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La Cernia Di Calcagno


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E' come volere fare giocare Del Piero con gli occhi bendati perchè cosi fa meno goals e scende al livello degli altri. Anche bendato Del Piero sarà sempre uno dei migliori ma perchè volere frenare i campioni? non mi sembra che ciò favorisca lo sviluppo di uno sport. E' come fare pattinare Fabris con due pezzi di legno ai piedi perchè sennò gli altri non riescono a stargli dietro. Non mi sembra una furbata.

 

ciao

 

stefano gentile

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s

tesso

E' come volere fare giocare Del Piero con gli occhi bendati perchè cosi fa meno goals e scende al livello degli altri. Anche bendato Del Piero sarà sempre uno dei migliori ma perchè volere frenare i campioni? non mi sembra che ciò favorisca lo sviluppo di uno sport. E' come fare pattinare Fabris con due pezzi di legno ai piedi perchè sennò gli altri non riescono a stargli dietro. Non mi sembra una furbata.

 

ciao

 

stefano gentile

Ciao Stefano,

Io ho gareggiato con il vecchio regolamento e continuo a farlo con il nuovo regoramento.

Il paragone che fai con del Piero non calza. Se del Piero ha gli occhi bendati anche tutti gli altri sono nelle medesime condizioni (occhi bendati),il campione deve venire fuori lo stesso.

Il male peggiore del vecchio regolamento è il fatto che, se l'amico che aveva fatto il campionato l'anno prima ti dava cinque segnali buoni, la gara era fatta.

Nessun gesto atletico, nessuna astuzia nè mestiere. Privilegiati in quel regolamento erano : velocità di prelievo e tecnica di approccio alla tana.

Parlo di tana perchè nel 95% dei casi le gare si vincevano con i saraghi e la, ormai protetta, cernia.

Non voglio, tuttavia, estremizzare il concetto e dire che in quelle gare non vi era battaglia e competizione. Le gare erano più spettacolari ed i carnieri più ricchi.

Spesso anche per chi come me arrivava sul posto senza i segnali e/o tane miracolose, si aveva la cosidetta "seconda possibilità". Infatti se i pesci erano spariti nel primo segnale, potevo spostarmi in gommone e cercare le zone più pescose.

 

Il regolamento " a pinne" non dava questa benedetta seconda possibilità, quindi se sbagliavi in partenza eri fregato.

A parte questo, che male c'è a mettersi in acqua consapevoli che si dovrà pescare con le proprie gambe? che male c'è a fare prevalere chi ha una forma atletica superiore? e soprattutto chi si inventa il pesce?

 

Quindi "VIVA" il nuovo regolamento che permette ai più giovani (atleticamente più preparati) di scendere in acqua con i campioni e "VIVA" l'ultima versione del regolamento che, permettendo uno spostamento a metà gara, riesce a fondere i vantaggi dei due regolamenti.

 

 

:bye:

Nuccio Pisci

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Vorrei precisare una cosa.

Ho vinto molte gare selettive con la formula a nuoto, per non parlare dei molti altri piazzamenti che mi hanno portato a qualificarmi diverse volte ai campionati di seconda categoria e ritengo che la FAN sia utile nelle gare selettive. Per i campionati no. La possibilità di uno spostamento a metà gara (a parte che è stato utilizzato in via sperimentale e non so se si ripeterà nei prox campionati individuali) è sempre meglio che niente ma:

1) Nei campionati individuali non è vero che la formula a nuoto favorisce i giovani che non hanno disponibilità economiche, perchè comunque un gommone e un barcaiolo me lo devo sempre portare dietro. Spendo i soldi per non poter utilizzare appieno il mezzo (mi sembra veramente assurdo).

