi insieme nel cavo delle onde.

 

Una decina di metri più giù, nascosto nell'ombra, immobile come un killer in agguato, il Dentice osserva la scena, freddamente calcola le distanze, poi parte all'assalto, veloce come una meteora, con le fauci spalancate. Apre un lungo solco nel branco, mena fendenti a destra e a sinistra, quindi scompare.

 

È di nuovo laggiù, fermo come un sasso, nell'abisso che lo protegge, imperturbabile, come se niente fosse avvenuto. I pescetti si ricompongono, si riuniscono, si stringono ancora l'uno contro l'altro. E stato tutto talmente veloce che pare quasi che non sia successo niente. Eppure molti di loro mancano all'appello.

 

Il predone ha colpito duro. Passano i minuti, in superficie i pesciolini sono ben visibili, specialmente in controluce. Lui, il Dentice, è di nuovo pronto, non ha pietà. Improvvisamente riparte verso l'alto. È un'altra palla di cannone che taglia in due il branco, un altro solco che si apre nella moltitudine argentea, un altro scompiglio che si cheta. Il pirata ha mietuto altre vittime ed è scomparso di nuovo.

 

È ancora là sotto, al buio, che osserva non visto e che sta per preparare l'ennesima scorreria. Ma l'assassino sa anche esporsi in prima persona, non disdegna il duello, non ha difficoltà a guardare negli occhi la sua vittima.

 

Al Dentice piace il gusto del Polpo, è il suo piatto preferito. Quando ne vede uno lo spia da lontano, acquattato tra gli scogli o nascosto dall'ombra di un cespuglio di posidonie. Aspetta che il Polpo lasci il suo riparo e che si avventuri in un tratto scoperto, senza sassi o fessure che gli possano servire da rifugio. Il lestofante ha pazienza da vendere, sempre imperturbabile, sempre apparentemente insensibile. In realtà è un fascio di muscoli tesi allo spasimo. Un vero cacciatore, insomma.

Quando il Polpo, ignaro della sorte che lo aspetta, si muove, in cerca anch'esso di cibo, il Dentice comincia l'avvicinamento. Prima cautamente, strisciando quasi tra uno scoglio e l'altro, poi sempre più velocemente, sino al corpo a corpo finale, che avviene con inaudita violenza. Il Dentice incalza con ferocia la sua preda, mira ai tentacoli, li morsica, li strappa roteando gli occhi per 1'eccitazione.

II Polpo sa che è in gioco la sua stessa vita e si difende con onore. Non fugge, non mostra le spalle, ma accetta la battaglia ben sapendo come finirà. Lo scontro Polpo-Dentice si conclude sempre con la vittoria del secondo. Il Polpo queste cose le sa, eppure non si dispera, non rinuncia a combattere. Con due tentacoli frusta l'acqua, rintuzza gli affondi del nemico, con gli altri palpa la roccia dietro di sé, la testa per scoprirne ogni minima fessura dentro la quale scomparire e lasciare il campo a testa alta. Il Dentice non dà tregua, mena colpi a destra e a sinistra.

 

Eliminati i tentacoli, punterà alla cervice. Una morsicata netta, precisa come un fendente e il Cefalopodo sarà in sua balìa. A patto che non si intani, che non riesca a guadagnare un terreno accidentato. Ecco spiegati la fretta del Dentice, la sua bramosia, il mortale accanimento che mette nella lotta.

 

Un altro abitante del mare che influenza in maniera molto singolare il comportamento, del nostro brigante, è la Murena. Quando, A capita di scivolare guardinghi subito sotto la superficie scrutando gli anfratti della scogliera sommersa e di vedere un Dentice perfettamente immobile a mezz'acqua, non pensate di trovarvi al cospetto di un fantasma o che il pescione sia sofferente di cuore. Se guardate bene, a pochi metri di distanza ci sarà una Murena.

 

Da che cosa dipenda la rigida immobilità del Dentice non si sa. Che stia tendendo un agguato, è abbastanza improbabile, perché la Murena non è certo un personaggino da menare per il naso o da sottovalutare, irascibile com'è. E non si può nemmeno dire che il Dentice possa sperare di spuntarla in un'eventuale tenzone a due: un conto è il mite e lento Polpo, che cerca scampo nella fuga dignitosa, un altro conto è l'irruente e collerica Murena, dotata di denti affilati come spade e di una forza veramente fuori del comune.

 

Tuttavia un motivo ci deve essere ed e probabile che non abbia niente a che fare con la gastronomia. Forse i due predoni si stimano da lontano, forse si squadrano a vicenda con curiosità. Tra colleghi ci si intende, insomma.

