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Integratori


Ospite cicasol

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Miglior contributo in questa discussione

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Da sempre uso una bottiglia di acqua minerale non gasata con una dose alta  di miele. E' eccezionale specie se si fanno battute molto lunghe :bye:  :bye:

Non è certo mia intenzione intromettermi nelle Tue abitudini, mi limito solo a chiarire quali sono le regole generali adottate nello sport ed in particolare nelle discipline di lunga resistenza.

Già da diversi anni è stata abbandonata l'abitudine ad utilizzare la classica zolletta di zucchero e lo stesso vale per il miele.

Il miele è un alimento naturale, eccezionale ma probabilmente non è sufficiente come carburante.

 

Medici e Tecnici consigliano di non abusare degli zuccheri semplici.

 

È consuetudine di molti sportivi, soprattutto non professionisti, abusare in più occasioni di alimenti ricchi in zuccheri semplici. Se ciò avviene lontano dalla gara (es. due o tre ore prima) può non solo essere inutile ma anche dannoso. Gli zuccheri semplici infatti inducono l’organismo a produrre elevate quantità di insulina tali da consumare non solo gli zuccheri ingeriti allo scopo ma anche gli altri di provenienza dell’organismo con la conseguenza di provocare un abbassamento della glicemia.

 

Come dovrebbe essere il pasto che precede l’impegno sportivo:

Il pasto che precede l’impegno sportivo dovrà essere consumato almeno tre ore prima della gara (la cosiddetta regola delle 3 ORE) per non compromettere la digestione ed il rendimento fisico. Deve essere composto principalmente da alimenti ricchi di AMIDI e da quantità non troppo abbondanti di GRASSI di condimento. Non dovrà essere troppo abbondante nè troppo ricco di elementi proteici (sfatare il mito della bistecca ed insalata). Non dovrà neanche abbondare in ZUCCHERI SEMPLICI (dolci, marmellate, miele) perchè potrebbero essere causa di ipoglicemie successive . La cottura degli alimenti dovrà essere semplice per renderli più digeribili.

 

Quale la differenza tra Amidi e Zuccheri semplici :

I carboidrati possono essere suddivisi in zuccheri semplici ed amidi. I primi sono composti da un numero limitato di molecole di zucchero i secondi da una ramificazione di molecole. L’assorbimento dei primi da parte dell’intestino è rapido. Più lungo è l’assorbimento dei secondi. Gli alimenti ricchi di zuccheri semplici apportano un contributo calorico immediato al contrario degli amidi il cui apporto è più lento e diluito nel tempo.

 

Questo è il mio parere di Tecnico e quanto mi arriva dai Convegni di Medicina Sportiva; comunque di immutabile non c'è nulla, nel corso degli anni sono stati compiuti numerosi studi e per il futuro c'è sempre da attendersi qualche novità.

Comunque per ora la tendenza è questa.

Con i miei atleti proviamo in allenamento diverse combinazioni e dopo cerchiamo sempre di personalizzare la soluzione ideale.

Penso anche che per lunghe permanenze sia necessario avere disponibile una piccola riserva da cui periodicamente attingere.

Maurizio Bellodi

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Da sempre uso una bottiglia di acqua minerale non gasata con una dose alta  di miele. E' eccezionale specie se si fanno battute molto lunghe :bye:  :bye:

Non è certo mia intenzione intromettermi nelle Tue abitudini, mi limito solo a chiarire quali sono le regole generali adottate nello sport ed in particolare nelle discipline di lunga resistenza.

Già da diversi anni è stata abbandonata l'abitudine ad utilizzare la classica zolletta di zucchero e lo stesso vale per il miele.

Il miele è un alimento naturale, eccezionale ma probabilmente non è sufficiente come carburante.

 

Medici e Tecnici consigliano di non abusare degli zuccheri semplici.

 

È consuetudine di molti sportivi, soprattutto non professionisti, abusare in più occasioni di alimenti ricchi in zuccheri semplici. Se ciò avviene lontano dalla gara (es. due o tre ore prima) può non solo essere inutile ma anche dannoso. Gli zuccheri semplici infatti inducono l’organismo a produrre elevate quantità di insulina tali da consumare non solo gli zuccheri ingeriti allo scopo ma anche gli altri di provenienza dell’organismo con la conseguenza di provocare un abbassamento della glicemia.

