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Le Nuove Regole Nella Croazia


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Grazie Peter ed Elbrusa per info.... :thumbup:

La legge tra francia e croazia credo non sono uguale, in francia se avesse una tessera e ci da il permesso di pesca annuale gratis altrimenti 40 euro annuale ma solo da Aprile a ottobre anche con tessera.

In croazia invece obbligatorio tessera e si paga 9euro al giorno....altrimenti prende sole eppure non sono male donne croate......... :whistling:

A molto presto amici Peter e Elbrusa "re di m.....a" :P

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Ospite Gianfranco Ciavarella

SI!

Basta essere soci di un club italiano.

Marina Kazancova e Pavel Kazancov sono iscritti alla ACSD Pentotary di Foggia.

Potrebbero addirittura gareggiare ma non possono, naturalmente vincere un Campionato Italiano.

 

Vorrei ricordare alcune cose che mi sembrano significative.

 

Il tesseramento alla FIPSAS ha costi che variano a seconda delle sezioni provinciali all'interno di un minimo ed un massimo.

Possiamo dire che mediamente la tessera ha un costo di circa 25 Euro, ho scritto mediamente....

 

Naturalmente se vi associate ad un circolo dovrete aggiungere ciò che spetta all'associazione per aderirvi.

 

Dei 25 euro medi alla FIPSAS vanno 10 Euro e la restante quota alla sezione provinciale.

La sede Centrale destinerà parte dei 10 euro a coprire i costi della assicurazione trattenendo il resto, ben poca cosa al funzionamento ed ai settori promozionali ed agonistici della stessa.

(queste notizie non sono aggiornate e potrei sbagliarmi ma non credo che le cose siano notevolmente cambiate)

 

Vi ho scritto ciò perchè se ne leggono di cotte e di crude sui soldini e quasi sempre si tratta di assolute sciocchezze.

 

Credo che sia chiaro a tutti come la Federazione non speculi affatto e se non ci fossero i soldi del CONI ben poche sarebbero le cose possibili.

 

Ora che vogliate fare o meno la tessera perandare a pesca in Croazia resta il fatto che se volete partecipare e sentirvi un "movimento" potete farlo solo attraverso l'unica entità riconosciuta dallo Stato. Vi invito a leggere sotto la mia firma ed a riflettere.

Certo la Federazione non si arricchirà con qualche centinaio di tessere e spero che invece che i nuovi tesserati, se ci saranno, non siano persone portatrici di denaro :eek: il contributo sia umano, di lavoro e di idee.

 

Ragazzi miei, stiamo parlando di meno di 10 miserabili centesmi al giorno...

Mi pare assurdo pure parlarne!

 

Saluti!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Antonello,

ti voglio bene, ma sei fuori strada.

 

So già che non cambierai idea e non è mia intenzione convincerti, ma sulla tua affermazione della libertà di non indossare il casco non sono affatto d'accordo e non posso omettere di dirti come la penso.

 

Posso essere d'accordo con te che ciascuno ha il diritto di correre dei rischi, se questi però non influiscono sugli altri.

 

Mangiare (in linea di massima) non è disciplinato da alcuna legge se non dal buon senso, ma andare in moto è regolato dal codice della strada, dal codice civile e dal codice penale, per gli effetti che il condurre un motoveicolo può avere.

 

Prova a ragionare in larga scala e non solo dal tuo punto di vista di singolo.

 

Se una persona non indossa il casco ed ha un incidente con conseguenze gravi sulla sua salute, questo ha degli effetti a catena su:

 

1) Servizio Sanitario Nazionale che sosterrà dei costi aggiuntivi per le cure sottraendoli ad altre risorse destinate a chi non "sceglie" di correre il rischio ma si ammala senza chiederlo...

 

2) Istituti Previdenziali che sostengono costi per pagare Pensioni di Invalidità sottraendo importanti risorse altrimenti destinate e non solo a chi si ammala... anche per avere mangiato troppo e male (per quanti può essere una colpa?).

 

3) Società tutta che deve accollarsi un costo altrimenti evitabile.