2) Sarebbe allora più coerente fare alla francese: tutti a nuoto da una spiaggia o da un barcone

3) E' atleticamente meglio la FAN? se parliamo di gare di nuoto pinnato posso anche essere d'accordo, ma questa è pesca subacquea e lo sforzo che si compie pinneggiando parecchio va a scapito della sicurezza delle immersioni (non sai quante volte sono rimasto solo in mezzo al mare senza vedere una imbarcazione di assistenza per delle mezzore)

4) Non è affatto detto che con la FAN si limitino le profondità operative, se voglio andare a pescare fondo ci vado già col primo spostamento in gommone e anche con quello a metà gara

5) Non cambia nulla rispetto al vantaggio di chi si fa dare delle mire buone, chi ce le ha le sfrutta anche con la FAN

6) Chi invece non ha mire buone potendosi spostare col gommone può tentare varie tattiche di gara, tu non sai quante volte mi è capitato di pescare per due ore nel nulla perchè non conoscevo il campo gara e poi di vedere in lontananza una concentrazione di gommoni che ho potuto raggiungere col mio e buttarmi nella mischia. A nuoto, se non conosci il campo gara, o ti attacchi alle pinne di un atleta locale (e non mi sembra il top della sportività), oppure tenti la sorte ma se ti va male non hai speranza di rimediare.

7)Se è vero che i migliori sono sempre ai primi posti, cade anche il concetto che con la FAN ci siano più chances per i giovani (è solo teorico).

8) Alle gare selettive partecipano sempre meno persone da quando c'è la FAN, ai campionati a squadre ci sono un quarto delle società di qualche anno fa (ho fatto campionati con 90/100 squadre partecipanti), ai campionati individuali ormai il fattore fortuna ha assunto un peso troppo determinante.

 

Ti parla uno che non ha il gommone da anni e che va sempre a pescare a nuoto.

 

Ma è solo una mia convinzione e so che ormai la strada intrapresa non si cambia, ma per fortuna esistono ancora gare con imbarcazione che, guarda caso, riscuotono un sacco di adesioni e rappresentano ancora il vero spettacolo della pesca sub.

 

ciao

 

stefano gentile

Modificato da Sciacchetrà
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A parer mio,il fatto di questo nuovo regolamento ha come unico scopo quello di rendere la pesca sub più digeribile per gli ambientalisti e per i pescatori locali.Per me nn esiste ne il motivo di aiutare gli atleti meno conosciuti,ne il fatto di svantaggiare quelli più noti, per rendere il tutto più spettacolare.L'unico fine è quello di poter fare gare cn meno polemiche,e cercare quindi di far tornare a essere la pesca sub uno sport fatto nn di distruttori di posti, ma di gente che da l'anima per vincere.Questa avversione verso questo sport la dimostrano i fatti,come ultimo,ma nn ultimo,caso lo spostamento del campionato di 2.

Per finire in bellezza,sti teste di min**i@ nn capiscono che quelli he fanno danno nn sono i pesca sub agonisti (che penso siano i più cotrretti),ma i pescatori cn bombole ,ciancioli, strascico ecc.

Pultroppo in italia sono più gli imbecilli che le persone inteligenti.

 

 

 

u megghiu. :subg:

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Vorrei precisare una cosa.

Ho vinto molte gare selettive con la formula a nuoto, per non parlare dei molti altri piazzamenti che mi hanno portato a qualificarmi diverse volte ai campionati di seconda categoria e ritengo che la FAN sia utile nelle gare selettive. Per i campionati no. La possibilità di uno spostamento a metà gara (a parte che è stato utilizzato in via sperimentale e non so se si ripeterà nei prox campionati individuali) è sempre meglio che niente ma:

1) Nei campionati individuali non è vero che la formula a nuoto favorisce i giovani che non hanno disponibilità economiche, perchè comunque un gommone e un barcaiolo me lo devo sempre portare dietro. Spendo i soldi per non poter utilizzare appieno il mezzo (mi sembra veramente assurdo).