 

Come dovrebbe essere il pasto che precede l’impegno sportivo:

Il pasto che precede l’impegno sportivo dovrà essere consumato almeno tre ore prima della gara (la cosiddetta regola delle 3 ORE) per non compromettere la digestione ed il rendimento fisico. Deve essere composto principalmente da alimenti ricchi di AMIDI e da quantità non troppo abbondanti di GRASSI di condimento. Non dovrà essere troppo abbondante nè troppo ricco di elementi proteici (sfatare il mito della bistecca ed insalata). Non dovrà neanche abbondare in ZUCCHERI SEMPLICI (dolci, marmellate, miele) perchè potrebbero essere causa di ipoglicemie successive . La cottura degli alimenti dovrà essere semplice per renderli più digeribili.

 

Quale la differenza tra Amidi e Zuccheri semplici :

I carboidrati possono essere suddivisi in zuccheri semplici ed amidi. I primi sono composti da un numero limitato di molecole di zucchero i secondi da una ramificazione di molecole. L’assorbimento dei primi da parte dell’intestino è rapido. Più lungo è l’assorbimento dei secondi. Gli alimenti ricchi di zuccheri semplici apportano un contributo calorico immediato al contrario degli amidi il cui apporto è più lento e diluito nel tempo.

 

Questo è il mio parere di Tecnico e quanto mi arriva dai Convegni di Medicina Sportiva; comunque di immutabile non c'è nulla, nel corso degli anni sono stati compiuti numerosi studi e per il futuro c'è sempre da attendersi qualche novità.

Comunque per ora la tendenza è questa.

Con i miei atleti proviamo in allenamento diverse combinazioni e dopo cerchiamo sempre di personalizzare la soluzione ideale.

Penso anche che per lunghe permanenze sia necessario avere disponibile una piccola riserva da cui periodicamente attingere.

Maurizio Bellodi

 

Concordo pienamente.

Approfitterei della tua esperienza in materia per avere altri dettagli su:

 

- Necessità di mantenere il livello di glicemia costante. Hai accennato al pericolo che gli zuccheri semplici possano provocare un abbassamento della glicemia, ma sarebbe interessante capire perchè le maltodestrine assunte prima e durante lo sforzo contribuiscano al l'equilibrio glicemico più di altre sostanze.

 

 

-Alimenti ed emoconcentrazione. Va bene quanto detto fino a questo momento ma Sarebbe interessante se tu o qualche altro amico voleste approfondire la questione dell'emoconcentrazione. Ritengo che in uno sforzo prolungato e in uno sport come il nostro tale fattore debba essere tenuto in giusta considerazione.

E' vero che spesso gli integratori sono delle soluzioni acquose ma è anche vero che barrette e sciroppi potrebbero, forse, non fare al nostro caso.

E' ventanni che vado in a pesca ed ancora oggi mi sbalordisce il fatto che, tornato a casa da una battuta di pesca(utilizzando 1 lt di integratore), pesandomi verifico di aver perso circa 2 kg.

 

 

 

Grazie

Nuccio Pisci

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Per quanto riguarda le maltodestrine posso dirti che queste, essendo zuccheri complessi ottenuti dall'amido di mais, non dolci, ma insapori, possono essere assunti in grande quantità senza provocare senso di nausea.

Esse sono composte da alcune decine di unità di glucosio, utilissimo per l'integrazione degli zuccheri durante le attività muscolari di media e lunga durata.

Rispetto ai comuni polimeri di glucosio, le maltodestrine hanno la caratteristica di essere più piccole e solubili in acqua, risultando più facilmente digeribili e assumibili durante l'attività fisica.

Rispetto all' ingestione di glucosio o fruttosio (zuccheri semplici), le maltodestrine offrono il vantaggio di liberare gradualmente il glucosio (contenuto nel polimero), garantendo in tal modo un rifornimento di energia prolungato nel tempo.