 

4) Familiari. Ho lasciato per ultimo questo aspetto che è per me il più importante. Un figlio per i genitori, un padre per i figli o un marito per una moglie hanno il sacrosanto "DOVERE" di prevenire qualsiasi danno che pregiudichi la loro funzione sociale di figlio, padre o marito. Questo per non arrecare dolore e per non diventare un costo ed un peso insostenibili per chi li deve accudire, rinunciando ad una vita normale.

Se è già difficile accettare l'incidente di un familiare, lo diventa ancora di più quando lo si poteva evitare...

Dimenticavo, se non indossi il casco l'assicurazione potrebbe non rispondere dei danni causati dall'incidente (come per le cinture di sicurezza) e siccome il contratto viene stipulato da entrambe le parti, il "diritto" di correre il rischio si riflette anche su chi non centra nulla causando danni anche ingenti che non verranno pagati da nessuno.

 

In caso di morte, il tutto si complica ulteriormente.

 

Lo Stato ti lascia il diritto di suicidarti se lo ritieni "opportuno", tant'è che un tentato suicidio, ad oggi non mi risulta perseguibile a meno che tu non causi danni a cose o persone nel farlo, ma lo stesso Stato, dovendo ragionare per la collettività e non per gli interessi dei singoli, interviene con una Legge che obbliga tutti al rispetto della propria SICUREZZA.

Dal mio punto di vista, è grave che ci sia voluta una Legge, ma meno male che c'è, perchè di adulti immaturi ne conosco parecchi.

Si potrebbe discutere, ma non credo sia il caso visto l'argomento O.T., del fatto che sulla sicurezza passiva si dovrebbe fare molto di più.

 

Sono certo che tu il casco lo indossi e questo non deve passare inosservato a chi legge, magari pensando a te come ad un REAZIONARIO...  :laughing:

 

Sull'argomento principale del permesso di pesca in Croazia, la cosa non mi sconvolge, ma credo (ammesso che sia confermata) che sia solo frutto di un tentativo di armonizzare le proprie normative a quelle dell'Europa.

 

Per chi la conosce, per la Croazia sembra essere diventato l'obiettivo principale, basti vedere con quale velocità si realizzano le opere pubbliche e le strutture destinate al turismo.

 

Penso ai tanti amici che non sono tesserati e che vanno da anni a pescare e fare turismo  in Croazia, sono certo che non saranno contenti, ma per questo non cambieranno la loro meta, adeguandosi anche a questa novità.

 

Ciao. Peppe.

 

Ciao Peppe ti rispondo per ribadire cose già dette e poi,prometto,non interverrò più e ognuno continuerà a pensarla come vuole

 

Non esiste a mio avviso diritto più importante di scegliere per sè.Non riesco a concepire nulla di più importante che possa far venir meno questo diritto. Portando all'estremo il tuo discorso lo stato avrebbe tutto il diritto di imporre a tutti di fare prevenzione per le malattie per le quali si può in modo da risparmiare per le malattie per le quali non esiste prevenzione.Ci potrebbero dunque imporre di non mangiare alcune cose,di dimagrire,di non bere,di non fumare neanche in casa nostra,di non trombare con chi non conosciamo,ecc ecc

Potrebbero vietare le attività pericolose (pescasub,immersione con le bombole,alpinismo,boxe,motociclismo,ecc) per risparmiare sui costi sostenuti per chi pratica queste discipline in favore di quelli che si ammalano stando a casa senza correre rischi. Capisci bene che il tutto non è possibile.

Non si parla di cose strane,mettere il casco è come mantenere un giusto peso o una giusta pressione.Si tratta solo di forme di prevenzione:prevenzione delle conseguenze di incidenti nel primo caso,prevenzione di infarti,ictus,ecc nel secondo.Non mi pare che le seconde cose siano obbligatorie,eppure a livello di popolazione,le malattie cardiovascolari hanno un'importanza molto maggiore rispetto agli incidenti.Il fatto di appartenere ad una società non può e non deve far venir meno diritti fondamentali del singolo.Ci sono cose troppo importanti di fronte alle quali non tiene nulla. Scegliere della propria vita è una di queste. La società in senso lato ci tiene imprigionati in mille catene,ci impone come vivere,come comportarci,come pensare,ecc Non accetto che ci impongano anche come morire (o non morire).Saranno fatti di ognuno di noi. Se non abbiamo potere neanche sulla nostra vita su cosa ce lo abbiamo?La vita è breve ed è una e soprattutta è nostra non dello stato. Rinunciare alla libertà sulla propria vita per il bene economico della comunità non regge. la libertà su di sè nell'unica breve vita che abbiamo è troppo più importante dei soldi.

