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Info Utili Sulla Tigre Del Mare


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta
marià il  punto + indicato per colpirlo? ha carni sode?

 

Mauretto (Eruam)

Il pesce Serra presenta carni sode, compatte ed è molto muscoloso e possente.

Appena catturato e da subito, è facile verificare la compattezza delle carni...non si piega e rimane teso e dritto, sembra contratto muscolarmente...

 

Tempo fa ho catturato un grosso Serra colpendolo molto basso sulla pancia per fare la coppiola con una grossa Orata che Vi allego sotto e già pubblicata qua nel forum di A.M. in un racconto.

 

Quando si presenta a tiro "non esitate" a colpirlo, solitamente Vi offre una sola possibilità, poi continua per la sua strada. I grossi Serra superiori ai 5 chili a volte li trovo in mezzo ai Dentici e alle grosse Orate, quindi non sempre li punto a favore dei pesci di valore superiore.

 

La volta della coppiola la fortuna volle che, mentre puntavo la grossa Orata ritratta nella foto, il grosso Serra mi passo tra fucile e Orata...non esitai un solo attimo a premere il grilletto. Ferito il Serra in pancia e insagolato l'asta rimase piantata sulla grossa Orata...recuperata l'asta e l'Orata, il grosso Serra partì al contrario, cioè portandosi dietro il fucile e filando sagola dal mulinello. Sicuramente la ferita che fece molto sangue combinata all'acqua che gli allagò la pancia a contribuito all'esito positivo della cattura di entrambi i pesci di valore.

 

Ciao da Mariano Satta

 

La coppiola di una grossa Orata ed un grosso pesce Serra

http://image.forum4you.it/images/94D93714.jpg

Modificato da Mariano Satta
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Mariano, una curiosita'!

ti piace da mangiare ?  Ciao

 

Il serra è buonissimo da mangiare, ha le carni gustose e compatte :D

 

:bye::bye:

 

 

Proprio serra non ne ho presi tanti, ma quelli che ho mangiato facevano proprio

ca@a@e , forse uno dei pesci piu' scarsi , perlomeno per il mio palato, son riuscito a mangiarlo con molto limone e pepe nero sopra !! :bye::bye:

 

 

non eh che chi lo ha cucinato ha sbagliato qualke cosa????

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ciao mariano,scusa la domanda banale,ma non essendo un esperto pescatore volevo chiederti la tecnica per finire il pesce con il coltello una volta colpiti...

ringrazio anticipatamente,ciao andrea :bye::bye::bye:

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Di serra ne ho presi diversi ma tutti con tecniche di pesca da riva e non subacque. Il report di Mariano è completo e molto dettagliato. Aggiungo soltanto qualcosa riguardo la qualità delle carni. Personalmente li congelo, non li mangio mai appena pescati. Non pratico la sbiancatura delle carne, anche se li pulisco in acqua di mare. Li cucino sempre nello stesso modo e cioè alla brace, su una banalissima griglia in acciaio. La cottura, come per qualsiasi pesce, deve essere tale da lasciare le carni umide altrimenti diverrebbero secche, stoppacciose e di pessimo gradimento. preparo una salsa verde, banale, utilizzando limone, olio sale e pepe, prezzemolo tritato finemente. Ungo il pesce durante la cottura, un paio di volte e poi uso la stessa salsa per condirlo nel piatto. Dire che ne vado ghiotto è poca cosa.

I suoi denti...beh, fanno paura. Dovrei avere qualche foto scattata da molto vicino, se riesco la posto.

:bye:

p.s. il più grande pescato da me è del peso di 4.5 Kg, ma "vicini" di riva ne han presi anche di 8kg!!!

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Ospite Mariano Satta
ciao mariano,scusa la domanda banale,ma non essendo un esperto pescatore volevo chiederti la tecnica per finire il pesce con il coltello una volta colpiti...

ringrazio anticipatamente,ciao andrea :bye:  :bye:  :bye:

Tutte le attenzioni vanno rivolte alle nostre mani...bisogna evitare che finiscano davanti o in bocca al pesce.

Se ben colpito è bene aspettare che il pesce si sfianchi, la reazione è possente ed è in grado di far filare il sagolino dal mulinello. Non bisogna contrastarlo ma assecondarlo nella sua fuga, la ferita e la perdita di sangue lo porterà a cedere come forze.

 

Per afferrarlo e semplice...una mano sull'asta l'altra dentro le branchie. Una volta afferrato e ottenuta una buona presa è bene finirlo con lo stiletto sopra gli occhi e dietro verso la coda due dita, dove è più scuro. Una volta infilato lo stiletto si affonda finchè di colpo il Serra perde del tutto le sue forze...in questo momento è praticamente morto.