Proprio in questi giorni leggevo un articolo che confrontava potere edulcorante ed energia di diverse sostanze:

saccarosio (zucchero comune) : Potere dolcificante = 1 ed energia(kcal/100gr) = 374

maltodestrine : pot. dolc. = 0,1 ed energ. = 411

 

Sull'emoconcentrazione non mi esprimo.

Attendo anch'io lumi.

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Ospite sponsiello

In questo argomento ho profuso molte energie e tempo. Ne è uscito un libriccino (che la redazione di A.M. ha gentilmente recesito da tempo), con un intero capitolo dedicato alle integrazioni. Aggiungo poi 12 articoli scritti si Pesca Sub nel 2004 che hanno toccato i principali argomenti.

Impossibile quindi soddisfare le curiosità con un messggio in un Forum.

Devo ammettere che il mio lavoro non è servito a molto considerate alcune delle risposte che ho letto, ma c'è sempre modo di recuperare.

Nicola Sponsiello

medico spec. in scienza dell'alimentazione

Direttore Apnea Academy Research

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in merito agli articoli su pesca sub, vedrò di rintracciarli.

 

Per quanto riguarda il "libricino", è disponibile su AM? Come faccio a trovarlo?

 

E' argomento che mi tocca da vicino in quanto ritengo che un corretto approccio argomento sia essenziale nell'attività agonistica.

Ti posso solo dire che la stragrande maggioranza degli agonisti (non tutti) ha trovato dei rimedi .......per così dire fai da te.

L'esperienza sul campo ha spesso indotto molti di noi a provare sulla pelle i benefici e/o i non benefici di integratori e alimenti.

 

Sembrerà paradossale ma si vedono atleti che rispettano un digiuno assoluto dalla sera prima una competizione ed altri atleti che se non si " calano" l'impossibile non riescono ad entrare in acqua.

Alcuni eliminano le proteine durante tutto il periodo della preparazione.

Altri non bevono un goccio d'acqua nè integratori durante l'attività per paura che possa determinare un reflusso gastrico..........e potrei continuare ancora.

 

Gli esempi che sto portando non riguardano i neofiti ma sono riferiti ad atleti che gareggiano a livello nazionale da anni.

 

In definitiva devo ammettere che molti di noi hanno un approccio all'alimentazione di "primo livello"; cioè una conoscenza sufficiente dell'argomento che spesso non è sufficiente per chi deve stare un acqua per 13 giorni consecutivi e per 8 ore al giorno.

 

 

Grazie

Nuccio Pisci

 

 

 

 

In questo argomento ho profuso molte energie e tempo. Ne è uscito un libriccino (che la redazione di A.M. ha gentilmente recesito da tempo), con un intero capitolo dedicato alle integrazioni. Aggiungo poi 12 articoli scritti si Pesca Sub nel 2004 che hanno toccato i principali argomenti.

Impossibile quindi soddisfare le curiosità con un messggio in un Forum.

Devo ammettere che il mio lavoro non è servito a molto considerate alcune delle risposte che ho letto, ma c'è sempre modo di recuperare.

Nicola Sponsiello

medico spec. in scienza dell'alimentazione

Direttore Apnea Academy Research

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Per Nuccio. Il manualetto lo puoi acquistare cliccando qui, scorrendo la pagina prima delle FAQ.

Per il resto......

Ciao Nicola,

il tuo libro e Pesca Sub e Apnea sono a pagamento, questo è un forum gratuito in cui, se uno vuole, può informare gratis, come fanno altri studiosi come te da anni.

E' possibilissimo, basta volerlo.

Giorgio

Ciao. Tiz.

 

p.s.: ho ricevuto il manualetto con il corso di 2°L AA

Modificato da catisa
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“L'esperienza sul campo ha spesso indotto molti di noi a provare sulla pelle i benefici e/o i non benefici di integratori e alimenti.”

Poco ma sicuro, condivido pienamente.

 

Strategie alimentari, introduzione di nuovi prodotti, metodiche di allenamento, nuovi materiali,…

Tutto ciò che è novità o moda, anche se supportata da studi scientifici, và poi calata alla pratica.

Il tecnico per primo, alcuni atleti collaudatori e poi tutti gli altri atleti, dopo averli provati, dovrebbero valutare quali utilizzare e quali abbandonare.