2) Sarebbe allora più coerente fare alla francese: tutti a nuoto da una spiaggia o da un barcone

3) E' atleticamente meglio la FAN? se parliamo di gare di nuoto pinnato posso anche essere d'accordo, ma questa è pesca subacquea e lo sforzo che si compie pinneggiando parecchio va a scapito della sicurezza delle immersioni (non sai quante volte sono rimasto solo in mezzo al mare senza vedere una imbarcazione di assistenza per delle mezzore)

4) Non è affatto detto che con la FAN si limitino le profondità operative, se voglio andare a pescare fondo ci vado già col primo spostamento in gommone e anche con quello a metà gara

5) Non cambia nulla rispetto al vantaggio di chi si fa dare delle mire buone, chi ce le ha le sfrutta anche con la FAN

6) Chi invece non ha mire buone potendosi spostare col gommone può tentare varie tattiche di gara, tu non sai quante volte mi è capitato di pescare per due ore nel nulla perchè non conoscevo il campo gara e poi di vedere in lontananza una concentrazione di gommoni che ho potuto raggiungere col mio e buttarmi nella mischia. A nuoto, se non conosci il campo gara, o ti attacchi alle pinne di un atleta locale (e non mi sembra il top della sportività), oppure tenti la sorte ma se ti va male non hai speranza di rimediare.

7)Se è vero che i migliori sono sempre ai primi posti, cade anche il concetto che con la FAN ci siano più chances per i giovani (è solo teorico).

8) Alle gare selettive partecipano sempre meno persone da quando c'è la FAN, ai campionati a squadre ci sono un quarto delle società di qualche anno fa (ho fatto campionati con 90/100 squadre partecipanti), ai campionati individuali ormai il fattore fortuna ha assunto un peso troppo determinante.

 

Ti parla uno che non ha il gommone da anni e che va sempre a pescare a nuoto.

 

Ma è solo una mia convinzione e so che ormai la strada intrapresa non si cambia, ma per fortuna esistono ancora gare con imbarcazione che, guarda caso, riscuotono un sacco di adesioni e rappresentano ancora il vero spettacolo della pesca sub.

 

ciao

 

stefano gentile

 

ciao stefano,

la discussione sarebbe lunga difficile da esaurire in pochi passaggi.

Chiaramente le nostre sono due visioni delle competizioni che difficilmente troveranno convergenza in questo post.

La mia resta un'opinione che però è confortata da 5 campionati di prima cat., 5 di seconda e chiaramente tantissime gare selettive. Non lo dico per mettermi sul piedistallo ma perchè, penso, possano essere servite a maturare un'idea delle competizioni più diretta e più dall'interno.

Rispondo ai tuoi punti:

1) Mi trovi daccordo sul fatto che ai Campionati Italiani non c'è un risparmio economico per i giovani . Nelle selettive si.

2) Sarebbe davvero bello avere una formula alla francese ma purtroppo si tratta di mari spesso diversi. Molte gare si svolgono in oceano dove bisogna solo dimostrare avere un ritmo altissimo. Mi raccontava Silvano Agostini, che ha fatto qualche competizione in francia che si vinceva con 70 pesci. In italia 70 pesci li prendono 40 atleti. La formla dal barcone umilierebbe ancor di più le gare che già, come ricordavi, sono avidissime di catture.

3) Se parliamo di sicurezza durante le competizioni dovremmo aprire un capitolo a parte sul quale mi troveresti sempre al tuo fianco e "pro sicurezza", ma qui la questione è se la performace atletica viene fuori con la FAN. Non mi sembra che su questo aspetto ci sia tanto da discutere. Chi ha più ritmo, capacità di recupero, capacità di inventare pesci non segnati può avere una possibilità in più.

4) E'vero con la FAN non si limitano le quote operative.