 

Per metterlo correttamente a cavetto lo spillone va infilato da sotto il labbro inferiore a quello superiore, quindi cucendo la bocca dove i denti non possono toccare il sagolino

 

Ciao da Mariano Satta

Modificato da Mariano Satta
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ciao mariano,scusa la domanda banale,ma non essendo un esperto pescatore volevo chiederti la tecnica per finire il pesce con il coltello una volta colpiti...

ringrazio anticipatamente,ciao andrea :bye:  :bye:  :bye:

Tutte le attenzioni vanno rivolte alle nostre mani...bisogna evitare che finiscano davanti o in bocca al pesce.

Se ben colpito è bene aspettare che il pesce si sfianchi, la reazione è possente ed è in grado di far filare il sagolino dal mulinello. Non bisogna contrastarlo ma assecondarlo nella sua fuga, la ferita e la perdita di sangue lo porterà a cedere come forze.

 

Per afferrarlo e semplice...una mano sull'asta l'altra dentro le branchie. Una volta afferrato e ottenuta una buona presa è bene finirlo con lo stiletto sopra gli occhi e dietro verso la coda due dita, dove è più scuro. Una volta infilato lo stiletto si affonda finchè di colpo il Serra perde del tutto le sue forze...in questo momento è praticamente morto.

 

Per metterlo correttamente a cavetto lo spillone va infilato da sotto il labbro inferiore a quello superiore, quindi cucendo la bocca dove i denti non possono toccare il sagolino

 

Ciao da Mariano Satta

 

ti ringrazio sinceramente per i tuoi approfondimenti sempre completi e interessantissimi.

mi dispiace che nelle mie zone questo pesce (come anche il barracuda) siano praticamente assenti, mai visto uno.

queste letture potrebbero cambiare l'esito del (speriamo) primo incontro....

:thumbup::thumbup:

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Dalle mie parti questo pesce lo si trova in zone prevalentemente Sabbiose e su piccole strisciate di roccia alla ricerca di Cefali e Salpe!!

 

Ho notato che il periodo in cui entrano e' compreso fra la fine Di Agosto fino a Novembre inoltrato a seconda della temperatura.

Gli piace l'acqua calda ed ho sentito di molte catture effetuate dalle parti di Fiume Santo dove c'e' una centrale che scarica acqua calda a mare!!!

 

Lo scorso Autunno ne ho catturato uno da un drapello che mi e' arrivato proprio in punta di fucile!!

Il piu' grosso che ho maivisto invece stava in 50 cm d'acqua insieme a due simili piu' piccoli!!!

Non avevo fatto in tempo a spararlo perche' e' comparso all'improvviso!!

 

Non e' difficile scambiarlo per una ricciola sopratutto quando spunta dal torbido!!. :bye:

 

 

Per Mauretto!!!

Compa' sicuramente il punto migliore per colpirlo rimane la testa o la parte delle Branchie perche' il resto del corpo e' piutosto molle e considerando la violenta reazione di questo pesce si puo andare incontro ad uno strappo sicuro se il pesce non viene insagolato a dovere.

 

In cucina io l'ho molto aprezzato!!

Praticamente si presenta piu' o meno come uno Sgombro!!

Ha delle carni molto sode e saporite!! :bye::bye:

 

 

 

Questo e' quello che ho catturato lo scorso Autunno!!

Ho avuto fortuna perche' l'ho insagolato senno' si sarebbe lacerato le carni molto di piu' di quello che ha fatto!! :bye:

 

gallery_4397_67_15707.jpg

Modificato da frog
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Ospite Mariano Satta

LE CARNI DEL SERRA SONO DURE, MUSCOLOSE E MOLTO COMPATTE:

come detto precedentemente un Serra può essere catturato anche colpendolo basso e in pancia.

 

Le carni si presentano muscolose e contratte..un vero tutt'uno.

La foto allegata della coppiola prova che è stato possibile catturare il grosso Serra anche se colpito molto basso. La lacerazione delle carni è stata causata da me, ho strappato il sagolino provocando la lacerazione visibile nella foto...ma fino a quel momento la tahitiana monoaletta ha lavorato benissimo.

 

http://image.forum4you.it/images/94D93714.jpg

 

Il Serra, come detto precedentemente, offre un solo momento per poterlo colpire, non ritorna mai (o quasi) sui suoi stessi passi. Persa l'unica occasione di tiro si può dire "persa la possibilità di cattura". Il tiro solitamente viene effettuato d'istinto ed è quasi sempre impossibile puntarlo su un punto fisso..si spara sul corpo velocemente e in un attimo.