Poi nell’ambito dello sport esistono regole di carattere generale che a seconda della specificità di ogni disciplina vanno modificate, come nel caso dei reflussi gastrici della pesca in a.

Prendo ad esempio il discorso delle barrette a cui Nuccio si riferiva:

per i tecnici, e anche per diversi atleti, le b. sono state utili in termini di praticità in quanto hanno risolto il problema di arrivare agli allenamenti e alle gare con un po’ di carburante “buono” in corpo; queste a molti atleti non sono gradite, alcuni altri riescono ad utilizzarle anche “in gara” (ciclismo) per altri ancora è impossibile (maratoneti, nuotatori) e durante la pesca in a. vale lo stesso discorso.

Il tecnico deve comunque fornire ai propri atleti tutte le indicazioni perché questi non arrivino alle gare senza aver fatto colazione, perché abbiano qualche alternativa durante le lunghe attese in gara,…

Questi prodotti hanno il vantaggio di poter essere consumati in viaggio e si conservano bene anche in auto, nei borsoni, nelle tasche (ciclismo),…altro esempio la coca-cola (zuccheri e caffeina) usata spesso durante le gare dei concorsi in atletica e nel ciclismo.

 

Ma qualche carburante lo devi avere in corpo, non è possibile affrontare un allenamento serale, di qualità, in piscina quando non hai energie ?!

 

Come è possibile piegare le lunghe e rigide pale di pinne o di monopinne?

Con la forza del pensiero?

Gli Uri Geller della subacquea?

 

Integratori : usarne pochi e con intelligenza! Non imbottirsi e non sputtanare soldi!

Vorrei dare voce al Maestro dello Sport Sandro Donati o al Dott. Michelangelo Giampietro (autore: “L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport”) e parlare delle bufale, delle esperienze su : carnitina, creatina, MCT, c. Q10, BCCA,...

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Ma qualche carburante lo devi avere in corpo, non è possibile affrontare un allenamento serale, di qualità, in piscina quando non hai energie ?!

 

Come è possibile piegare le lunghe e rigide pale di pinne o di monopinne?

Con la forza del pensiero?

Gli Uri Geller della subacquea?

 

Integratori : usarne pochi e con intelligenza! Non imbottirsi e non sputtanare soldi!

Vorrei dare voce al Maestro dello Sport Sandro Donati o al Dott. Michelangelo Giampietro (autore: “L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport”) e parlare delle bufale, delle esperienze su : carnitina, creatina, MCT, c. Q10, BCCA,...

 

 

A proposito del suddetto argomento...Cosa consigli come carburante pre-allenamento serale di pinnato?

pasta poco condita con un piccolissima dose di proteine o solo pasta??

grazie in anticipo so che questo argomento sta a cuore a molti.

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“L'esperienza sul campo ha spesso indotto molti di noi a provare sulla pelle i benefici e/o i non benefici di integratori e alimenti.”

Poco ma sicuro, condivido pienamente.

 

Strategie alimentari, introduzione di nuovi prodotti, metodiche di allenamento, nuovi materiali,…

Tutto ciò che è novità o moda, anche se supportata da studi scientifici, và poi calata alla pratica.

Il tecnico per primo, alcuni atleti collaudatori e poi tutti gli altri atleti, dopo averli provati,  dovrebbero valutare quali utilizzare e quali abbandonare.

Poi nell’ambito dello sport esistono regole di carattere generale che a seconda della specificità di ogni disciplina vanno modificate, come nel caso dei reflussi gastrici della pesca in a.

Prendo ad esempio il discorso delle barrette a cui Nuccio si riferiva:

per i tecnici, e anche per diversi atleti, le b. sono state utili in termini di praticità in quanto hanno risolto il problema di arrivare agli allenamenti e alle gare con un po’ di carburante “buono” in corpo; queste a molti atleti non sono gradite, alcuni altri riescono ad utilizzarle anche “in gara” (ciclismo) per altri ancora è impossibile (maratoneti, nuotatori) e durante la pesca in a. vale lo stesso discorso.