5) Rispetto alle mire, lasciamelo dire cambia tanto. Un campo gara è solitamente tre, quattro miglia. Le poche tane che si trovano sono spessimo sparpagliate per il campo gara qua e là. Mi è capitato durante il campionato di 2° cat. ad Ugento del 2002 (non vorrei sbagliare) che nel segnale di partenza ci siamo buttati in dieci che in quell'occasione significò due soli pesci per 10 atleti. Beh fui costretto a fare 1,8 miglia per raggiungere il secondo segnale. Quindi chi ha 5 segnali sparpagliati non può certo visitarli tutti. Devo ammettere tuttavia che un solo segnale dato dall'amico che ha fatto il campionato l'anno prima può essere, haimè, sufficiente a fare la differenza. C'è da dire, tuttavia, che bisogna pescare per 5 ore: o nuoti e razzoli o sei fregato;

6) Se non si conosce il campo gara non si va in nessun posto. Questo vale per la vecchia formula e vale ancor di più per la nuova nella quale non solo devi conoscere i segnali uno dietro l'altro ma devi studiare le traiettorie da percorrere tra un segnale e l'altro; Poi nella mischia ci si può buttare anche nella FAN e sul padrone di casa idem.

7) anche sulla capacità della FAN di esprimere nuovi talenti, non mi trovi d'accordo. Ti invito a scorrere le classifiche degli ultimi campionati e vedrai quanti "sconosciuti si sono fatti avanti. Certo non è che in due campinati si rivoluziona un'elite ma semplicemente si rinnova. Figlio di questa nuovo modo di pescare è stato il Francesco Accolla (Campione italiano assoluto 2003 o 2004, scusa ma per le date sono una frana)

8) se alle gare partecipano sempre meno concorrenti non credo sia per colpa della fan ma di una più generale tendenza al suicidio del nostro settore. Ti posso assicurare che si assiste ad un calo continuo di iscritti già da un 6/8 anni.

 

Dopo tutto credo che sopraesposte posizioni non siano solo la mia e la tua, ma rispecchiano un pò le posizioni degli iscritti alla FIPSAS. Ritengo inoltre che per il bene comune si debba cercare una soluzione di compromesso.

Mi sembra che la FIPSAS si stia muovendo timidamente verso questa direzione.

 

 

Ciao

Nuccio

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Sono assolutamente daccordo con la nuova versione del regolamento.

 

Consentire ad ogni atleta di poter salire sul gommone e riposarsi mezz'ora significa du cose.

 

1) riposarsi e rifocillarsi, recuperare a dovere a vantaggio della sicurezza

2) cambiare tattica se si vuole e fare il punto della situazione.

 

 

Sono dell'idea che le gare a pinne siano notevolmente più dispendiose di quelle "col gommone" quindi una pausa nel mezzo della giornata ti da modo di poterti rimettere in sesto.

 

:thumbup::thumbup:

Modificato da Alessio Gallinucci
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Bene mi fa piacere che il confronto di idee si svolga anche con la partecipazione di chi ha parecchia esperienza di gare ad alto livello e sarebbe bello potere mettere insieme le varie esperienze per contribuire a migliorare ulteriormente l'attuale regolamento. Si certo alla Fipsas bisogna riconoscere una certa flessibilità nel cercare di adattare i regolamenti anche alle esigenze degli atleti, visto che il nostro è uno sport dilettantistico dove il divertimento deve rimanere sempre un aspetto importantissimo. L'importante (ed è ciò che mi preoccupa di più) è che i regolamenti non vengano redatti solo con l'ottica di soddisfare le esigenze degli ambientalisti.

Rispetto ovviamente le posizioni di Nuccio e di Alessio che sono frutto di anni di esperienza, ma resto del parere che l'attuale regolamento sia un ibrido che non aiuti in realtà a fare emergere nuove generazioni di pescatori. Non è solo colpa del regolamento, in questo sono d'accordissimo, però è anche vero che i campionati assoluti sono da sempre l'elemento trainante di chi fa gare e per i giovani una meta da raggiungere. E certamente l'adozione di questo regolamento non ha risolto le polemiche con gli ambientalisti: vedasi cosa è successo, a puro titolo di esempio, ai campionati a squadre dell'Argentario.