 

Anche il Dentice, come tutti i predatori, preferisce andarsene in giro per il mare da solo. La moglie e i figli danno pensieri e fanno diventare insufficiente una quantità di cibo che invece per uno è più che abbondante.

 

E poi il Dentice lo spirito di gruppo lo sente poco: mettere d'accordo tanti parerti diversi è un'impresa che mal gli riesce; specialmente sulla caccia, dove non vuole essere secondo a nessuno, nemmeno a un altro Dentice.

 

Ogni regola, però, ha la sua eccezione. E anche per il Dentice, come per tutti gli altri solitari scorridori dei Mari, l'eccezione alla regola è rappresentata dal periodo degli amori. Va bene la solitudine, ma fino a un certo punto. Ogni tanto qualche carezza ci vuole. E cosi il brigante, quando la primavera comincia a riscaldare le acque, lascia i suoi infiniti spazi liquidi, il blu degli alti fondali e sale verso la costa.

 

Qui, a ridosso delle movimentate ed allegre scogliere di terra, anche se sempre con un occhio rivolto verso il largo, il Dentice si incontra con i compagni e le compagne di gioventù, dimentica i suoi sani principi e si intruppa in branchi abbastanza numerosi, che possono arrivare a comprendere diverse decine di individui, se non addirittura qualche centinaio.

 

Naturalmente non aspettatevi le allegre scorribande dei Cefali o delle Salpe. Un Dentice in branco è sempre un Dentice, anche se è innamorato, e pertanto lo vedrete sempre immusonito ed imperturbabile, con la consueta aria feroce che lo contraddistingue in ogni occasione.

 

In quel periodo, sino ai primi veri caldi dell'estate, il Dentice quasi non mangia, o mangia poco. Un po' perché l'amore assorbe praticamente tutto il suo tempo libero, un po' perché effettivamente, con tutti quei famelici malandrini in giro, il Dentice, ormai sazio di tenerezze, comincia a selezionare la compagnia e il branco si divide in tanti gruppetti che si disperdono lungo la costa in cerca di cibo più abbondante.

 

Ancora pochi giorni e poi l'addio. Ognuno per suo conto, ognuno di nuovo in caccia, pronti a saettare come meteore in mezzo a un banco di Acciughe, a litigare con un succulento Polpo, a farsi incantare dagli occhi maliardi di una Murena.

 

 

 

Continua...................

 

Mariano Satta

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Mariano mi sapresti spiegare come ha fatto, l'ultimo dentice che ho preso, a mangiarsi un spigola di mezzo chilo ingoiandola dalla testa?

cioè prima la tramortisce e poi la magia, o è talmente veloce da fregare anche una spigola riuscendo a addentarla dalla parte anteriore? :bye:

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Ospite Mariano Satta

RACCONTO, aspetto profondo in coppia:

 

....col mio amico di sempre Franco Meledina avevamo individuato in mezzo al mare un sommo non segnalato sulle carte nautiche...

 

A volte il mare regala queste sorprese e la fortuna volle che già al primo tuffo avvistai un branco numeroso di Dentici.

Raggiunto un letto di posidonie mi ci sono tuffato letteralmente dentro.

 

I Dentici erano davanti a me alti dal fondo sopra il taglio freddo del termoclino. Niente, sembrava che i Dentici "oziassero" lontani dal fucile con la loro imponente spavalderia. Non mi restava altro che risalire ed informare Franco che i grossi Dentici erano alti dal fondo e sopra il taglio...inutile fare altri tentativi inutili.

 

Il loro oziare era dovuto sicuramente all'ora tarda mattutina e il sole alto li portava sicuramente ad assumere quell'indifferente atteggiamento. Con saggia decisione decidemmo di ritornarci nelle ore serali pensando che a tarda sera la curiosità dei Dentici prevalesse a quella indifferenza del primo incontro.

 

Un branco così grande e bello è sempre bene non allertarlo sopratutto quando i Dentici stanno alti dal fondo.

 

Ci spostammo in un'altra zona sempre impegnativa alla ricerca di pesce bianco. Alcuni saraghi maggiori e delle grosse corvine finirono a cavetto ma entrambi non riuscivamo a pescare con la solita disinvoltura...entrambi avevamo quel grosso branco di Dentici al centro dei nostri pensieri.

 

Scorrono le ore e verso le sei pomeridiane e prima di finire la pescata decidemmo automaticamente di ritornare in quell'isolato sommo in mezzo al mare. Il tentativo di una cattura di valore ci trovava entrambi daccordo.