Il tecnico deve comunque  fornire ai propri atleti tutte le indicazioni perché questi non arrivino alle gare senza aver fatto colazione, perché abbiano qualche alternativa durante le lunghe attese in gara,…

Questi prodotti hanno il vantaggio di poter essere consumati in viaggio e si conservano bene anche in auto, nei borsoni, nelle tasche (ciclismo),…altro esempio la coca-cola (zuccheri e caffeina) usata spesso durante le gare dei concorsi in atletica e nel ciclismo.

 

Ma qualche carburante lo devi avere in corpo, non è possibile affrontare un allenamento serale, di qualità, in piscina quando non hai energie ?!

 

Come è possibile piegare le lunghe e rigide pale di pinne o di monopinne?

Con la forza del pensiero?

Gli Uri Geller della subacquea?

 

Integratori : usarne pochi e con intelligenza! Non imbottirsi e non sputtanare soldi!

Vorrei dare voce al  Maestro dello Sport Sandro Donati o al Dott. Michelangelo Giampietro (autore: “L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport”) e parlare delle bufale, delle esperienze su : carnitina, creatina, MCT, c. Q10, BCCA,...

 

 

Come immaginavo l'argomento "alimentazione" è pieno di spunti di conversazione che non possono esaurirsi nel nostro post.

Il tuo intervento è ancora una volta da me condiviso. Tuttavia vedo che trattiamo l'argomento in termini generici. Facciamo riferimento a Ciclisti, nuotatori etc

Tu stesso dici " Poi nell’ambito dello sport esistono regole di carattere generale che a seconda della specificità di ogni disciplina vanno modificate, come nel caso dei reflussi gastrici della pesca in a. .

 

Prendiamo spesso spunti da sport che per loro fortuna sono più seguiti ( più business) e, quindi, vi è anche più attenzione all'alimentazione.

 

A mio parere è indispensabile utilizzare le conoscenze acquisite in tutti gli sport ma per LA PESCA SUB si deve fare un GROSSISSIMO SFORZO DI ADATTAMENTE di tali conoscenze alle nostre esigenze.

Parlo, ovviamente, da non tecnico. Vedo che nell'attività in APNEA entrano delle variabili che potrebbero rendere vane tante di quelle regole valide per chi ..." sta sopra l'acqua".

Non voglio estremizzare il concetto. Chiaro che la fisiologia, chimica, etc sono immutabili e valide per tutti.

 

Quando parlo di Variabili mi riferisco: A pressione, fenomeni di blood shift, ipossia prolungata, fenomeni di adattamento del battito cardiaco alla pressione....e chissà quanto altro ancora.

Ora rivolgo una domanda provocatoria non rivolta a nessuno :SIAMO CERTI CHE IL MIX DI QUESTI FATTORI NON DETERMINI ALTERAZIONI NELL'EFFICACIA DEGLI INTEGRATORI DI CUI PARLIAMO??

 

 

Ciao

Nuccio Pisci

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A proposito del suddetto argomento...Cosa consigli come carburante pre-allenamento serale di pinnato?

pasta poco condita con un piccolissima dose di proteine o solo pasta??

grazie in anticipo so che questo argomento sta a cuore a molti.

 

Le soluzioni sono diverse e dipendono anche dai gusti, dalle abitudini e alcune volte dalle necessità.

Considera che, allenando anche degli atleti musulmani (atletica), devo fare delle scelte accurate e leggere con attenzione gli ingredienti!

 

Comunque, tornando a noi, se l'allenamento in piscina, è in tarda serata potrai anticipare la cenetta e mangiarti un pò di pasta, poco condita, e un dolce al forno tipo crostata di frutta; se invece fai un break puoi sempre utilizzare il dolce da forno e, se Ti piace, bere quei the deteinati con fruttosio.

I dolci da forno del tipo "crostatine industriali" sono molto digeribili, buone e soprattutto confezionate; sono comode da tenere con sè, in ufficio o in auto; stessa comodità per le confezioni di the da 1/2 lt.; queste crostatine possono sostituire le barrette che non a tutti piacciono; di queste barrette ne ho visto in commercio sia di tipo energetico che di tipo "sostitutivo di pasto", bisogna provarle e comunque affidarsi a marche conosciute specializzate nello sport.

Altra cosa molto digeribile è il pane normale tostato anche in casa nel forno o nel m. da toast; poi puoi aggiungere quello che vuoi anche un pò di marmellata.