 

Il Serra appare solitamente dal nulla a menochè non s'incontri un branco sulle secche profonde...ma l'aspetto puro e profondo non è alla portata di tutti.

 

Ciao da Mariano Satta

Modificato da Mariano Satta
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Ripeto per Mauretto!!!

Compa' se ti capita di trovare un Serra tiralo se possibile in testa o CMQ nelle vicinanze delle Branchie!!!

La forte reazione di questo pesce se colpito MALE E BASSO in pancia puo compromettere una bella cattura!!

 

Il Pesce Serra lo si trova solitamente in fondali bassi alla ricerca di cefali e altri pesci di cui e' ghiotto!!

Esattamente come la spigola!! :bye::bye:

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Ospite Mariano Satta

IL REGNO DELLE TIGRI DEL MARE OVVERO LE AZZORRE

 

Geografia

L’arcipelago delle Azzorre è un magnifico paradiso naturale formato da 9 isole vulcaniche al centro dell’Oceano Atlantico, a circa 1.500 chilometri dalle coste della Europa e a poco meno di 4.000 dalle coste del Nord America. L’arcipelago delle Azzorre è compreso tra 25° grado di longitudine ovest e 39° di latitudine nord ed occupa una superficie totale di 2.333 Kmq. La distanza minima tra due isole è di 6 Km. tra Pico e Faial e la distanza maggiore è di circa 600 Km tra Santa Maria e Corvo.

Le Azzorre costituiscono l’estremo confine occidentale della CEE, sono parte della Repubblica del Portogallo e sono una regione autonoma dal 1976. Il Governo regionale ha sede a Sao Miguel, l’assemblea regionale eletta dal popolo si trova a Horta, nell’isola di Faial, ed Il Ministro della Repubblica, che rappresenta il governo centrale, risiede ad Angra do Heroismo nell’isola di Terceira. La popolazione residente è di circa 240.000 persone, con una media di 105 abitanti per Kmq.

 

Per circa cinquecento anni le Azzorre sono rimaste quasi del tutto incontaminate. Le isole presentano paesaggi magnifici crateri verdeggianti di antichi vulcani, laghi azzurri e verdi incorniciati da ortensie ed azalee, valli, prati, vulcani, scogliere e montagne con paesaggi suggestivi ed idilliaci.

 

 

São Miguel è l'isola principale, è la più grande tra le isole Azzorre (poco meno di 750 kmq) ed è la più popolata; si trova a circa 2 ore di volo da Lisbona. São Miguel offre paesaggi verdi ed aperti, laghi pittoreschi come: la Caldeira das Sete Cidades, la Lagoa do Fogo e il Vale das Furnas. ed il parco di Terra Nostra, dove si trovano fiori tropicali e flora tipica del nord Europa. La capitale di São Miguel è Ponta Delgada, piccola città piacevole e vivace, la più grande di tutte le isole Azzorre. A Ponta Delgada ci sono parecchie interessanti testimonianze architettoniche, chiese, conventi ed edifici storici del periodo dal XVI al XIX secolo; il più celebre, il Forte di São Brás, fù costruito nella metà del ‘500 per difendere la città dai continui attacchi dei pirati.

 

 

Terceira è la seconda isola dell’arcipelago per importanza. Il centro storico di Angra do Heroismo, capoluogo dell'isola,è ricco di pregevoli testimonianze del passato ed è patrimonio UNESCO .E’ a Terceira che anticamente attraccavano i galeoni carichi di merce preziosa provenienti da Oriente e dal continente americano. Le stradine strette, i vivaci colori delle case, la natura incontaminata su questa e la rilassata atmosfera di tranquillità danno la particolare suggestione di vivere fuori dal tempo.

 

 

 

 

Santa Maria è l'isola più meridionale ed anche più orientale delle Azzorre, la meno lontana dal Portogallo continentale ed è celebre per i suoi pittoreschi mulini a vento, per le sue casette di un bianco abbacinante e per i comignoli, dalla particolare forma caratteristica che rivelano l’origine dei primi abitanti che, infatti, provenivano dall’Algarve. Diversi i pregevoli esempi di architettura del passato presenti sull’isola. Il litorale ha belle baie e piacevoli spiagge di sabbia.

 

 

 

Pico la seconda tra le isole Azzorre per dimensione dopo Sao Miguel, questa isola prende il nome dal vulcano che la sovrasta (2351 mt.). Nei secoli passati famosa per la caccia al capodoglio, oggi sfrutta questa sua conoscenza dei cetacei per organizzare safari fotografici a balene, capidogli, orche e delfini.