 

Raggiunta la zona e buttata l'ancora un pò lontana dal punto dell'avvistamento dei dentici entrambi entrammo in acqua. Franco decide di fare il primo tuffo ed io senza battere ciglio acconsento posizionandomi al suo fianco mentre preparava lentamente la giusta respirazione...la posta era da farsi a quote elevate, si trattava di insidiare i Dentici con un aspetto profondo.

 

Dato il solito ok Franco esegue ad arte la capovolta per poi volare letteramlmente nel blu di fianco al sommo di roccia. La profondità elevata mi portava a mantenere una leggera ventilazione costante, è nostra abitudine che uno vigili sul compagno impegnato all'azione di pesca.

 

Dall'alto non vedevo Franco data la elevata profondità ma sapevo perfettamente dove era il punto esatto della sua posta. Scorrono lunghissimi i secondi, ogni volta che sto sulla sua verticale sembrano secondi infiniti e lunghi.

 

Finalmente vedo un bagliore sotto di me...è Franco che risale con la sua infinita classe. Movimenti sinuosi, grande compostezza del corpo nel ricercare la massima idodinamicità...movimenti minimi e pinneggiata leggera per non bruciare il fiato residuo.

 

Osservo Lui, faccio sempre così, e non mi accorgo che ha rilasciato filo dal mulinello. Franco riprende fiato, gli sto a fianco attendendo il suo ok, qualche secondo per respirare dolcemente e m'informa che ha sparato un grosso Dentice isolato dal branco. Mi informa che il dentice lo ha sparato dul muso ed è sicuramente fulminato. Per evitare rischi inutili a portarlo su ha filato mulinello per recuperarlo in un secondo tuffo.

 

Essendo pronto mi concentro un attimo, quattro atti respiratori e vado giù seguendo il filo "d'arianna". Raggiunto il fondo avvisto immediatamente il grosso dentice in mezzo alle posidonie. Senza battere ciglio sparo un secondo colpo e lo porto su, il grosso dentice era nostro.

 

Continua.............

 

Ciao da Mariano Satta

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Ospite Rackham

mille e mille grazie mariano!!! :king:

io so' un pivello...un dentice in mare ancora non l'ho mai visto... :fish:

ma spero di fare tesoro dei tuoi consigli, per quando mai fossi così bravo da riuscirci.

 

:bye:

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Ospite Mariano Satta

UNA CURIOSITA' PER TUTTI (?):

 

Sapevate che le specie di Dentice sono quattro?

 

 

DENTICE

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex dentex (Linneo) 1758****

 

 

DENTICE CORAZZIERE

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex gibbosus (Rafinesque) 1810***

 

 

DENTICE MAROCCHINO

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex maroccanus Valenciennes 1830**

 

 

DENTICE OCCHIONE

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex macrophtalmus (Bloch) 1791***

 

Continua..........

 

Mariano Satta

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UNA CURIOSITA' PER TUTTI (?):

 

Sapevate che le specie di Dentice sono quattro?

 

 

DENTICE

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex dentex (Linneo) 1758****

 

 

DENTICE CORAZZIERE

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex gibbosus (Rafinesque) 1810***

 

 

DENTICE MAROCCHINOOrdine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex maroccanus Valenciennes 1830**

 

 

DENTICE OCCHIONE

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Sparidae

Genere: Dentex

 

Dentex macrophtalmus (Bloch) 1791***

 

Continua..........

 

Mariano Satta

Quattro??? :eek:

Io pensavo che fossero solo due....... :o

Puoi inserire le foto delle quattro specie??

 

Grazie e complimenti sia del racconto che della scheda.

 

:bye:

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Mariano mi sapresti spiegare come ha fatto, l'ultimo dentice che ho preso, a mangiarsi un spigola di mezzo chilo ingoiandola dalla testa?

cioè prima la tramortisce e poi la magia, o è talmente veloce da fregare anche una spigola riuscendo a addentarla dalla parte anteriore? :bye:

ti fici na dumanna ,perchè nn mi hai risposto?

grazie :bye:

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Ospite affertus
Mariano mi sapresti spiegare come ha fatto, l'ultimo dentice che ho preso, a mangiarsi un spigola di mezzo chilo ingoiandola dalla testa?

cioè prima la tramortisce e poi la magia, o è talmente veloce da fregare anche una spigola riuscendo a addentarla dalla parte anteriore? :bye:

ti fici na dumanna ,perchè nn mi hai risposto?

grazie :bye:

 

 

Secondo me giocavano a testate, ma ad un certo punto il dentice ha barato aprendo la bocca.

 

:laughing:

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