Tutto questo un pò lontano dall'allenamento.

Fino a mezzora prima dell'allenamento puoi usare le microconfezioni di maltodestrine-fruttosio, la stessa cosa in borraccia preparata da Te, il the di cui sopra,...tutte queste sono ottime anche in gara o nelle pause gara; per la pesca in a. non so se Vi danno problemi ? A me no.

 

Vorrei invece sapere io dagli esperti :

- se la strategia della dieta Tredici-Jacoponi-Arcelli (deplezione del ferro) può essere ritenuta valida per l'apnea o la pesca in profondità?

- e sempre per la profondità, vista la perdità di massa muscolare, se può essere indicata una supplementazione di proteine del latte (caseinato di calcio) e aminoacidi specifici (ornitina, triptofano,..)?

 

Ed ventualmente sapere dagli atleti se in quelle occasioni, di calo muscolare, mangiano più proteine (carne, pesce,..)o osservano una dieta vegetariana?

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Ed ventualmente sapere dagli atleti se in quelle occasioni, di calo muscolare, mangiano più proteine (carne, pesce,..)o osservano una dieta vegetariana?

 

per quanto mi riguarda. Durante la preparazione di un campionato (circa 12 gg per otto ore al dì), nel passato, rispettavo una dieta vegetariana. Devo dire che l'impatto sul fisico è davvero devastante. La massa muscolare scompariva. Paradossalmente il filo di ciambellina (maniglie dell'amore ) restava sempre li.

Negli anni, durante la preparazione, ho imparato a mangiare almeno ogni due giorni del pesce.

Spesso uso il Merluzzo che si dice essere poco grasso e facilmente digeribile.

Ho provato anche con la carne Bovina o suina ..........ma non ti dico.

Accusavo una insistente e non saziabile sete (cioè non bastava bere), senzazione di appesantimento e conseguentemente le apnee ne risentivano.

 

Questa è una cosa che non ho mai capito. Se, pur avendo bevuto abbondantemente, entro in acqua con la senzazione di sete......è matematicamente certo che avrò delle performance mediocri.

Chi mi saprebbe rispondere ??

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Non sono un esperto ma penso che la dieta Tredici - Jacoponi-Arcelli possa essere utile solo quando se ne presenta il caso ovvero quando c'è la riduzione del "ferro"(giusto per semplificare) cosa che a quanto pare non accade a tutti gli atleti,non ci sono probabilmente un numero sufficiente di atleti da monitorare per avere dei dati statisticamente accettabili.(nella pesca in apnea e nell'apnea)

Un altra domanda...e dopo l'allenamento cosa dovremo assumere ,considerando che ci sono una buona decina di kg di sovrappeso da smaltire???ho visto alteti di livello ingurgitare strani beveroni proteici....non è meglio una quantità discteta di proteine e carboidrati complessi?

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Un altra domanda...e dopo l'allenamento cosa dovremo assumere ,considerando che ci sono una buona decina di kg di sovrappeso da smaltire???ho visto alteti di livello ingurgitare strani beveroni proteici....non è meglio una quantità discteta di proteine e  carboidrati complessi?

 

I beveroni, per chi riesce ad ingurgitarli, vanno bene anche se psicologicamente tolgono il gusto di sedersi a tavola.

Un pasto leggero, iniziando dalla verdura fresca, senz'altro soddisfa di più.

Poi dipende dall'orario.

La frutta o una fetta di dolce da forno possono anche attenuare il senso di fame.

Comunque dopo un allenamento veramente intenso la voglia di mangiare è poca!

Cosa che non succede a molti miei master! Alcuni di questi in un approssimativo conteggio delle calorie arrivano a dire ".. se ieri, che non ho fatto allenamento, ho mangiato una pizza, oggi dopo l'allenamento posso permettermi DUE pizze.."

 

Per quanto riguarda gli integratori, il dopo allenamento/gara, è il momento migliore per reintegrare in quanto nelle 3-4 ore successive allo sforzo il corpo deve ristabilire i nostri "livelli".

Ne esistono alcuni veramente completi che contengono, nelle giuste proporzioni, tutte le sostanze base.

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