 

 

 

 

Faial è una delle isole più visitate. La località principale di quest’isola è Horta. Il suo delizioso porticciolo dalla piacevole atmosfera rilassata ed informale è conosciuto dai velisti di tutto il mondo. Sull’isola si possono vedere, i parchi e le riserve naturali di Caldeira e Capelinhos, le grotte di Costa da Feteira e il belvedere di Monte da Guia. Per quanto riguarda l’architettura non mancano belli esempi di azulejos e le decorazioni dorate delle chiese.

 

 

São Jorge ha una forma particolarmente stretta ed allungata ed è attraversata da una cordigliera. Dal Pico de Esperança, (1053 mt), si gode di una incantevole vista. Sao Jorge è un’isola ideale per rilassanti passeggiate nei suoi dolci paesaggi bucolici percorrendo sentieri tra campi e pascoli dove si allevano mucche pezzate.

 

Graciosa è una isola piccola con un clima estremamente mite. Graziosa ha una vegetazione lussureggiante e rigogliosa; particolarmente bella è la zona di Caldeira, dove si trova la “Furna do Enxofre” l’ingresso in un vulcano inattivo che propone uno spettacolo suggestivo : una galleria profonda circa 100 mt si apre in una grande caverna con una rilevante volta vulcanica di grandi dimensioni dove si trova un lago sotterraneo di acqua sulfurea fredda largo più di 100 metri e profondo ben 15

 

 

Flores è l’isola più occidentale dell’arcipelago delle Azzorre ed è quindi, in assoluto, il punto più occidentale d’Europa. Flores ha una vegetazione lussureggiante con molti fiori; particolarmente bella e rigogliosa la natura a le Lagoas, la zona con i sette laghi di origine vulcanica; caratteristica di Flores sono anche le belle scogliere a picco sul mare.

 

Santa Cruz, con le sue belle case signorili, riccamente decorate è il paese principale.

 

Corvo è la più piccola tra le isole Azzorre ed ha solamente 300 abitanti residenti. Corvo è l’isola che più di tutte è isolata dal resto del mondo e questo h ha preservato la sua atmosfera semplice e gradevolmente particolare il suo è un paesaggio montuoso e selvaggio . Lungo la costa si trova una serie di piccoli mulini a vento, in pietra nera, dotati di una vela triangolare in stoffa, questi mulini sono una peculiarità dell’isola.

 

 

 

Clima

 

 

Considerata la sua posizione nel nord Atlantico, L’arcipelago delle Azzorre è costantemente in contatto con correnti di alta pressione e masse d’aria provenienti sia dai tropici che dal nord e, anche grazie al fatto che si trovano nel mezzo dell’Oceano godono di un clima marittimo temperato caratterizzato da temperature piacevoli con piccole variazioni durante tutto l’arco dell’anno

 

I mesi invernali sono più piovosi rispetto a quelli estivi. La temperatura media annuale è di 18°C, con temperature medie in gennaio, il mese più freddo, di 13/14°C e temperature da giugno ad agosto (mesi più caldi) tra 24° e 28° C. Grazie alla corrente del Golfo la temperatura dell’acqua nei mesi estivi e di circa 26° C.

 

 

 

 

 

Anticiclone delle Azzorre

 

L’atmosfera, che circonda il nostro pianeta, “muove” l’energia che proviene dal Sole. Il riscaldamento non omogeneo della superficie terrestre è la causa principale dei cambiamenti atmosferici.

 

Il diverso comportamento termico, delle regioni continentali rispetto agli oceani, secondo le stagioni, fa in modo che la posizione delle aree di alta e di bassa pressione cambino durante l’anno; alcune di queste aree però subiscono variazioni poco rilevanti e vengono chiamate aree cicloniche (basse pressioni) o anticicloniche (alte pressioni). Una di queste è l’Anticiclone delle Azzorre, che prende il suo nome dal fatto che il centro di alta pressione si trova sopra l’arcipelago delle Azzorre . Questo anticiclone appartiene al gruppo degli anticicloni subtropicali e il suo comportamento influenza in modo rilevante tutta l’area del bacino del Mediterraneo. Nel periodo invernale la sua posizione "permette" a un gran numero di perturbazioni di accedere al Mediterraneo. In estate, oltre ad espandersi tende a preservare il Mediterraneo dalle perturbazioni, garantendo tempo buono e temperature alte

 

 

Ciao da Mariano Satta

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