Per i familiari vale quanto detto per la società. Non si può imporre ad una persona come vivere solo perchè ha dei familiari.Se uno sente dentro di sè questa responsabilità fa bene a metterla in pratica ma l'obbligo non deve esistere. Avere dei familiari)non può ledere la libertà del singolo. Ritorniamo poi di nuovo al punto di sopra. Un parente grasso è costretto a dimagrire? No e allora perchè bisogna costringere a mettere le cinture?

Il mio non è un discorso politico ma ideologico. Capisco che si debba spesso arrivare a dei compromessi ma dal punto di vista ideologico sono fermamente convinto di avere ragione.

Il compromesso questa volta è stato trovato togliendo libertà,credo si sarebbe potuto trovare in modi migliori.Si poteva incentivare l'uso di questi mezzi senza obbligare nessuno.

 

L'uomo ha il diritto di scegliere su di sè sempre. Importante è informare in modo che le scelte possano avvenire in modo cosciente ma togliere o limitare la possibilità di scegliere su di sè lo trovo assurdo.

 

Ciao

 

 

PS:Con questo chiudo davvero. Può un politico di destra conviencere uno di sinistra?Allo stesso modo credo che nessuno qui riuscirà a convincere gli altri

Ciao

Modificato da Uccio
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Infatti ho premesso che avrei espresso solo la mia opinione senza la presunzione di convincerti.

 

Ormai ti conosco bene e so che sei testardo, nel senso più positivo e costruttivo del termine.

 

Una testardaggine che ti aiuterà nella tua professione per raggiungere quei traguardi che per chi si accontenta rimangono solo dei desideri...

 

La tua visione è romanticamente condivisibile, ma lasciami che ti ribadisca che se decidi di vivere per conto tuo decidendo da te ciò che è bene e ciò che non lo è, se vivere o morire, taglia immediatamente ogni rapporto con chi ti vuole bene, perchè loro si aspettano che tu faccia sempre di tutto per non addolorarli.

Spero che tu vada oltre il paradosso e comprenda cosa intendo dire.

 

Da oggi, vado in giro senza casco e prendo tutti i divieti d'accesso così dimostrerò a me stesso che non mi si può imporre nulla che riguardi il mio diritto di scelta... :frustry::laughing:

 

Ti voglio bene davvero! :wub:

 

Ciao. Peppe.

 

P.S. Una domanda provocatoria alla quale puoi anche non rispondere, o farlo in privato.

Se una persona che non conosci ti implora di lasciarlo morire, come ti comporti? (ricordati di Ippocrate...)

 

Chiudo con l'OT e mi scuso, ma mi diverte troppo confrontarmi con l'amico Antonello. :subh:

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Portando all'estremo il tuo discorso lo stato avrebbe tutto il diritto di imporre a tutti di fare prevenzione per le malattie per le quali si può in modo da risparmiare per le malattie per le quali non esiste prevenzione

 

Uccio hai mai sentito parlare di vaccinazioni obbligatorie? E' esattamente quello che tu ritieni ingiusto e impossibile.

 

Il divieto di atti di dispoisizione del proprio corpo? Articolo 5 Codice civile.

 

Che dire dell'eutanasia? Cavolaccio secco, ma avrò o meno il diritto di stabilire se la mia esistenza è sufficientemente dignitosa o no???? Risposta: no.

 

Lascio perdere il TSO dove c'è un problema di ordine e sicurezza, ma secondo te la boa segnasub perché mai ce la impongono? Non saremo liberi di rischiare la nostra pelle quanto ce pare?

 

Bene, di fronte a queste considerazioni io avrei seri DUBBI.

 

Giorgio

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Portando all'estremo il tuo discorso lo stato avrebbe tutto il diritto di imporre a tutti di fare prevenzione per le malattie per le quali si può in modo da risparmiare per le malattie per le quali non esiste prevenzione

 

Uccio hai mai sentito parlare di vaccinazioni obbligatorie? E' esattamente quello che tu ritieni ingiusto e impossibile.