In sintesi ci stiamo autolimitando da anni per rendere le gare più accettabili da parte degli ambientalisti (e dei diving) (non dell'opinione pubblica che non sa nulla di ciò che sta avvenendo nel mondo della pesca sub) con il risultato di allontanare una parte dei pescasub dalle gare e a fronte di ciò otteniamo che: gli ambientalisti (e i diving) ci fanno una guerra sempre più spietata e non c'è un vero ricambio generazionale (si qualche atleta in gamba è venuto alla ribalta ma esattamente come accadeva anche prima): è ormai risaputo che alle selettive da anni le facce sono sempre le stesse più o meno.

E teniamo presente che a me capita per lavoro di incontrare tantissima gente che non sa nulla delle gare di pesca sub ma quando gli dico che ogni tanto vado in mare a pescarmi qualche pescetto per mangiarmelo e ogni tanto faccio qualche gara tutti mi dicono: ah che bello! allora tu sei uno dei pochi che riesce ancora a mangiarsi qualche bel pesce fresco di mare e non di allevamento!

 

 

ciao

 

stefano

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Ragazzi, uscendo un'attimo dal tema ho una preoccupazione fondata:

gli Assoluti di faranno a Bosa da 1/4 Giugno.

E' una zona senza ridossi e prende venti di maestrale facilmente in quel periodo.

Credo che ci siano grosse possibilità che in una zona del genere in quel periodo il Campionato possa saltare.

Sarebbe un disastro per noi tutti.

Voi che ne pensate?

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In sintesi ci stiamo autolimitando da anni per rendere le gare più accettabili da parte degli ambientalisti (e dei diving) (non dell'opinione pubblica che non sa nulla di ciò che sta avvenendo nel mondo della pesca sub) con il risultato di allontanare una parte dei pescasub dalle gare e a fronte di ciò otteniamo che: gli ambientalisti (e i diving) ci fanno una guerra sempre più spietata e non c'è un vero ricambio generazionale (si qualche atleta in gamba è venuto alla ribalta ma esattamente come accadeva anche prima): è ormai risaputo che alle selettive da anni le facce sono sempre le stesse più o meno.

 

:clapping::clapping:

 

Stefano appoggio in pieno le gare completamente a nuoto . Gli ibridi non mi piacciono , meglio allora tornare alla formula di anni fa delle selettive con gommoni ( e abbinato , cosi comunque anche chi non ha il gommone puo' partecipare ) e campionati con spostamenti liberi .

Circa la scarsita' di nuove leve ( ma scusa Stefano , io e te non siamo giovani leve ? :laughing::laughing: ) , penso che il problema non sia legato alla formula delle gare , ma ad un contesto piu' generale di societa' poco disponibili alla formazione di giovani attraverso corsi , attraverso uscite con i piu' "vecchi" , sia anche alle innumerevoli "distrazioni" che il mondo offre ai ragazzi di 18 anni ( nn che vent'anni fa nn ci fossero , ma forse erano meno ). Cio' lo si vede comunque anche in altri sposrt ( che nn siano il calcio ) in cui i n. di partecipanti e' in calo . Secondo me i ragazzi hanno meno voglia di un tempo di dedicarsi ( con i sacrifici che cio' comporta ) ad uno sport a livello agonistico .

 

Ciao

 

Stefano Marenco

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Ciao Ste, sono felice che ti sia unito anche tu alla discussione, un altro atleta di grande esperienza che può portare un contributo notevole!

 

E' VEROOOOO!!! ANCHE NOI SIAMO GIOVANI LEVE!!! NON CI AVEVO PENSATO!

 

:D:D:D

 

Per esempio la formula del GIRO D'ITALIA è secondo me molto valida se vogliamo evitare gli ibridi.

Però abbiamo un problema: che i francesi che da anni fanno le gare completamente a nuoto poi si trovano in difficoltà nelle gare internazionali e che certi ultimi campi di gara in Oceano non sono assolutamente compatibili con le gare a nuoto. E' in realtà molto difficile scegliere un campo gara ricco di pesce e che allo stesso tempo sia valido per una gara a nuoto.

Il vero problema è evitare che incida troppo il fattore fortuna.

 

ciao

 

stefano gentile

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