 

Il divieto di atti di dispoisizione del proprio corpo? Articolo 5 Codice civile.

 

Che dire dell'eutanasia? Cavolaccio secco, ma avrò o meno il diritto di stabilire se la mia esistenza è sufficientemente dignitosa o no???? Risposta: no.

 

Lascio perdere il TSO dove c'è un problema di ordine e sicurezza, ma secondo te la boa segnasub perché mai ce la impongono? Non saremo liberi di rischiare la nostra pelle quanto ce pare?

 

Bene, di fronte a queste considerazioni io avrei seri DUBBI.

 

Giorgio

 

 

E no Giorgio. le vaccinazioni obbligatorie sono contro le malattie infettive che,in quanto tali,hanno un effetto sanitario non solo su chi si ammala ma su tutti i suoi contatti. Si tratta di malattie che mettono a repentaglio l'incolumità anche degli altri.

In questo senso potrebbero essere paragonate ai limiti di velocità.Se li superi e investi non ti ammazzi solo tu....

 

Il casco e la cintura invece hanno effetto solo su di te. Essi non ti impediscono di investire ma teoricamente limitano i danni dopo l'investimento e agiscono solo su di te e non sugli altri. Possono quindi essere paragonati alla profilassi per la malattie cardiovascolari o trombotiche.Che non sono affatto obbligatorie.

 

Il discorso dell'eutanasia è ancora diverso perchè,nella maggioranza dei casi,dovrebbe essere il medico a favorire la morte di fronte ad un paziente che,anche se ha deciso in passato e ha lasciato scritto,in quel momento non può decidere per sè. Esistono invece i casi in cui il paziente stesso potrebbe staccare le macchine o mettere in movimento un meccanismo che ne determini la morte.Questa cosa è diversa.Ed è diversa per una serie di motivi. il primo dei quali è:una persona che in quel momento soffre fisicamente è in grado di intendere e volere senza vincoli o il dolore fisico può abbagliare il suo raziocinio?

Non ti nascondo comunque che a mio parere la legge dovrebbe consentire anche in questo caso ad ognuno di decidere.Ma non deve essere il medico a dare la "dolce morte" bensì lo stesso paziente. Si tratta in ogni caso di tematiche,come ti ho accennato,complesse che richederebbero una articolata discussione e per le quali ci vogliono competenze legali ma anche psichiatriche che io non mi sento di avere.

 

Il caso che stiamo affrontando è invece il caso di una persona sana,reputata in grado di intendere e volere,che decide liberamente di non proteggersi in caso di incidenti.

 

La boa è ancora una cosa dversa perchè è vero che protegge l'incolumità del sub ma è l'unico mezzo di segnalazione del sub in mare.

Ora capisco che a livello di principio potrebbe sembrare la stessa cosa ma,essendo un dispositivo che evita gli incidenti,ha un peso diverso da uno (il casco o la cintura) che invece non li evitano ma al limite riducono i danni a chi li indossa. Un dispositivo che evita incidenti è comunque sempre utile perchè un incidente può sempre mettere in pericolo l'incolumità di altri. Un dispositivo che invece protegge dopo che l'incidente è avvenuto ha effetto solo sulla persona protetta.

 

Per concludere Giorgio vorrei ancora ribadire che io non faccio un discorso legale.Anzi sto proprio dicendo che non mi trovo d'accordo con quanto stabilisce la legge nel caso del casco e della cintura. Nell'affrontare gli esempi che mi hai posto dunque non tengo conto di problematiche legali ma ideali. in quei casi la legge rispetta l'ideale che ognuno deve essere libero di decidere per sè quando questo influenza solo sè mentre nel caso della cintura non è così.

 

.S. Una domanda provocatoria alla quale puoi anche non rispondere, o farlo in privato.

Se una persona che non conosci ti implora di lasciarlo morire, come ti comporti? (ricordati di Ippocrate...)

 

Peppuccio come ti devo rispondere?Io,come tutti gli altri,mi attengo alle leggi vigenti in materia e al codice deontologico.

 

Ciao amici

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